WE WATCHED THE SUNSET OVER THE CASTLE ON THE HILL
Finalmente
stava tornando a casa.
Non il luogo in cui sua madre, Lillian Luthor, l’aveva costretta a stare per
dieci anni, quell’edificio grigio e freddo nella grande città, ma quel piccolo
paese senza pretese dove vivevano i suoi amici. Winn, James, Alex… e Kara. Li
ricordava ancora tutti sorridendo
Ora stava tornando però, come le aveva promesso. Avrebbe sistemato le cose in
qualche modo
Era il primo giorno di scuola e Lena era
eccitata. Finalmente avrebbe potuto stare con altri bambini e fare amicizia.
Magari li avrebbe portati anche a casa come faceva Lex. Mamma era sempre felice
quando lui portava i suoi, forse lo sarebbe stata anche per lei. Oppure l’avrebbe
solo fatta arrabbiare di più.
Fare amicizia non era così
facile, nonostante il paese non fosse molto grande. Tutti quanti avevano già formato
dei piccoli gruppi, ancora prima che le lezioni fossero iniziate. Lena era
seduta al suo banco con i libri appoggiati sul tavolo e si guardava in giro
intimidita. Non avrebbe mai avuto il coraggio di parlare con un intero gruppo
di bambini. Abbassò la test sospirando leggermente.
Non si era accorta che dall’altra
parte una bambina bionda con gli occhiali, non aveva smesso un secondo di
guardarla. Quella stessa bambina durante l’intervallo le si presentò davanti
con un sorriso enorme con una sola domanda: “Vuoi diventare mia amica Lena?”_
Lena
aprì la porta del garage ed avviò il motore della sua macchina. Lo stava
davvero facendo.
All’eta di venti anni Lena Luthor aveva finalmente deciso di tornare indietro e
separarsi dalla madre. Lillian non diede alcun segno quando glielo accennò. Non
le era mai importato niente di sua figlia, ma dopo la morte di Lex le cose
erano precipitate velocemente. In casa Luthor si poteva avvertire un’atmosfera pesante ed un
silenzio di tomba.
La
giovane non si guardò indietro nemmeno una volta. Non vide i servitori
salutarla dal giardino. Non vide sua madre osservarla con disprezzo dalla
finestra, prima di chiudere le tende.
Vedeva solo il dolce sorriso di una ragazza bionda con gli occhiali e due
bellissimi occhi blu.
Le
strade che percorreva non le erano mai sembrate più sconosciute ma allo stesso
tempo familiari. Premette il piede sull’acceleratore ed il suo viso si illuminò
con un sorriso.
Non vedeva davvero l’ora di tornare a casa.
Erano passati cinque anni dal giorno in cui aveva incontrato la piccola
Kara Danvers e da allora le due avevano legato tanto. La loro amicizia era
superata soltanto dal rapporto tra Kara e sua sorella Alex. La bambina timida
al suo primo giorno di scuola non c’era più e si era integrata perfettamente
nel gruppo dell’altra.
Avevano tutti quasi undici anni e niente sembrava estremamente difficile.
Lillian non approvava gli amici che Lena si era fatta, li riteneva
inappropriati per lei. Fu da quel momento che il loro rapporto iniziò ad
incrinarsi e la piccola Luthor si sentiva male ogni volta che litigava con la
madre.
Kara si accorgeva sempre se Lena era preoccupata o triste per qualcosa, così il
giorno del suo undicesimo compleanno la portò nel luogo che sarebbe diventato
il loro posto segreto.
-Dove stiamo andando Kara? Lo sai
che devo essere a casa prima di cena.-
-Non preoccuparti Lena. Fidati di me- le disse sorridendo, guardandola negli
occhi per rassicurarla.
La castana annuì lentamente,
mentre l’altra le prese la mano e la trascinò in avanti.
Lena osservò le loro mani intrecciate e sorrise, era una cosa che facevano
soltanto tra di loro e questo la faceva sentire speciale. O almeno sperava di
esserlo.
-Ok ci siamo. Questo è un posto
che scaccia i cattivi pensieri, ma è un segreto solo per noi due, mi
raccomando! Buon compleanno-
Lena spalancò gli occhi a quello
che si trovava davanti. Avevano fatto un po’ di strada dal loro piccolo paese
ma ne era valsa la pena.
C’era un castello diroccato, in cima ad una piccola collina davanti a loro ed
il sole stava tramontando esattamente dietro di lui, ed il cielo era tinto di
un arancione intenso.
Come stregata iniziò ad avanzare verso il castello, seguita da una Kara
sorridente. Si sedettero insieme sull’erba a guardare il sole tramontare
definitivamente.
Sulla strada del ritorno Lena prese per mano Kara e nessuna delle due osò
separarsi dall’altra.
Le case
diventavano sempre meno mano a mano che si allontanava dalla città, per poi
sparire quando si inoltrò in autostrada.
Prese un bel respiro e tamburellò le dita sul volante, prima di cambiare
stazione radio decidendo di fermarsi a quella della musica classica.
Quel tipo di melodie riuscivano sempre a calmarla in situazione di stress ed al
momento Lena Luthor era una piccola palla di stress.
Avrebbe rivisto persone a lei care e non sapeva come l’avrebbero presa. Si
sarebbero arrabbiati per tornare dopo così tanti anni? Le avrebbero dato un
caloroso benvenuto, dopo che lei li aveva lasciati dopo dire nulla a nessuno?
Beh quasi nessuno. Solo Kara sapeva. Solo a Kara lo aveva detto. Solo a Kara, perché
lei…
Lillian aveva ancora una volta
deciso per lei. Si sarebbero trasferite nel giro di 24 ore senza nemmeno
avvertire la scuola.
Lex era morto e sua madre non riusciva più a stare in quel piccolo paese. Lena
aveva solo sedici anni e non poteva rimanere in quel luogo senza nessuno.
Come poteva dire ai suoi amici che non si sarebbero più visti? Come poteva
lasciarli? Come poteva lasciare Kara? Come poteva non dirle nulla dopo aver
capito di provare qualcosa per lei?
Dopo che Kara aveva iniziato ad
uscire con James lo aveva iniziato a sospettare, sentendo quella strana ed
inappropriata gelosia farsi viva ogni volta che la bionda le parlava del
ragazzo. Lo aveva capito quando iniziò a notare di più le forme femminili che
quelle maschili. Ne fu certa quando gioì alla notizia della fine della storia
tra i suoi amici.
Lena Luthor era lesbica ed aveva più di una grande cotta per Kara Danvers.
Probabilmente se ne era innamorata.
A scuola cercò di comportarsi
normalmente, ma quando la bionda, una volta finite le lezioni, le sussurrò all’orecchio “castello” seppe di
non essere riuscita a nascondere quello che la turbava.
Si ritrovarono qualche ora dopo in cima a quella collina e due occhi blu la
fissavano arrabbiati.
Lena ingoiò a vuoto prima di sedersi sul prato e guardare il castello, per
evitare lo sguardo dell’altra.
-Domattina mia madre ed io ci
trasferiremo a Metropolis. Ha deciso tutto da sola e non ho potuto fare nulla
per fermarla. Mi dispiace Kara.-
La ragazza annuì e rimase in
silenzio, come per assorbire la notizia, non mostrando alcun cenno della rabbia
di poco prima. Si sedette sulle gambe Lena in modo di guardarla negli occhi.
La castana rimase per un momento sorpresa dalla posizione in cui si trovavano e
non sapendo dove mettere le mani senza sembrare inopportuna decise di
appoggiarle sull’erba, mentre Kara le circondò il collo con le braccia.
Erano così vicine e la bionda la stava ancora guardando negli occhi. Successe
tutto in un attimo.
Lena guardò per un solo istante
le labbra dell’altra prima di avvicinarsi e baciarla dolcemente. Kara ricambiò
il bacio con un leggero sorriso in viso. Quando la giovane Luthor si staccò,
lei inseguì nuovamente le sue labbra morbide e la baciò ancora.
Lena si aggrappò ai suoi fianchi stringendola di più a sé, non si era mai
sentita meglio in vita sua, il trasferimento era ormai un lontano ricordo.
Si staccarono per prendere aria e appoggiarono le fronti una sull’altra.
-Ce ne hai messo di tempo Lena.
Sei proprio stupida per queste cose- rise Kara, sistemandole una ciocca di
capelli dietro l’orecchio.
Lena mugugnò qualcosa di
incomprensibile ed abbassò lo sguardo. Era vero, James e Kara avevano rotto per
qualche inspiegabile motivo un anno fa ed ora che ci pensava avevano passato
più tempo insieme da sole che negli ultimi nove.
Il sole era quasi scomparso ed il
cielo era tinto di rosso. Sapevano di doversi salutare, anche se non avrebbero
mai voluto.
-Quando potrai, per quanto tempo
ci metterai, torna da me. Ti aspetterò.- le disse Kara cercando di non
piangere.
-Tornerò sempre da te.- le rispose prima di baciarla per un’ultima volta.
Finalmente
era arrivata, iniziavano a vedersi le case in lontananza. Il suo sguardo però
fu attratto dalla collina poco fuori il paese, dove nonostante i dieci anni
passati sorgeva ancora il castello. Decise di fermarsi lì un po’, sperando
forse di trovarci qualcuno. Sentiva che non sarebbe stata sola lì sopra.
Accostò la macchina a lato della salita e ripercorse quel familiare sentiero
verso l’edificio diroccato e si sorprese quando non vide nessuno. Ci aveva
quasi creduto.
Si
sedette sull’erba e si prese le ginocchia tra le braccia, cercando di ritirare le
lacrime che minacciavano di scendere. I Luthor non piangevano.
-Lena?
Lena… sei davvero tu?-
Si alzò
di scatto, guardando nella direzione da cui veniva la voce. Era Kara, cresciuta
ma era sempre la stessa. La bionda corse verso di lei e l’abbracciò con forza e
Lena si perse nel calore e nella forte
stretta dell’altra, ricambiando solo dopo qualche secondo.
Nessuna voleva staccarsi dall’altra, Kara ancora incredula per la presenza di
Lena mentre lei si sentiva al sicuro tra le sue braccia.
-Sei
tornata.- bisbigliò quasi senza fiato, dopo essersi allontanate leggermente, ma
restando in contatto grazie alle mani intrecciate.
-Te lo
avevo promesso- le rispose, guardandola negli occhi.
Kara
scosse la testa e ridacchiò tra sé e sé dopo qualche minuto di silenzio.
-Sei
sempre la solita stupida, non sei cambiata per nulla.-
Quando
Lena alzò un sopracciglio incuriosita, la bionda la baciò dolcemente. La
castana spalancò gli occhi prima di ricambiare, attirando l’altra più a sé.
Decisamente dopo dieci anni senza contatti non credeva che i sentimenti fossero
ancora gli stessi per entrambe, ma era lieta di sbagliarsi.
-Ti
avevo detto che ti avrei aspettato.- le sussurrò all’orecchio, quando la
castana appoggiò la testa nell’incavo del suo collo.
Rimasero
così, abbracciate l’una con l’altra, mentre il sole tramontava dietro al
castello.