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Autore: NikiforovOnIce    08/01/2017    1 recensioni
Durante una semplice cena di riunione tra i diversi pattinatori, Jean Jacques Leroy fa una proposta a Yuri Plisetsky. Una scommessa. Yuri sarà pronto ad accettarla? [JJ/Yurio] [Pliroy]
Genere: Erotico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jean Jacques Leroy, Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scesi rapidamente le scale, diedi un’occhiata veloce all’orologio che segnava le 20.00 ed il mio cuore stava per scoppiare. Con ansia e curiosità raggiunsi la sala che era stata affittata per la serata, pensavo che fossi stato il primo ad arrivare ed invece… “MICHELE!! Mi sei mancato” Emil. “Christophe!! Wow come sei abbronzato”
Mi sbagliavo di grosso. Erano solo due delle tante frasi urlate in quella sala. 
Avevo gli occhi di tutti addosso, come se avessero visto un fantasma.
“ YURI!!!!!!!!!!! Finalmente” Viktor Nikiforov in tutta la sua eleganza con un completo nero mi si presentòdavanti dandomi un abbraccio. Ovviamente tenni le braccia ferme non ricambiando.
Katsuki era proprio dietro di lui sorridendomi, indossava anche lui dei vestiti eleganti e devo ammettere che gli stavano alquanto bene.
Mi staccai in fretta ed il porcello mi salutòcon la mano.
Odiavo i saluti, l’ abbracciare tutti e quella sensazione di riunione.
Davanti a me vidi una grande e lunga tavolata, piena di cibo e l’ odore di pesce mi aveva ormai intasato il naso.
“Non hai vestiti eleganti nell’armadio?” Disse Giacometti fissandomi dal suo posto a tavola, intento a sistemarsi i suoi occhiali da vista.
Lo fulminai con lo sguardo. Lo sguardo alla Plisetsky intimidiva tutti all’istante. Ed infatti Chris abbassò subito lo sguardo sul telefono.
E sempre parlando di telefono, Phichit era immerso a fare selfie con tutti. 
Viktor tra un bicchiere di vino e l’altro disse: “ Ormai sono le 21 e manca ancora una persona” 
Forse nella mia sciocchezza o poca curanza risposi: 
“ Chi è in ritardo?”
Tutti ridacchiarono.
“JJ.” Disse il Porcello con in aggiunta uno sbuffo.
Feci appena in tempo ad alzare gli occhi al cielo che sentii la porta scattare, per poi venire aperta.
Il tempismo perfetto. Parli del diavolo…
Rimasi in piedi dando le spalle alla porta, non volevo assolutamente vederlo.
“Scusatemi per il ritardo mes amis. Ho portato lo champagne“ 
Già solo a sentire questa frase mi chiesi come avrei fatto a sopportarlo per una serata intera. Strinsi automaticamente la mano a pugno.
Sentii i passi avanzare sempre di più.
‘coraggio Yuri, non fare il bambino, è solo l’essere più insopportabile del pianeta, più del katsudon e di Viktor.’
Era a circa 5 passi da me, impegnato a salutare tutti con una stretta di mano ed una spallata troppo calorosa secondo i miei gusti. Non potei non trattenere uno sbuffo, sempre con quel suo atteggiamento stupido.
Finito il giro di saluti si ricordò di me;
“Oh-Oh Yuri l’asociale Plisetsky è venuto alla fine”.
Mi girai a squadrarlo.
Sempre lo stesso taglio, solamente che il ciuffo era stato riempito con il gel.
Indossava un completo - anche lui - nero, scarpe lucide, pantalone nero aderente, giacca aperta con sotto una camicia bianca col collo a V con i primi due bottoni di essa slacciati, che facevano intravedere il suo petto.
Per un attimo rimasi incantato. La sua altezza mi sconvolgeva, era alto 1,78 il che era molto rispetto ai miei 15 cm di differenza.
Dopo averlo osservato, alzai lo sguardo e me lo ritrovai imbambolato a trattenere una risata.
“Sì, non avevo nient’altro di meglio da fare.” Risposi rigidamente, sentivo del calore sulle guance…Non è che stavo arrossendo?
JJ - come tutti dal resto- lo notò.
“Immagino.”
L’aria si era intensificata in quella sala, avevo una strana sensazione. Indescrivibile.
Mi sedetti nell’unico posto disponibile, il posto frontale a quello di JJ – come se averlo nella stessa stanza non fosse già molto…anzi, troppo per me - .
Fuori era ormai sera, all’interno di quella sala si moriva di caldo, perciò mi tolsi la felpa e rimasi con solo la maglietta nera.
Presi il menù, stavo letteralmente morendo di fame. La cucina spagnola è sempre stata la mia preferita – dopo quella russa ovviamente – e non vedevo l’ora di mangiare qualcosa made in Spain.
Mentre ero immerso nel scegliere la prima portata mi sentii due occhi addosso intenti a guardarmi, Dio…mi sembrava di sudare freddo. Sapete quando avete la sensazione di essere fissati a lungo? E non avere la forza di alzare il viso per capire chi lo stava facendo? Ecco, in quel momento quella sensazione si era avventata su di me. 
Decisi di prendere un respiro profondo e dopo qualche tentennamento alzai lo sguardo.
Incrociai un paio di occhi azzurri scuro, JJ mi stava guardando. Sì, proprio lui.
Strinsi il menù come per ridurlo in briciole, era quello che in realtà volevo fare con lui.
“Io prendo huevos a la flamenca” disse chiudendo in un batter d’occhio il menù.
Io continuavo a guardarlo stringendo gli occhi
“Sperando che ti si strozzi in gola” sputai con rabbia. Io e lui non avevamo nessun tipo di conoscenza, perché ora se ne esce con queste occhiate?
JJ mise il gomito sul tavolo e appoggiò il viso sulla sua mano ridacchiando: “Continua ti prego, potrei sentirti dire queste cose a lungo.”
Grazie al cielo Emil prese l’occasione per alzarsi e acclamare al brindisi per la stagione conclusa, i nostri successi e per alcuni insuccessi, al nostro futuro. 
“Tutti col vino tranne Yuri” disse Viktor ridacchiando con il Katsudon.
Ci mancava solo lui! Sbuffai ed il ciuffo mi si alzò, per circa due o tre secondi, per aria.
Brindate pure, finché ci sarò io al timone del pattinaggio voi siete solo delle foglie cadenti durante l’autunno, mentre io sono il Sole che scioglie la neve, nessuno può sorpassarmi, io invece posso sorpassare chiunque. Che sia Katsuki Yuri o specialmente che sia Viktor Nikiforov, l’ormai ex re.
Diedi un’occhiata al telefono cercando di non pensare a ciò che accadeva intorno a me, il Katsudon parlava di come si trovava a convivere con Viktor, Giacometti che parlava della sua splendida vacanza a Dubai dove aveva fatto la conoscenza di un bellissimo ragazzo del posto…Se avessero chiesto qualcosa a me? Cosa avrei detto? ‘Io? Sono stato a casa con mio nonno a mangiare Pirozhki ed a coccolare il mio gattino Sky’ e tutti avrebbero riso ovviamente.
Scesi dalle nuvole solamente quando arrivò – finalmente – il cibo ordinato.
Ero immerso nella mia buonissima paella quando Christophe all’improvviso disse:
“JJ come va con Isabella?” tutti gli sguardi ricaddero su di lui, in attesa di una risposta, mentre io pensavo a quanto fosse speziata e perfetta la mia paella.
“Oh, non lo sapete? Non stiamo più insieme da un mese e mezzo, giusto qualche giorno dopo la finale.”
‘COSA?? La splendida fidanzata di JJ con cui si doveva sposare….’
Mi strozzai con un gamberetto dallo stupore e Phichit mi diede un colpetto sulla schiena per farmelo sputare…
Lui mi guardò e fece un leggero sorriso, sempre Christophe continuò il discorso:
“Ehm non penso, come mai? Cavolo…sembravate così..” 
JJ con la forchetta muoveva di continuo qualche pezzo di uovo lasciato, come sopra pensiero…
“Ho scoperto che era interessata solo alla mia fama ed al mio successo. E non a me come persona. Infatti un giorno aveva lasciato il pc acceso sulle sue email e scoprii che si stava frequentando con un altro ragazzo. Allora ci siamo lasciati, o almeno, io la lasciai.”
Ascoltai la storia con attenzione, se non avevo frainteso tutto…il grande Re JJ era stato tradito? 
Tutti erano a bocca aperta e io avevo un sorriso vincente, non è tutto rosa e fiori eh?
Sempre Phichit mi tirò una gomitata ed un’occhiata del tipo ‘mostra un po’ di dispiacere nei suoi confronti’
Infine.. “Vorrei dire che mi dispiace ma mentirei” dissi ritornando a mangiare il riso rimasto.
Il Re rise e mi guardò “mon chéri , ne sei felice quindi?”
Per poco non mi strozzai nuovamente.
Certo da come avevo pronunciato la frase sembrava...
Sbuffai con rabbia e mi alzai. 
“Vado a vedere se hanno del ketchup” ed in fretta mi allontanai da quella tavolata piena di serpi.
Mi avvicinai alla cucina e chiesi se avessero del ketchup, il cuoco probabilmente per colpa del troppo rumore non mi capì, quindi mi avvicinai ulteriormente all’ingresso per chiederlo e...un cameriere con un vassoio in mano mi si fiondò addosso. Per fortuna non mi cadde tutto il piatto addosso ma solo della salsa appiccicosa sulla manica. Mi salii il vomito e quindi corsi verso il bagno.
Mi avvicinai al lavandino e cercai di sciacquarmi in fretta…
“Sbaglio o mi stai seguendo gattino?”
Feci un balzo all’indietro dallo spavento.
Mi girai ed ovviamente chi mi ritrovai davanti? JJ in persona, appoggiato al muro che mi guardava ridacchiando.
  
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