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Autore: _Hiromi_    27/05/2009    8 recensioni
[POSTATO ULTIMO CAPPY ^O^]Hi! ^_^ Dopo 'Tutto Merito Mio', rieccomi con una new ficcyna sulla mia coppia preferita: Mello x Near! *_*!! Allora....Mello decide di organizzare una vacanza durante il periodo natalizio, per passare un pò di tempo con Near, lontano dal lavoro....ma chissà, forse ha un secondo fine e spera che accada qualcosa! A voi scoprirlo! XD Spero di avervi incuriosito almeno un pò!! ^_- ah! quetsa ficcy può essere considerata un sequel di 'Tutto Merito Mio'!!! =)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mello, Near
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Together'
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UDITE UDITE!!!

Signori e signore, lettrici e lettori!! Ho una scottante news per voi!!
Se amate Death Note e lo YAOI, e adorate Mello e Near soprattutto se sono in coppia, noi abbiamo il forum che fa per voi!!

Dear Mello...

Il forum dedicato al pairing MelloxNear creato dalla sempai ladyVegeta1988!!!
Vi aspettiamo numerosi!! Premete sul link per farvi un giro!! *__*

***

ATTENTION!!! Capitolo contenente scena yaoi!! *_*

***

-Nate...non fermarmi...non stanotte...-
Quasi non riesco a credere di aver detto qualcosa di simile, ma è innegabile che quelle parole siano uscite dalla mia bocca.
Beh...almeno stavolta gliel'ho chiesto prima di saltargli addosso! Magra consolazione, ma meglio di nulla!
Near si irrigidisce tra le mie braccia e per un attimo temo che mi scansi in malo modo, spaventato dalla mia improvvisa richiesta; tuttavia, contro ogni previsione, sento il suo corpo minuto che si stringe forte al mio, e avverto subito il lieve tremore che lo scuote.
E' un si?
Resto interdetto e la sorpresa mi impedisce di muovermi subito; inoltre averlo così vicino e disponibile mi manda in fiamme, incrementando la forza della passione che rischia già di sopraffarmi.
Lo guardo in viso cercando i suoi occhi, per capire dal suo sguardo se è sicuro di quello che fa, ma li tiene chiusi.
Intenerito dal suo volto in fiamme, lo bacio con infinita dolcezza mentre lo prendo tra le braccia per portarlo a letto.
Ho l'impressione di trasportare una foglia scossa dal vento tanto è leggero e tremante!
Ha paura.
Il mio piccolo e candido angioletto è spaventato da quello che succederà tra poco. Lo so.
E proprio per questo motivo devo stare attento a quel che faccio.
L'ho aggredito fin troppe volte per i miei gusti, annebbiato dal desiderio e pensando solo a me; stavolta la mia priorità è il suo piacere, non m'importa altro.
Lo adagio delicatamente sul materasso mentre raccimolo tutto il mio autocontrollo: l'ho solo steso sulla morbida superficie e già mi sento vacillare!
Prima di stendermi a mia volta gli sfilo il maglione bianco che indossa, lasciandolo cadere a terra; poi mi decido a raggiungerlo, sistemandomi sopra il suo corpo, stando attento a non pesargli troppo addosso.
Non mi sfugge il modo nervoso in cui tiene le gambe unite, ma non ho la minima intenzione di costringerlo a divaricarle, o almeno non adesso.
Mi chino su di lui per baciarlo, con maggiore passione ma senza dimenticare la dolcezza che da questo momento in poi dovrà caratterizzare ogni mio movimento.
Tenendomi in equilibrio su un solo braccio, con l'altro gli accarezzo una guancia, e sento la pelle bollente sotto le mie dita.
Mentre le mie labbra scivolano verso il collo, la mano con cui lo tocco scende a sfiorare il torace. Nella discesa incontro un capezzolo e prendo a stuzzicarlo prima di sostituire la bocca alle dita.
Near si inarca un pò per aumentare il contatto, e un gemito gli sfugge dalle labbra, facendomi sorridere soddisfatto.
Sbottono velocemente il pantalone e glielo tolgo insieme ai boxer, lasciandolo completamente nudo sotto di me.
Un brivido d'eccitazione mi percorre tutto a quella visione e la voglia di averlo cresce drasticamente, ma cerco di mantenermi lucido nonostante sia estremamente difficile.
Quando sfioro il suo membro, Nate sussulta e sbarra gli occhi: probabilmente non si è neanche accorto che l'ho spogliato!
Lo bacio ancora una volta intrufolando la lingua nel palato mentre comincio a toccarlo, stringendo le dita intorno alla sua eccitazione.
Sentire i suoi gemiti strozzati mi manda in fiamme, e mi sento avvolgere dal desiderio come se questo mi stesse consumando dall'interno spingendomi ad andare oltre, a prendere tutto.
All'improvviso i miei vestiti, di cui non mi stavo minimamene curando, mi infastidiscono, mi intralciano in quello che sto facendo.
Smetto di accarezzarlo e un lamento di protesta furiesce dalle sue labbra dischiuse.
Sorrido malizioso mentre mi tolgo gli indumenti: il piccoletto vuole di più, vuole essere soddisfatto.
Portandomi nuovamente sopra di lui con le ginocchia lo obbligo a divaricare le gambe, e solo quando le nostre virilità si sfiorano sembra accorgersi della posizione in cui si trova.
Si irrigidisce un pò e avverto i muscoli delle sue cosce contrarsi nel tentativo di congiungere gli arti inferiori, ma la mia presenza tra di essi glielo impedisce.
-Mihael...-
Non so cosa voglia dirmi in un momento del genere, ma lo zittisco con un bacio impedendogli di proseguire.
Spingo il bacino contro il suo, strusciandomi addosso a lui per distrarlo dalla mia mano che lentamente si spinge verso l'internocoscia.
Mi muovo mimando quei movimenti che compirò tra poco, e lui continua a sospirare e gemere mentre asseconda i miei gesti con il proprio corpo.
Penso di essere riuscito nell'intento di allontanare la preoccupazione di Near, ma le mie speranze vanno in fumo quando lui sbarra gli occhi terrorizzato e poggiando le mani sul mio petto cerca di scostarmi.
Sono talmente sorpreso da quel cambio di espressione che non oppongo resistenza e mi ritrovo seduto quasi senza accorgermene.
Lo fisso senza capire; non mi sembra di aver corso troppo.
-Mihael?- mi chiama con la voce incrinata dall'emozione (desiderio o paura? non saprei.) -P..posso...toccarti?- chiede infine con le gote bordeaux.
Rimango in silenzio, spiazzato dalla richiesta. Ieri non ha fatto tutti questi convenevoli!
Annuisco e sorrido dolcemente tentando contemporaneamente di capire perchè si comporta così e di rassicurarlo.
Mi si avvicina e con più sicurezza della prima volta tocca la mia evidente erezione mozzandomi il fiato in gola.
Quando la prende tra le dita e comincia a muoversi sfiorandola in tutta la sua lunghezza, ho l'impressione di impazzire.
Dimentico ogni cosa e sono consapevole solo di quella pelle che scivola sulla mia mandandomi in estasi.
Sto per raggiungere l'apice quando lo scosto e lo spingo nuovamente all'indietro, mettendomi sopra di lui così da bloccarlo sul materasso.
Resto immobile nonostante la voglia di raggiungere l'ultimo stadio sia molto forte.
Lui tiene gli occhi chiusi mentre io non smetto di fissare il suo volto, e restiamo così finché Near non mi guarda a sua volta.
E quello che leggo nel suo sguardo mi manda fuori di testa.
In quelle pozze vedo la passione; il desiderio di continuare che si mischia alla paura di andare fino in fondo.
Divoro le sue labbra con le mie, e lui ricambia il bacio con altrettanta voglia.
Anche lui vuole quello che voglio io. L'ho avvertito nel momento stesso in cui l'ho steso sul letto, e me l'ha dimostrato con ogni gemito e ogni sospiro che gli sfuggiva ad ogni mio tocco. Eppure non posso ignorare l'evidente timore che prova: solo uno stupido non noterebbe quella paura unita al desiderio. La vedo nei suoi occhi, e la avverto nel modo in cui si stringe a me.
Tuttavia, non ho intenzione di fermarmi, non stavolta, e così mi decido a varcare la soglia dell'ultimo livello.
Lo bacio con più dolcezza mentre la mia mano si spinge verso il basso, verso l'internocoscia.
Quando raggiungo la rotondità delle natiche e sfioro l'apertura lì racchiusa, Nate pianta le unghie nella mia schiena.
-Mihael...aspetta...- sussurra con voce tremante.
Ha paura lo so, ma non permetterò che questo mi fermi. Tuttavia, ignorando i miei propositi, la mente mi blocca mentre il corpo mi spinge a continuare, bramoso di essere soddisfatto.
Brucio di desiderio, voglio possederlo, ma sentirlo tremare sotto di me inevitabilmente mi blocca.
-Mihael...io...-
Mi chiama di nuovo e anche stavolta lo bacio per impedirgli di continuare, mentre mi riscuoto dai miei dubbi.
-Non temere Nate...andrà tutto bene...- mormoro cercando di apparire padrone della situazione quando, in realtà, la passione rischia di travolgermi da un momento all'altro.
E così, sussurrando parole dolci per cercare di tranquillizzarlo, lo penetro lentamente con un dito.

***

Sento le sue dita che mi accarezzano con movimenti sempre più veloci e sensuali e non riesco a trattenere i gemiti che continuano a sfuggire dalle mie labbra.
All'improvviso non sento più la sua vicinanza e con un lamento di insoddisfazione cerco di riportarlo a me: mi sento vuoto senza di lui, ho bisogno di sentirlo vicino...
Solo quando sento la sua virilità eccitata sfiorarmi il ventre mi accorgo della posizione in cui mi trovo: gambe divaricate e Mello disteso tra di esse.
Istintivamente mi irrigidisco un pò. Non mi aspettavo che arrivasse così in fretta il momento di andare oltre, o è più probabile che io abbia perso la cognizione del tempo.
Decisamente più agitato di qualche secondo fa cerco di richiudere le gambe, ma ciò mi viene ovviamente negato dalla presenza del biondo.
-Mihael...-
Lo chiamo e la mia voce flebile risuona leggera e appena udibile fra di noi.
In realtà non so che avrei detto ma in tutti casi lui mi impedisce di proseguire baciandomi.
Gli avrei chiesto di fermarsi? Oppure ho parlato senza alcun motivo in particolare?
Lo sento muoversi su di me, strusciando la propria eccitazione contro la mia mimando evidentemente un rapporto, e ogni dubbio sparisce per qualche attimo, per poi tornare bruscamente nel momento in cui avverto la sua mano che mi sfiora tra i glutei.
E' già ora?
Il fiato mi si blocca in gola e non riesco neanche a parlare, non riesco a dirgli di aspettare.
In preda al panico lo spingo con tutte le mie forze, e in un secondo ci ritroviamo seduti sul letto, l'uno di fronte all'altro.
Mi guarda stralunato, sorpreso dal mio gesto.
Devo trovare un modo per prendere tempo e per giustificare il mio comportamento.
-Mihael?- arrossisco pensando a quello che sto per dire, ma ciò non mi blocca. L'ho già fatto e lo rifarò. -P...posso...toccarti?- domando con la voce incrinata da un'emozione che non riesco a definire: ansia? Desiderio? Paura? Trepidazione?
L'unica cosa di cui sono certo in questo momento è che voglio toccarlo ancora, voglia soddisfarlo...stavolta senza il suo aiuto.
Lui annuisce e mi sorride, e allora stringo il membro con le dita prendendo subito a muovere la mano.
Mello chiude gli occhi e geme ad ogni mio movimento, ma all'improvviso mi allontana bruscamente, spingendomi di nuovo sul materasso e ponendosi sopra di me.
E allora capisco.
Stavolta non ci saranno ripensamenti, nessuna scusa per prendere tempo, niente di niente.
Serro gli occhi con forza, desideroso di andare avanti ma agitato all'idea di quell'avanti che mi aspetta.
Eppure lui non si muove. Resta immobile su di me.
Dopo un tempo che mi sembra infinito mi decido ad aprire gli occhi per capire perché non fa nulla, e mi ritrovo a fissare quelle pozze azzurre in cui posso leggere tutto il desiderio che lo anima.
E così, tutto a un tratto, la paura si affievolisce.
Mi vuole con la stessa intensità con cui lo voglio io, ma non vuole spaventarmi e per questo resta fermo nonostante avverta chiaramente la sua erezione premere contro di me, ansiosa di essere soddisfatta.
Non so cosa abbia scorto nei miei occhi, ma alla fine si muove.
Si china sulla mia bocca per deporvi un dolce bacio ma, per quanto adori i suoi baci al gusto di cioccolato, mi riesce impossibile ignorare quella mano che scivola nuovamente verso le natiche.
Sfiora l'orifizio, un tocco leggero, appena percepibile, e gli pianto le unghie nella schiena, timoroso e deciso a continuare.
Tuttavia, nonostante la mia determinazione, la mente formula autonomamente un pensiero dettato dal timore, che sfugge dalle mie labbra senza che riesca ad impedirlo.
-Mihael...aspetta...- lui si ferma e ne approfitto per continuare -Mihael...io...-
Non sono più tanto sicuro.
Sarebbe stata questa la frase conclusiva se il biondo non mi avesse nuovamente chiuso la bocca con la sua, baciandomi con infinita dolcezza.
Sa che ho ancora paura nonostante il desiderio di continuare.
Lo sa e per questo vuole impedirmi di parlare, così da evitare qualunque ripensamento.
Quando si allontana mi guarda negli occhi e abbozza un sorriso.
-Non temere Nate...andrà tutto bene...- mormora vicino al mio orecchio con voce suadente, rassicurante, cercando di tranquillizarmi.
Continua a sussurare frasi tranquillizanti ma il mio cervello si rifiuta di collaborare, e recepisco solo un insieme suoni indistinti.
Non capisco una sola parola di quello che dice, ma non posso non accorgermi di quel dito che lentamente scivola dentro di me.
Avverto subito un leggero fastidio a quella presenza estranea, ma non è neanche lontanamente paragonabile al dolore che mi aspettavo; solo allora comincio a rilassarmi un pò.
Tuttavia quella sicurezza dura poco, e un sordo lamento fuoriesce dalle mie labbra dischiuse quando aggiunge un secondo dito al primo.
Mi si tronca il respiro e non riesco a nascondere una leggera smorfia di dolore; tuttavia lui non si ferma, e continua a muovere le dita con l'intento di prepararmi al dopo.
Nonostante le mie incertezze, pian piano il dolore passa, lasciando al suo posto una strana sensazione che non posso definire, una sensazione...piacevole...
Non so quanti secondi, minuti, o ore, siano passate da quando a iniziato a prepararmi, ma mi sembra ormai trascorso un tempo incommensurabile quando Mello rimuove le dita.
Mi sfugge un gemito e senza volerlo gli chiedo di più, voglio che continui, che mi soddisfi.
Poi sento il suo membro premere contro lo sfintere dilatato e prima che i miei neuroni capiscano che sta per succedere, lui è già dentro di me.
Mi bacia per soffocare il grido che sta per risuonare acuto nella stanza, ma non bastano le sue labbra a distrarmi dal dolore lancinante che mi ha avvolto tra le sue grinfie.
Le lacrime cominciano a scivolare via dagli occhi simboleggiando chiaramente le mie condizioni.
Dolore. Dolore. Solo un dolore insostenibile.
Per fortuna Mello resta fermo, immobile, per darmi il tempo di abituarmi all'intrusione. Tuttavia, anche se il tempo passa, il dolore non si affievolisce e prendo a singhiozzare lievemente.
La parte razionale di me sa che quella sofferenza era inevitabile, e nonostante questa voglio che continui.
Desidero donarmi a lui, anima e corpo, e non rinuncerò.
Ma ancora una volta la mia mente formula un pensiero discordante che sfugge prepotentemente dalla mia bocca.
-Mihael...levalo!...- e la mia voce suona come un grido strozzato -Mi...mi fa male...t...ti prego...-
Ma lui ignora le mie parole chinandosi a baciarmi il viso.
Prende il mio sesso con una mano iniziando a toccarmi, e il piacere si mischia velocemente al dolore.
Avverto la prima spinta con la quale si spinge ulteriormente in me, ma la sofferenza che provoca è messa in secondo piano dalle sue dita che mi toccano mandandomi scariche d'eccitazione lungo ogni fibra nervosa del corpo.
Un gemito che è tutto tranne che di dolore mi sfugge dalle labbra, e allora tutto intorno a me svanisce lasciandomi semplicemente in balia delle emozioni.

***

Devo stare fermo. Devo stare fermo.
Me lo ripeto ancora e ancora nella testa, ma è più difficile di quanto sembri.
L'ho preparato e quando l'ho sentito rilassarsi sotto di me ne ho approfittato per sostituire la mia virilità alle dita, prenetrandolo con un'unica spinta.
Mi sfugge un gemito di pura estase quando avverto il suo muscoli contrarsi intorno a me, ma mi impongo di resta immobile per dargli il tempo di abituarsi alla mia presenza.
Gli chiudo la bocca per evitare che l'urlo che stava per sfuggirgli si propaghi nella camera: non voglio rischiare che qualcuno lo senta e arrivi allarmato dal grido.
Vedere quelle gocce trasparenti scivolare lungo il suo viso contratto in una smorfia di sofferenza per poi arrivare alle lenzuola è peggio di un pugno nello stomaco, e il mio cuore perde un battito quando prende a singhiozzare.
Mi chiedo se valga la pena continuare se gli provoca tanto dolore, ma la mia erezione pulsante dentro di lui fuga ogni possibile dubbio.
-Mihael...levalo!...mi..mi fa male...t...ti prego...-
Sento la sua voce flebile spezzata dai singhiozzi e per la seconda volta prendo in considerazione la possibilità di fermarmi.
Mi chino su di lui per leccare via ogni singola lacrima, baciando con dolcezza quel volto che tanto amo; intanto stringo la sua eccitazione con una mano, prendendo ad accarezzarlo per distrarlo da quello che sto per fare.
Quando mi spingo nuovamente contro di lui pare non accorgersene, troppo sconvolto da altre sensazioni più piacevoli.
Un'altra spinta e mille brividi di piacere mi invadono il corpo, stordendomi con la loro intensità; tuttavia tento ancora di controllare la passione.
Però quando un gemito che non è certamente di dolore esce dalla bocca del mio angelo il mio autocontrollo va del tutto in frantumi.
Comincio a spingermi in lui sempre con più forza, e alla fine non capisco più se sono io a gemere senza freno o è lui.
Dopo l'ennesima spinta mi libero dentro di lui raggiungendo vette del piacere e della soddisfazione che mai avrei pensato di toccare; poco dopo anche lui viene sporcando il mio ventre e il suo.
Svuotato da ogni energia e ancora non del tutto cosciente, mi accascio sul suo corpo minuto estenuato ma appagato.
-Mihael...- sussurra con tono stanco e strascicato. -Po...possiamo andare a...farci una doccia?- mi chiede titubante.
Faccio levo sulle braccia e mi sollevo per non pesare ancora su di lui.
Un sorriso soddisfatto mi incurva le labbra quando vedo il suo viso arrossato e i suoi occhi lucidi.
Mi metto a sedere e lo tiro su contemporaneamente.
Lo guardo attentamente quando un lieve lamento gli sfugge dalle labbra appena si muove, preoccupato.
-Nate...?- comincio, ma mi blocco quando lo vedo arrossire e distogliere lo sguardo, e intuisco subito il problema.
Passo un braccio sotto le sue ginocchia e l'altro dietro la schiena, sollevandolo di peso.
-Si, una doccia è proprio quello che ci vuole.-

***

O_O oh my god! ho scritto una lemon! ho scritto una lemon!! O_O
Evvai! ce l'ho fatta!!! ^___^
certo è che non ci sarei riuscita senza l'appoggio delle mie sempai Teriel e LadyRK *_*
Purtroppo non ho molto tempo per dilungarmi, perciò passiamo subito alle vostre meravigliose recensioni *__*

Mj_Jeevas: mi odi ancora?? *__* nono! stavolta non puoi!! ^__^ non ti ho lasciato sul più bello!! spero che il cappy ti sia piaciuto!! kiss kiss kiss ^___^

anxieroxiemuxie_chan: non ti preoccupare! l'importante è sapere che ti sia piaciuta ^_^ che ne pensi di questa scena hard?? spero ti sia gradita!! smackoni ^__^

Mirokia: ummm! buone le paperelle di cioccolato *ç* hai ragione altro che Kira! lo fanno secco come nulla!!! XDXD cooomunque!! grazie davvero per i tuoi complimenti ^///^ anche se non sono sicura di meritarli!! spero che ti sia goduta questo cappy!! alla prox!! baci baci bacioni!! =)

_BlackStar_: O///O oddio! grazie mille!! sono contenta che ti piaccia ^///^ spero che anche questo cappy ti sia gustato!!! ^__- alla proxima!! baciottoli!!! :)

Fe85: eh eh!! per il regalo di Near dovrai aspettare al prossimo cappy! ma credo che tu lo sappia già ^_- spero che questa ottava parte ti sia piaciuta! sono davvero in ansia! la prima yaoi!! oh my!! grazie di tutto!! beso besos besos ^__^

Grazie a Sydelle per aver aggiunto la ficcy tra le seguite e a deidy, ladyVegeta1988, Bambola di pezza, Xx_Sophiestar_xX e _BlackStar per aver aggiunto la ficcy tra le preferite!!!

Beh...siamo arrivati al penultimo cappy!! ^_^ il prossimo dovrebbe essere proprio l'ultimo!!

Alla prossima!!

_Hiro_ ^___________^

   
 
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