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Autore: Shainareth    31/05/2009    1 recensioni
[Gundam SEED] «Per tua informazione», cominciò la bionda, piccata, «io non lo stavo tallonando.»
«Non ho detto che lo tallonavi. Ho solo detto che lo tenevi d’occhio», la corresse l’altro, serafico.
«Il tono in cui l’hai detto implicava altro», lo accusò lei.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha, Kira Yamato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Stalking




«E questo a cosa serve?»

   «È il controllo della pompa idraulica.»

   «E questo?»

   «Top secret.»

   «E questo pulsante qui?»

   «Serve per… Non toccare!», la riprese, timoroso che lei potesse combinare chissà quale guaio.

   «Questa leva, invece?»

   «Top secret.»

   La fanciulla non tollerò quell’ennesima risposta taciuta, ma avendo giurato di non insistere riguardo ai segreti che custodivano i due Gundam alimentati ad energia nucleare, si limitò a mettere il broncio, mugolando un lamento dall’arcano significato e facendo gli occhioni.

   Kira sorrise. «Potrai fare quel faccino quanto vuoi, ma sappi che non attacca.»

   «Certo, perché per te sono un uomo mancato», borbottò la ragazza, arrendendosi e tirando la testa fuori dal Mobile Suit dell’amico, al momento caricato negli stabilimenti di Morgenroete insieme al Justice di Athrun.

   «No, no…», iniziò a discolparsi lui, benché sapesse di stare in parte mentendo. Cagalli gli piaceva molto anche per via del suo atteggiamento da maschiaccio che riusciva ad eclissare non appena indossava un abito femminile: una metamorfosi sconvolgente. «Perché metti sempre in mezzo questo discorso?»

   «Forse perché in passato hai già accennato ben due volte alla cosa», gli ricordò lei, stizzita, voltandogli le spalle ed accucciandosi sui talloni per scrutare dall’alto l’ampia sala in cui si trovavano. «Dov’è Athrun?»

   «Non eri tu quella che lo teneva d’occhio?» La principessa volse il capo all’indietro per regalargli un nuovo sguardo torvo. Kira non se ne curò e riprese a studiare gli eventuali aggiornamenti da apportare al software del Freedom.

   «Per tua informazione», cominciò la bionda, piccata, «io non lo stavo tallonando.»

   «Non ho detto che lo tallonavi. Ho solo detto che lo tenevi d’occhio», la corresse lui, serafico.

   «Il tono in cui l’hai detto implicava altro», lo accusò la figlia di Uzumi Nara Athha.

   «O forse sei tu ad avere la coscienza sporca», mormorò il giovane, divertito, facendola inorridire.

   Cagalli si levò ritta sulle gambe, il naso all’aria, i pugni sulle anche. «Guarda che non me ne frega un accidenti di quel damerino.» Il suo amico questa volta non ribatté, pur continuando a ridersela sotto i baffi per quella serie di implicite ammissioni da parte sua. «È solo che vorrei evitargli di commettere altre sciocchezze, visto quanto è stupido.» Qualcuno la chiamò dabbasso. «E con questo il discorso è chiuso», volle mettere in chiaro lei, prima di ruotare gli occhi in direzione della persona che la stava cercando. Sobbalzò: Athrun. «Che c’è?», gli domandò con voce malferma.

   «Nulla, volevo solo sapere dov’eri finita», fu la risposta che le fece curvare le labbra verso l’alto in segno di vittoria.

   «Scendo subito», annunciò. Quindi, estremamente soddisfatta, tornò a concedere la propria regale attenzione a quel malfidente di Kira. «Visto?», esordì, schioccando le labbra. «Non sono io a tallonare lui.» Così dicendo, balzò sul montacarichi per raggiungere il suolo, mentre l’altro si lasciava andare di cuore ad una risatina sommessa.

   Posati i piedi per terra, Cagalli trotterellò accanto al giovane appena sopraggiunto. «Kira sta aggiornando il software?»

   «Fra le altre cose», scrollò le spalle lei, decidendo di dimenticarsi delle insinuazioni subite. «Come mai mi cercavi?», indagò, ringraziando per la lattina di limonata che lui le stava porgendo.

   Athrun iniziò a camminare verso il Justice, pronto a mettersi al lavoro. «Nulla, te l’ho detto. È solo che di solito mi bracchi come se fossi un mastino, per cui, non vedendoti, ho cominciato a preoccuparmi», la prese in giro anche lui, forzandosi a bere un sorso della propria bibita per camuffare l’espressione del volto.

   La principessa, che aveva iniziato a seguirlo ancora una volta, bloccò il passo, inferocita. «Sto solo controllando che tu non faccia altre idiozie», ripeté perciò quanto già precisato a Kira.

   «Okay.»

   «Okay un accidenti», bofonchiò, risentita da tanta nonchalance da parte del ragazzo. «Se ti do fastidio, posso sempre tornare lassù.» Puntò un dito verso il Freedom.

   «Mai detto che mi dài fastidio», le assicurò il soldato, raddolcito. Tanto bastò perché Cagalli riprendesse ad accodarsi a lui. «Ma se stai per chiedermi di farti dare un’occhiata al Justice, toglitelo dalla testa.»

   «Uhm… No, ormai ho rinunciato ad impicciarmi dei vostri Mobile Suit: non sono abbastanza intelligente per capirne il funzionamento», riconobbe senza farsi problemi. Dopotutto, fin da quando era nata, era stata abituata ad avere a che fare con i Coordinators e con le loro strabilianti capacità fisiche ed intellettive.

   «Allora, se fai la brava, ti faccio provare il programma per la simulazione.»

   Quella proposta le fece illuminare gli occhi. «Sul serio?»

   Athrun si fermò ai piedi della propria unità e si volse a guardarla. «Mi starai comunque alle costole, tanto vale unire l’utile al dilettevole, no?»

   «Kira!», vociò Cagalli, felice come una bimba, senza smentire la propria intenzione di rimanere appiccicata al disertore di ZAFT. Il pilota del Freedom fece capolino dall’abitacolo. «Athrun mi fa provare il simulatore! È molto, molto più gentile di te!»

   «Non dicevi che è uno stupido?», la provocò ancora l’altro, contento per lei.

   «Mai quanto te!», ribatté ferocemente la principessa, mostrandogli il pugno e, al contempo, minacciando di lanciargli contro la lattina ancora chiusa.

   Dal canto suo, lo stupido in questione sospirò con rassegnazione. «Salta su, prima che cambi idea…»













Anzitutto vorrei chiedere scusa per gli erroracci commessi nella shot precedente: ripetizioni a parte, ieri, nella rilettura, sono inorridita nel rendermi conto di aver sbagliato ben due tempi verbali! Ovviamente sono corsa a correggere, ma... che figura! >_<
Tornando invece alla fic di oggi, spero si capisca che è ambientata tra il chiarimento di Kira e Athrun a Orb e la partenza dell'Archangel e della Kusanagi per lo spazio. Confesso di aver preso spunto da una doujinshi sfogliata ieri sera... anche se la trama è completamente diversa, visto che quella aveva un finale a luci rosse (AsuCaga, of course). XD Credo che giusto l'ambientazione sia simile... Anzi, ora che ci penso, nella doujinshi compariva anche Lacus (per due o tre vignette), quindi probabilmente la storia doveva riferirsi al periodo dei nostri nello spazio... Boh.
Concludo ringraziando quanti leggono, ed in particolar modo NicoDevil, Rinoa87heart e La sognatrice per aver commentato e/o aggiunto la precedente shot fra i preferiti. ^^
Shainareth





  
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