Giovane ragazzo, ti vedo scontento,
insoddisfatto.
Una società che opprime:
è questa la ragione della tua rabbia?
Non ti sei forse assopito?
Svegliati, allora.
Il freddo ti gela il sangue,
Le tue mani tremano,
stringono qualcosa,
una mazza, forse?
Il tuo respiro crea nubi
di vapore,
ma non demordi.
Il tuo cuore palpita e urla.
Libertà.
Invadi le strade, lascia che il tuo grido
rosso rieccheggi fra la città.
E' il tuo momento,
il nostro momento,
riprendiamoci la libertà,
spezziamo le catene che ci frenano.
Chi ci fermerà più?