Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: momo_chan98    28/01/2017    1 recensioni
Ecco a voi la mia prima One Shot su Fairy Tail! Vi avviso già da subito che non sarà allegra, quindi se non volete piangere o deprimervi vi conviene girare al largo :).
Il titolo e alcuni dialoghi li ho presi dalla canzone dei Finley "Per Sempre" che vi lascio nel caso in cui vogliate ascoltarla.
Detto questo, vi auguro una buona lettura!
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era una sera d'autunno, una di quelle dove la luce del tramonto non dura molto e il freddo della notte inizia a bussare alle porte dell'inverno. Un ragazzo stava davanti ad una lapide con dei fiori in mano, stringendoli nervosamente. Sul suo viso apparve un sorriso, uno di quelli amari dove, però, apparivano anche malinconia, tristezza e solitudine. Uno di quei sorrisi che si fanno quando ci si è rassegnati che la persona cara non tornerà più.
< È da un po' che non ci si vede, né Luce? >
All'improvviso, pronunciando quel nome, su quel volto, apparve una lacrima, seguita da un'altra e poi un'altra. Il sorriso venne presto sostituito da un pianto doloroso e il ragazzo, non riuscendo più a sopportare il dolore, si inginocchiò a terra, di fronte alla lapide, coprendosi il viso con il braccio, come se non volesse farsi vedere in quello stato dalla pietra, fredda sostituta della persona defunta.
Ora vi starete chiedendo chi è quel ragazzo che piange così dolorosamente di fronte ad una lapide.
Egli è Natsu Dragneel, il Dragon Slayer del fuoco, mago di Fairy Tail, una delle gilde più forti del Paese. Il corpo che giace nella nuda terra è, invece, quello di Lucy Heartfilia, sua compagna di team, nonché sua fidanzata e quella che sarebbe dovuta diventare sua moglie e la madre di suo figlio. Già, sarebbe. Sarebbe successo tutto questo se non fosse accaduto quell' incidente, quel fottuto incidente di cui Natsu si sente completamente responsabile.
< Lucy... m- mi dispiace... è tutta colpa mia. S-se non mi fossi intestardito... tu, no anzi, voi sareste ancora vivi >
Stava cercando di placare quelle lacrime che, selvagge, scendevano copiose dal suo viso.
Era successo tutto due anni prima.
Lui ed Happy avevano deciso di andare in missione. Ne avevano scelta una facile, o almeno così sembrava, per dare la possibilità a Lucy di cavarsela senza che rischiasse troppo. Solo che quel giorno, la ragazza diceva di non stare molto bene
< E dai! Appena saremo in missione passa tutto! >
Le aveva risposto sorridente il Dragon Slayer del fuoco. La maga stellare si fece convincere, come suo solito, dall'entusiasmo del ragazzo.
Camminarono qualche ora per arrivare a destinazione, ma mentre si avvicinavano all'abitazione del loro cliente, vennero circondati da un gruppo di teppisti. Questi riferirono di far parte di una gilda oscura, sconfitta mesi prima da Fairy Tail, e che avevano inventato una richiesta di aiuto per attirare dei membri e vendicarsi su di essi per la fine della loro gilda.
Il combattimento fu inevitabile. Un Natsu infuriato metteva KO i nemici senza sforzo, Lucy combatteva con Loki e la sua fidata frusta e anche Happy ci metteva del suo.
Ma improvvisamente accadde.
Lucy cadde a terra colpita da un malore e un uomo approfittò della situazione scagliandole una freccia che le trafisse il ventre.
Né Loki, né Natsu riuscirono ad evitare l'inevitabile: Lucy era stata ferita pericolosamente.
< Natsu! Devi scappare, o Lucy non ce la farà! Qua ci penso io! >
Loki stava provando a spronare il rosato, ma lui era come in trance: non riusciva a muoversi, tutto intorno a lui era fermo, come se non esistesse. Riusciva solo a starsene inginocchiato accanto alla ragazza che amava e che non era riuscito a proteggere. La mano tremante spingeva sulla ferita sanguinante che provocava così tanto dolore alla giovane donna.
< Natsu vai! >
Loki venne nuovamente ignorato.
Fu Happy che riportò alla realtà il ragazzo, dandogli un colpo in testa.
< NATSU SVEGLIATI! VUOI CHE LUCY MUOIA? >
Natsu improvvisamente si risvegliò e si girò verso il gatto blu
< Happy... >
Disse con voce tremante e colma di dolore mentre piangeva
< Corri da Porlyusica! Lei saprà cosa fare! Qui ci pensiamo io e Loki >
Senza farselo ripetere due volte, il ragazzo scattò in piedi e corse a perdifiato con la ragazza in braccio sulla via del ritorno.
Dopo qualche chilometro, non sapeva esattamente neanche lui quanti, la ragazza tossì e gemette dal dolore.
Si girò verso di lei e solo allora si accorse del sangue che usciva dalle labbra della ragazza, formando dei piccoli rivoli che le sporcavano il volto pallido.
Natsu la posò delicatamente a terra e cominciò a scuoterla per le spalle per tenerla sveglia
< Na- cough -Natsu... >
< Ehi Lucy, non parlare ok? Non ti devi sforzare. Pensa solo a guardarmi, va bene? >
Le disse dolcemente accarezzandole i capelli. Poi si tolse la sua sciarpa e si girò verso la ferita. Con delicatezza gliela avvolse attorno per tentare di fermare l'emorragia
< La tua -cough- sciarp- >
< Shh va tutto bene >
Lucy provò ad alzarsi e parlare, ma venne fermata da Natsu che le accarezzò il volto e poi la prese nuovamente in braccio e tornò a correre
Verso sera arrivarono nei pressi della casa della dottoressa Porlyusica, ma dovevano fare ancora un bel pezzo di strada
< H-Ho freddo... >
Cominciò la bionda dopo ore di silenzio. Natsu la strinse ancora di più a sé per scaldarla e con un sorriso nervoso e preoccupato la rassicurò
< Tranquilla Luce, stiamo per arrivare >
Disse con voce tremante e interrotta dal fiatone
< Sto moren- cough- >
< Ma cosa dici, Lu? Vedrai che andrà tutto bene, quando Porlyusica ti curerà ti rimarrà soltanto un graffietto, vedrai >
Provò a dire più per convincere se stesso che la sua interlocutrice.
Caddero nuovamente nel silenzio. Si sentivano solamente i passi pesanti del ragazzo che correva e il respiro irregolare della ferita.
Quando Natsu avvistò le luci della casa della dottoressa, iniziò a chiamarla urlando il suo nome
< Porlyusica! Ehi vecchia! Ci sei? Ho bisogno del tuo aiuto! >

Sentendo tutto quel baccano, la vecchia signora uscì dalla sua dimora
< Chi è che mi disturba a quest'ora? Odio gli umani... >
Sussurrò l'ultima frase la donna, ma si bloccò quando vide in che condizioni fosse la ragazza in braccio a quell'urlatore.
< Entra ragazzo o la tua amica non sopravvivrà a lungo. Anche se credo che non ce la farà comunque >
< Lei è la mia fidanzata, non la mia amica ed è molto forte, quindi vivrà! >
Le urlò contro il rosato
< Se ne sei convinto tu... ascolta, io ora la opero, non ti prometto niente, ma tu non ti muovere da qui finché non avrò finito, qualsiasi cosa tu senta. Hai capito? >
Natsu semplicemente annuì e Porlyusica prese in braccio Lucy e la portò nella sala operatoria
Happy e Loki arrivarono qualche ora dopo l'inizio dell'intervento, ma il castano se ne andò quasi subito per avvertire gli altri spiriti delle condizioni della loro amica.
Verso l'alba la porta si aprì. Vi era Porlyusica con la sciarpa sporca di sangue in mano.
< Questa deve essere tua ragazzo >
Disse seria. Aveva due grandi macchie scure sotto gli occhi ed era molto provata per aver lavorato tutta notte. Non che Natsu ed Happy fossero messi meglio: anche loro non avevano chiuso occhio.
< S-Sì grazie >
Natsu allungò le mani per prendere il pezzo di stoffa, poi continuò
< Lei come sta? >
Chiese preoccupato. Happy era rimasto sulla sedia dove aveva aspettato tutto quel tempo ed ora attendeva con ansia la risposta della vecchia
< Mi dispiace, per il bambino non c'è stato niente da fare, ma- >
Venne bloccata subito dalle domande del ragazzo
< A-Aspetta, q-quale bambino? >
Sul suo volto si disegnò una smorfia di terrore.
Porlyusica sospirò
< Era incinta, ma solo da poco, forse non se ne era neanche accorta >
< N-Non può essere... >
Esordì un Natsu esausto e disperato
< Natsu, ecco perché non stava bene... >
Questa volta fu Happy a parlare
< Comunque adesso sta riposando, ma non ci sperare ragazzo, probabilmente ci lascerà entro pranzo, se non prima >
In quel momento negli occhi del ragazzo si poteva vedere chiaramente il terrore di chi stava per perdere la persona più importante della sua vita
< LEI DOV' È?! DEVO VEDERLA! >
La rosa gli indicò una porta chiusa accanto alla sala operatoria. Il ragazzo seguì l'indice della donna con lo sguardo e appena raggiunse il suo obiettivo, scattò verso di esso seguito da Happy.
< Non fate troppo rumore >
Disse pacatamente loro la donna. Ma era troppo tardi: Natsu spalancò rumorosamente la porta, fermandosi solamente dopo essere entrato
< Ehi... sei già sveglia... >
Un sorriso tirato per trattenere le lacrime gli comparve sul volto
< Natsu... il... il bambino... >
Stava piangendo, completamente distrutta da quello che era successo e da quello che aveva appreso, quindi Natsu decise di avvicinarsi lentamente alla sua amata cominciando ad accarezzarle i capelli di un biondo ormai spento e sussurrandole parole dolci. Quando si calmò cominciò a parlare
< Natsu, promettimi una cosa >
< Di cosa si tratta? >
< Promettimelo e basta... >
Lo guardò supplichevole
< Va bene... lo prometto, ora spara >
< Promettimi che quando morirò tu non ti arrenderai e che continuerai a vivere come hai sempre fatto... >
< Lucy io... non... >
< Natsu! >
Lucy lo guardava seria
< D'accordo... ma tu non morire... >
Gli chiese disperato Natsu mentre le stringeva leggermente la mano. Lei distolse lo sguardo e lui capì che lei si era già arresa. Ma non la incolpò, anzi la sostenne e le stette accanto per tutto il tempo con Happy, finché non arrivò il momento. A Lucy iniziavano a chiudersi gli occhi e la sua pelle diventava sempre più bianca e fredda
"Senti gli occhi pian piano chiudersi come se fosse il sonno ma è un dolore che rimarrà legato sempre al mio domani. Io spero solo che... di continuare questo lungo viaggio non ti deluderò "
Pensò Natsu prima di dire addio alla sua amata con un pianto disperato.
Happy lo portò via da lei con molta fatica poiché non voleva staccarsi dal corpo freddo della ragazza, poi si diresse alla gilda dove diede la brutta notizia.
Il giorno dopo ci fu il funerale. Nessuno parlava, tutti piangevano. Da quel giorno tutti provarono ad andare avanti, anche se difficilmente, mentre Natsu non fu più quello di una volta. Non sorrideva più, per una settimana non mangiò e non bevve, ma non continuò per molto grazie ad Happy che piangendo gli aveva detto
< Non voglio perdere anche te >
Per due settimane non accettò visite, infatti solo il gatto aveva questo privilegio, e per un mese non uscì di casa, la stessa casa dove abitava la coppia, quella della bionda. Fu Gray che lo costrinse ad uscire e continuare a vivere, ma Natsu non tornò mai quello che era. Sempre serio, evitava tutte le risse e ignorava le provocazioni che gli altri ragazzi gli lanciavano. La scomparsa di Lucy si faceva sentire.
Ma ora eccolo qui, davanti alla SUA tomba, dopo due anni che non era mai venuto a trovarla, quando finalmente pensava di non sentire così tanto la sua mancanza, o come dice lui, dopo aver trovato le palle di farsi avanti.
< Lo sai vero? Lo sai che non mi scorderò mai di te. Tu resterai per sempre nei miei pensieri. Come hai pensato che potessi andare avanti come se non fosse successo niente? >
Natsu piangeva come il giorno della sua morte e i giorni seguenti, ma una folata di vento caldo gli asciugò gli occhi
"Natsu..."
Una voce accompagnava quella brezza improvvisa. Una voce che Natsu avrebbe riconosciuto tra mille.
< Lu...cy... >
"Natsu non ti arrendere, me lo hai promesso, ricordi? Io sarò sempre con te, ti proteggerò non ti preoccupare"
Il ragazzo alzò gli occhi ancora in lacrime per seguire quella voce. Era ormai notte e in cielo si poteva vedere chiaramente che una stella brillava più luminosa di qualunque altra.
"Finalmente mi sei venuto a trovare, sai mi sei mancato tanto..."
Un'altra calda folata gli accarezzò le guance.
< Luce... m-mi disp- >
"Non ti preoccupare"
Una risata gioiosa si fece largo nelle sue orecchie
"Però da ora in poi vieni a trovarmi più spesso, mi farebbe molto piacere"
< Sì! >
Disse il Dragon Slayer alzandosi sorridente e asciugandosi le ultime lacrime. Non poteva vederla, ma era sicuro che anche la maga stellare stesse sorridendo.
< Natsu... >
Questa volta fu Happy a chiamarlo, un po' preoccupato
< Tranquillo Happy, sto bene >
Si girò verso la macchietta blu con un sorriso sincero, mettendo in mostra i suoi lunghi canini.
Per tutta risposta il gatto gli volò sopra la testa, appoggiandosi su di essa, finalmente felice di vedere il suo amico-padre sorridere.
< Sai Happy, ora ho finalmente capito. Io, no, noi non ci dimenticheremo mai di lei, ma... >
Si fermò un attimo per indicare un punto lontano nel cielo. Diede il tempo al gatto di seguire il suo dito verso la sua stella
< ...Ma Lucy sarà sempre la stella che da lassù ci farà da guida >
Happy annuì felice alla dichiarazione dell'amico
< Lei è la mia Luce: non mi lascerà cadere nel buio >
Disse sussurrando il mago, come per convincersi ancora di più.
I due restarono a fissare il cielo ancora per qualche minuto, poi Natsu posò finalmente sulla tomba quei fiori, promettendo di tornare anche il giorno dopo.
Dopo si rivolse al gatto con un altro sorriso e gli occhi pieni di determinazione
< Andiamo Happy, dobbiamo tornare alla gilda: devo farla pagare alla Ferraglia arrugginita e a quello Spogliarellista delle nevi per le prese in giro di questi due anni! >
Ad Happy comparve qualche lacrima che andava ad intaccare il musetto sorridente, ma prontamente le rimosse con la zampetta
< Aye sir! >
In questo modo, allegri e pieni di energia, uscirono dal cimitero e si avviarono verso la gilda.
Natsu sputava fuoco dalla bocca, carico per dover cominciare una rissa, mentre Happy svolazzava qua e là, sostenendolo e incitandolo.
Se qualcuno avesse teso l'orecchio in quel momento, si poteva sentire una risata cristallina nel venticello che scorreva tra le foglie degli alberi. Era la risata di Lucy che da lassù aveva assistito a tutta la scena.
"Grazie Natsu per non esserti arreso.
Sappi che ti amerò
per sempre."
Fine.
   
 
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