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Autore: Clizia_    26/05/2009    1 recensioni
One shot che racconta le impressioni di un ragazzo mentre osserva ogni centimetro della pelle di colei che ha passato la notte accanto a lui.
Cosa non si farebbe per una notte d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il solito sesso. ~




<< Sai qualcosa tipo cielo in una stanza?
è quello che ho provato prima in tua presenza.
Dicono che gli angeli amano in silenzio,
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.

Max Gazzè - Il solito sesso

~

Accompagnai ogni mio gesto con un pò di delicatezza, per fare in modo che lei non si svegliasse da quel sonno così leggero. Il suo viso, perso tra i capelli ed il cuscino, appariva ancora più angelico di quello che ricordavo qualche ora prima.
La sua perfezione non smetteva di stupirmi ed era un'impresa impossibile scostare lo sguardo su un pensiero più interessante. Il mio sguardo pareva incollato al suo corpo, nascosto timidamente da un lenzuolo bianco.
Osservai ogni suo singolo dettaglio come si guarda il proprio quadro in un museo, nessuna parola era tanto grande da descrivere tale splendore. Pensai che era diversa dalle altre, che il suo profumo era l'unico odore che avrei desiderato sentire nelle mie narici per il resto della vita e che il suo sapore era più inebriante di quello del vino. La accarezzai, giocherellando con i suoi capelli scompigliati in onde incomprensibili sparsi sul cuscino e improvvisamente mi ricordarono la perfezione dei suoi occhi scuri, profondi a tal punto da sembrare infiniti come un percorso irraggiungibile.
Mi avvicinai alla sua spalla scoperta per sentire da vicino il rumore del suo respiro, solo allora ricordai nuovamente l'essenza della sua pelle. Mi percosse un brivido e associai tale sensazione alla magia di una creatura celeste, proveniente dal paradiso. Mi disorientai pensando a come un angelo potesse trovarsi a contatto con la mia pelle olivastra, un contrasto notevole confrontandola con la sua così chiara e liscia.
E le sue labbra morbide, solo a vederle venni preso da un'irrefrenabile voglia di baciarle ancora come la sera precedente.
Provai a pensare al dolce suono della sua voce, così soave e delicato, che per un attimo mi fece tornare la voglia di interrompere il suo sogno leggero per vedere di nuovo il suo volto immerso nel mio, per perdermi di nuovo nelle strade tortuose dei suoi occhi, per sentire il contrasto della sua pelle calda sulla mia.
Provai disperazione badando distrattamente alle lancette che giravano lente nell'orologio, sperando si fermassero per prolungare in eterno quell'attimo così prezioso e magico. Pregai di non sprecare nemmeno un secondo prima del suo risveglio, che sarei riuscito a scrutare ogni centimetro della sua pelle, così tanto da ricordarli a memoria come pezzi complementari di un puzzle vitale per la propria esistenza.
  
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