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Autore: tempestxd    30/01/2017    0 recensioni
Eleanor fa parte del personale amministrativo di un piccolo esercito privato, Black Flag, un gruppo di mercenari ben addestrati che si occupa di missioni sul filo del rasoio, tra legalità e illegalità, entro e non i confini amiericani, spesso superando questo filo senza troppe preoccupazioni.
Heat fa parte del commando e, pur essendo giovane, è una delle punte di diamante della squadra. Ha un passato difficile alle spalle, non si fida facilmente e nasconde tutto dietro un sorriso da bravo ragazzo.
Eleanor proviene da una famiglia all'antica e una singola notte le cambia la vita, costringendola ad abbandonare sogni e aspirazioni.
In un intreccio pericoloso che cambierà le sorti dei due giovani, il tempo sembra passare mentre il cuore rimane ad un punto fermo.
Genere: Azione, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo I


Sarebbe stata la dodicesima volta che la giovane ragazza bionda percorreva avanti e indietro quella via. Arrivava a quello stramaledetto cancello, muoveva il braccio per suonare il citofono e poi faceva dietrofront, lasciando perdere tutto. Per dodici volte. Stava consumando l'asfalto in quella torrida mattinata di luglio. Aveva paura. Aveva bisogno di parlare con qualcuno e la sua migliore amica sembrava fare al caso suo. Non poteva andare da suo padre. Assolutamente no. Era una cosa troppo importante per andare da lui con falsi allarmismi, che tuttavia, se si fossero rivelati reali, avrebbero creato non poco panico in casa.
Certo, un ritardo di pochi giorni non voleva significare per forza quello ma era pur vero che in tanti anni, il suo organismo era stato puntuale come un orologio svizzero.
Respirando a pieni polmoni si fece finalmente coraggio e suonò il citofono.
<< Chi è? >> Rispose la voce metallica di una giovane donna.
<< Ivy, sono Eleanor ho bisogno di te. >>

Quando si diceva che le donne avevano istinto per certe cose...
Eleanor non aveva mai fatto affidamento su questo fantomatico istinto. Ma si era dovuta ricredere, le sue paranoie, per quanto accolte con scetticismo dall'amica, si erano rivelate veritiere.
Era Incinta. Con la "I" maiuscola.
Era incinta di Heat e lui non si ricordava neanche di essere andato a letto con lei. Guardando con occhi vuoti la striscetta rosa del test di gravidanza comprato da Ivy, la giovane si vide passare davanti agli occhi tutta la sua vita, tutti i suoi progetti, i suoi sogni. Non avrebbe abortito, andava contro tutto ciò in cui credeva. E aveva visto fin troppi orfani fare una brutta fine e prendere una cattiva strada. Avrebbe tenuto il bambino, ormai era uso comune essere mamme single, no?
Nonostante questi pensieri, con cui cercava di tranquillizzarsi, era nel panico.
In quella prima e unica notte con Heat avevano creato una vita. Un minuscolo puntino si andava formando nella sua pancia e lei non sapeva cosa fare, da che parte iniziare.
Alzando lo sguardo verso la ragazza dai dolci occhi castani senza una parola chiedeva consiglio.
Consiglio che Ivy non sapeva dare.
<< E' di Heat vero? >> domandò solo.
<< Si... >>
<< Quando...? >>
<< Quella sera in cui aveva bevuto troppo al ricevimento di beneficenza del senatore. L'ho riaccompagnato a casa e... Bé è successo. Ero troppo presa... Non ho pensato, né riflettuto. E lui di certo non era nelle condizioni di ragionare... Oddio Ivy, lui non ricorda nulla! >> Eleanor crollò.

Eleanor Keystars faceva parte del personale amministrativo di un esercito privato, Black Flag, un gruppo di mercenari ben addestrasti che si occupa di missioni sul filo del rasoio, tra legalità e illegalità, entro e non i confini dello stato, spesso superando questo filo senza troppe preoccupazioni.
Heat Blast era uno dei veterani nonostante la giovane età. Era esperto nella creazione e disinnesco di bombe, mine e con tutto ciò che aveva a che fare con le esplosioni. Ma nonostante questo si distingueva anche nel corpo a corpo.
Nonostante lui e il suo gruppo passassero davvero poco tempo nella sede centrale che aveva sede a Houston, Texas, Eleanor era riuscita a innamorarsi di lui. Si accontentava di guardarlo da lontano e ogni tanto lui andava da lei a scherzare e parlare un po'. Il personale amministrativo di solito non intratteneva rapporti con i mercenari ma Black Flag non era quello che si poteva considerare il classico esercito privato. Avevano una morale, selezionavano gli incarichi: Makarov, il terzo boss del commando aveva una precisa linea di pensiero e chi non la rispettava veniva sbattuto fuori.
Eleanor rispettava Makarov come se fosse suo padre, voci di corridoio dicevano che il vecchio boss, quando ancora lavorava sul campo, avesse salvato Heat durante una missione e lo avesse portato negli Stati Uniti, salvandolo così da morte certa. In realtà aveva fatto questo per molte delle persone che lavoravano per lui.

Quella fatidica sera durante il ricevimento organizzato da un senatore degli Stati Uniti, al quale aveva dovuto partecipare per rappresentanza alcuni membri della Black Flag,. Insieme ai due vi erano Ivy, una piccola bambolina dai ricci capelli neri, un naso impertinente e degli splendidi occhi blu, che si occupava della logistica delle missioni; Steel, un uomo alto e massiccio, dai lunghi capelli corvini e dei freddi occhi, di un grigio cangiante, incastonati in un viso affilato e pieno di piercing, ex-soldato di un altro commando, era esperto in armi da fuoco e un cecchino provetto; Jane, la segretaria di Makarov, una stangona dai lunghi capelli platinati e occhi verdi ed infine il nipote del boss, Aeron, esperto di apparecchi elettronici e informatici, un uomo imponente e muscoloso, incuteva ancora più timore a causa di una cicatrice, che ricordava un fulmine, sull'occhio destro. 
Le giovani erano state inviate più che altro per controllare che gli uomini non dessero scandalo. Quindi quando Eleonor si era accorta che Heat aveva alzato decisamente il gomito e si era presa l'incarico di riaccompagnarlo nel suo appartamento, situato poco lontano dalla sede di Black Flag.
<< Sai, sei proprio bella Nora! >> aveva detto un Heat decisamente ubriaco, mentre Eleanor, con un braccio di lui intorno alle spalle, lo sosteneva stringendolo in vita. La giovane era decisamente imbarazzata ma non stava dando troppo peso alle parole dell'amato, ben consapevole della sua ebrezza e troppo occupata a cercare di aprire la porta di casa del ragazzo.
<< Certo Heat, certo... Ora vediamo di andare a letto che ne dici? >> aveva detto la giovane con leggerezza mentre,una volta entrati finalmente in casa ed attraversato un salotto con accessori minimali, avevano raggiunto quella che supponeva fosse la stanza da letto.
Tuttavia le parole di Eleanor avevano provocato un cambiamento nel soldato. Come per magia aveva recuperato le sue facoltà motorie, l'aveva guardata negli occhi e lì, sulla soglia della stanza da letto, l'aveva baciata.
In quel momento Eleonor aveva pensato a tante cose insieme, molte delle quali urlavano di scostarsi da lui. Ma una parte piccola e infima del suo essere glielo aveva impedito.
"Cogli l'attimo..." le aveva detto una vocina. E lei lo aveva fatto.

Aveva fatto l'amore con Heat ed era stato un sogno. Dopo che lui si era addormentato, gli aveva rimboccato le coperte ed era andata dalla casa felice, certa che qualcosa sarebbe cambiato.

La mattina dopo si erano visti sul posto di lavoro e Eleanor era imbarazzata. Non si aspettava effusioni o dichiarazioni di amore eterno... Però sperava in qualcosa, in un segno.
Heat invece non aveva detto nulla di tutto ciò.
<< Ehi Eleanor buongiorno! Avresti un'aspirina? Ieri ho bevuto troppo, Aeron mi ha detto che mi hai riaccompagnato a casa ma non ricordo nulla... Bé comunque grazie! >> aveva detto sorridendo il giovane con una tranquillità disarmante << Un'unica cosa - aveva aggiunto con una punta di incertezza- mi sono svegliato nudo...e ecco noi non... >> grattandosi la testa era arrossito un po'.
Eleanor era completamente congelata nella consapevolezza che quella notte magica sarebbe rimasta solo un suo esclusivo sogno. Con grande sforzo per mantenere un sorriso di cortesia sulle labbra aveva detto con voce ferma << Quando ti ho lasciato eri ancora vestito, ti sarai spogliato prima di metterti a letto...gli alcolici fanno venire caldo no? >> Chinatasi su un cassetto della sua scrivania estrasse un'aspirina << Ecco prendi questa dopo aver mangiato qualcosa. >>

E ora a distanza di un mese Eleonor a 24 anni aspettava un bambino da un uomo che non sapeva neanche di essere andato a letto con lei.
L'unica certezza che aveva era che avrebbe amato quel bambino e che lo avrebbe cresciuto da sola.

  
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