Ore 7, la sveglia come ogni
mattina non smette di suonare fino a quando non mi decido ad alzarmi, mi
trascino quasi addormentata fino al bagno, apro la porta passo davanti allo
specchio mi guardo di sfuriata e proseguo ma qualcosa mi fa tornare indietro di
corsa.
-Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaa- urlo più forte che posso.
Sotto Lucia inizia a salire
le scale più velocemente possibile, - alice
che è successo?- non dice altro,
guardando la figlia ha già la risposta, ha il viso pieno di bolle, subito le
solleva la maglietta anche li ne è piena.
-hai preso la
varicella, e ora come facciamo? Non possiamo rischiare che la piccola Francesca
la prenda pure, ora come facciamo!-.
Dal corridoio sento ridere
Rudi, esco tutta arrabbiata pronta a rispondergli, ma la scena che mi trovo
davanti fa ridere più me che lui, -e
ora che hai da ridere?- mi domanda
arrabbiato.
-se mi segui in
bagno te lo spiego- entra di corsa in
bagno dove c’è ancora la mamma, lei lo guarda e praticamente entra in panico,
non bastavo io ma anche lui ha la varicella, ora si che è un vero problema….
- state fermi qui
dentro tutti e due, io vado di sotto a parlare con Giulio ed Eva, dobbiamo trovare
una soluzione per Francesca- (chi si sta
domandando chi sia è la figlia di Eva, il nome me lo sono inventato), rimasti
da soli Rudi si siede sul water ed io mi appoggio al lavandino, rimaniamo in
silenzio assoluto per tutto il tempo, sento che la febbre mi sta salendo ancora
di più non mi reggo neanche in piedi, Rudi nota subito che sono sul procinto di
cadere, forse perché anche lui sta cosi, mi fa segno di avvicinarmi e mi fa
sedere in braccio a lui, mi sembra strana come cosa ma mi piace, ho freddo,
sento rudi tremare, anche lui ha freddo, lo abbraccio, ed è cosi che ci trova
mia mamma quando torna.
-ma che state
facendo?- mi domanda subito, ha paura che
facciamo come Eva e Marco.
-avevo troppo
freddo, hai detto di stare qui, e l’unico modo di riscaldarci era questo- rispondo velocemente.
-ho parlato con gli altri di sotto, abbiamo
deciso che per evitare un contagio, sia con Francesca che con Mimmo, voi d’ora
in poi starete nella mia camera e di Giulio, che oltre tutto ha il bagno, cosi
da non uscire da li per nessun motivo-
resto scioccata, devo dormire con rudi per chissà quanto tempo.
-stai scherzando vero? Lucia non posso
dormire con Alice- mentre lo dice è tutto
rosso in viso.
-e invece devi non
avete altra scelta- e con queste parole
ci alziamo e ci dirigiamo in camera dei miei.
Spero di riuscire ad
addormentarmi subito, mi sento stanchissima, questa febbre mi sta togliendo
tutte le forze, sono in una posizione scomodissima, anche Rudi però non è messo
meglio, praticamente in questo letto con noi possono sdraiarsi altre due
persone di quanto spazio ci sta al centro, è troppo imbarazzante stare in un letto
insieme…
È quasi passata un ora, Rudi
sembra si sia addormentato, la mamma entra piano senza far rumore e mi dice
quasi sussurrando – io vado a
lavoro, Giulio è già uscito, presto usciranno anche gli altri se avete bisogno
di me chiamatemi al cellulare, non combinate casini, ok?-
-si mamma, vai
tranquilla- poggia la colazione sul comò,
si avvicina alla porta mi saluta con la mano e se ne và…. Mi giro su un fianco, è strano a dirmi ma
mentre dorme sembra un angioletto, ha una mano sotto il cuscino e l’altra
appoggiata sul materasso vicino al viso, sta sorridendo, chissà cosa sogna,
sento le palpebre farsi pesanti, chiudo
gli occhi e senza rendermene conto mi addormento.
Delle mani forti
mi stringono, mi fanno male, ho paura, vorrei gridare ma non mi esce la
voce,non riesco a muovere le gambe, sono imprigionata, mi hanno legata, calde
lacrime iniziano a scendere dai miei occhi, mi sento soffocare, voglio
scappare!!!!! Il mio cuore batte forte, tum, tum, tum, apro gli occhi velocemente, ed eccomi qui, sana e
salva dal mio incubo, e allora perché mi sento come se non sia finito? Mi sento
stringere, ho di nuovo paura, della braccia, le braccia di Rudi mi stringono in
maniera possessiva, cosa vuole farmi, mi volto e lui sta….. non posso crederci….
Sta dormendo!!! Mi viene quasi da ridere, ma
invece arrossisco dalla vergogna, ho ancora la sua mano poggiata sul mio
seno, sento la sua erezione a contatto con la mia coscia, un brivido mi scorre
in tutto il corpo, cerco di sciogliere il suo abbraccio lentamente, per paura
di svegliarlo, mi alzo dal letto e corro in bagno. Mi bagno il viso accaldato,
mi siedo nel bordo della vasca per non so quanto tempo, ed è li che mi trova
rudi.
-dovrei andare in
bagno non è che puoi uscire per favore?-
mi alzo senza guardarlo in viso, tornata in camera accendo lo stereo clicco sul
pulsante play e parte una canzone,
quella di quando ballavo in discoteca qualche anno fa, senza rendermene
conto inizio ad ondeggiare i fianchi e muovere le braccia e le mani,sento la
porta del bagno che si apre ma me ne frego e continuo a ballare, rudi si
avvicina a me e con mio shock si mette a ballare anche lui, mi mette una mano
sul mio fianco e l’altra la muove in aria, il mio corpo è incollato al suo, lo
guardo in viso, mi soffermo specialmente sulle labbra, vorrei baciarle, ma non
posso, a fermare i miei pensieri ci pensa la musica che suona le ultime note e
s’interrompe…
Mi allontano di controvoglia
da lui, mi dirigo verso il letto e mi fiondo sotto le coperte, lui fa lo stesso
,accende la tv, passiamo praticamente la restante mattinata a girare da un canale all’altro, sino a
quando la mamma torna e ci porta il pranzo..
**
Il pomeriggio lo passiamo con
Jolanda e Budino, sono venuti a trovarci dato che loro hanno già avuto la
varicella, in questo modo arriva la sera in maniera troppo veloce, dopo le
ultime raccomandazioni della mamma sono già le 23, spegniamo la tv nella
speranza di addormentarci ma ogni sforzo è vano, queste bolle non ci danno
tregua vorrei grattarmi ovunque, mi rigiro da un lato all’altro.
-che hai?
Mi domanda Rudi
-le bolle, mi
danno troppo fastidio- rispondo
grattandomi un braccio.
-anche a me ne
danno sai!!! Ma cerca di resistere e non grattarti.- come se fosse facile non grattarsi.
-mi verrà una crisi cosi, questo prurito non
smette, il pigiama mi da troppo fastidio, ma ho freddo e quindi se lo levo avrò
ancora più freddo- dico quasi alle
lacrime.
-lo vorrei
togliere anche io sto pigiama, l’elastico che poggia sopra le bolle mi sta
facendo morire dal dolore- lo dice
mettendo le mani sotto le coperte, lo sento muovere, non capisco che fa, ma
quando esce i pantaloni da sotto le coperte ho capito, - Alice levatelo anche tu, non c’è motivo di
farti male, in fin dei conti siamo fratello e sorella, e poi sei coperta non ti
vedo mica- ha ragione non c’avevo
pensato, lo imito subito e mi sento già meglio, ma cosi sto morendo di freddo.
-hai ragione cosi
si sta meglio, ma ora ho freddo!- senza
neanche rispondermi si avvicina a me poggia un braccio sulle mie spalle in modo
da avvicinarmi a lui, ora ho le testa poggiata nel suo addome e le sue gambe
sono intrecciate alle mie,mi da un bacio nella fronte e io per ricambiare
avvicino la bocca al suo mento ma lui non so per quale ragione
contemporaneamente abbassa la testa ed il bacio invece che del mento glielo do
sulle labbra, il tocco è cosi leggero,sto per allontanarmi, ma lui mi blocca e
approfondisce il bacio, nessuno mi ha mai baciata cosi, la mano che mi
circondava la spalla inizia a scendere lungo la mia schiena sino a fermarsi sul
mio sedere, ci stacchiamo dal bacio con il respiro affannato.
-rudi ma che ci sta succedendo?- gli domando spostandomi dall’abbraccio.
-non lo so manco io, ma so che non voglio
smettere- e dicendo queste ultime parole
riprende a baciarmi.