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Autore: HeijiHattori7HP    18/01/2017    1 recensioni
Steve non poté ignorare nuovamente quell'azione e fece un passo per avvicinarsi all'uomo di fronte a lui.
-Tony stai bene?-
-Si...è tutto ok!- rispose nascondendo un'espressione di dolore sul volto e premendo con più forza le dita sulle tempie.
-Cos'hai?- chiese preoccupato il biondo.
-Nulla! Sto bene!- esclamò Tony non riuscendo più a nascondere quell'espressione dolorante. Non voleva farsi vedere in quello stato, da nessuno e l'ultima persona che avrebbe voluto lo vedesse in quel modo era proprio Steve.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati dei mesi dal loro scontro. Le ferite erano ancora aperte, ma non si trattava di ferite fisiche, era un dolore più profondo nei loro cuori. Ormai nulla poteva essere come prima, ora era tutto diverso, sia per Tony che per Steve.

La casa era molto silenziosa, era così anche da prima, da quando la signorina Pepper era andata via per la loro "pausa", il bel miliardario si era ritrovato in quell'ambiente privo di voci, eccetto per quella di Jarvis che ogni tanto riportava informazioni di ogni tipo al signor Tony.
Era ormai notte, ma il signor Tony era ancora nel suo studio a lavorare su una nuova armatura, a perfezionare e aggiungere nuove migliorie.
-Signore il servizio di sicurezza è appena stato violato.- la voce di Jarvis risuonava nella stanza. Tony alzò lo sguardo e portò la mano alla tempia iniziando a massaggiare la zona.
-In che punto dell'edificio?-
Immediatamente apparve un ologramma della piantina dell'edificio con una zona segnata in rosso. Era la zona utilizzata dal signor Stark come atterraggio dall'alto. Immediatamente Tony infilò una delle sue armature e si recò nel punto dell'edificio indicato da Jarvis.
-Spera che non sia un uccellino come l'ultima volta.-
Un rumore. Il signor Tony alzò lo sguardo, sembrava provenire dalla stanza appena all'entrata della zona d'atterraggio.
-Credo sia meglio per te non fare alt..- disse il bel moro uscendo allo scoperto e alzando il braccio con l'intento di sferrare un attacco ma si fermò prima di riuscire a finire la frase guardando incredulo l'intruso.
-Steve?- Tony non poteva crederci, era immobile, paralizzato.
-Ciao Tony.- disse il biondo guardando l'imponente armatura che si trovava di fronte.
-Che ci fai qui?-
-Ho bisogno del tuo aiuto.-
Tony continuava a guardarlo, senza formulare alcuna frase, era incredulo e non sapeva come reagire.
-Puoi aiutarmi?- Continuò Steve.
Tony non rispose, l'unica cosa che seppe fare fu uscire dal suo involucro metallico e continuare a fissare il biondo.
-Tony?- il suo silenzio era abbastanza inquietante ma comprensibile.
-So che comparire improvvisamente in casa tua no-  -
-Ssssh!- lo interruppe Tony continuando con un impassibile silenzio.
-Tony i-  -
-Zitto!- lo interruppe nuovamente. Steve non aggiunse altro, restò in silenzio a guardarlo.
Tony si portò la mano alla fronte e iniziò a massaggiare con le dita le tempie. Sicuramente stava pensando a molte cose, non sapeva nemmeno con che frase iniziare, erano talmente tante le cose che voleva dirgli, urlargli che non riusciva a scegliere. I due rimasero in silenzio per un po'.
Cosa ti serve?- Tony ruppe improvvisamente il silenzio.
-Ho bisogno di scoprire alcune cose su...diciamo alcuni nemici.-
-Avete fondato una nuova attività di "Eroi fuorilegge che combattono il male"?- chiese ironicamente.
-Sai che non mi sarei fermato.- Uno sguardo forte era ben visibile sul volto del capitano.
-Seguimi!- esclamò Tony liberando le tempie dalle dita e rimettendo la sua armatura. I due arrivarono fino all'enorme salotto. Steve riconobbe subito quell'ambiente, era lì che discutevano nel periodo di lotta contro Ultron. Tony uscì nuovamente dall'armatura.
-Che tipo di informazioni ti servono?- la sua voce era fredda e il Capitano se ne rendeva conto, Tony era arrabbiato ed era passato a fare la parte indifferente.
-Ho bisogno di trovare il loro covo.-
-Questi "cattivoni" hanno un nome?-
-Si fanno chiamare "Dragons".-
Tony sollevò le sopracciglia sentendo il "fantastico" nome di questi nemici e subito iniziò a muovere le sue mani sulle grosse icone olografiche che gli comparivano dinanzi. Tra i due continuava ad esserci silenzio. Il capitano sapeva benissimo che non era dovuto al fatto che Tony si stesse concentrando nella ricerca, lui era capace di fare una cosa del genere ad occhi chiusi, se non parlava era solo perché era furioso. La ricerca continuava, ora però a muoversi su è giù era solo una mano, l'altra era ritornata a massaggiare le tempie. Steve notò come la cosa fosse successa anche prima ma tacque.
-Ho trovato alcune informazioni.- Tony ruppe il silenzio abbassando entrambe le mani. -Il capo di questi..."Dragons"..- risollevò le sopracciglia. -...è il qui presente Simon Baik. Ex membro della marina militare congedato con disonore per cattiva condotta nel dicembre del 2005.- espose indicando l'ologramma di fronte a lui dove vi era una foto di quest'uomo.
-Cattiva condotta? Che ha combinato?- chiese il capitano.
-Rubava le armi e le rivendeva al miglior offerente.-
-Traffico d'armi illegale.- aggiunse Steve.
-Esatto. Ora devo solamente trovare la chiave di decriptazione di alcuni file, e forse scopriremo dove si trova il loro covo.- concluse Tony riportando nuovamente la mano sulla fronte. Steve non poté ignorare nuovamente quell'azione e fece un passo per avvicinarsi all'uomo di fronte a lui.
-Tony stai bene?-
-Si...è tutto ok!- rispose nascondendo un'espressione di dolore sul volto e premendo con più forza le dita sulle tempie.
-Cos'hai?- chiese preoccupato il biondo.
-Nulla! Sto bene!- esclamò Tony non riuscendo più a nascondere quell'espressione dolorante. Non voleva farsi vedere in quello stato, da nessuno e l'ultima persona che avrebbe voluto lo vedesse in quel modo era proprio Steve. Improvvisamente si sentì girare forte la testa e non riuscì a mantenere l'equilibrio cadendo indietro.
-TONY!- Steve lo prese prima che cadesse per terra, i due erano ancora in piedi. Il capitano prese il braccio di Tony, lo portò dietro il suo collo e portò la sua mano sul suo fianco sollevandolo di peso. Lo trascinò fino al divano dove poi lo stese delicatamente.
-Tony che ti succede?- richiese il capitano chinandosi e guardando Tony, nel suo tono si notavano preoccupazione e dolcezza. Il moro si portò una mano sul viso, poi tutto il braccio.
-È solo emicrania.- rispose a voce bassa.
-Talmente forte da fare questo?-
-È a causa dell'armatura.- disse, portandosi nuovamente le dita sulle tempie.
-In che senso?-
-Anche se in minima parte l'armatura manda delle...come ti posso spiegare...delle raduazioni, diciamo come i telefonini. Non mi da problemi usarla, ma ultimamente la sto usando spesso.- rispose il moro con gli occhi chiusi.
Il capitano non rispose ma rimase in silenzio. Tony non avendo nessuna risposta chinò il capo di lato e aprì gli occhi. Fu così che si trovò faccia a faccia con Steve. Quell'attimo durò poco ma sembrò un'eternità, i due potevano sentire uno il respiro dell'altro, potevano scrutare l'uno negli occhi dell'altro. Un sussulto nel cuore di entrambi. Tony aveva la testa talmente pesante che non riusciva più a muoverla e chiuse istintivamente gli occhi nella speranza che Steve si allontanasse. Quest'ultimo però rimase lì fermo e gli posò una mano sulla testa.
-Mi dispiace.- disse improvvisamente chiudendo gli occhi e posando la sua fronte su quella di Tony che lentamente riaprì gli occhi ma rimase in silenzio.
-So che non mi hai perdonato per ciò che è successo lì. So che la mia lettera non bastava. Non ho avuto il coraggio di dirti nulla, ho avuto paura di dirti la verità.- il tono del capitano era carico di rammarico e tristezza. Tony d'improvviso ricordò, come un flashback, quel video che registrava la morte dei suoi, quel video che aveva provocato in lui tanto dolore e sofferenza. Ed ancora ora, al solo pensiero, sentiva un grosso nodo alla gola, un grosso dolore nel suo cuore. I suoi occhi si fecero pieni di lacrime ed istintivamente li chiuse. 
Steve aprì gli occhi e guardò il volto del suo amico, lo crebbe addormentato ma una lacrima solcò il volto del moro. Il capitano capì all'ora che era sveglio e sentì un grosso peso nel suo cuore. Vedere Tony in quelle condizioni, vederlo star male, non voleva. Istintivamente mosse la mano sulla sua testa in una carezza e poi la ritirò.
Sul volto di Tony ritornò un espressione dolorante.
-To- -
-Potresti...potresti prendermi la medicina?- lo interruppe il moro -È una specie di aspirina, sta nel primo cassetto di quel mobile. È l'unica medicina lì dentro.- continuò indicando con lo sguardo dove.
Steve si avvicinò al mobile e aprì il primo cassetto, con sorpresa lo trovò molto ordinato. Dentro vi erano molte carte, sopra queste c'era una busta, l'aprì.
-Queste non sono per nulla aspirine!- disse in tono di rimprovero.
-Ho detto "una specie di aspirina" non "un'aspirina", e comunque è simile.- ribatté il moro che era riuscito a girare nuovamente la testa e a coprirla con il braccio.
-Potresti almeno sapere cosa ti metti in corpo!?-
-Sta tranquillo, me l'ha data il medico, non l'ho presa di testa mia!-
-Sei proprio un idiota.-
-Proprio come te "capitan Ghiacciolo"!- esclamò a voce bassa Tony.
Steve istintivamente iniziò a ridere, una cosa abbastanza rara.
Anche Tony, sebbene in toni più bassi, a causa del dolore, rise, o meglio, sorrise. Poi ci fu una pausa, Steve prese un bicchiere d'acqua e la medicina, si avvicinò al divano, li posò sul tavolino e si girò verso Tony. Gli afferrò le spalle e con calma lo mise a sedere. Il moro ancora si manteneva la testa con la mano. Il capitano allora gli avvicinò il bicchiere e la piccola pillola.
-Non sarà mai più così vero?- chiese improvvisamente Tony. -Non tornerà tutto come prima.-
Steve lo guardò e abbassò il capo, osservando il bicchiere d'acqua. -No, non sarà più come prima.-
Tony sfoderò un sorriso freddo e triste, della sua faccia solo la bocca era visibile, il resto era coperto dalla sua mano.
-Dai prendi questa.- disse Steve offrendo il bicchiere all'amico. Pillola in bocca è un sorso d'acqua. Tony prese la medicina, posò il bicchiere sul tavolino e si riportò la mano sul volto posando le dita sulle tempie.
-Non ti odio, voglio che tu questo lo sappia, ma voglio anche che tu sappia che no, non ti ho perdonato.- disse ad occhi chiusi con la mano sul viso. Steve lo guardava e, con rammarico si trovava d'accordo con lui; se qualcuno gli avesse nascosto una cosa tanto importante sui suoi genitori o anche solo su qualcuno che ama? Lui forse avrebbe reagito in maniera simile. Nella stanza era tornato il silenzio. Ora non c'erano più rumori. Tony fece ricomparire gli ologrammi di fronte a lui, la decriptazione era quasi giunta al termine. Fece sparire gli ologrammi.
-Litigammo prima che loro andassero via.- disse Tony rompendo il silenzio. -Sono pietoso.-
-Non lo sei invece!- esclamò il capitano. -Tony eri solo un ragazzo, non addossati una cosa del genere.- continuò posando una mano sulla spalla del moro. I suoi occhi erano ancora lucidi e lo diventavano sempre di più.
-Già, ero solo un ragazzo.- concluse coprendosi il volto con la mano. Ma non riuscì nel suo intento di coprire le lacrime che arrivarono fino al suo mento ben visibile.
-Potresti rimetterlo al suo posto?- chiese Tony indicando il bicchiere. Steve si alzò. Appena fece ciò Tony scoprì il volto e asciugò gli occhi.
-Signore i file sono stati decriptati.- l'inconfondibile voce di Jarvis risuonò nel salone. Tony riaprì gli ologrammi di fronte a lui e Steve si risedette di fianco all'amico.
-Bingo.- disse Tony. Il capitano lo guardò.La loro base segreta si trova nel nord della Russia, più precisamente a Pevek..oh..- -Cosa?- -Beh hanno ben 2 basi in quel punto, devono nascondere qualcosa di grosso o...beh sono tanti dipendenti.- aggiunse ironicamente.-Questa è la planimetria dei due covi. Sono parecchio grandi. So che tu sai cosa nascondono Steve.- Tony si voltò a fissare l'amico. -Non buttarti a capofitto in ciò che è più grande di te.- il suo sguardo era così penetrante, quegli occhi così profondi erano fissi su quelli del capitano.

-Ti stai preoccupando per me Tony?- Steve non distoglieva lo sguardo. -Spero solo che il tuo sia un buon piano.
-Non preoccuparti.- fece una pausa. -Però è strano.- continuò.
-Cosa?- chiese il moro.
-Forse in quella medicina che hai preso ci sono delle proprietà che migliorano il carattere.- disse ridendo il capitano.
-Davvero molto divertente.- la faccia di Tony esprimeva tutto il sarcasmo possibile. Solo ora Steve riusciva a soffermarsi sul volto dell'uomo, piccoli graffi e qualche livido accompagnati da grandi occhiaie.
-Tony stai dormendo?- la domanda sorse spontanea. La sua bocca si apri ma per qualche momento non vi usci suono. Proprio nel momento in cui stava per dire qualcosa Steve riformulò la domanda.
-Jarvis, il signor Stark da quanto non dorme?-
-Esattamente da 57 ore, 23 minuti e 46 secondi.-
-E come mai Jarvis?- chiese ancora.
-Chi sei mia madre? Vado alle feste e mi diverto...- Tony smise si parlare, Jarvis aveva iniziato a parlare in contemporanea.
-Direi che il signor Stark stia passando un periodo di isolamento, non esce dal suo studio se non è strettamente necessario, sono 6 giorni che non lascia questo edificio.-
-...grazie Jarvis...- disse sarcasticamente Tony.
-Grazie Jarvis.- ripeté in tono completamente differente il capitano.
-Contento ora?- disse Tony guardando il biondo. Con calma si alzò dal divano, la testa ancora gli girava ma almeno riusciva a stare in equilibrio.
-Tony credo sia il caso tu vada a dormire.-
-Quando andrai via?- lo ignorò completamente l'amico.
-Aspetterò ritorni il buio.- disse Steve guardando fuori dalla finestra. Era ormai l'alba, i primi raggi del sole erano ben visibili.
-Non è molto comodo essere un criminale vero?- aggiunse Tony.
-Fai poco lo spiritoso.- effettivamente era quello il motivo principale per cui sarebbe rimasto ancora con Tony, ma forse, dopo gli avvenimenti di quella sera, quello divenne un motivo secondario.

Scusate se ci sono alcuni errori e delle volte non vado da capo ma ho trovato problemi con la pubblicazione da parte del sito.

  
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