Maybe an Angel
Giorno 25 Dicembre
Caro diario;
Ok, esordisco dicendoti che mi sento
molto idiota a tenere un diario segreto alla veneranda età di 22 anni, ma
la storia che sto per raccontarti merita di non essere detta a nessuno. In
primis perché mi rinchiuderebbero direttamente in manicomio -nonostante li
abbiano ormai chiusi da un po’, ma ne riaprirebbero uno solo per me perché sono
davvero un caso clinico!-, in secundis perché... beh, posso dire ufficialmente
di essermi bevuta il cervello a mo’ di frullato!
Tutto ciò per dirti che... ho le visioni mistiche, cavolo! Non sto
scherzando! Hai presente quel cartone animato di cui ti parlavo un paio di anni
fa, quando ancora avevo voglia di tenere un diario e la cosa non era poi così
sconvolgente? Ma sì, dai quello con quei quattro fumati che andavano in giro a
combattere in nome di Atena, indossando scintillanti armature di tutti i colori
che vengono dalle costellazioni! Come puoi essertene dimenticato? Sei un diario,
diamine, servi per ricordare le cose a distanza di anni! E da qui si capisce
quanto io possa essere caduta in basso... sto parlando con un
diario!
Insomma, tornando a noi... ti stavo
parlando di Saint Seiya (I cavalieri dello zodiaco). Ecco tra i vari personaggi
-più o meno gay o effeminati- ce n’era qualcuno che si salvava e c’era un
discreto gruppetto di gran bei figlioli -ringraziato sia il disegnatore del
fumetto e ancora di più quello della serie animata!- e tra questo, proprio
quello del mio segno zodiacale era assolutamente ed incredibilmente bello! Tipo Bronzo di Riace! Oddio, mi pare di essere un’adolescente che
parla della sua prima cotta, che patetica!
Insomma, mi sono spiaccicata addosso
a lui! In stile tuffo del pesce lesso oppure della foca monaca pizzicata da un
tarantola ed imbizzarrita! Splat! Ma
aspetta, questo è il meno ed è causato dalla poca stabilità delle mie gambe in
un mezzo di trasporto in movimento fuori dal mio elemento naturale: l’acqua. Cavolo, al solo pensiero mi viene da
prendere una vanga e scavarmi una fossa da sola! Ho sinceramente temuto che
i miei sogni più belli fossero divenuti i miei peggiori incubi e che poi si
fossero concretizzati nella realtà. Quando poi il suo amico, anche lui
dell’allegra combriccola dei “bei fustacchioni” lo ha chiamato per nome, ho
pensato davvero di essere impazzita completamente! O mamma, se lo venisse a
sapere qualcuno mi rinchiuderebbero e getterebbero via la
chiave!
Però aspetta... ragionandoci a mente
fredda... potevano essere dei cost player... ultimamente va di moda il
travestirsi da personaggio dei fumetti! Sì... a carnevale, però... e credimi,
vivendo a Venezia, troppi ne ho visti di travestiti da Saint. E poi... era
troppo perfetto per essere vero... cioè finto... no, cioè... argh, insomma, non
importa!
Ok, ti racconto com’è andata la
faccenda! Ero in autobus -quello stesso autobus che puntualmente rischio di
perdere tornando dall’università- di ritorno da un locale vicino alla facoltà,
dove avevamo festeggiato con alcuni amici il giorno di Natale ed eravamo tutti
belli spiaccicati come delle sardine -ma lì si è sempre spiaccicati come delle
sardine. Ma ora io mi chiedo... Perché
cavolo quel pullman doveva essere stracarico anche in un giorno di festa? Non ha
una casa dove stare, sta gente?
Per darti un bel esempio di quella
che io chiamo “incivile istinto
animale” un uomo si piazza dietro di me -e fino a qui che problema c’è?
Quando i bus sono così pieni si sta dove si respira... e a volte nemmeno lì...-
aspetta a dare giudizi affrettati... perché quel essere prende a toccarmi il
fondo schiena! Una volta passi, capita di toccarsi in autobus... due volte
passi, ma mi irrito... tre volte non ci penso nemmeno più e la sberla parte per
direttissima. Quella però non va a colpire il maniaco -scherziamo? Sarebbe stato
troppo bello per essere vero! E mi avrebbe risparmiato una figuraccia assurda-
No! Va schiantarsi, con tutta la sua forza -e credimi era tanta- sul ragazzo che
aveva già fermato quel porco! Quel ragazzo! CAVOLO!
Come se non bastasse, dopo che ho
realizzato quello che avevo fatto, ho cercato di chiedere scusa e che ti fa il
pullman? Inchioda! OVVIO! Una frenata così brusca che mi fa finire diritta tra
le braccia del giovane davanti a me! Tralascio le colorite bestemmie e le
blasfemie varie che hanno riempito il mezzo, assieme agli insulti che ha tirato
il guidatore verso la macchia davanti a noi, perché non basterebbero 10.000
pagine per scriverle tutte.
Insomma, mi sono trascinata dietro
maniaco, ragazzo strabello e una serie di altri passeggeri in una sorta di
effetto domino umano. La scena avrebbe avuto anche un che di comico -come quelle
che vedi su quello sgangherato programma televisivo giapponese! Qualcosa con il
“...Castle” in mezzo-, se io non vi fossi rimasta coinvolta in prima persona! Ma perché a me queste figuracce del cavolo?
Quando mi sono ripresa dallo shock ho
nuovamente cercato di chiedergli perdono e di ringraziarlo per avermi almeno
protetta dal maniaco e da un brutto incontro con in pavimento del veicolo, ma
lui mi ha liquidato con un “Tsk...” molto fumettoso e teatrale, prima di
scendere dal mezzo.
Ho continuato a fissarlo basita ed
una volta giù mi ha rivolto uno sguardo che non ho capito subito e che ho
compreso solo poco dopo. Quando il bus ha ripreso a muoversi mi sono illuminata
e ho realizzato che quella che stavamo lasciando era la mia fermata! Figura di cacca della giornata n°3!
Ma chi se ne frega di tutte ‘ste
figuracce? Tanto era tutto solo frutto di un sogno! Di un’illusione ottica
provocatami dal caldo sole di Dicembre -che per inciso, oggi manco c’era i
sole-! Vero? Vero? Vero? Ho detto io ai
miei amici di non farmi bere super alcolici, mannaggia!
Però vorrei rivederlo e ringraziarlo.
Magari anche chiedergli il numero di tel... ehm... ancora con queste
elucubrazioni mentali! Ila, datti una calmata!
Temo comunque che sia impossibile...
temo ancora che ciò che è successo sia stato tutto frutto di un sogno assurdo ed
improbo. Ora scusami, mi stanno chiamando... poi finirò di spiegarti
tutto!
Ah, sì! Non ti ho ancora detto la cosa più divertente della
giornata:
IO, ILARIA BIANCHI DI 22 ANNI, OGGI SONO MORTA!
Spazio Autrice: Ok, lo so che ho un'altra storia su Saint Seiya da finire, ma questa mi ha coinvolto "emotivamente" di più. Spero che vi abbia almeno un po' incuriosito l'inizio. Prometto che al massimo sabato posterò il prossimo capitolo per far capire un po' di più la trama. L'idea mi è venuta leggendo per la duemillesima volta la ficci, sempre su Saint "Saint Luna" che vi consiglio di leggere perché è bellissima! Qui chiudo! Ciao a tutti! Al prossimo capitolo!
Hina