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Autore: myonlyloveKlaine    29/01/2017    3 recensioni
Dal testo:
"Yoongi aveva sempre trovato qualcosa di estremamente poetico nel modo in cui Jimin pronunciava il suo nome; era un accento, un modo particolare di unire una dopo l'altra le lettere che lo componevano che riusciva a scomporre il ragazzo dopo pochi secondi e farlo ammorbidire come nessun altro riusciva. Ne sarebbe uscito per sempre sconfitto, questo lo seppe fin dal primo giorno che incontrò quel dolce ragazzo un po' bassino che con l'aria da duro ma il volto innocente sperava di entrare nell'agenzia."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata alle mie persone,
che ci sono per me anche quando non ci sono per me stessa.

WHEN I WAS YOUR MAN
Same bed, but it feels just a little bit bigger now

Yoongi sentì le proprie labbra muoversi leggermente, al ritmo di qualcosa che non era controllato dal proprio corpo, ma piuttosto da qualcuno che si stava premendo contro di esso. Era ancora troppo addormentato per capire esattamente cosa stesse succedendo, non provava neanche a divincolarsi tanto era abbandonato a metà tra il sonno e quel dolce dondolio che sapeva di pesca e che ora gli stava inebriando la mente e i sensi. Improvvisamente sentì qualcuno avvicinarsi ancora di più al proprio volto e accarezzargli con il naso l'orecchio destro, facendo venire i brividi al ragazzo non appena le punte dei capelli dell'altro gli sfiorarono il collo e il respiro mozzato irrigidirgli il corpo per come scivolava sulla propria pelle senza alcuna resistenza. "E' ora di alzarsi Yoongi".

Yoongi aveva sempre trovato qualcosa di estremamente poetico nel modo in cui Jimin pronunciava il suo nome; era un accento, un modo particolare di unire una dopo l'altra le lettere che lo componevano che riusciva a scomporre il ragazzo dopo pochi secondi e farlo ammorbidire come nessun altro riusciva. Ne sarebbe uscito per sempre sconfitto, questo lo seppe fin dal primo giorno che incontrò quel dolce ragazzo un po' bassino che con l'aria da duro ma il volto innocente sperava di entrare nell'agenzia. Lo seppe quando dopo quattro anni che era lì con loro si era perdutamente innamorato di lui, nonostante avesse tentato in tutti i modi di non farlo accadere e si fosse buttato anima e corpo nel lavoro e sulla musica. Se ne accorse quando Jimin due anni prima sussurrò il suo nome prima di baciarlo nella sala prove, con le luci spente e l'eco della canzone appena provata che rimbalzava tra le pareti e rimaneva sospesa in aria. Yoongi capì che non c'era rimedio a quello che provava dal momento stesso in cui quel ragazzo era entrato nella sua vita; perciò nonstante fossero passati anni Yoongi ancora non si capacitava di come Jimin fosse ancora lì accanto a lui, a svegliarlo dopo una notte passata insieme e ad incantarlo con la sua voce.

Finalmente si decise ad aprire gli occhi e Jimin lo salutò con altro bacio sulla bocca, che fu prontamente ricambiato e che portò i due a rilassarsi di nuovo sul letto passando una buona mezz'ora a scambiarsi baci passionali senza mai riuscire a riprendere fiato. Stranamente fu Jimin stesso che con i capelli scompigliati e il volto rosso decise di frenare la situazione, allontanandosi velocemente dall'altro e bloccando ogni altro possibile contatto poggiando una mano contro il petto di Yoongi.

"Dobbiamo smetterla o qualcuno verrà a bussare chiedendo di nuovo perchè non siamo ancora in sala con gli altri a fare colazione" Jimin guardò fisso negli occhi di Yoongi, ma nonostante il tono volesse sembrare autoritario il volto scosso e le labbra rosse per i baci tradivano il suo atteggiamento.

"Se bussano gli diciamo che siamo indaffarati a fare altro, vedrai che se ne andranno velocemente" Jimin diventò tutto rosso e urlò il nome di Yoongi tirandogli una cuscinata e facendolo ricadere sul letto in un disordine di coperte. Yoongi adorava far andare in escandescenza Jimin anche solo per vedere il suo volto arrossarsi copletamente e le sue orecchie diventare infuocate. A quel punto toccava a lui controbattere e con il proprio cuscino Yoongi cominciò a rincorrere Jimin per la stanza tentando di colpirlo ma con scarsi risultati. Finiva sempre così da un po' di tempo a quella parte, loro due che faceva i cretini e si divertivano a rincorrersi appena svegliati. Era diventata una cosa loro.

Non l'avrebbe mai ammesso a nessuno, forse neanche a se stesso, ma amava Jimin.
 
Our song on the radio, but it don't sound the same
"Yoongi"
"Cosa c'è"
"Yoongi"
"Jimin ti prego parla, sto guidando"

Jimin si sporse leggermente verso il lato del guidatore e cominciò a canticchiare lascivamente a due millimetri di distanza dall'orecchio di Yoongi, che ignaro dei piani del ragazzo per poco non andò contro un palo invece di girare a destra come dicevano le indicazioni. Jimin ghignò e senza alcun rimorso continuò a cantare a poca distanza dall'altro, mentre con una mano alzava lentamente il volume della radio per rendere comprensibili anche a Yoongi le parole che gli stava dedicando.

"Don't walk away, don't roll your eyes
They say love is pain, well darling, let's hurt tonight
"

Il vento scompigliava i capelli del ragazzo e il sole rendeva difficile anche solo guardare il cielo, ma Jimin cantò tutta la canzone senza mai scomporsi e guardando fisso Yoongi attraverso lo specchio dell'auto cercando di trasmettergli tutto quello che a parole non gli aveva mai saputo dire. Quando la canzone finì Yoongi era fermo già da un minuto al lato della strada, incapace di parlare o muoversi o anche solo guardare Jimin dopo quello che aveva appena vissuto. Gli occhi di quel ragazzo e la sua voce lo avevano trafitto ed era inutile sperare che nulla sarebbe cambiato perchè in quell'esatto momento cambiò tutto. Perchè in quell'esatto momento Yoongi riuscì a guardare Jimin e vide che stava piangendo e il resto non contava. Lo avvicinò a se e senza dire nulla lo abbracciò, sperando di infodegli il suo amore e tutto ciò che era grazie a lui.

Qualcosa quel giorno cambiò, quella canzone li cambiò per sempre e la sua dolce melodia li avrebbe accompagnati nella promessa di una vita insieme.
 
When our friends talk about you all that it does is just tear me down
Cause my heart breaks a little when I hear your name

Le prove per lo show di fine anno erano finalmente finite e tutti i ragazzi erano tornati nello spogliatoio accolti dagli applausi di tutta la troupe. La coreografia era stata particolarmente faticosa ma tutti si erano impegnati al massimo e il risultato era stato più che gradito; Nam e Jin erano già appoggiati sul divanetto della stanza intenti a rivedere l'esibizione per decretare chi dei due avesse ballato meglio e piano piano anche gli altri accorsero vicino a loro per osservare meglio come si erano mossi sul palco. Yoongi adorava quella coreografia in particolare, non perchè fosse complessa vista la pigrizia che lo caratterizzava, ma piuttosto perchè una piccola parte di questa era dedicata ad un passo che veniva ballato solo da Jimin. Il ragazzo per dieci secondi di canzone si trovava al centro del gruppo e dava il meglio di sè con le proprie mosse di danza contemporanea e Yoongi non riusciva a non fermarsi per guardarlo meglio, per non perdersi neanche un passo o un movimento di braccia e gambe. Avesse dovuto ripetere i passi a qualcuno, Yoongi sarebbe stato capace di citare anche i momenti in cui Jimin riprendeva fiato o abbassava leggermente lo sguardo per poi rialzarlo e guardare fiero il pubblico davanti a sé. In quei momenti, Yoongi non poteva fare a meno di sorridere, consapevole delle occhiate dei suoi compagni e di quelle di tutti coloro che lo stavano guardando dal vivo e attraverso uno schermo. Lo stesso accadde mentre tutti e sette rivedevano l'esibizione commentando le mosse l'uno dell'altro e prendendosi in giro a vicenda per le facce buffe che venivano riprese dalle telecamere. Nel momento dell'esibizione di Jimin, quest'ultimo abbassò lo sguardo e imbarazzato lo diresse dalla parte opposta della stanza, mentre tutti gli altri elogiavano la sua performance con tanto di fischi da parte di Tae e cori di J-Hope. Yoongi lo sapeva, quanto Jimin si sentisse a disagio e quanto ogni volta pensasse di non aver fatto abbastanza, di non aver dato il massimo sul palco; per questo lentamente e senza farsi notare si avvicinò da dietro al ragazzo e con la mano cominciò ad accarezzargli la schiena, come faceva quando erano soli e sotto il peso dello stress Jimin crollava piangendo tra le sue braccia.

Al suo tocco Jimin si girò sorpreso e Yoongi gli rivolse un sorriso e un "sei stato bravissimo" appena sussurato, che fece crescere sul volto di Jimin un sorriso che Yoongi non dimenticò mai più.
too young, too dumb to realize
That I should have bought you flowers and held your hand

Yoongi camminava solo per le strade di Seul, da quando era successo l'agenzia gli dava sempre la possibilità di passare qualche momento in pace; non solo a lui ma a tutti quanti. C'era questa giornata libera ogni mese dove potevi fare ciò che volevi, addirittura prendere l'aereo e andare in un altro stato per poi tornare la mattina seguente pronto per ricominciare a lavorare. Tae l'aveva fatto una volta, una delle prime giornate, aveva preso un aereo ed era andato via senza dire niente a nessuno. Il giorno dopo sembrava stare ancora peggio, non tornò più lo stesso ragazzo simpatico e un pò stravagante di un tempo; neanche Hobi riuscì più a farlo ridere come prima. Yoongi era stato tentato più di una volta di farlo, ma non aveva idea di dove andare, nè di cosa fare una volta arrivato nel luogo scelto, perciò si limitava a camminare per la città. Ogni mese, da quasi un anno a questa parte, percorreva le strade principali che portavano al centro e poi come un automa prendeva la prima grande via a destra che portava verso il fiume. Era una strada tranquilla, di solito poche persone la percorrevano se non qualche ragazzo che passava in bici o le signore anziane che tornavano dalla spesa e dava la possibilità a Yoongi di rimanere da solo con i propri pensieri e il proprio dolore.
Should have gave you all my hours when I had the chance
Take you to every party cause all you wanted to do was dance

Non se ne accorse quando accadde, non davvero. Sembrava tutto troppo surreale, come in un film o in una storia di quelle inventate, il momento in cui il camion andò contro la macchina, come questa si rovesciò e i finestrini si ruppero, come le voci si fecero sempre più indistinte e il volto di Jimin sempre più lontano. Non seppe mai raccontarlo a nessuno, neanche al terapista dove fu obbligato ad andare quando accadde l'incidente e ai suoi amici, il momento il cui capì di averlo realmente perso. Yoongi non parlò per settimane, molti dissero che era dovuto al trauma della botta ricevuta e dello svenimento a seguito di questa, ma chi lo conosceva bene sapeva che non c'erano più parole per lui ma solo dolore. In quei giorni, i suoi amici diedero prova di volere per lui un bene sconfinato; misero da parte il loro dolore per riempire l'enorme vuoto che si era formato nel petto di Yoongi e che lentamente lo stava risucchiando. Giorno dopo giorno il ragazzo riprese a parlare, poche parole in fila, periodi brevi essenziali per la sopravvivenza e per alleviare dalla preoccupazione gli altri ragazzi in modo da potersi dedicare ognuno al proprio modo di affrontare la perdita subita.

Esattamente un mese dopo ci fu il funerale, accorsero fiumi di persone che con disperazione abbracciavano ogni membro del gruppo e solo in quel momento Yoongi si accorse di quanto Jimin fosse stato amato dalla gente, di quante persone ci fossero oltre a lui per cui Jimin aveva significato qualcosa: un amico, un famigliare, un compagno di giochi o di scuola. Tutte quelle persone erano lì per ricordarlo insieme a lui. Fu una cerimonia veloce, Yoongi sapeva che Jimin non avrebbe accettato troppi sprechi di tempo perchè non avrebbe voluto che gli altri soffrissero per lui. Su finale Yoongi portò i fiori da poggiare sopra la tomba, mentre tutti gli altri idol intonavano la loro canzone e sul proiettore Jimin ballava per tutti quella parte di canzone che da sempre aveva ammaliato Yoongi, riescendo ad ipnotizzare la folla anche dopo la morte.
 
Now I never, never get to clean up the mess I made
And it haunts me every time I close my eyes

Yoongi ormai era quasi arrivato al negozio che stava cercando, il fioraio era a pochi metri di distanza dal punto in cui si trovava. Erano mesi che il ragazzo si recava sempre lì, essendo il negozio di fiori più vicino al cimitero e poichè era l'unico che vendeva i fiori che Jimin adorava e che Yoongi gli aveva fatto trovare il giorno del loro anniversario, rompendo ogni promessa fatta di non diventare un fidanzato smielato. Ora quei fiori avevano assunto tutt'altro significato , ma erano rimasti qualcosa di loro, che nessuno avrebbe mai saputo. Yoongi entrò nel negozio furtivamente ma fu subito riconosciuto dal proprietario che prontamente lo salutò con la mano e gli fece trovare pronto il solito mazzo di fiori. Il ragazzo pagò e con l'accenno di un sorriso salutò il commerciante e uscì dal negozio; i passi cominciavano a farsi pesanti così come il respiro e ogni metro di strada sembrava soffocare sempre di più Yoongi. Era dannatamente difficile, avvicinarsi a quel posto senza ripensare al sangue e all'ambulanza che correva impazzita, senza pensare al passato e a quel sorriso spensierato che non avrebbe mai avuto indietro. Era dannatamente difficile, ma ogni mese Yoongi a denti stretti e con le lacrime agli occhi riusciva a varcare la soglia di quel posto e ad arrivare in quella parte un pò lontana, isolata e tranquilla, dove si trovava la lapide di Jimin.

Il ragazzo posò i fiori a terra e come se fosse una nuova pratica lesse brevemente il nome inciso sulla pietra, sperando di trovare sempre qualcuno di diverso, qualcuno che non fosse lui, qualcuno che non lo aveva distrutto irrimediabilmente con la sua morte.

"Ti ho portato dei fiori, lo so che sono i tuoi preferiti perciò ho immaginato volessi questi" Yoongi non riusciva a parlare, un nodo alla gola aveva preso il sopravvento e la vista si stava di nuovo offuscando non permettendogli di vedere nulla. Ma Yoongi doveva liberarsi e l'unico modo per farlo era parlare.

"Mi manchi Jimin, cazzo se mi manchi. Io-" le lacrime cominciarono a scendere dal volto di Yoongi ma questi non si fermò.

"I-io non so come andare avanti senza di te, perchè non è giusto. Perchè non è così che dovevamo finire io e te, perchè avevamo fatto dei piani, perchè dovevamo scrivere una canzone insieme che il mondo non avrebbe compreso se non noi.  Avevamo detto che avremmo duettato ad un concerto ti ricordi? Continuavi ad insistere dicendo che se ti fossi impegnato davvero saresti riuscito a reppare meglio di me, io ti prendevo in giro ma sapevo che ce l'avresti fatta, perchè eri capace di tutto. Stavamo per cominciare a scrivere ma poi c'è stato l'incidente e si è portato via tutto, anche le parole. Nel periodo in cui nulla sembrava avere più un senso ho scritto io anche per te, la canzone che dovevamo cantare solo noi due. L'ho chiamata Let me know e vorrei averti qui per sentire la tua risata, per prenderti gioco di me dicendo che è così sentimentale da non sembrare mia. Ma so che non potrai mai più tornare, per questo te la dedicherò ogni volta che la canteremo con gli altri, e guarderò lì su perchè tra le stelle ce n'è una danzante che porta il tuo nome. Ti amo."

Per i seguenti minuti Yoongi urlò con tutto il fiato che aveva in gola, si buttò a terra e senza forze si appoggiò a Jimin per un ultima volta, cantando solo per lui la canzone che quella stella del cielo avrebbe certamente amato.
Although it hurts I'll be the first to say that I was wrong
Oh, I know I'm probably much too late
To try and apologize for my mistakes


​SPAZIO AUTRICE:
​Save a tutti! 
Dopo una vita di tempo sono tornata a pubblicare qualcosa e con l'anno nuovo c'è una nuova ossessione, questa volta i BTS (ringrazio ancora Roberta  per avermi fatto entrare nel fandom <3)
​Per inaugurare la mia nuova ship non potevo che scrivere qualcosa di malinconico e Bruno Mars con le sue  canzoni riesce sempre a darmi l'ispirazione giusta! Se vi è piaciuta (o anche no) lasciate pure una piccola recensione :3
​Al prossimo angst Yoonmin, che spero di pubblicare al più presto :)
  
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