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Autore: Ella_Sella_Lella    26/05/2009    1 recensioni
Allora, è la prima storia su Death Note, spero vi piaccia, accetto critiche su tutto(Particolarmente sulla grammatica, fondamentale).
La storia parla di chi osò sfidare Kira,ispirato al capitolo Zero, Una "persona" trova il 'Death Eraser'. Così decide, sotto aiuto di altre persone di diventare il Dottor K(Kira), il perfetto Anti Kira.
Chi sia quest'ultimo in realtà non lo sa nessuno! Perchè viene spesso chiamato in modi diversi ... Liaght lo chiama problema, Mello antikira, Near incosciente, il mondo dottor K.
Questa persona(Che non si può dire chi è)questa persona indifferente a nessuno, per chi nel bene e per chi nel male...
HA nel suo cuore solo una persona, che tornerà dallo stesso al di là.
Ma soprattutto chi è Taro Kagami? Che legami ha con Ryuk? Con Mello? E con una certa Laticha?(Nata solo per infastidire Light e non Kira)
Mi auguro leggiate... (è OOC, per preucazione, visto che prima seguivo questo anime , poi non lo più visto, poi ho ripreso,quindi)
Ambientato in un ipotetico spazio, dopo la morte di Matt.
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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affari nostri

 

-L’Anti Kira

-Antefatto

 

“Mi chiamo Laticha Joans!” disse, quasi scocciata la ragazza, mentre masticava una gomma al sapore di lampone, l’odore arrivava perfino a Light, che la guardava stupito, odiava il lampone ed odiava anche quella ragazza, cioè non la odiava, però non li ispirava fiducia. Poteva avere al massimo vent’anni, origine americana o inglese, capelli neri brillante ed occhi mare, un vestiario molto  avanguardistico. Laticha, se veramente quello era il suo nome,  era un  nuovo membro della loro squadra, anche lei a caccia di Kira, aveva l’aria di una sveglia, ecco perché non le piaceva, aggiungendoci il fatto che era una conoscenza di Naer, almeno così lui l’aveva definita. Per lui lei non significava nulla di buono. “Light Yagami!” disse lui, rimanendo cortese, allungando la mano verso Laticha, più la guardava più non l’ha rassicurava, era certo che Laticha era lì solo per osservarli, così da rivelare tutto ad N.

“Sa secondo L, ho sentito molte cose su di lui!” disse, Laticha, tentando di essere cortese e un po’ misteriosa, “Cosa?” rispose Light impassibile, anzi forse un po’ curioso. “Che sei strano!” fu la sua risposta, aveva lo stesso sorriso di una bambina di 10 anni che progetta uno dei suoi fantasiosi scherzetti, Light non diede peso a quelle parole, non significava nulla che fosse strano, ora doveva solo occuparsi di mettere Laticha a distanza di sicurezza da lui, però prima che potesse parlare, lei disse: “Sai Light, posso chiamarti così? La cosa che più desidero è lavorare fianco a fianco a te!” aveva usato un tono dolce, poi aggiunse lusinghiera: “Hai una delle più grandi menti del mondo! E io vorrei tanto lavorare con te!”, Light rimase a fissarla sconcertato, sarebbe stato troppo sospetto, dopo una frase simile, negare alla ragazza quest’onore, quindi a mal in cuore accettò, annuendo poco convinto. “Sono sicura che insieme cattureremo Kira!” aveva urlato di euforia Laticha prima di uscire dall’ufficio, sembrava una bambina, probabilmente era il suo primo incarico lavorativo.

“Light non mi dire che quella ragazza ti preoccupa?” disse il suo Shinigami uscendo da un angolo buio dove era stato rintanato fino a quel momento, “Affatto!” rispose Kira, mettendosi le mani ai capelli, qualcosa nei grandi occhi blu di Laticha l’avevano turbato, non poteva lasciarla a campo libero, appena l’aveva vista aveva provato lo stesso brivido che aveva avuto con L, quindi quella ragazza non doveva essere svalutata.

*

“Dottor Kappa?” domando un uomo incredulo a Mello, mentre quest’ultimo mangiava una barretta di cioccolata, “Dottor Kappa … Il mondo ne sentirà presto parlare!” aveva ribadito quest’ultimo, “Chi è?” domandò un altro membro della banda, Mallo mosse le spalle poi semplicemente disse: “Il contrario di Kira! Appunto Dottor K, Dottor Kira!”, il primo allora disse: “Come può essere il contrario di Kira?”, insomma Kira uccideva, il dottor K, poteva, magari, salvare ma non sarebbe stato un contrario e di sicuro Mello quando parlava non usava metafore o simili accenni di verità, per essere il contrario di Kira sarebbe dovuto essere capace di riportare in vita i morti, cosa impossibile. “Il dottor K è l’anti Kira … Vi basti questo!” era stato schematico, non amava esserlo, ma in quelle situazioni era meglio tacere, li Dottor K, non l’avrebbe perdonato se avesse fatto sfuggire informazioni su di lui, ed ora come ora lui era attento al  rapporto che doveva avere con L’Anti Kira, perché sarebbe potuto essere al sicuro, togliendo il fatto che aveva un immacolata amicizia con quest’ultimo da quanto erano ancora in una delle case di Watari.

Poi andò via, dove andava non lo sapeva, nella sua testa risuonavano solo poche, allegre parole, “Finché c’è vita, c’è speranza!” con la comparsa di Kira ed il Death Note, queste parole erano divenute solo un soffio di vento, Kira aveva distrutto la loro speranza.

*

“Ciao, Ragazzo Natura!” era sempre stato il suo bizzarro modo di chiamarlo, “Lo so che sei ancora arrabbiato e non ti fidi di farmi lavorare al caso Kira! Ma sai che me la posso cavare! Grazie per l’aiuto che mi dai!” Near aveva ascoltato, quell’unico messaggio nella sua segreteria almeno 200 volte, era un messaggio di Laticha, più o meno, non era il suo nome ma non voleva metterla in pericolo, quindi si rifiutava anche di pensarlo, per ora quella buffa ragazza che gli aveva dato l’amore di una sorella maggiore si chiamava Laticha ed era una sua vaga conoscenza.

“Finché c’è vita, c’è speranza …” sussurrò, Near, guardando la scrivania, poi  guardò davanti a lui e disse: “Margaret … Non ho ancora capito, cosa diavolo significava! Te ne sei andata prima, di spiegarmelo!”, sbuffò, era come se parlasse con un fantasma. Il significato di quella frase era ovvia, ma se ad averla pensata era stata Margie non poteva essere così semplice , in fondo Margie era il genio che metteva sempre alla prova lui e Mello, in ogni modo possibile.

“Margie … Che tu avessi previsto l’arrivo dei Death Note sulla terra!” disse Lui, sbuffando, si mise le mani ai capelli, Margaret era una mezza chiaro veggente, forse, ne era capace, poteva aver previsto tutto, ne sarebbe stata capace, non aveva mai sbagliato un intuizione.

*

(Il giorno dopo)

Laticha, ma quello non era il suo nome, camminava lentamente, lungo la strada, aveva una carta della città, tra le mani, non sapeva orientarsi ancora bene, ma quella cartina, le serviva per ritrovare una scuola. Le si illuminarono gli occhi, nel vedere una mandria di ragazzini aggirarsi da quelle parti, un ragazzino attirò la sua attenzione, sapeva chi era per via di una foto che risaliva ai tempi delle medie, ma fondamentalmente non era cambiato. “Tu sei Taro Kagami, vero?” domandò lei solare e sorridente, il ragazzo sorrise, poi benevolo disse: “Si, bambola! Che posso fare per te?”, Laticha sorrise poi disse: “Sono un amica di Keehl!”al ragazzo si stampò un espressione sconcertata, quel tipo che di cognome faceva Keehl, l’aveva traumatizzato, ma infondo si aspettava quella visita. “Ok! So perché sei qui!” disse lui un po’ tremante, poi senza che lei disse nulla, poggiò lo zaino a terra, prese l’astuccio e ci estrasse una ‘gomma’, la porse alla ragazza, quasi contento di liberarsene, “Grazie Kagami!” disse Laticha, guardando incantata la gomma, se la girò tra le mani, come se fosse stato il più grande tesoro del mondo.

“Ryuk, mi disse di usare questo oggetto con calma, molta calma, perché agli Shinigami ne soffrono!” disse Taro, per prevenire, ogni sorta di problema, la ragazza annui poi disse: “Bene Taro, userò questo oggetto con prudenza! Se qualcuno venisse ad infastidirti. Mai il tuo nome, mai nulla! Rifugiati da Keehl! È sopratutto noi …”, “… Non ci siamo mai conosciuti!” finì lui per lei, la ragazza sorrise, andando via, sperava che a quel innocente ragazzo non capitasse nulla, ma se il Kira l’avrebbe ‘PUNITO’ il Dottor Kappa, avrebbe risolto il problema.

*

“Joans! Sei in un ritardo pazzesco!” disse Light guardando male la mora, quest’ultima sorrise, come se le parole del ragazzo le fossero scivolate di dosso, senza sfiorarla. “Kira, non si cattura da solo!” disse lui, falsamente, la ragazza li fece la linguaccia poi disse: “Se … Come se fosse possibile, catturarlo!”, era stata irrispettosa della sua autorità di detective, dov’era finita tutta la stima di ieri?

“Comunque … Il notiziario!” disse lei, accendendo la tv, dovevano sapere cosa Kira aveva comunicato al mondo, quindi si sedé sul divanetto assieme a tutti gli altri membri. “Non ci sottovalutare!”  disse Light, mentre aspettavano che la pubblicità finisse, la ragazza sorridente disse: “Ma io non sottovaluto noi!” non finì la  frase, era scontato il resto, nessuno ribatté, visto che la faccia della portavoce di Kira, apparse in tv. “Sta mani, ho ricevuto uno strano messaggio, per Kira!!” disse seria la ragazza, Light strabuzzò gli occhi, come tutti d’altronde, la ragazza continuò, leggendo una lettera scritta, forse, al computer. “Bene Kira, mi presento a te. Io sono il Dottor K, il tuo alterego. Per ogni tua vittima, ci sarà una grave conseguenza. Sappi però che io non uccido … Il messaggio finisce qui!” la ragazza trattené un risolino, chi osava sfidare il grande Kira? Anzi soprattutto con un messaggio che diceva tutto e niente.

“Alleato?” fu l’unico commento di Matsuda, guardando tutti in modo perplesso, “Forse …” disse Light a denti stretti, mentre Laticha era molto perplessa da quella lettera, non era assolutamente nello style dell’Anti Kira, probabilmente un socio di Mello l’aveva scritta, ma presto tutti si sarebbero accorti delle capacita del Dottor K.

*

“Dottor K …” sussurrò Near, costruendo le sue solite piramidi di carta, “Che scemenza! Dottor Kappa. Dottor Kira!” aggiunse, mentre sistemava, le ultime due carte, “Immagini chi sia?” domandò un suo collaboratore, “No!” disse, secco, Near mentre si concentrava sul non fallire quelle ultime due carte, ma tutto cadde, quando sentì il telefono squillare.

Era certo di sapere chi poteva aver pensato l’idea del Dottor K, solo una persona, l’avrebbe potuta pensare.

“Chi sarà mai?”disse il platinato, annoiato, prese il telefono e rispose: “Chi è?”, una voce storpiata dall’altro capo disse: “Trova Taro Kagami!”, poi più nulla, era certo che quella voce fosse di Mello, ma lasciò correre. Chi era Taro Kagami?

   
 
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