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Autore: _fandoms_life_    20/01/2017    2 recensioni
Appuntamento al bar, solito biliardo, solita Alex che straccia Maggie.
«Non se ne sarebbe mai andata, per nulla al mondo [...] sdraiandosi accanto a quella che, seppur le circostanze, era la creatura più bella ai suoi occhi.»
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Maggie Sawyer
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Biliardo. Stasera. Ti passo a prendere io.”
 
Ormai era un appuntamento fisso per loro: Alex si divertiva a battere Maggie, se non addirittura stracciarla, e a lei non dispiaceva affatto vedere la propria ragazza felice. Perché sì, ormai poteva definirla la sua ragazza. Si era totalmente aperta con Alex, forse più che con chiunque altro. Si fidava di lei, era un punto di riferimento, la sua roccia. Aveva perfino accettato di andare in moto con lei e di lasciarla guidare.
 
-
 
“Danvers!”
 
“Sawyer. Scusa il ritardo. Sai com’è, il lavoro.”
 
Alex le porse il casco, con un sguardo un po’ dispiaciuto.
 
“Non preoccuparti.” E sfoderò uno di quei sorrisi che Alex amava tanto. Uno di quei sorrisi sinceri, pieni di affetto e amore.
 
Probabilmente Maggie aveva accettato di lasciar guidare Alex solo per potersi sedere dietro di lei e stringerla forte per non cadere, annullando ogni distanza tra di loro, poggiando la testa sulla sua schiena.
 
-
 
“Sei proprio una frana, Sawyer!”
 
“Pft.”
 
“Ti offro un altro giro, dai.”
 
La serata andò avanti così, tra una partita e un drink, forse uno di troppo da parte di Alex, fino a quando non rimase quasi nessuno nel locale.
 
“Prima vittoria. Complimenti, Sawyer. Non pensavo ci saresti mai riuscita. Voglio dire, ti ho lasciata vincere diverse volte e sei comunque riuscita a perdere.”
Alex era palesemente ubriaca, ormai si reggeva a malapena in piedi. Per poco non cadde mentre tentava di avvicinarsi alla ragazza. Non avrebbe dovuto bere così tanto, ma a volte faceva davvero fatica a controllarsi.
 
“Ok, ok. Forse è meglio tornare a casa.”
 
Maggie sfilò le chiavi della moto dalla tasca della giacca di Alex, raggiunse il parcheggio reggendo la ragazza fino al veicolo, con non pochi rigetti e quasi cadute da parte della rossa. Andò il più in fretta possibile (per quanto si possa andare velocemente con un’ubriaca sulla moto) verso l’appartamento di Alex.
 
“Diamine, Danvers, non pensavo pesassi così tanto!”
 
Alex mugugnò qualcosa di incomprensibile. Maggie prese il mazzo di chiavi della ragazza e si precipitò a portarla in camera, cambiandole i vestiti con qualcosa di più comodo e mettendola a letto. Tornò all’ingresso per chiudere la porta – era così concentrata sul mettere Alex a letto che non si era preoccupata di farlo prima – quando si sentì dire dall’altra stanza un biascicato “Non andare.”
Non se ne sarebbe mai andata, per nulla al mondo. Non poteva certo lasciarla in quello stato, da sola.
Sorrise nel sentire quelle parole, chiuse la porta e tornò in camera, si tolse i vestiti per stare più comoda, sdraiandosi accanto a quella che, seppur le circostanze, era la creatura più bella ai suoi occhi.
Maggie si strinse a lei, avvolgendola, quasi a volerla proteggere da nemici invisibili.
Si addormentarono così, facendosi trasportare dalla stanchezza.
 
-
 
“MAGGIE?”
 
Alex, che si era appena svegliata, rimase sorpresa nel vedere la sua ragazza sdraiata accanto a lei, in intimo, chiedendosi cosa fosse accaduto la sera precedente.
 
“Mmh, Danvers, non urlare di prima mattina.” Si rigirò, mettendosi il cuscino sulla faccia.
 
“COSA È SUCCESSO?” La rossa scattò in piedi. Non era possibile che non potesse ricordare assolutamente nulla.
 
“Non è successo nulla, anche se non mi sarebbe dispiaciuto se fosse accaduto qualcosa.” Rispose Maggie con una piccola risata, facendo l’occhiolino ad Alex, che arrossì.
 
“A fine serata avevi bevuto un po’ troppo ed eri così ubriaca che ti reggevi a malapena in piedi, così ti ho riportata a casa. Mi hai chiesto di non andarmene, cosa che, per la cronaca, non avrei fatto in ogni caso. Ti ho messa a letto e mi sono sdraiata vicino a te.
Oh, ho guidato la tua moto, spero non sia un problema.”

Note: Questa è una cosa che vorrei accadesse prima o poi, e dovevo assolutamente scriverla (perché conoscendomi so già che poi la dimenticherei), quindi ho provato a scrivere una one-shot.. Mi rendo conto di essere incapace nello scrivere ff ed è più che altro un insieme di scene, però ho voluto pubblicarla per sapere cosa ne pensate :)
Oh, inoltre potrebbe esserci un leggero OOC..

 
   
 
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