Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Machi16    12/01/2017    1 recensioni
E' sempre quello che è, come se non lo fosse mai stato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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E’ quello che è.

Una lacrima si congelò a mezz’ aria tra pensieri inespressi e parole strozzate da un singhiozzo amaro a metà della gola per evitare che il flusso della coscienza malandata, torturata e poi stracciata continui a defluire inesorabile verso il punto di non ritorno. L’ abisso può essere spesso profondo quando il punto di non ritorno viene cancellato, eliminato, martoriato da una piccola ma allo stesso tempo letale pallottola.


E’ quello che è ma cos’ è quello che non è?
Non è il male scacciato a pugni e nascosto al mondo cancellandolo, cercando di ricostruire tutto come se il passato non fosse mai esistito, strappandolo a se con parole scritte a penna su un pezzo di carta straccia consegnato ad un tramite per mancanza di coraggio, lo stesso coraggio che più volte aveva bramato di avere e possedere con tutte le sue forze, aggrappandocisi come se fosse l’ unica ragione per vivere anche quando l’ amore diventa bugia e la bugia stessa diventa amore.

“Sei l’ ultima persona che vorrebbe vedere”


Parole.
Quelle mai dette, quelle pensate, quelle sbagliate e odiate senza un preciso scopo, un motivo di lotta contro il vuoto e un vuoto continuo a colmare un niente, un’ incertezza, un’ insicurezza senza nome o il cui nome non era dato conoscere. Esistono parole giuste e spesso sono quelle brevi e intervallate da quei singhiozzi un po’ ingoiati e un po’ sputati quasi a chiedere un perdono già avvenuto da tempo, delle scuse non richieste perché la consapevolezza che infondo quella frase messa in fila su un pezzo di carta e poi riferita a voce da chi, nel bene o nel male, non capiva significava esattamente l’ opposto.

“Sei l’ unica persona che vorrebbe vedere”

Ma forse non poteva, il coraggio gli era sfuggito ancora e lo aveva lasciato solo con il suo più grande nemico: se stesso.

 

Proiezioni.
Insensate, rabbiose, malevoli, se solo avrebbe potuto smettere di odiare il mondo per odiare solo se stesso lo avrebbe fatto, avrebbe smesso di vedere il sangue scorrere via dal corpo della madre si sua figlia e le mani di Sherlock Holmes così sporche, macchiate della stessa tonalità di rosso. Se solo avesse visto le sue di mani allora avrebbe chiesto aiuto.


Aiuto.
Cinque lettere per un sussurro, cinque lettere per ricevere assoluzione, cinque lettere per salvarsi ma lui non voleva, non fino a quel momento in cui le lacrime avevano ripreso a scendere copiose in quel polveroso appartamento di Baker Street, non di fronte a lui, non ancora.


Sherlock Holmes.
Il maledetto, la macchina, l’ insensibile, l’ amico, l’ adorato, l’ amato.
Sherlock Holmes.
Se avesse potuto prenderlo a pugni lo avrebbe fatto ma perdonarlo era più semplice, più giusto trovare al dilà di quegli occhi vitrei la vera ragione del suo rinsavimento, perdonarlo poi da cosa?
Per avergli salvato la vita più volte di quante se ne potesse ricordare, non sarebbe nessuno senza lui. Non avrebbe nemmeno un nome senza lui, non avrebbe nemmeno quel dolore a renderlo tanto vivo.


E’ quello che sarebbe sempre dovuto essere.
Un abbraccio a spezzare le catene dell’ incertezza.

  
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