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Autore: Hiddlesthug    10/01/2017    1 recensioni
[Soukoku]
«Quando non devono intervenire insieme contro criminali dotati di abilità, Chuuya torna ad occuparsi degli incarichi affidatigli dal Boss in qualità di membro Executive della Port Mafia, mentre Dazai torna a lavorare in coppia con Kunikida per conto dell'Agenzia, affiancando anche qualche volta Atsushi, in qualità di suo senpai e mentore.
Ed è in una di queste volte che Dazai rimane ferito. Seriamente ferito.»
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Atsushi Nakajima, Chuuya Nakahara, Osamu Dazai, Yukichi Fukuzawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ex, ma non tanto ex, partners




Dopo aver permesso a Chuuya e Dazai di collaborare per combattere contro la Guild, il direttore dell'Agenzia dei Detective Armati, Fukuzawa Yukichi, e il Boss della Port Mafia, Mori Ougai, hanno deciso di prolungare questa collaborazione, rendendosi conto di aver bisogno del Doppio Nero per combattere contro diversi nemici comuni, al fine di proteggere la loro amata Yokohama.
Da allora, è capitato più volte che venisse loro chiesto di intervenire in certe occasioni, facendo in modo che i due ex - non tanto ex - partner potessero salvarsi la vita a vicenda più volte. Ed insultarsi, in molti modi.

Non sempre i due però sono insieme. 
Quando non devono intervenire insieme contro criminali dotati di abilità Chuuya torna ad occuparsi degli incarichi affidatigli dal Boss in qualità di membro Executive della Port Mafia, mentre Dazai torna a lavorare in coppia con Kunikida per conto dell'Agenzia, affiancando anche qualche volta Atsushi, in qualità di suo senpai e mentore. 
Ed è in una di queste occasioni che Dazai rimane ferito.
Seriamente ferito.
La dottoressa Yosano non ha potuto usare su di lui la propria abilità “Tu non morirai“, a causa dell'abilità di Dazai “Non più umano“, che annulla tutte le abilità altrui, compresa quella della dottoressa impedendole di salvare la vita al collega. Lo hanno quindi portato all'ospedale più vicino, ed i dottori hanno curato tutte le sue ferite.
Nonostante ciò, non si è risvegliato. E neanche il giorno dopo o quello dopo ancora.


È in coma da sette giorni ormai. 
L'agenzia ha cercato di mantenere segreto l’accaduto, impedendo che si diffondesse la notizia che l'unica persona in tutta Yokohama capace di annullare le abilità altrui fosse in coma.
Ma la notizia è arrivata ugualmente al Boss della Port Mafia, che ha avvisato Chuuya della situazione in cui si trova il suo ex non tanto ex partner.

Ed è per questo che adesso Chuuya si trova nell'infermeria dell'Agenzia, seduto alla destra dell'uomo che dorme profondamente. 





“Non sono qui per voi.” sbuffa annoiato Chuuya, che appena entrato nell'Agenzia si è visto puntare contro le pistole dai vari agenti -persino il ragazzo tigre ne ha una, osserva spazientito-. “Lui dov'è?” domanda, dritto al sodo.

“Non spetta a noi d-” inizia a dire Kunikida, ma viene interrotto da Kenji.

“È al piano di sotto, nell'infermeria.” risponde il ragazzo, che viene colpito in testa con l'agenda del collega più anziano. “Che ho fatto? Ho solo risposto alla sua domanda, è il suo ex partner e lavorano di nuovo insieme di tanto in tanto.”si lamenta il giovane, massaggiandosi la testa. 

“Miyazawa ha ragione.” interviene il direttore Fukuzawa. “Nakahara, seguimi. Anche tu, Nakajima.” aggiunge, uscendo dalla stanza e venendo seguito dai due.

Raggiungono l'infermeria in silenzio ed è solo quando Chuuya vede l’ex non tanto ex  partner dormire profondamente, che Fukuzawa inizia a parlare.

“Ho mandato Atsushi e Dazai a recuperare dei documenti importanti, rubati da alcuni ladri dotati di poteri. Le cose però non sono andate come previsto, in quanto oltre i tre ladri di cui si sono occupati c'era un quarto uomo. Un cecchino che dal terrazzo del palazzo di fonte, ha sparato ai miei uomini.”

“È impossibile che Dazai non lo abbia previsto.” dice Chuuya: lo conosce da anni, e per altrettanti anni sono stati partner, combattendo fianco a fianco sul campo. Nonostante possa sembrare stupido e a volte infantile, Dazai è molto intelligente. Più volte ha salvato le loro vite, prevedendo attacchi dei nemici ed essendo pronto ad agire, non solo annullando le loro abilità.

“Infatti lo aveva previsto. Lui-” risponde l'uomo, ma viene interrotto da Atsushi. 

“Lui mi ha salvato la vita. Il cecchino puntava a me, in quanto ero io che tenevo i documenti. Non mi sono accorto di nulla, al contrario di Dazai-san, che mi ha spinto, venendo colpito al posto mio.” risponde al suo posto il ragazzo.

“Stupido moccioso...” sussurra Chuuya preparandosi a colpirlo, ma il suo pugno viene fermato dal direttore dell'Agenzia. “Dovresti essere capace di guardarti le spalle da solo, non dovresti mettere in pericolo la vita del tuo partner... Di Dazai!” esclama. “Che ferite ha subito?” domanda dopo qualche secondo, ricomponendosi.

“Il proiettile ha perforato lo stomaco e ha perso molto sangue durante il tragitto, ma i dottori sono riusciti a curare le sue ferite.” risponde Fukuzawa.

“E allora perché non si è ancora svegliato?” domanda Chuuya, osservando l'uomo sul letto.

“Non lo sappiamo. Tutte le sue ferite sono state curate, quindi pensiamo che non dipenda da quello. Pensiamo possa esserci qualcos'altro che impedisca a Dazai di svegliarsi.” spiega l'uomo.

“Qualcos'altro come cosa?” domanda Chuuya.

“Non sappiamo cosa. Qualcosa a livello mentale... Un sogno magari. Quello che avviene durante il coma è ancora un campo inesplorato per gli scienziati.” gli spiega Fukuzawa. “Adesso vi lasciamo da soli.” aggiunge uscendo, seguito da Atsushi.




“E così questa volta ci sei quasi riuscito.” sussurra Chuuya. Si sente leggermente a disagio, in quanto non è sicuro che possa essere sentito. Ma se c'è una possibilità, seppur piccola, che Dazai riesca a sentirlo...
“Sei quasi riuscito a morire.” aggiunge, osservando la figura dell'uomo: indossa una semplice maglietta a maniche lunghe, da cui però non esce nessuna delle solite bende che avvolgono la maggior parte del suo corpo. ‘Devono avergliele tolte mentre lo curavano.’ pensa, mentre lo osserva dormire coperto da un leggero lenzuolo. I capelli castani sono sparsi nel cuscino, mentre qualche ciocca cade sparsa sul suo viso, che sembra rilassato. Se Chuuya non sapesse che l'uomo è in coma, penserebbe che stia semplicemente dormendo. Non c'è nulla che faccia pensare che stia male, nessuna ferita che faccia capire perché non si sia ancora risvegliato.
“Non pensavo che te ne saresti andato così.” sussurra. “Pensavo che te ne saresti andato in gran stile, grazie a uno dei tuoi tanti tentativi di suicidio fin’ora mai riusciti. Pensavo che te ne saresti andato cadendo da un ponte, soffocando per via di una delle tue strane corde ‘perfette per provare il suicidio’, come dici sempre tu. Pensavo che te ne saresti andato per uno di quei strani funghi che ti piaceva provare... Non pensavo che te ne saresti andato per via di un semplice quanto stupido proiettile.” ammette, e normalmente non direbbe mai una cosa del genere, ma questa non è una situazione normale: Dazai è in coma da più di una settimana per non si sa quale motivo e potrebbe andarsene da un momento all'altro. Ci sono delle cose che deve dirgli prima che questo accada, sperando di essere in qualche modo da lui sentito.
“In tutti questi anni passati insieme, combattendo fianco a fianco, ho sempre detto di odiarti, di non vedere l'ora di vederti morto. Ma adesso...” sussurra, non finendo la frase. Osserva l'uomo, che continua a dormire non dando alcun segno di star ascoltando i suoi discorsi.
“Quando te ne sei andato...” sussurra avvicinando la sedia, e prendendo la sua mano e stringendola fra le sue. “Quando te ne sei andato dalla Port Mafia, lasciandomi da solo, ho stappato uno dei miei vini più pregiati, un Petrus, per la gioia di essermi finalmente liberato di te. Solo che più bevevo, più mi rendevo conto che non era solo gioia la mia. Io… Avevo bisogno di te. Non solo per usare la Corruzione senza morire, ma anche perché...” si interrompe, non riuscendo ancora a dire ad alta voce quello che sente. “Io avevo bisogno di te, ho bisogno di te.
Ma tu no. Tu non hai bisogno di me. Non ti sei fatto nessuno scrupolo ad andartene via, senza neanche dirmelo o almeno salutandomi un’ultima volta.” sussurra. “Però hai trovato il tempo per mettere una bomba sotto la mia auto. Sai essere un vero stronzo a volte.” dice a voce più alta, ricordando la rabbia provata quando Dazai stesso gliel’ha detto. 

I successivi minuti Chuuya li passa in silenzio, osservando il proprio partner dormire con un’espressione beata, continuando a stringergli la mano. 

“Non so cosa ti impedisca di svegliarti. Se stai sognando qualcosa di così bello da non voler tornare alla realtà, o se semplicemente non vuoi svegliarti e speri di riuscire ad andartene via per sempre...” sussurra Chuuya. “In ogni caso, capirei il perché tu non voglia tornare in questa realtà.” sussurra, stringendo di più la mano.
“La nostra vita fa schifo, ma senza di te... Senza di te la mia vita fa ancora più schifo.” ammette. “L'ho capito quando ti ho rivisto dopo quattro anni, in quel sotterraneo. Ho capito quanto mi fossi mancato, quanto mi fosse mancato sentirti farneticare sui tuoi stupidi tentativi di suicidio, quanto mi fosse mancato perfino lavorare in coppia con te. Ma sapevo che non è una cosa reciproca, sapevo che tu ti eri rifatto una vita.” sussurra, gli occhi appannati per le lacrime... Quando ha iniziato a piangere? Perché sta piangendo? Lui non è una persona che piange, non piange da anni, pensa mentre passa una mano sul viso asciugando le lacrime.
“Ricorda che siamo partner, e se salti tu salto anch'io.” sussurra, le parole che escono da sole. Una vita in cui Osamu Dazai è morto, in cui Osamu Dazai non esiste più, è possibile? 
Alzandosi indossa il cappello e, inizialmente titubante, si china, baciandogli la fronte. "Adesso riposa, Dazai." sussurra, e sono le stesse parole che Dazai più volte ha riservato per lui quando, dopo aver sconfitto i nemici, ha annullato la sua abilità salvandogli la vita.
Si allontana, asciugando un'altra lacrima che ha rigato il suo viso, e si dirige verso la porta. Ma la sua giacca dev'essere rimasta impigliata da qualche parte, perché sente che è come bloccata da qualcosa.
Si volta, pronto a liberarla e andare via, ma rimane pietrificato nel vedere che quello che bloccava la sua giacca, impedendogli di andare via, era una mano. La stessa mano che ha stretto nell'ultima mezz'ora. 
Alza lo sguardo lentamente, per paura di star sognando, e sente il cuore fermarsi, per poi battere sempre più velocemente, quando vede gli occhi castani dell'uomo fin'ora in coma aperti, e adesso fissi nei suoi.
Lo fissa per diversi minuti, ancora sotto shock, prima di raggiungerlo e stringerlo in un abbraccio, subito ricambiato dall'uomo.
Sono passati anni dall'ultima volta che si sono abbracciati, ed entrambi adesso si chiedono perché abbiamo aspettato così tanto per abbracciarsi di nuovo.
È Dazai a sciogliere per primo l'abbraccio, stringendo fra le sue mani il viso dell'uomo piegato su di sé e avvicinandolo al suo. Entrambi riescono a sentire il respiro dell'altro sul proprio viso, i loro nasi sono così vicini che quasi si strofinano, gli occhi di uno fissi in quello dell'altro.
Chuuya non osa dire nulla, per paura di svegliarsi e scoprire che questo è un sogno. Ma quando sente delle calde labbra sulle proprie capisce che no, non è un sogno.

“Ma...” sussurra Dazai interrompendo il bacio. “...Ci hai davvero paragonati a Rose e Jack di Titanic?” domanda divertito.
“Sta zitto e baciami.” è la risposta di Chuuya, che lo tira a sé baciandolo.


~~~

Note Autrice:
È la prima volta che scrivo qualcosa in questo fandom, soprattutto su questa ship, e spero di non avere reso i personaggi troppo ooc.
In ogni caso grazie per aver letto questa mia os, e grazie in anticipo a chi deciderà di lasciarmi una piccola recensione!
  
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