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Autore: Dreamer_Vampire    13/01/2017    3 recensioni
Team Free Will | contesto generale | words 1900
"Due centimetri Dean, non di più" continua a ripetersi mentre, immaginando la faccia incazzatissima del fratello, tagliuzza una ciocca di quei morbidi capelli da principessa.
Okay forse non dovrebbe immaginarsi la sua faccia perché potrebbe un tantino terrorizzarlo ma in fondo quel big foot con i capelli da Rapunzel se lo merita, nessuno graffia la sua piccola.
"Occhio per occhio Sammy" sussurra mente scappa furtivamente dalla stanza.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Team Free Will – when they are not too busy to be idjits



Okay forse non dovrebbe farlo perché andiamo, Dean ha 38 anni e con la campana dei 40 pronta a suonare davvero non dovrebbe aver ancora la voglia di fare queste cose ma ehi, Dean è Dean e non sarebbe Dean se non pensasse a vendicarsi del suo Sammy in modi moralmente piuttosto discutibili e sta quasi per cambiare idea quando arriva in camera del suo fratellino, che tanto piccolo ormai non è più, ma quando passa la soglia e vede Sam con quel paliotto di capelli ordinatamente sistemati sul cuscino proprio non ce la fa.
Reprime la risata infantile che minaccia di uscire rumorosamente dalla sua gola e si avvicina ulteriormente, stringendo tra le grosse dita un paio di forbici. 
 
"Due centimetri Dean, non di più" continua a ripetersi mentre, immaginando la faccia incazzatissima del fratello, tagliuzza una ciocca di quei morbidi capelli da principessa.
 
Okay forse non dovrebbe immaginarsi la sua faccia perché potrebbe un tantino terrorizzarlo ma in fondo quel big foot con i capelli da Rapunzel se lo merita, nessuno graffia la sua piccola.
 
"Occhio per occhio Sammy" sussurra, mentre scappa furtivamente dalla stanza.
 
Di certo deve aver preso male le misure perché quando Sam si alza e cammina stancamente biascicando un buongiorno misto a sbadiglio, quasi Dean non si strozza con il caffè notando il casino che ha combinato.
 
Oddio lo ucciderà, lo ucciderà sul serio.
 
Sam continua a togliersi infastidito una ciocca di capelli dalla faccia, più corta, che continua a cadergli sul volto. Sembra abbia una mezza frangetta dalla parte sinistra della faccia e due dita in meno dalla parte destra rispetto all'altro lato dei capelli. È ridicolo.
Dallo sguardo assonnato e per niente omicida Dean capisce subito che il fratello non si è ancora osservato allo specchio e che può vivere per altri quindici minuti, il tempo che Sam finisca di bere il suo doppio caffè quotidiano e faccia dietro front per tornare nella sua stanza a pettinarsi la sua fluente chioma e darsi cento colpi di spazzola anche se questa volta Dean, nonostante non abbia mai avuto abilità psichiche alla Sammy, può immaginare a chi andranno i cento colpi di spazzola. Alla sua testa probabilmente (nelle migliori delle ipotesi, comunque).
 
“Dean? È tutto okay?”
 
“Certo Sam, tutto alla grande”
 
Così Dean sorride forzatamente e mastica l’ultimo boccone della sua colazione oleosa e cancerogena, sperando che la sua sorellina premurosa non si preoccupi ed indaghi ulteriormente.
 
“Lo sai Dean che puoi dirmi tutto, abbiamo promesso che non ci saremmo più mentiti a vicenda”
 
Appunto.
 
“È tutto okay Sammy”
 
Sam scuote la testa, continuando a cercare di togliersi dagli occhi quegli stupidi capelli che oggi non lo vogliono proprio lasciare stare e sorseggia il suo caffè continuando a sbadigliare.
 
Quando Dean lo guarda non può che non provare un moto di tenerezza ma poi il suo pensiero va di nuovo alla sua imminente morte e tutti i sentimenti positivi evaporano. Diciamo che questa è la volta buona per Dean di strozzarsi con la salsiccia e soffocare, così come è già successo in passato. Se era la terza o la quarta volta in cui è morto Dean ormai non se lo ricorda più.
 
Ma questa volta a strozzarlo non sarà di certo un pezzo di scadente salsiccia di una tavola calda del non so dove, ma il fratello e probabilmente Dean dovrebbe chiudersi a chiave in camera e pregare che l'amico alato non sia troppo occupato a fare chissà cosa in giro con le sue ali piumose per salvarlo da Samantha, che presto sarebbe diventata Hulk con la camicia di flanella ed un ascia.
 
Mette nel piccolo lavandino la sua tazza semivuota e cercando di mantenere un andatura normale, per non attirare l’attenzione, apre la porta della sua camera e si chiude a chiave. Una mandata non sembra essere sufficiente, con due già è più tranquillo.
 
“Cas? Ehi amico so che sei impegnato con le tue questioni angeliche ma non ti chiamerei se non si trattasse di una questione di vita o di morte” apre un occhio che neanche si è accorto di aver chiuso cercando di carpire il minimo suono o lo svolazzare di ali che precede sempre l’arrivo del suo amico ma ancora Cas non ha dato segni di vita.
 
Nel frattempo la trasformazione dall’altro lato del corridoio sta già avvenendo, Sam davanti allo specchio si guarda incredulo, le narici si allargano, il respiro diventa pesante. Hulk, appunto. È strano come la camicia di flanella non si sia strappata e la sua faccia sia ancora normale, più o meno, perché quell’espressione che ha sul viso non ha niente di normale.
 
Sam ispira, espira e continua a farlo fin quando non si rende conto che i capelli da principessa ormai sono andati e guardare il suo riflesso non li farà ricrescere. Non ci sono soluzioni apparenti nel suo cervello. Soluzioni non violente ovviamente, che non coinvolgano un omicidio e occultamento di un cadavere.
 
“DEAN”
 
E Dean è davvero terrorizzato perché sente i passi pesanti del fratello nel corridoio, sempre più vicino alla sua porta e il suo angelo custode ancora non si è fatto vedere.
 
“Cas, porta il tuo dannatissimo culo qui. La mia vita non è mai stata in pericolo come in questo momento e se lo dico io amico davvero, ti sto pregando okay? Porta le tua ali qui o la prossima volta che ti vedo te le arrostisco".
 
“DEAN. APRI. QUESTA. PORTA”
 
Sam continua ad urlare e a sbattere convulsivamente il pugno sulla porta ripetendo le stesse parole, sempre più arrabbiato. Questa volta Dean non la passerà liscia.
 
“Sammy, dai calmati. Ricresceranno. Ho preso male le misure, non era mia intenzione tagliarteli… così tanto”
 
Il suono di una mezza risata trattenuta non fa altro che far infuriare il minore ancora di più, il suo pugno sembra diventato un ariete. Probabilmente gli uomini di lettere ne hanno nascosto uno tra le riviste porno e quelle strane scatole con cianfrusaglie dalla dubbia utilità.
 
“Sam, basta okay? Senti ho capito, mi dispiace. Effettivamente sono davvero orribili ma tu hai graffiato la mia macchina Sam. La mia macchina!” e questa volta Dean può giurare di aver sentito qualche rumore sospetto, la porta verrà aperta prima o poi e lui verrà strozzato dal suo fratellino gigante.
 
“Castiel spero che almeno tu sia libero più tardi! Il mio culo avrà bisogno di essere salvato dalla perdizione ancora una volta” urla il maggiore dei Winchester sentendo la porta fermarsi per un istante. C’è un attimo di quiete che non fa altro che far aumentare la sua ansia prima che senta il fratello tirare un sospiro e fare un passo indietro.
 
“Dean apri questa dannata porta e giuro che non ti ucciderò”
 
Effettivamente il suo tono sembra più calmo ma Dean non è un idiota (almeno non quel tipo di idiota) e non apre la porta, ovviamente, continuando a premere gli occhi e invocare l’angelo che ancora non è accorso a salvare la sua principessa.
 
Il problema del bunker è che è il posto più sicuro contro le minacce del mondo, di conseguenza le mura sono solide ed impenetrabili niente e nessuno può varcarle senza il loro permesso ma allo stesso tempo, i grandissimi e ormai defunti uomini di lettere (pace all’anima loro) non avevano pensato a rendere a prova di big foot l’interno.

Di certo avrebbero potuto fare le porte meno sottili perché con la forza del fratello e i suoi cazzotti, che ormai sono ricominciati, non ci è voluto molto prima che, al posto del bel simbolo dorato intagliato sulla porta, apparisse un grosso buco a forma di pugno, da cui ammirare Samantha con la sindrome premestruale e il viso a chiazze rosse per la rabbia e le urla isteriche trattenute il più possibile.
Dean può quasi vedere le vene sulla tempia e sulla gola pulsare e pompare rancore e istinti omicidi indirizzati solo e soltanto a lui.
Ed è proprio quando Dean sente di essere davvero spacciato che un suono (mai era stato così bello prima di allora) lo fa voltare solo per vedere Castiel con la faccia più stranita e inclinata di quanto non lo sia mai stata.
 
“Dean cosa sta succedendo a Sam?” l’angelo con voce roca si avvicina al cacciatore che osserva terrorizzato il braccio del fratello farsi strada attraverso il buco creato dalla sua mano e cercare di afferrare la maniglia per aprire quella dannata porta.

Dean afferra la manica del trench di Cas in una frazione di secondo prima che la porta si spalanchi e un alce imbufalita entri calpestando i piedi. Dean può quasi sentire i piedi del fratello spaccare il pavimento.
 
“Sei impossessato Sam?”
 
“Dean è impossessato?”
 
La faccia di Castiel vaga confusa dal viso di Sam a quello di Dean, che usa l’angelo come scudo umano (o angelico?) e cerca di sfuggire alle grosse mani del fratello che cercano di afferrarlo. È una scena abbastanza ridicola vista dall’esterno.
L’uomo giusto, la spada dell’Arcangelo Michele, nascosto dietro Castiel l’angelo del Signore ribelle, un tempo Dio, che cerca di proteggersi da suo fratello, tramite del Diavolo ed ex drogato di sangue demoniaco. I sopravvissuti dell’Apocalisse 2010 e seguenti.
 
“Castiel spostati, devo uccidere mio fratello”
 
“Cas, fallo smettere, fai qualcosa. Addormentalo se è necessario”
 
A quella frase Sam quasi non si lancia contro Dean, fermato prontamente da due grosse mani angeliche piantate sul petto che lo fanno solo camminare a vuoto.
 
"Non mi sembra opportuno voler uccidere tuo fratello Samuel” dice l’angelo, squadrando il viso del piccolo cacciatore.

Anche lui ha notato qualcosa di anomalo.
 
“Cosa hai fatto ai tuoi capelli?”
 
Sam indietreggia di qualche passo e si mette di nuovo dritto, si passa più volte le mani tra i capelli reprimendo un urlo isterico quando le dita vengono a contatto con alcune ciocche più corte.
 
“Mi dispiace Sammy”

“Sei stato tu?”
 
Dean abbassa il viso cercando di nascondere l’ilarità sul suo volto. Non ha davvero idea di come farà a vivere con suo fratello e i suoi capelli ridicoli.
 
“Ha graffiato la mia macchina”
 
“Non l’ho fatto apposta Dean!”
 
"Sam capisco che i tuoi capelli siano importanti per te ma non credo che uccidere tuo fratello te li farà ricrescere” dice atono Castiel, cercando di calmare gli sguardi furiosi del minore.
 
“Perché lo difendi sempre? Mi ha sfigurato la faccia!!”
 
E in quell’istante Sam ha una faccia così buffa con quei capelli ridicoli e la faccia scioccata che Dean non ce la fa più o scoppia a ridere violentemente, appoggiandosi ad una spalla di Castiel e trascinandolo nelle risate. È così raro sentirlo ridere che anche Sam non riesce a reprimere un sorriso mentre guarda l’angelo asciugarsi una lacrime ilare dal volto e cercare con lo sguardo il fratello.
 
In fondo i suoi capelli cresceranno.
Prima o poi…
 
 
 
N/A
 
È una piccola Os senza pretese se non quella di far sorridere, almeno un po’ (?).
Ho sempre voluto leggere di Dean che taglia i capelli a Sam quindi scusa Limpia se ho sciupato i capelli del tuo Sammy :’)
So che Cas con le ali e bunker non vanno d’accordo ma mi mancavano.
Non ho scritto qualcosa di Destiel per la prima volta nella mia vita (anche se almeno una volta dovevo farli guardare e far vedere a Sammy quanto sono gay <3)
Lasciate un commento se ne avete voglia/tempo, alla prossima :D
   
 
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