Videogiochi > Final Fantasy X
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Autore: bluemary    10/04/2005    5 recensioni
Sin è morto, ma c'è chi soffre per il prezzo pagato... Questa è una delle prime fic che ho scritto, mi è venuta di getto appena finito Final Fantasy X ed è ambientata subito dopo aver battuto Sin, (quindi se voi dovete ancora farlo, vi sconsiglio di leggere o potreste rovinarvi il finale). Più che una nuova storia è solo un insieme di pensieri. Spero vi piaccia e attendo commenti (non fatevi scrupoli)!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Abbiamo vinto.

Una lacrima scende sul mio viso.

Non riesco a sorridere, non sapendo che tu non ci sei più.

Tidus...quanto mi manchi!

Se solo tu fossi ancora qui...

Avrei tante cose da dirti, tante emozioni da donarti.

Te ne sei andato all'improvviso, lasciando una lacrima amara nella vittoria e il vuoto nel mio cuore.

Fischio nel vento guardando il mare e all'improvviso ti vedo, il volto sorridente da eterno bambino, i capelli biondi e spettinati...ma la tua immagine svanisce subito, è solo un'onda che si diverte a imitare il tuo sorriso.

Ancora una volta il cuore mi si stringe, non vuole credere che tu te ne sia andato, andato via per sempre.

Non può accettare di aver perso una persona così importante.

Eppure ti rivedo mentre ci saluti ancora col sorriso sulle labbra, poi la tua espressione disperata e le tue braccia attorno a me, un tocco che il mio cuore non cancellerà mai.

Mi ricordo ancora la tua espressione quando ti sei svegliato da quello strano sonno e quando hai parlato con l'intercessore, da allora nel tuo sguardo c'era un'ombra che nemmeno il tuo sorriso poteva cancellare del tutto.

Eppure sei sempre stato forte, mai un rimpianto o un'esitazione.

Eri sicuro e determinato ad arrivare fino alla fine, quella di tuo padre, la tua, non importava purchè riuscissimo a battere Sin.

Tu, un ragazzo di Zanarkand, promettente stella del Blitzball, eri pronto a morire col sorriso sulle labbra per un mondo che non era il tuo, mentre io, un'invocatrice cresciuta nel culto di Yevon e da sempre preparata al sacrificio

avevo paura.

Buffo, non trovi?

Mi sentivo forte perchè mi sacrificavo per gli altri, mi sentivo coraggiosa a offrire la vita.

Ci vuole coraggio per morire.

Ma ce ne vuole anche per continuare a vivere.

Lo capisco solo ora.

Dolorosamente.

Respiro a fondo per rinchiudere nel mio animo le lacrime che minacciano di sgorgare numerose.

Sono successe tante cose da quando te ne sei andato...cose che dovevo - che VOLEVO - vivere con te, perchè per me questa non era la tua storia, ma la nostra vita.

Se ora fossi accanto a me noi staremmo ridendo pensando a Wakka che si è appena dichiarato a Lulu, oppure ti sforzeresti di rimanere serio per fare da testimone al loro matrimonio, perchè, in fondo, è merito tuo se lei ha accettato; poi potremmo andare a farci un giro sulla nave volante insieme a Rikku, che ti considerava un fratello maggiore, e a Kimahri, che continua a farmi da guardiano anche se non ce n'è più bisogno. Passeremmo delle ore a ricordare Auron, i suoi insegnamenti e la sua guida, si parlerebbe di mio padre e del tuo, e tu fingeresti che non t'importa nulla, perchè odi tuo padre, anche se mentre lo dici i tuoi occhi luccicano e le lacrima scorrono nel tuo cuore.

E dopo aver parlato andremo a Zanarkand da soli, a vedere il tramonto per mantenere una vecchia promessa, e tu ti volterai verso di me e mi dirai che mi ami, perchè sai che senza di te io non posso esistere

 

L'avevi promesso, ricordi?

Ma Zanarkand è in frantumi come il mio cuore e i miei sogni sono sbiaditi assieme alla tua immagine.

Sei un bugiardo.

Lo sussurro piano nel vento.

 

Dietro di me un rumore, dei passi familiari si avvicinano.

Il mio cuore batte dolorosamente veloce, mille volte ho pregato per quel momento, ma rimango immobile a fissare il mare.

Non voglio rimanere nuovamente delusa.

Una spada tintinna in maniera inconfondibile mentre qualcuno - Tidus - cammina verso di me.

Mi volto di scatto e aspetto che la tua immagine svanisca lasciandomi a fissare il vuoto.

Ma tu mi sorridi e mi tendi la mano.

La sfioro, quasi sorpresa di sentire la tua pelle - il tuo calore - invece dell'aria.

Allora capisco che non è un sogno, è la realtà, e sento le lacrime bruciarmi la guance mentre mi perdo nel tuo abbraccio.

Le tue labbra emettono un dolce sussurro prima di appoggiarsi sulle mie

-Sono tornato per mantenere una promessa-

   
 
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