“Viaggiare attraverso portali magici non fa per me. Non c'è tipo un tutorial su YouTube che possa guardare?”
“La pratica è il segreto.”
La pratica. Quante altre volte crede che userò questo genere di spostamento? Al solo pensiero di dover attraversare un altro portale per tornare a casa mi sale da vomitare quel mezzo bicchiere di sangue che ho bevuto ieri. Non scherziamo.
Faccio davvero pena come Vampiro. Già vedo l'espressione di scherno di Raphael quando verrà a sapere che soffro di mal di portali – o quel che è.
“Aspetta. Siamo in India?”
Wow. Sono addirittura più ottuso di quel che pensavo.
L'odore che impregna l'aria del tramonto è completamente diverso da qualsiasi cosa io abbia mai annusato e s'insinua nelle mie narici come se cercasse una valvola di sfogo.
“Benvenuto ad Agrabah.”
Non posso credere che Magnus stia citando Aladin.
Più di tutto, però, non posso credere di essere davvero in India.
Mi prendo un momento per ammirare la città che si estende intorno e sotto di me, i monumenti, le luci, le strade e perfino i tetti scrostati dal sole e dalle pioggie.
Sono in India. Sul tetto di un palazzo, in compagnia di uno stregone, uno dei pochi amici ad essermi rimasti, a caccia della vampira millenaria che mi ha ucciso solo qualche settimana fa.
Sono morto, eppure sono in India. Forse da vivo non ci sarei mai venuto. Chissà se Raphael è mai stato qui.
Questo posto è uno dei nascondigli di Camille, forse è venuto con lei. Forse ha guardato la città dallo stesso punto in cui ora la guardo io. Chissà cosa gliene è parso. Ha provato la mia stessa confusione sensoriale? È arrivato attraverso un portale? Mi sembra più il tipo da affittare un jet privato. Siamo seri: Raphael Santiago è il tipo da possedere un jet privato. Il Mr. Grey dei vampiri. Con i suoi costosi completi e le manie di controllo è perfetto.
Quanti pensieri su Raphael, stasera. Quanti pensieri sulla persona che poche ore fa ha minacciato di bruciare parti del mio corpo. Sarà che rivederlo ha riportato a galla tutti i sensi di colpa di questi ultimi giorni. Oppure è colpa di questa vista, di questo crepuscolo, di questo tetto. Ormai non riesco a non collegare le mie escursioni sui tetti alle poche volte in cui mi sono seduto sul cornicione del Dumort in compagnia di Raphael. È un pensiero automatico. Come quando uno pensa a Magnus e la prima parola che gli viene in mente è: stregone!
A proposito di Magnus. Devo seguirlo o passerò tutta la notte a fissare il tramonto.
Sono in India e non riesco a non pensare che l'orizzonte sarebbe un po' meno triste con Raphael a fissarlo con me.
Sono un caso perso. Forse è questo il primo pensiero di Raphael quando pensa a me. Pensa mai a me? Non quanto io penso a lui, questo è certo. E se davvero mi crede un caso perso, perché affidarmi la missione di ritrovare Camille? È una punizione, senza dubbio; sa quanto io sia codardo, eppure, anche se solo in minima parte, deve credere che riuscirò a riportarla al Dumort.
Sarà abbastanza per farmi perdonare? Non lo saprò mai se resto qui a pensare a lui.
Ho una vampira da catturare.
Speriamo di non morire di nuovo.

AN:

* Si fa avanti in punta di piedi e a testa bassa. * Come va? Avete visto l'episodio? Siete sopravvissuti a Raphael odio-il-contatto-fisico Santiago che coglieva ogni occasione per toccare Simon? E alle menzioni di proboscidi e parti del corpo varie? Già, nemmeno io.

Shadowgays è tornato (bless) e sono tornata a infastidirvi anch'io con le mie pippe mentali senza alcun fondamento.

Qui in alto abbiamo una pippa enorme sui due secondi e mezzo di scena tra Magnus e Simon (BroTP 4 life) che, proprio come ogni altra scena in cui Simon e Raphael vengono anche solo menzionati, mi ha scatenato tutti i feels e mi ha costretta a riversarli su Libre.

Inoltre, a parte i miei bambini vampiri, è stata una giornata di shit, quindi perdonatemela.

(PS: c'è un nuovo sito di Fanfiction, Writer's Wing, e potete trovarmi anche lì :))

Red