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Autore: A n o n y m o u s Rei    16/01/2017    3 recensioni
Stiles Stiliski/Derek Hale| 5.850k parole| AU!
Dal testo:"Lydia, seduta di fianco a lui, commenta che lei avrà di sicuro un’anima gemella perché è troppo carina per finire con qualcuno a caso. Stiles risponde che potrebbe essere lui, la sua anima gemella, e lei gli scoppia a ridere in faccia.
Scott posa la sua mano sulla spalla del suo compagno e gli offre la caramella che ha nascosta nel grembiule.
“Non dire a nessuno che te l’ho data!” gli sussurra Scott e Stiles gli mostra un sorriso sdentato."
O di quella volta in cui 'Scott' viene scritto troppe volte e StilesDerek non posso essere endergame perchè sono l'inizio della fanfiction, l'intramezzo e la fine.
[ulteriori note sul fondo della storia]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Agli abbracci di capodanno e al sonno.
Perché se il secondo è un’opinione ai primi non c’ero abituata but they’re so good.
 
[cliccate sul titolo]
 
Scott ha quattro anni la prima volta che sente la maestra Martha raccontargli la storia delle anime gemelle.  Tutta la classe rimane ammaliata dalla storia di una giovane coppia che finisce sempre per ritrovarsi, indifferentemente dagli anni, dalle vite passate e dal tempo che li separa.
Lydia, seduta di fianco a lui, commenta che lei avrà di sicuro un’anima gemella perché è troppo carina per finire con qualcuno a caso. Stiles risponde che potrebbe essere lui, la sua anima gemella, e lei gli scoppia a ridere in faccia.
Scott posa la sua mano sulla spalla del suo compagno e gli offre la caramella che ha nascosta nel grembiule.

“Non dire a nessuno che te l’ho data!” gli sussurra Scott e Stiles gli mostra un sorriso sdentato.
Finito l’asilo la maggior parte di loro si dimentica della favola, la maestra Martha scappa e lascia suo marito con il suo figlio più piccolo ma Scott e Stiles non smettono più di condividere caramelle e segreti.

(Kira, più di trent’anni dopo, racconterò la stessa favola ai suoi figli, solo con molti più particolari.)
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Scott ha sedici anni e crede che tutta la storia delle anime gemelle sia una stronzata e poi vorrebbe capire il motivo della conversazione che Stiles stava cercando di intavolare. È stato appena mollato da Allison per quello che è e sentirsi parlare di amori eterni è l’ultima cosa di cui ha bisogno.

Ubriacarsi è la prima ma non sembra possibile, a quanto pare. 

Due settimane dopo, mentre entra in corridoio ascoltando Stiles sbiascicare insulti contro Harris e l’intero mondo, trova Allison appoggiata all’armadietto che bacia Jackson.

Quando trovano che è il kanima, che è lui dietro tutte quelle persone morte, Scott sente che Allison tornerà da lui ma la ragazza se lo tira contro mentre Derek affonda gli artigli nello stomaco di Jackson e se lo stringe così forte contro che Scott stesso può sentire le unghie della ragazza premere contro le ossa.

Stiles lo invita ad una maratona infinita e non parlano più di quello che è successo o di anime gemelle.

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Scott ha diciassette anni e non nota tante cose: la collana di Allison che compare dall’oggi al domani, i succhiotti sul collo di Stiles o il modo in cui Erica stringa Isaac tra lei e Boyd.

È Lydia che gliele fa notare, in ordine più o meno sparso, un pomeriggio dopo l’ennesimo, sfinente, allenamento.

Non che al momento possa correre dietro il suo migliore amico e chiedergli spiegazioni: hanno Gerard da combattere, Derek insiste nel tenerli costantemente allenati, il coach non tollera scuse e se non recupera matematica può scordarsi di giocare.

Tutto questo non lo ferma, una sera come tante quando la tranquillità di Beacon Hills diventa quasi assordante, di presentarsi a casa di Stiles e sedersi sul letto:”Lydia mi ha detto che hai qualcuno”

Stiles lo guarda e boccheggia un paio di volte, senza dire però nulla. Sulla sua bacheca c’è la prima pagina del libro della favola delle anime gemelle e una serie di fotografie e didascalie che non riesce a leggere.

“Va bene Stiles, basta che non mi racconti nulla di imbarazzante! Ho portato Halo, giochiamo?”
Passano tutta la notte seduti sul tappeto della camera che gli ha visti crescere e, per una volta, sembra che nulla sia cambiato.
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Scott ha diciotto anni e Kira Yukimura entra è appena entrata nel corridoio al fianco del suo migliore amico.

“Scott lei è Kira, una kitsune dell’elettricità ed è qui per chiedere a Derek di aiutarla con l’addestramento” ma nel momento in cui lei gli sorride perde completamente il senso delle parole di Stiles, troppo perso nell’osservare i lineamenti della nuova ragazza.

Si innamora per la seconda volta.

È anche l’anno del nogitsune, di Derek che quasi perde la sanità mentale per trovare Stiles e, quando succede, si trova tra le mani una sorella che pensava di aver perso. È l’anno di Lydia Martin che si presenta a casa sua, alle sette del mattino, con troppo caffè e dolci per confessargli che potrebbe aver analizzato la situazione ed essere arrivata alla conclusione di essersi presa una sbandata per Stiles.

Scott le sorride e gli dice che magari potrebbe provare a parlare con Stiles e vedere come va la cosa, visto che ha smesso di profumare anche di qualcun altro. Lydia gli bacia la guancia e Derek parte due giorni dopo:” Starò via due, tre settimane. Peter rimarrà qui al loft, se avete bisogno di qualsiasi cosa sapete come trovarmi. Cercate di non far scoppiare una guerra, mentre sono via” annuncia la sera prima della sua partenza.

Lydia prende il coraggio a due mani, un venerdì sera dopo la partita di lacrosse, e si avvicina a Stiles, Scott le sorride e lei bacia il suo migliore amico come non ci fosse un motivo per non farlo.

Per tutto il tempo Stiles puzza di tristezza e disagio.


Quell’anno è John a raccontargli delle anime gemelle ma Scott non è presente nemmeno quella volta.
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Scott ha ancora diciotto anni per due settimane quando vede Derek Hale presentarsi sotto forma di lupo, per tornare poi umano, e staccare la testa
ad un Bersker come se fosse riempita di ovatta.

Di fianco a lui Stiles non profuma di sorpresa nemmeno un po’, solo sollievo e lussuria. Scott si gratta il retro della testa per l’imbarazzo.
Allison e Jackson iniziano a cercare una casa a Londra per il college e Lydia firma le carte d’iscrizione per Harvard due ore prima del termine per la consegna dei moduli, John chiede finalmente a Melissa di uscire.

Stiles, dopo il Messico, inizia ad esercitarsi con Deaton per allenare la sua scintilla di magia e, in uno dei tanti combattimenti di allenamento, Scott vede tra tutte le rune azzurrine che gli adornano le braccia e il petto, un triskele. Il tempo di sbattere le palpebre ed è già sparito. Più tardi si dirà che l’aveva immaginato.

È durante una cena che Allison tira fuori la solita solfa sulle anime gemelle e questa volta, nemmeno questa volta, Scott ascolta.
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Scott ha diciannove anni e sette mesi la prima volta che torna a casa dal campus per il ringraziamento.

Quando entra nel salotto di casa Stilinski trova Derek e Stiles, addormentati sul divano davanti alla televisione.
“Li ho trovati così” borbotta lo Sceriffo, uscendo dalla cucina con due birre in mano e Scott annuisce come se avesse appena compreso il più grande segreto dell’universo dietro quella frase.

Erica, Isaac e Boyd li raggiungono venti minuti più tardi e Liam prova a saltare su Derek per svegliarlo e tutti scoppiano a ridere quando finisce atterrato dalla mano dell’Alpha quando non è nemmeno lontanamente vicino a Stiles.

Kira ha iniziato il suo tirocinio all’asilo e racconta buffe storie su come i bambini finiscono sempre per combinarne una e di come reagiscono quando gli racconta le favole. John le chiede quale sia la loro preferita e Kira risponde quella sulle anime gemelle.

Nessuno commenta nulla e la conversazione si sposta sul college, sullo sport, su Allison e Jackson che non sono potuti tornare come non ha fatto in tempo nemmeno Lydia.

Stiles compare giusto in tempo per il dolce che ha fatto la mamma di Erica e ne prepara due piatti. Quando Hayden gli chiede per chi sia il secondo il suo migliore amico alza gli occhi al cielo prima di tornare in salotto.

Due ore dopo, quando hanno finito di mangiare la terza portata di dolce, Erica tesoro non c’è bisogno che tua madre cucini così tanto!, il branco entra in salotto e trova i due piatti vuoti, Stiles appoggiato contro il petto di Derek che gli racconta qualcosa, a bassa voce.

Passano il resto della serata a giocare a Card Against Humanity e bere eggnog.

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Scott ha vent’anni e metà del branco si trova nella radura, al centro del bosco. Una strega stranamente gentile si presenta ad ogni componente del gruppo e si congratula con Isaac per i capelli.

Poi si avvicina a Derek e gli bacia la guancia:”Allora come vi devo chiamare questa volta?”

Il branco si zittisce per un lunghissimo momento finché il ragazzo non risponde:”Come alle origine solo.. Stiles

“Oh. È adorabile come nome” ridacchia lei prima di sparire.

Scott fissa Derek che scuote la testa prima di sparire tra le querce.
 
“Ve l’avevo detto che non era necessario venire” afferma l’Alpha, mentre chiude la porta, in una mano le pizza e nell’altra il cinese.

“Pensavamo fosse un pericolo!” obbietta Hayden.

“Nah” risponde Derek “era una scusa per saltare la verifica di chimica” risponde lui e, mentre Hayden e Liam diventano rossi in volto, il resto del branco scoppia a ridere.

Quella volta nessuno parla delle anime gemelle ma c’è una parte del cervello di Scott, quella che viene ignorata la maggior parte del tempo, che preme per fargli capire che la prossima volta dovrà ascoltare.

Salutano Derek quando è mezzanotte meno un quarto e Stiles sta sorridendo dietro lo schermo mentre mostra al ragazzo libri su libri della quale non riesce nemmeno a capire il titolo.1
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Scott ha ventuno anni e Derek si è appena inginocchiato davanti a Stiles per chiedergli di sposarlo e il beta si è trovato a fissare entrambi come se non capisse.

“Da quando?!” domanda scioccato.

“Da quando avevo sedici anni..?” e la risposta di Stiles sembra più una domanda e oh, ora capisce i succhiotti, le maglie larghe, il costante profumo dell’Alpha addosso a Stiles anche quando non c’era motivo che si vedessero e il viso di Lydia che viene allontanato da quello del suo migliore amico, sul campo di lacrosse, e lui che scuote la testa prima di allontanarsi.

Non ne hanno mai davvero parlato, non come per Allison, ma Stiles è al fianco di Derek da cinque anni e il suo Alpha non ha smesso, nemmeno per un momento, di proteggerlo e Scott non può fare altro che abbracciare entrambi.

“Mi aspetto di essere il testimone” afferma poi quando si sono staccati e Stiles scoppia a ridere.
 
Lydia rimane incinta, Liam e Hayden si diplomano, Jackson e Allison tornano a casa due o tre volte l’anno e, mentre sistemano le ultime cose per la cerimonia, Derek aggiunge una stanza alla progettazione della nuova casa Hale.

Theo gli si siede di fianco durante l’ora di zoologia e, nonostante a tutti non piaccia, a Scott non dispiace e in poco tempo diventano amici.
Boyd sembra volergli dire che loro lo avevano avvisato ma avrebbe poca importanza dato che la mano del ragazzo è chiusa intorno al collo di Derek.

“Vedi Scott, sono venuto qui, ho fatto tutta questa strada per raggiungervi, solo perché sapevo del Void. Tutti ne parlano, non c’è un gruppo di esseri sovrannaturali che non sappia che tra le vostre fila, che tra le fila del branco degli Hale, c’è il Void. O quello che rimane di lui dopo che la Volpe è stata rinchiusa di nuovo” Scott fa un passo avanti per cercare di impedire che il suo Alpha ci rimanga ammazzato per la sua cecità ma un
braccio di Stiles lo ferma. Le rune gli colorano già la pelle e gli occhi sono più scuri, sembra pronto per uno sterminio e il branco trema appena al ricordo di quello di anni prima.

“Poi arrivo qui e scopro che del Void non c’è più traccia e che la stupida favoletta sulle anime gemelle è vera!” e basta un momento di esitazione da parte di quello, la mano interno al collo che allenta appena la presa e Theo si trova schiacciato contro l’asfalto e un ginocchio fratturato.

Dopo averlo rinchiuso ad Eichen House, due celle più avanti di Kate Argent e di qualche essere oscuro della quale non vuole fare la conoscenza, vorrebbe chiedere spiegazione perché è da quando va all’asilo che sente parlare di anime gemelle e non capisce come una favola possa avere tutta quest’importanza.

Ma Derek collassa e Scott, con l’aiuto di Erica, lo porta alla clinica veterinaria. Nessuno trova davvero il tempo per dargli ascolto.

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Scott ha ventiquattro anni, un lavoro stabile da Deaton e l’anello di fidanzamento per Kira nella tasca della giacca che usa solo per le occasioni speciali.

Melanie, la figlia di Lydia, ha tre anni e lo guarda come un eroe ogni volta che parla di un animale che è riuscito a salvare. Il suo migliore amico è sposato da tre anni, si è laureato, ha un lavoro e una casa che può ospitare venti persone.

Se i due loro, a sedici anni, potessero vederli di sicuro rimarrebbero scocciati.
 
È una sera come tante quando Melanie chiede a zio Derek di raccontarle una storia, l’uomo acconsente, sedendosi al suo fianco e si gratta la barba con fare pensieroso.

“Quella sulle anime gemelle?” chiede la bambina, con gli occhi spalancati come se le stesse supplicando. A volte quella bambina sembra una copia in miniatura dell’Alpha se non fosse che non c’è nessuna possibilità che Derek sia il padre.

(Lo hanno trovato, il povero bastardo, quasi un anno prima, seduto dietro la scrivania di un’agenzia di assicurazioni. Ha visto la bambina un paio di volte prima di essere costretto a trasferirsi dall’altra parte del mondo.)

E Scott, per la seconda in vita sua, presta davvero ascolto a quella favola e si rende conto che centra poco con quella che la sua maestra gli aveva raccontato.

La storia del suo Alpha parla di un lupo, che era anche un uomo, e di un ragazzo, che era anche un mago, e di tutte le avventure che avevano vissuto insieme fino a quando non erano diventati troppo vecchi e si erano ritirati in una baita di montagna. Derek racconta poi di una ragazza, una strega, che li aveva osservati in tutti quegli anni e aveva deciso poi di fare loro un regalo.

Il telefono squilla in quel momento e l’atmosfera si spezza:”Allison e Jackson arrivano tra un paio di ore” afferma Stiles, una mano che scorre tra i capelli e l’odore di qualcosa che Scott non vuole davvero sentire, ancora, che si sta facendo sempre più forte.

“Melanie che ne dici se ti porto in spalletta fino a casa?”

“Ma la storia tio Scott?”

“Te la racconto io mentre torniamo a casa, va bene?” lei annuisce e cinque minuti dopo sono tutti fuori dalla villa.

Non arrivano nemmeno in fondo al vialetto che Stiles inizia a gemere.

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Scott ha trent’anni e Simon lo sta salutando prima di entrare all’asilo, gli occhi gli si inumidiscono appena e si sente triste ma così orgoglioso del suo ometto.

Stiles gli poggia una mano sulla spalla e:”Amico non provare a piangere o finisco per piangere anch’io e poi mi tocca sborsare venti bigliettoni a Derek”

Scott sbuffa e un momento dopo si stanno entrambi asciugando un paio di lacrime traditrici.

“Mi sa che devi venti bigliettoni a tuo marito” ridacchia Scott quando entrano nel bar e Stiles scuote la testa rassegnato.
 
Al tavolo li stanno aspettando Allison, Lydia e Derek che sta dando da mangiare a Martin.

“Come sta il mio piccolo ometto?” chiede Stiles togliendolo dalle braccia del marito.

“Benissimo, soprattutto quando ha saputo che abbiamo vinto, vero Martin?” il bambino emette un verso che sembra una risata e Stiles nasconde il volto contro il pancino del figlio prima di mormorare traditore.

Scoppiano a ridere tutti e cinque.

È anche l’anno in cui Allison da alla luce il suo primo figlio e Raphael McCall muore all’età di cinquantanove anni, colpito da una pallottola, durante una retata antidroga.

Al funerale ci sono poche persone, solo gli amici più intimi del padre e la loro famiglia.

Una donna di mezz’età, dopo aver fatto le condoglianze a lui e a sua madre, si gira verso Derek e Stiles:”Non pensavo questo giorno sarebbe mai arrivato” afferma prima di fargli un inchino e sparire tra la folla, mentre esce dalla sala sente la signora Waltz raccontare qualcosa sulle anime gemelle.

Stiles si gratta la nuca, Derek gli bacia una tempia e Scott decide che se ha potuto sopportare stranezze ancora più strane per anni lo può fare ancora per un po’.
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Scott ha trentasei anni e Stiles lo ha invitato ad uscire per una birra, di venerdì sera perché Derek e Kira sono ad una convention su un argomento che non riesce a ricordare in un posto che ha un nome impronunciabile e John si è offerto di tenere i bambini.

Finiscono in un pub quattro città dopo Beacon Hills e hanno la possibilità di assaggiare i tacos migliori del mondo.
Dopo la terza birra Stiles gli fa scorrere una lettera tra le mani e gli sorride:”Aprila solo quando sarà il momento, okay?”

Scott sente le mani prudere e ora sa cosa prova sua figlia quando gli racconta che a volte la curiosità è così forte che non riesce a fermarsi, vuole chiedere a Stiles se dopo tutti quegli anni in cui ha sentito parlare di anime gemelle loro, lui e Derek, centrino qualcosa. Ma non riesce a trovare un modo per formulare la domanda in modo corretto.

“Stiles?” gli chiede, quasi preoccupato.

“Scottie bello!” risponde lui, prima di mettergli un braccio intorno alle spalle “Amico, non sono mai stato tanto grato della caramella che mi hai offerto quando eravamo all’asilo, lo sai?”

Ridacchia e sembra quasi ubriaco che Scott non può fare altro che perdersi nei ricordi di quando avevano sei anni e la loro missione nella vita era distruggere la maglietta troppo bianca di quel cretino di Adien.

Alla fine della serata è costretto a chiamare Derek per recuperare Stiles perché è troppo ubriaco.

Appena lo vede gli salta praticamente addosso e Kira scoppia a ridere perché rischia di schiantarsi contro il pavimento e una cameriera. Scott lo salva all’ultimo.

“Grazie amico” gli sussurra con gli occhi lucidi e sembra lo stia ringraziando per tutto quello che ha fatto negli anni.

Scott scuote la testa e lo consegna nelle mani del suo Alpha:”Tutto tuo” e Derek alza gli occhi al cielo prima di uscire dal locale.
La lettera finisce nella tasca della giacca che ha custodito, per sei mesi, l’anello di Kira.

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Scott ha quarantatre anni e ha appena mollato il suo primo schiaffo a Jamie, la ragazza lo fissa con gli occhi spalancati e Kira gli poggia una mano sulla spalla. Simon continua a mangiare come se nulla fosse.

“Jamie..” sussurra mentre sente chiudersi la porta e si gira a fissare sua moglie “Non volevo. No volevo farle male è solo che..”
Kira lo abbraccia e lo accompagna in camera da letto, senza mai dire nulla, lo stringe e gli passa le dita tra i capelli mentre cerca di farlo calmare.

Venti minuti dopo il telefono di casa suona e Simon li avvisa che Jamie è da Derek e Stiles, entrambi i genitori tirano un sospiro di sollievo.

Quell’anno non è l’unica volta in cui Jamie prende e se ne va di casa, che Simon ignora la sorella e di Derek che corre ai ripari dei casini di tutti.

Un giovedì di luglio si presentano tutti a casa Hale e ognuno sembra intenzionato a dire qualcosa ma Derek non c’è, Stiles ha in braccio Esther e li fissa come se dovesse ucciderli da un momento all’altro.

“Fuori di qui finché non avete risolto tutti i vostri problemi” la pelle si illumina appena e tutti fanno un passo indietro.

“Martin” sibila ancora l’uomo, fissando il ragazzo sdraiato sul divano “questo vale anche per te, giovanotto”

“Ma papà..” prova a protestare.

“Ho detto fuori.”

Hanno la possibilità di mettere piede in casa del loro Alpha, tutti insieme, solo due mesi dopo. A Scott non è mai mancato un luogo così tanto.

Sul muro della stanza di Jamie, quando la ragazza decide di tornare a casa, c’è la prima pagina di un libro di favole. Scott non ha nemmeno bisogno di leggere il titolo prima di chiudere la porta.

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Scott ha quarantacinque anni e sono al mare, Stiles e Derek si stanno rincorrendo come due ragazzini nell’acqua e metà del branco sta scommettendo per vedere chi atterrà prima chi. Al suo fianco Kira legge un trattato in giapponese e per quanto ne sa potrebbe essere anche una raccolta di barzellette.

La passa una mano sulla spalla nel momento in cui Stiles salta in spalla a Derek e la bacia mentre Lydia consegna dieci dollari a Boyd.

Il sottofondo delle risate rende il momento quasi surreale e Scott non vorrebbe essere in nessun altro posto, in quel momento.

Il mercoledì della terza settimana che sono immersi in quel paradiso Kira tira fuori dalla tasca la lettera che Stiles gli ha dato quasi dieci anni prima:”Cos’è?” domanda curiosa.

“L’avevo quasi dimenticata” sbuffa una risata in risposta “l’ha scritta Stiles e ha detto di leggerla quando me la sarei sentita”

Kira scuote la testa con finta faccia contrariata:”Beh dato che l’Alpha e suo marito ci hanno sbattuto fuori di casa stasera e tutti gli altri hanno già pianificato potremo andare al mare e scoprire di cosa si tratta, no?”

Scott la guarda con gli occhi spalancati e si trova ad essere di nuovo un teenager che guardava Kira e la sua genialità che saltava fuori nelle piccole cose.

“Perfetto” le risponde prima di cingerle i fianchi e iniziare a ballare in mezzo alla camera, mormorando la canzone del loro matrimonio.
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Stiles li butta fuori, per la seconda volta in due anni, alle sette e li minaccia di non farsi vedere prima della mattina seguente, a meno che non vogliano morire per lo strozzalupo nel piatto. Tutti annuiscono senza dire una parola e i più piccoli seguono Erica e Isaac che hanno organizzato un campeggio nel bosco dietro la casa.

Scott prende per mano Kira e guarda i suoi figli allontanarsi verso la città:”Andiamo prima a mangiare o ..?”

“Prima mangiamo e poi leggiamo. Poi mi dovrai spiegare come hai fatto a dimenticarti di quella lettera per dieci anni!”

Scott si gratta le guance, imbarazzato ascoltando sua moglie ridere di lui. Finiscono per mangiare in un ristorante sulla costa e scelgono il tavolo più isolato possibile.

Poco prima del dolce Scott estrae la lettera e la apre, sotto gli occhi attenti di Kira che si è spostata di fianco a lui per evitare di costringerlo a leggere ad alta voce.

“Caro Scott, amico mi dispiace se questa lettera non avrà senso ma Derek ha appena finito di annientarmi il cervello a furia di.. okay, non sono cose che ti interessano, hai ragione!” Kira ridacchia contro la sua guancia e Scott alza gli occhi al cielo “Questo pezzo di carta ha uno scopo preciso e spero ne terrai conto, quando lo leggerai, e non deciderai che io, o il tuo Alpha, siamo completamente impazziti. Non dirmi quando la leggerai, non cambierebbe nulla. So che avrai un sacco di domande quando avrai finito ma sono le stesse che ho io e alla quale non ho mai trovato risposta.
Hai presente la favola sulle anime gemelle che ci ha raccontato la maestra Martha all’asilo? E signorino non provare a sbuffare e leggi per una buona volta!” Scott trattiene lo sbuffo giusto per non dare nessuna soddisfazione a Stiles, anche se il suo migliore amico non è lì in quel momento

“Lei ci ha raccontato di della principessa separata dall’innamorato che vaga per lande infinite per ritrovarlo e quando succede la strega buona le regala la possibilità di stare insieme a lui per sempre? Dimenticati questa stronzata e sta’ ad ascoltare me. Primo, e qui ci tengo a sottolinearlo perché nessuno lo verrà comunque a sapere quindi posso lanciarmi in decorati insulti senza essere bannato da nessuno, non c’è mai stata nessuna principessa né nessun innamorato. Secondo, la landa infinita non era poi così infinita ora che ci penso bene” gli occhi di Scott si spostano dalla lettera a Kira che lo fissa altrettanto sconcertato “Siamo sempre stati io e Derek. Anche se all’inizio lui era Derrik e il mio nome era un’insieme impronunciabile di lettere messe a casaccio per rendere la mia vita ancora più impossibile.
Non.. non c’è stato un inseguimento o un doloroso e straziante amore da perseguire per il regno. Ci siamo incontrati un pomeriggio al mercato mentre lui portava in giro la sua futura moglie e io stavo vendendo le mele, è stato semplice, automatico. Ci siamo ritrovati mesi dopo, a quello stesso mercato e lui era da solo, sposato e con un bambino in arrivo. Ci siamo salutati e la cosa successiva che ricordo è un vialetto, a mezzanotte e le sue labbra sulle mie, le lacrime e il sollievo per averlo trovato. Quello che c’è stato dopo, la luna piena, gli artigli, l’invasione del regno e la magia è stato doloro.

Non ti so dire se ci fossimo già trovati in una vita (ogni tanto Derek ha sprazzi di memoria di qualcosa che potrebbe essere venuto ancora prima, quando vestivamo pepli bianchi e parlavamo lingue che oggi sono morte bevendo vino mischiato con cose che non ripeto perché sono formaggio di capra e miele.) precedente o se quella fosse la prima, non sapevamo nemmeno che il mondo ci avrebbe donato altre possibilità. (Non dopo averlo visto morire per salvarmi. Ci sono certe notti che questo ricordo mi tiene ancora sveglio.) Infinite, milioni di vite e milioni di possibilità di stare insieme, di cambiare nomi ma sempre noi.

Non siamo mai davvero morti, i nostri corpi invecchiano e quando arriviamo alla fine semplicemente ci fermiamo, smettiamo di respirare e da qualche parte, mai troppo lontano ma sempre nella stessa città, rinasciamo. So che adesso starai pensando che sono pazzo e probabilmente lo penserei anch’io se non avessi vissuto questa cosa più di una volta, con diverse persone.

Quest’anno, l’anno in cui compiamo trentasei anni, ne compio milleduecentotrentuno e Derek qualcuno in più.
Ho conosciuto mia madre ancora prima di sapere che sarebbe stata lei, stretto la mano a Talia Hale quando aveva sette anni e osservato Kate Argent quando aveva sei mesi e giocava al parco con mio nipote. Avevo settantacinque anni, quella volta. Adesso che ci penso avrei anche potuto lasciarla cadere da quell’albero e fare in modo che si uccidesse al momento. Avrebbe evitato a tutti un mare di sofferenze e Derek ha appena grugnito in assenso, hi love.

Le nostre rinascite non hanno un senso cronologico o altro, a volte ci risvegliamo decenni dopo quelli in cui siamo morti e altre lo stesso anno.
Per esempio prima di rinascere in quello che sono adesso, Stiles Stilinski, trentasei anni e già troppi bambini da accudire ad quando ne avevo meno di venti, siamo stati addormentati per quasi sedici anni. L’ultima volta che siamo stati così tanto a lungo non vivi è stata durante la prima guerra mondiale, non che mi lamenti. La seconda ci ha appena sfiorato dato che avevamo dodici e quattordici anni e abitavamo nel Missouri, nel mezzo della campagna. Quella volta Derek, che all’epoca era George, ha provato ad arruolarsi ma ha fallito miseramente. Non gli ho parlato per due mesi. Non l’ho più fatto avvicinare a nessun insegna militare. Nemmeno quando ci ha riprovato con il Vietnam e aveva l’età giusta per andarci e un set di canini e forza che agli altri mancava.

Ma il punto di tutto questo Scott è che se dovesse succedere qualcosa a lui succederebbe anche a me e, nel peggiore dei casi, potrei morire e morirebbe di conseguenza anche lui”

La cameriera picchietta gentilmente sulla sua spalla:”Signore è arrivato il dolce” lui la guarda come se non ricordasse nemmeno dove si trova.
Kira risponde per lui:”Grazie” e la ragazza gli concede un ultimo sorriso prima di allontanarsi. Mangiano in silenzio prima di riprendere a leggere e Scott vorrebbe chiedere così tante cose a Kira, al suo migliore amico e al suo Alpha, vorrebbe risposte ma non riesce ad articolare una parola.

“So che quando mi ha chiesto di sposarlo, quindici anni fa, sei caduto un po’ dal nulla su questa storia. Sono stato un pessimo amico, non lo nego, ma non avrei saputo nemmeno da dove partite per dirti che non ci sono stati appuntamenti e semplicemente un giorno prima ero a casa a giocare ad Halo con te e quello dopo tu eri un lupo mannaro con gli occhi gialli che correva dietro ad Allison e io ero in un discount per fare la spesa e a fare la lista dei mobili da compare per la nuova casa.
E poi tu eri così perso che non riuscivo nemmeno ad attirare un minimo la tua attenzione. C’è voluta la tua ex che limonava contro l’armadietto con Jackson per schiarirti un po’ la mente ma quando è successo erano già passati nove mesi ed era già come se fossimo sempre stati insieme. E quanto ti arrabbiavi ogni volta che sentivi nominare Derek. ogni tanto lo fai ancora quando non ti ascolta e ritieni di avere ragione anche se hai completamente torto.

I ricordi sono arrivati un po’ dopo il bacio di Lydia e, oh, se ero già partito per quel ragazzone  con i capelli scuri e le giacche di pelle che mi sbatteva dovunque, e dal quale mi facevo sbattere dovunque, ma dopo è stato solo peggio. Non c’è stato un minuto in cui è stato via che ho davvero funzionato come un essere umano. Ti dirai che è stupido, che ora sta via anche per interi mesi quando ha incontri con i branchi e ci sono settimane che ci vediamo solo quando arriviamo a letto e a volte uno dei due è già addormentato. Ma, e ti sembrerà un cliché, è diverso.
Perché adesso è una certezza e ho sempre avuto poche certezze in questa vita.

Spero tu stia leggendo questa lettera con al tuo fianco Kira o con qualcuno di cui ti fidi abbastanza per condividere questo piccolo segreto.
Solo..non dirlo a nessuno, per favore. Non è nulla di cui doversi vergognare ma è già abbastanza difficile sapere che potrei vedere morire i miei bambini e non ricordarmi la loro faccia per anni o vedere voi spegnervi senza sapere che sono io.

Lo affido a te questo segreto perché so che capirai quanto è importante che, se morissi prima di te o di Kira, non dovete venire a cercarci, mai. In nessun caso e per nessuna ragione.

La nostra memoria è selettiva e ci sono certe cose, certi ricordi, che stanno venendo fuori ancora oggi. Per esempio stamattina ho ricordato la stupida parrucca che Derek, Benjamin, aveva su durante uno dei balli di corte. Ho riso per mezz’ora, fino alle lacrime. Se mai riuscirò a trovarne una simile gliela metterò in testa perché dovete tutti ammirare quant’era ridicolo con quei ricci bianchi e gli occhi più blu che verdi e Aja che continuava a punzecchiarlo per chiedergli un ballo e continuava ad alzare gli occhi al cielo come se avesse preferito essere trapassato da qualcosa pur di non continuare a stare tra quelle persone. Aja assomiglia davvero troppo a Malia, la ragazza che lavora in biblioteca. A volte ho paura di portarci Esther perché sembra voler saltare costantemente addosso a Derek. Non dirlo al tuo Alpha o dovrò sopportare una settimana di stupido petto in fuori e muscoli gonfi o forse dov..”

Scott scoppia a ridere perché solo Stiles può perdersi a parlare di una cosa così stupida come i muscoli di suo marito durante una lettera così importante.

Chiudono la lettera quando orami mancano poche righe, pagano il conto, e Scott stringe la mano a Kira mentre camminano verso il mare.
Lei lo segue senza dire una parola, con lo sguardo un po’ perso come se stesse cercando di dare un senso a tutte le informazioni che ha appena ricevuto senza trovare un punto d’inizio che lo renda possibile.

Finiscono per sedersi davanti ad un chiosco che vende gelati e ne condividono uno alla menta mentre continuano a leggere.
“Questa vita, indifferentemente da come finisca e quando finisca, è stata meravigliosa Scott Josuha McCall, da qualsiasi prospettiva lo possa osservare e devo ringraziare anche te per questo.

Ti voglio bene Scott, non dimenticarlo mai.
Stiles.
P.S.: anche Derek ti vuole bene ma è troppo costipato per dirlo a qualcuno all’infuori di me e a sua figlia mentre sta dormendo. Seriamente marito dobbiamo tenere una conversazione sul condi”

La lettera si esaurisce con l’ennesimo sproloquio che Stiles dedica a Derek dedicandolo un po’ anche a loro e Kira lo bacia anche se ha in mano il cono e la menta sta sporcando la manica di uno dei pochi completi che gli piacciono.
Quando si staccano, diversi minuti dopo, Scott sa che non importa quante volete laverà quel completo, continuerà a profumare di menta anche quando l’ultima traccia sarà lavata via.

“Chissà come deve essere” commenta poi sua moglie e Scott alza le spalle in risposta prima di rimettere la lettera in tasca e continuare a mangiare quello che è rimasto di quel povero cono.

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Scott ha cinquantacinque anni e Stiles ha il viso affondato nel collo di Derek, anche lui più addormentato che sveglio.

Ha ancora troppe domande e cose che vorrebbe chiedere ad entrambi e la più ricorrente è come ci si sente ad essere innamorati della stessa persona da così tanto da perdere il conto delle vite ma sa che probabilmente non c’è una risposta e a minuti arriverà la banda bassotti per la merenda e sua moglie non sembra molto convinta di alzarsi per preparare da mangiare quindi toccherà a lui, questa volta, tentare di fare il suo meglio per lo stomaco di creature più o meno sovrannaturali.

Quando si alza Stiles spalanca un occhio, gli sorride e sussurra al marito: “Ti amo” e Derek, entrambi gli occhi chiusi, risponde: ”Lo so” e ancora una volta Scott non capisce la citazione, ma sparisce in cucina prima che qualcuno se ne possa accorgere.
 






1: questa strega,che viene nominata solo una volta, viene a controllare chi siano in ogni vita. Nella favola che Martha gli racconta è quella che concede ai due innamorati di vivere insieme per sempre.





















Note:Stiles Stilinski/Derek Hale; Allison Argent/Scott McCall; Kira Yukimura/Scott McCall; Allison Argent/ Jackson Witthermore; Erica Reyes/Vernon Boyd/Isaac Lahey; Melissa McCall/Sheriff Stilinski; Derek e Stiles sono anime gemelle; eccessivo uso del riferimento ad una favola che ho completamente inventato; eccessivo utilizzo della parola Scott; vaghi richiami a contesti storici del passato; spark!Stiles; Alpha!Derek; Derek è un così bravo Alpha che non so nemmeno da dove iniziare; past!Allison Argent/Scott McCall; Scott non è stupido ha solo bisogno di tempo per una volta (okay, maybe è solo stupido.); Stiles è la mamma del branco; hanno tutti troppi bambini; Rapheal McCall (nominato); Kate Argent (menzionata); Talia Hale (menzionata); Claudia Stilinski (menzionata); Theo Raken (menzionato); Martha Lahey (menzionata); threesome-M/M/F; poligamia; gap!age; underage (perché Stiles ha sedici anni quando si mettono insieme e Derek diciannove.); incendio a casa Hale della serie tv solo che Peter ci è schiattato e basta (I’m sorry.); Cora Hale (nominata per mezza riga, se sbatti le palpebre potresti addirittura mancarla); troppi matrimoni; ricostruzione di casa Hale; ah, Lydia rimane incinta e madre single; ha tipo una cotta per Stiles????? Perché fai queste cose.; basata su soulmates never dies dei Lazy Heart Parade e onestamente non so se sia un loro originale o una cover but they’re so good (sono inglesi e non c’è un minimo di testo da nessuna parte e mi rifiuto di mettere i Placebo come testo iniziale quindi niente introduzione musicale.); ho già scritto che hanno troppi figli? Se non l’ho fatto ho rimediato; Stiles scrive lettere e sproloquia più di me mentre faccio le note; Derek e Stiles sono una sottospecie di nobiltà per chi li conosce e conosce la loro storia (weird-o supernatural stuff);  a Stiles non piace quando Derek è troppo stressato e entra in #derekprotectsquad (che è composta da lui e se stesso); non betata  (anche perché non penso che l’auto-beta valga); il nome dello Sceriffo è John e provate a venirmi a dire che inizia per N, vi ignorerò.
 








Angolo autrice.
Ho troppi esami, cose da studiare e nomi di gente araba da imparare quando l’unica cosa che vorrei fare sono i capelli del colore del manuale del Vitolo e colazione in quel bar vicino all’uni dove abbiamo spesso un sacco di soldi ma sono andata per due giorni in giro con il sorriso al ricordo di com’era buono il cibo.
Non sono 10k ma potremo essere vagamente vicini all’arrivo di quello o forse per niente e vi sto prendendo tutti in giro perché così posso prendere in giro me stessa senza sentirmi eccessivamente in colpa.
As usual qualsiasi annotazione, commento, errore, stronzata che ho scritto e volete farmi notare sapete dove trovarmi.
Have a nice week.
Rei
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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