Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: oliverharton    09/04/2005    5 recensioni
La storia finisce.....comè giusto che sia....secondo me Commentate please
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve sono Oliverharton,sono nuovo di qst sito di cui però ho sentito parlare un hgran bene da vari amici. Ho deciso di mettere nero su bianco 1 progetto che mi balenava in testa da un pò, cioè dare la mia versione di come andrà a finire la storia del mezzo demone più famoso del mondo abbinandolo a un personale esercizio di stile.Ma bando alle ciance, è ora di tuffarsi nel magico mondo dell' era Sengoku.Buona lettura ^_^ *************************************************** L’astro silenzioso e spesso complice di cuori innamorati specchiava la sua lattiginosa e piena luce su una radura erbosa macchiata da alberi fitti e secolari i cui tronchi nodosi e attorcigliati in eterno abbraccio riflettevano l'ombra di un viandante molto ,ma molto speciale. I ciuffi d'erba si piegavano al suo passaggio non perchè calpestati,bensì perche carichi della rugiada,fresco regalo della pioggia di poco prima,e del peso di qualche piccolo insetto ke li adoperava come cibo o giaciglio,poichè la leggerezza del passo d quella presenza era tale da non disturbare nemmeno i più fragili figli di natura,come quei ciuffi potevano essere ben definiti.Gli zoccoli tipicamente giapponesi erano muti,privati com'erano del loro consueto scalpiccìo,perchè tutto in quella ragazza (a partire proprio dalla capacità di nn manifestare la sua presenza,se nn intenzionalmente)la facesse apparire più come una ninfa boschiva ke non come un essere umano.In effetti sarebbe stata impresa ardua anche per l'occhio più allenato riconoscere dove ,in tale bellezza, finisse l'aspetto mortale e iniziasse quello divino. Un armonia di colori: tale si presentava la ragazza mentre avanzava a passo svelto sotto lo sguardo della natura,china,alla sua presenza,come la più zelante delle allieve di fronte alla propria maestra. Le estremità del suo corpo(sia piedi ke braccia) ,leggere e svelte come ali di una farfalla sembravano danzare invece che correre sull'erba ancora fresca e sulla mano,appena coronata da unghie sfiorate di smalto rosa( unica sua concessione a una femminilità ke aveva troppo presto dovuto ripudiare x sovrastanti necessità), batteva spesso l'orlo impalpabile della tunica bianca (coi bordi anteriori di color rosso) che la seguiva nei movimenti senza quasi spostarsi,come fosse calzata a pennello su un manichino.La sua tunica era l'unico riconoscimento esteriore della sua condizione,quella condizione superiore che rispondeva al nome di "sacerdotessa custode della sfera dei quattro spiriti": le altre qualità infatti erano tutte dentro il suo animo:grazia,autorevolezza,spirito di sacrificio,dolcezza,pazienza,generosità,carisma e se ne sarebbero potute elencare molte altre,se solo l'esempio portato da ogni sua azione nn avesse avuto molta più efficacia di mille vuote parole Sarebbe d certo passata alla memoria di giovani e anziani come la migliore "protettrice della shikon" se un giorno maledetto e infausto il suo cuore nn fosse stato trapassato due volte: dall'amore per un mezzo demone e dagli artigli di un demone completo. Da quel giorno molte cose erano cambiate e adesso i suoi occhi preoccupati,le sue labbra contratte, il suo viso teso esprimevano un solo triste e interrotto pensiero :"Inuyasha...........Inuyasha". Come al giorno più terso segue la notte più fonda , i suoi capelli, neri come pece ma morbidi come velluto, creavano un contrasto con la pelle diafana quanto mai sensuale e sincero.In nessuna ragazza infatti,le opposte tinte di tavolozza,donate da una natura sicuramente armonica e attenta ai particolari, corrispondevano con altrettanta precisione agli opposti presenti nel suo animo,dove il suo ruolo spesso le imponeva scelte nn condivise,anche dopo la morte e la rinascita. Ma in fondo lei era KIKYO, la protettrice della sfera,e come tale sapeva bene di avere un grande potere,da pagare a caro prezzo però......infatti aveva donato alla sfera tutta la sua giovinezza, i suoi svaghi,la sua femminilità e anche il suo amore,finchè non arrivo quel mezzo demone a sconvolgere il suo cuore,insieme a tutte le sue convinzioni . Avvolta da questi pensieri e da una stanchezza più che giustificata dalle molte ore di corsa ininterotta nei boschi,si era fermata un attimo a pensare ,finchè un soffio di vento,quasi come 1 benevola sveglia,nn la sfiorò,ricordandole il suo intento e l'esiguità del tempo ke le rimaneva x attuarlo. Si mise allora a correre di nuovo a perdifiato,irradiata sempre dalla luce della luna,benevola compagna e amica nelle notti solitarie che le stringevano il cuore in una morsa,facendole sentire la mancanza di ciò che poi solo un ragazzo con le orecchie a punta e i modi alquanto bruschi, un mezzo demone con la parte umana accentuata, le avrebbe donato.........sembrava 1 ninfa, e sarebbe stato impossibile dire se era la luna a dar luce a lei col suo splendore,o piuttosto lei,a dar luce alla luna con la sua magnificenza. Dopo un'ora di corsa ininterrotta arrivò, così com'era partita, capelli legati da un fermaglio bianco a forma di rondine ,arco in mano e faretra sulle spalle, alla città di SHINMA*, nient'altro che un vilaggio di poveri contadini e di famiglie legate unicamente alla terra,,ma x lei voleva dire essere vicina al suo obiettivo,che di certo quella notte non si sarebbe mosso. Lo conosceva bene, ormai, e dunque potè lasciarsi andare ai suoi istinti più "umani"(come il riposo) ,cercando un luogo ove passare una notte serena e poco più. Non aveva pretese, anche la stalla avrebbe avuto il sapore del + morbido dei letti,ben sapendo che il suo rango le permettesse di chiedere ed aver sempre molto; ma lei era fatta così, ed era questo ke la rendeva straordinaria: x lei era la protettrice a dover stare al servizio completo degli uomini e non viceversa , per questo era così amata da molti,sopratutto dai bambini, che ne ammiravano la bellezza e la dolcezza. Arrivò fino al centro del paese ,in una casa di paglia e legno,vicino a quello che le sembrava essere un pozzo comune e da cui trasse l'acqua x rinfrescarsi la gola e la faccia,duramente provate da una giornata molto intensa. Poco dopo bussò alla sopracitata casa, x kiedere ospitalità Il legno fradicio estese il suono dei colpi (altrimenti impercettibile perchè molto delicato) fino all'interno della casa,dove una coppia di contadini aveva appena abbandonato l'anima a Morfeo. Fu il marito a svegliarsi,dopo un pò ,sentendo il bussare lieve ma incessante proveniente dalla porta,e con tutta l'irritazione di chi è stato svegliato da un bel sogno,andò ad aprire convinto di cantargliene quattro a kiunque avesse osato disturbare il suo meritato sonno C(ontadino)"MA ALLORA KI DIAVOLO E' KE BUSSA A....................OOOOOHHHHH" la sua bocca disegnò una perfetta "O" di stupore, quando si vide davanti una creatura tanto leggiadra quanto infreddolita da quell'estate sì calda ma molto mitigata dalle montagne presenti nella zona. La tunica e la gonna lunga nn bastavano a riscaldare quella che per lui era solo una meravigliosa creatura e nulla più (SHINMA era 1 città molto interna,dove le notizie arrivavano di rado e ancor meno si conoscevano le persone importanti e i loro simboli) K(ikyo):" Le chiedo perdono buon uomo se le arreco disturbo, ma vorrei chiederle la cortesia di darmi un posto x questa notte. Mi accontento di tutto,la prego" Più per reale mancanza d posti che per altro il contadino stava x porle il suo rifiuto ma all'improvviso,il volto,fino ad allora sempre basso e dimesso, della sacerdotessa, si alzò fino a che i suoi occhi non incontrarono quelli che le si paravano dinanzi. Stavolta il contadino, che prima era rimasto di sale per la bellezza della ragazza,ora rimase d pietra alla vista di quegli occhi: una pozza nera,nerissima,quasi cattiva,ma che voglia d tuffarcisi dentro,quasi un richiamo irresistibile, come se quegli occhi stessero mandando un messaggio direttamente al suo cuore,di quelli tanto + intensi perchè non hanno bisogno del comune mezzo della parola x esprimersi. E allora quasi rassegnato, le indicò di seguirlo, fino a portarla in un piccolo fienile a pochi passi da lì, chiuso,si fa per dire,da una serratura ormai divorata dalla ruggine e dal tempo, tant è che l'uomo ne aprì l'entrata con un calcio,chiave universale per quel posto diroccato e desolato. A farle compagnia ci sarebbe stato 1 olezzo persistente di chiuso e di vecchio, non certo il massimo,ma il sonno persistente lo rendeva più che adatto. Scusandosi per lo stato in cui versava quel luogo, il padrone d casa le andò a prendere una coperta , almeno quella fresca e pulita, per respingere il gelo di quella notte. Al ritorno trovò che la sua ospite aveva formato con la paglia un giaciglio forse molto rude,ma di certo comodissimo per chi aveva molto sonno alle spalle,come la bella sacerdotessa. Augurandosi la buonanotte i due si lasciarono,e, col pensiero di Inuyasha sempre in mente, la protettrice dagli occhi neri augurò a se stessa una lunga notte senza sogni, prima di sbattere le delicate ciglia x l'ultima vollta nella giornata. Peccato che il destino, strafottente e spesso sadico nel far degli uomini semplici tessere di un preimpostato mosaico, avesse in mente per Kikyo ben altri programmi ke una semplice serata lontana dai ricordi dolorosi "AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH" come un pugnale affilato e tagliente quell'urlo squarciò il velo di sopore caduto nel paesino raggelando la schiena e le ossa degli uomini fino a un secondo prima ancora in preda al sonno. Anche la sacerdotessa si destò nel sentire quell'urlo terribile e,sistematasi come meglio poteva nel più breve lasso di tempo, uscì fuori dalla porta per scoprire l'origine dell'urlo ke, a quanto vedeva,aveva terrorizzato un intero villaggio. La scena che vide fu spaventosa e,purtroppo per lei, alquanto familiare. Ad urlare era stata una donna, la tensione del terrore sul viso, i calli del lavoro sulle mani, la forza dei quadricipiti sulle gambe, una di quelle a cui avresti dato molti + anni solo perchè non aveva rincorso l'utopia di ritrovare la giovinezza dopo averla definitivamente perduta a lavorare. A farla urlare era stata un'altra donna ,molto più giovane,ma non certo meno forte: le braccia robuste di chi è abituato a portare pesi,le spalle larghe di chi convive fin da piccola cn le responsabilità, le gambe muscolose di chi ha imparato ad arare la terra ancor prima che a leggere, le mani forti ma già coi solchi accentuati dal continuo lavorare con la vanga ma sopratutto mani che ora agitavano minacciosamente una falce con catena, che lei intendeva usare come un acuminato lazo per far del male a chi le si frapponesse contro. Ciò che catturò l'attenzione di Kikyo furono proprio gli occhi di quest'ultima donna: l'iride e la pupilla erano totalmente scomparsi,o, per meglio dire,ridotti a un minuscolo chicco di caffè che galleggiava intorno all'orbita dell'occhio guizzando senza sosta da una parte all'altra per controllare i movimenti di tutti i presenti. La gente accorsa aveva formato un larghissimo centro intorno alle due donne, ma nessuno osava avvicinarsi per fermare la strage imminente,sì,strage,perchè solo Kikyo sapeva che,se quella dona avesse iniziato ad uccidere, nn avrebbe più smesso ,poichè era posseduta da un demone ragno che la manovrava dall'interno come un semplice burattino e gli occhi ne erano la conferma. Nn c'era + tempo x pensare: la giovane stava per assalire la vecchia,e stavolta nn avrebbe sbagliato mira; Kikyo tese l'arco,lo incoccò,prese la mira, ma una voce la interruppe "NOOOOOOO, NON FARLO!!!!!!!!!!!". A parlare era stata la vecchia, mentre la giovane continuava a piantarle addosso uno sguardo assassino,i cui intenti erano espressi ancor meglio da una lama che sembrava fatta apposta per essere imbevuta di caldi fiotti di sangue umano "NON FARLO,TI PREGO ,E' MIA FIGLIA" Ecco spiegato l'immobilismo della gente, la loro paralisi benchè davanti si trovassero una situazione ad altissimo rischio...anche l'arco della sacerdotessa iniziò a tremare, privato dell'iniziale sicurezza,finche la mano diafana non lo arrestò e lo rispose nella faretra Non era quello il modo d'agire perchè la cura sarebbe stata peggiore del male : una madre senza vita è un cadavere, una madre senza figlia pure,anche se all'apparenza vive. Ma il tempo stringeva e costringeva ad una decisione tanto determinata quanto improvvisa Il ghigno sadico stampato in faccia annunciò l'assalto decisivo della giovane verso quella donna quasi inerte, la lama stava per calare quando una specie d bagliore interruppe il suo percorso d morte................ La vecchia si trovò in terra,sbalzata via d'improvviso,mentre la lama era stata fermata da due mani esili ma forti che,congiunte,l'avevano stretta in morsa da cui liberarsi sembrava impresa proibitiva. Un vecchio tra i presenti riconobbe la straniera a cui poco più di un'ora prima aveva dato ospitalità e spiegò agli altri chi era quell'eroina che stava impedendo un omicidio. Sentendo quel brusio Kikyo s'infastidi e iniziò ad urlare K: "PRESTO, è VITTIMA DI UN DEMONE,DOVETE IMMOBILIZZARLA , E' FONDAMENTALE!" Quelli che nn scapparono come lepri alla notizia corsero in aiuto di quella donna ai loro occhi più coraggiosa dell'uomo più virile tra loro. Due uomini, barba incolta, capelli sparsi alla rinfusa, mani nodose e braccia agili, afferrarono la donna per le gambe, tentando di mantenerla ferma quanto più possibile,così com' era stato loro ordinato da quella ragazza con la tunica dai bordi rossi Lasciata cadere la lama inerte nell'abbraccio della terra fangosa, Kikyo si avvicinò a passo deciso all'indemoniata, che non avrebbe impiegato molto per liberarsi dalla stretta dei due, e decise di utilizzare ancora una volta i suoi poteri per sconfiggere le forze oscure Mise la mano a coppa all'altezza del volto della donna giovane che all'improvviso iniziò a dimenarsi col doppio della forza e della violenza cercando di evitare il peggio K: "TENETELA FERMA,E' VITALE! ORA FARò USCIRE FUORI IL DEMONE ,TENETELA IMMOBILE" Pochi videro ciò che accadde ma di certo non lo scordarono. Dalla mano a coppa Kikyo emano una piccola palla bianco splendente di energia,avvolta da un' aureola sottilissima e la avvicinò lentamente al demone. Poi estese d'improvviso il palmo al massimo e la minuscola sfera esplose in tutto il suo bagliore. Il demone,pur tentando di scostarsi, non potè fare a meno di essere investito da quel potentissimo fascio che fece svenire il giovane corpo,mentre all'essenza che lo manovrava nn restava nient'altro che uscire dal corpo della giovane come un'ombra sgusciante e malvagia. Attaccandosi alla terra e correndo veloce più del vento via da colei che aveva intralciato i suoi malefici piani, credeva di essere al sicuro da eventuali pericoli, ma questo fu il suo ultimo pensiero prima di essere passato da parte a parte da una freccia incantata. I suoi occhi ebbero appena il tempo di girarsi indietro un ultima volta: quella sacerdotessa dall'enorme energia spirituale ,prendendo la mira dal villaggio ormai lontano , l'aveva colpito con incredibile precisione Non ebbe il tempo di pensare nient'altro, esalò l'ultimo rantolo della sua inutile vita e si mischiò con la natura divenendo polvere portata dal gelido vento Intanto al villaggio la giovane donna, privata del demone ,aveva perso i sensi, lasciandosi andare mollemente tra le braccia di chi prima faticava a contenerne le mosse. Fu portata, sempre sotto ordine della sacerdotessa, di cui tutti, pur non conoscendola, sentivano l'autorità, in una stanza molto larga dove,insieme ad un paio d aiutanti, Kikyo impastò impacchi d'erbe da poggiare sulla fronte della "malata" Dopo aver ripetuto il procedimento più volte sì lasco andare a qualche parola con chi l'aiutava, un pò per riposarsi, un pò per sapere di più su quanto era successo " Quante volte avete subito attacchi dei demoni ragno in questo periodo?" "Questa è stata sempre una zona tranquilla, nessun demone era mai venuto ad attaccarci prima d'ora, siamo gente povera, non abbiamo nulla che i demoni possano bramare" La risposta le aveva chiarito molte cose: dopo l'evento epocale di qualche giorno prima, i demoni ragno, pur se modesti di numero e di potere , erano rimasti i più pericolosi in cirolazione ed ora si contendevano il territorio a suon d stragi. In quella guerra era entrata anche la città di SHINMA, evidentemente. Il velo che fungeva da porta della stanza fu spostato x il passaggio di un' altra donna, la madre della giovane, col terrore ancora dipinto addosso. La sacerdotessa le prese la mano per calmarla e lei capì di potersi fidare di un 'aura che sentiva così tenue e benigna; allora si lasciò andare a qualche parola derivata dal conforto appena acquisito.Accarezzò la testa della sua bambina e lasciò scappare una lacrima fuori dal suo occhio destro "Povera figlia, te ne capitano di tutti i colori. Ora un demone, prima un bonzo pervertito che con ogni scusa tentava di toccarti il fondoschiena....." "COME?"....Kikyo strabuzzò gli occhi a quelle parole come se avesse sentito la presenza di un fantasma e si avventò verbalmente sulla vecchia "ERA PER CASO IN COMPAGNIA QUESTO MONACO?" "Beh sì" disse la donna quasi tremando (e Kikyo capì di essere stata eccessiva) " c'erano due ragazze ,una molto snella e l'altra vestita in modo strano,e infine un altro ragazzo dalle orecchie a punta e sempre pronto a litigare, però aveva dei bellissimi capelli argentati " Non c'erano dubbi, e le si affacciarono Sango ,Kagome e Inuyasha nella mente,uno dopo l'altro "Mi potrebbe dire quanto tempo fà sono passati?" "Poco prima di sera, a dire il vero, hanno sostato un po' all'emporio per prendere qualche cibaria, e poi sono spariti nel nulla, così come dal nulla erano arrivati" "Mi sa dire dov'erano diretti?" "Mi sembra a nord, verso la grande pianura" "Tutto come previsto", si limitò a pensare la sacerdotessa e chiese che le portassero un mortaio e un pestello quanto prima Una volta avuto tutto il necessario trasse dalla faretra alcuni piccoli sacchetti e creò un miscuglio di varie polveri fino ad ottenerne una sabbia dal colore ambrato, quasi fluorescente. Fece radunare in un attimo tutti gli abitanti intorno a lei e spiegò loro come usarla per difendersi da futuri attacchi dei demoni. Rassicurò la madre sulle condizioni della figlia (due giorni di riposo e sarebbe tornata come prima) e, accompagnata dai ringraziamenti e dalla benevolenza di tutto il villaggio intraprese di nuovo il cammino per la resa dei conti finale Il tempo le sarebbe stato propizio , di notte il suo obiettivo si sarebbe fermato a riposare, le gambe non dolevano al pensiero di raggiungere la sua meta , il cuore batteva all'impazzata, non di fatica,ma di tensione e pompava quanto più sangue possibile x dare ai muscoli il nutrimento con cui sostenere una nuova corsa all'impazzata, un nuovo sentiero da percorrere ,una nuova radura da attraversare, fino a trovare ciò per cui era partita.... Cuore e ragione, odio e amore,avrebbe mescolato tutto in quello che per lei e per altri sarebbe stato l'incontro decisivo Incurante degli alberi e degli altri impicci che la natura le porgeva di fronte, come il vento, cioè eterea,leggera e velocissima, macinava chilometri finchè arrivo ad una aperta radura rischiarata da un falò ancora crepitante Il fuoco illuminava le facce scure dei presenti, Kikyo li riconobbe . Un sorriso allentò la sua tensione: dopo quel che era successo non più di due giorni prima, lei era forse iventata il più grave pericolo per tutti i componenti di quello sparuto gruppetto. Averli vicini le avrebbe lasciato il tempo di decidere ogni cosa per il meglio, ma un solo proposito albergava nella sua mente "E ora a noi x la resa dei conti.............". Fine I cap. **************************************** Allora?ke ve ne pare? Sxo vi piaccia e sxo di ricevere tanti commenti, anche perchè altrimenti sarebbe inutile continuare una cosa che poi nn piace. 1 saluto a tutti by oliverharton p.s.:se qqualcuno mi può idicare come mettere i giusti spazi,come gli a capo,mi farebbe 1 gran favore.1 saluto a tutti
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: oliverharton