Princess Vanity
Teneva il gomito appoggiato al tavolino da toletta. La sua mano si spostava languidamente, spostando una lunga ciocca di capelli biondi.
Se Emile avesse potuto vederla, avrebbe riso sommessamente con un moto di tenerezza sfuggito alla consueta freddezza d'animo che entrambi condividevano.
Era stato suo fratello ad aver scoperto per primo il suo piccolo segreto.
Le piaceva contemplare la propria immagine.
Non aveva nessuna fantasia in quegli istanti. Le era più che sufficiente osservare le linee del proprio corpo, come se in esse fosse contenuta la formula di una geometria perfetta.
«Vai pure, Flandre.»
La contemplazione era gelosa. Richiedeva intimità.