I WISH I DIDN’T SEE COLORS (SO I COULD SEE YOU)
Kara e
Lena erano sposate da due anni oramai, tra momenti belli e momenti brutti,
momenti felici e momenti tristi. Avevano superato di tutto assieme e ne erano
uscite entrambe più forti di prima.
Era un mondo particolare il loro, un mondo dove una persona vedeva i colori
fino a quando non si sposava la propria anima gemella. Al momento del
matrimonio infatti le persone smettevano di vedere le diverse tonalità, fatta
eccezione per il nero il bianco ed il grigio.
Rinunciare
a “vedere” per vivere felici con l’anima gemella era un atto di amore
immisurabile secondo Lena. Era quello che aveva sempre desiderato fin da
bambina, in quell’orfanotrofio. Non sapeva come fosse vivere senza colori, non
poteva nemmeno immaginarlo, ma desiderava così tanto avere qualcuno che la
amasse fino a quel punto. Dopo essere stata adottata dai Luthor e specialmente
dopo quello che Lex aveva fatto, sapeva che il suo più grande desiderio non si
sarebbe mai avverato.
Invece
successe.
Kara entrò nella sua vita quando ne aveva più
bisogno. Stava cercando di riparare il nome della sua famiglia, anzi di uscire
dall’ombra che “Luthor” le faceva, con una madre che non approvava la sua
esistenza mentre l’unica cosa buona che
le era mai successa si era rovinata in un solo istante, con la fine di Lex in
prigione.
Kara era
arrivata proprio quando le serviva un’amica, con la sua gentilezza, la sua
dolcezza e la sua adorabilità, ed aveva capovolto il suo mondo fin da quando
mise piede nel suo ufficio di fianco a Clark Kent.
La
giornalista però non arrivò da sola perché un’altra persone sconvolse la sua
vita nello stesso modo: Supergirl. Lena però sapeva che erano la stessa
persona, se lo sentiva.
Soprattutto
perché gli occhiali non facevano tutta questa differenza. Come faceva Kara a
pensare che le persone potessero non riconoscerla? Quando lo chiese a Kara, un
giorno che la questione entrò nei loro discorsi, adorò il colorito rossastro
che presero le sue guance talmente tanto che scoppiò a ridere come non faceva
da anni. La bionda la guardò stupita, come se quello fosse un suono che mai si
sarebbe aspettata di udire da lei, prima di unirsi alle risate
Da quel
momento il rapporto tra le due diventò sempre più intimo. Erano sempre più
vicine l’una all’altra e non solo quando ne avevano bisogno. Dopo qualche mese
Lena capì che la semplice amicizia non le bastava, forse non lo aveva mai
realmente fatto.
Così
chiese a Kara di uscire, uscire come
coppia, di frequentarsi. Aveva dovuto ripeterlo più di una volta prima che
capisse il reale significato ed accettare. Lena era già preparata al rifiuto,
sapendo quanto doveva sembrare strano all’aliena tutto quello.
Invece
con un sorriso imbarazzato lei accettò.
Quella
fu la prima volta che pianse per la felicità, si lasciò avvolgere dalle braccia
di una Kara preoccupata, inspirò il suo odore, sentì il suo calore. Non c’era
nessun posto al mondo in cui avrebbe voluto essere in quel momento. Lena sapeva
che quello era mille volte più
importante del riuscire a vedere i colori.
Avevano
dovuto trovare un modo di incastrare i loro impegni i primi tempi, ma c’erano
riuscite e Lena stava lentamente convincendosi che il suo cognome, forse forse,
non era così importante quanto credeva. Tutto questo perché aveva trovato la
persona giusta.
Lena era
da sola in casa quel giorno ed una delle cose che preferiva fare in quei casi
era fermarsi ad osservare tutte le foto di lei e sua moglie che erano sparse
per l’appartamento in cui convivevano da ormai tre anni. Anche se ormai non
poteva più vedere i colori si ricordava perfettamente di come fossero azzurri gli
occhi di Kara e di come fossero biondi i suoi capelli. Ricordava tutto
perfettamente.
Prese in
mano una foto incorniciata che sapeva essere quella del loro primo mesiversario
e lasciò che le memorie di quel giorno.
-Ehi Lena! Qua, mettilo qua!- le
urlò Kara a pochi metri da lei.
Lena sorrise, quasi non ci
credeva che il luogo scelto da Kara per il primo mesiversario era un parco,
anche se questo era davvero nello stile di vita della bionda.
Così prese il telo e lo sistemò
sull’erba prima di sedersi ed incominciare a tirare fuori le varie provviste per
il pic nic che l’altra si era portata dietro. Quando ebbe finito, Kara decise
di sedersi in mezzo alle sue gambe, dandole la schiena per non guardarla negli
occhi, leggermente imbarazzata.
-Oggi è un giorno molto
importante per me Lena. In questo giorno, molti anni fa arrivai sulla Terra e scoprii
di non servire più a proteggere Kal El. Ho sempre nascosto chi ero per vivere
una vita normale, una vita che pensavo mi potesse soddisfare. Quando poi ho
salvato Alex ho capito che non era quella vita che volevo, ho capito che la
vita da Supergirl era il mio destino. Poi ho incontrato te ed ho capito che
nemmeno quella era la risposta esatta. Il mio destino sei tu Lena Luthor e
aspetto con ansia il giorno in cui non vedrò più i colori. Non vedo l’ora che
accada, per dimostrarti quanto io ti ami.-
Lena strinse a se la bionda,
controllando a stento le lacrime.
L’aver incontrato Kara Danvers
era sicuramente la cosa più bella che le fosse mai successa nella sua vita.
Si
sedette sul divano, con la foto ancora in mano, sorridendo. La mancanza di
colori non era mai stata un problema per entrambe, perché a loro non importava.
Erano insieme e bastava solo quello.
Kara
mancava da giorni, ma l’aveva avvisata che sarebbe potuto succedere. Era andata
in missione su un’altra Terra per aiutare un amico in difficoltà. Lena amava
questo lato della moglie, sempre pronta ad aiutare tutti, come quella volta in
cui lei era finita in prigione e Supergirl aveva fatto di tutto per tirarla
fuori, con successo
Il
sorriso di Lena non lasciò il suo viso. Fino a quando una lacrima non cadde dal
suo viso.
Lena
stava piangendo. Perché stava piangendo?
Si portò
una mano al cuore quando un’improvvisa fitta la colpì, come se una scheggia di
ghiaccio le si fosse conficcata nel cuore.
Abbassò
lo sguardo per vedere quante lacrime si erano appoggiate sul vetro della foto
quando due occhi azzurri la fissarono sorridenti, mentre due occhi verdi
fissavano con amore la persona che aveva tra le braccia.
Lena
capì e le lacrime cominciarono a scorrere copiosamente.
Lena
vedeva i colori.
Questo
voleva dire che…
…Kara
era morta.