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Autore: pampu    30/01/2017    9 recensioni
[storia scritta a quattro mani da blu992 e pampu] [textfic!]
“Non ho bucato la pelle… sono denti umani, ma c'è il segno…”
“Vieni qua, ho sonno.”
“E se la prossima volta non andrà così bene? Se ti mordessi con le zanne e il morso non… se tu… non voglio.”
“No Derek, non ci provare. Ora tu ti corichi vicino a me e, domani mattina, quando aprirò gli occhi, sarai ancora qua. Perché io mi fido di te, mi fido totalmente di te e sono certo che non mi farai mai del male.”
“Non stai mentendo.”
“Mi hai detto di essere il solito Stiles, parlarti e spiegarti quello che sento, perché dovrei mentirti?”
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Poche cose da dire e semplici semplici, così come questa storia. Alzi la mano chi non ama una banale Sterek che comincia con Stiles innamorato perso e con Derek che si rende conto di provare qualcosa per lui… Nessuno la alza? Immaginavo. (Se qualcuno l'ha fatto, beh… okay.) 
Abbiamo scritto questa storia alternandoci, una ha fatto Derek e l'altra Stiles. Ci abbiamo messo qualche giorno, ma non perché fosse difficile trovare il tempo, ma perché non riuscivamo a smettere.  
Lasciamo a voi il compito di capire chi ha fatto chi. Non deludeteci!  
 

Buona lettura! 
 
 
 
 
19 MAGGIO 
 
(Ore 22.13) Sabato è il mio compleanno. SS 
 
(Ore 22:31) Auguri. DH 
 
(Ore 22:32) Non sai che porta male fare gli auguri in anticipo? SS 
 
(Ore 22:39) Allora perché me l'hai detto? DH 
 
(Ore 22:40) Perché Lydia ha detto che non posso non festeggiare i miei diciotto anni. Io non volevo ma, a quanto pare, non accetta un no come risposta. Perciò ha organizzato una festa a casa sua e ha invitato tutto il branco e, probabilmente, tutta la scuola. Così pensavo che sarebbe stato scortese non invitarti. SS 
 
(Ore 22:45) Dovrei sentirmi onorato? DH 
 
(Ore 22:47) Volevo solo essere gentile. Ma tu devi fare sempre il Sourwolf. Alle 21.00 da Lydia. Puoi fare a meno di portarmi il regalo. SS 
 
(Ore 22:54) Farò a meno di venire. L'ultima festa che avete dato mi ha distrutto il loft. DH 
 
(Ore 22:56) Ehi, non darmi colpe che non ho. Comunque non importa se non vieni. SS 
(Ore 22:59) Ma se cambi idea, noi siamo là. SS 
 
 
 
21 MAGGIO 
 
(Ore 12:04) Non mi hai detto l’ora. DH 
(Ore 12:05) O, se l'hai fatto, non me lo ricordo e ho eliminato il messaggio. DH  
 
(Ore 12.36) Scusa, ero ancora a lezione. Non lo sai che è maleducazione cancellare gli inviti? Coooomunque alle 21.00. Hai cambiato idea? SS 
 
(Ore 12:39) A quanto pare Lydia ha chiamato Cora che ora è qui e mi ha praticamente costretto. Anche lei non sapeva l’ora, comunque. DH 
 
(Ore 12:40) :-) SS 
 
(Ore 12:46) Cosa? DH 
 
(Ore 12:48) Cosa cosa? SS 
 
(Ore 12:50) Quella cosa. DH 
 
(Ore 12:52) Si chiama sorriso, e si utilizza per esprimere gioia, ma non mi stupisce che tu non sappia cosa sia. SS 
 
(Ore 13:03) Cora dice che le fa piacere che tu stia provando gioia per la sua presenza di stasera. DH 
 
(Ore 13:06) Mi manca l’ultimo dvd della Civil War. SS 
 
(Ore 13:10) Cos'è la Civil War? Qualche documentario di storia? DH 
 
(Ore 13:12) PERDONALO O MARVEL PERCHÉ NON SA COSA DICE!!! Prima o poi ti costringerò a vedere ogni singolo film che merita di essere visto. A costo di usare dello strozzalupo! SS 
 
(Ore 13:15) Ho cercato su Google. Cora ti ha già preso i regali. E comunque non è educato fare richieste. DH 
 
(Ore 13:18) L’ho fatto solo per non metterti in difficoltà. So che non mi conosci bene quindi ho pensato di farti un favore. SS 
 
(Ore 13.19) Devo tornare a lezione. Oggi non ci sono agli allenamenti. SS 
 
(Ore 13:50) Infatti l'ha preso lei. DH 
 
(Ore 13:55) Oggi non ci sono più gli allenamenti, comunque. DH 
 
 
 
24 MAGGIO 
 
chiamata in corso da Stiles a Derek 
  
“Pronto?”  
 
“Dereccucciolo? Dove sei?” 
 
“Stiles.” 
 
“Avevi promesso che saresti venuto, dove sei?” 
 
“Un impegno dell’ultimo momento. Avevo detto a Cora di dirtelo.” 
 
“Non mi fido di Cora, non mi fido di nessuno e gira tutto.” 
 
"Bene, quindi va a non fidarti, io ho da fare e tu sei ubriaco." 
 
“Perché mi tratti sempre così male?” 
 
"Non è che tu mi tratti bene, eh. E comunque ho davvero da fare. Hai altro da dirmi?" 
 
“Di che colore hai gli occhi?” 
 
"Scott non c'è? Non puoi parlare con qualcun altro?" 
 
“Scott è sparito con non so bene chi. E non hai risposto alla mia domanda.” 
 
"Cristo! Verdi, okay?" 
 
“Lo sapevo, mi stai mentendo anche tu come tutti gli altri.” 
 
“Stiles, mi sto arrabbiando, sappilo.” 
 
“TU TI STAI ARRABBIANDO? IO SONO ALLA MIA FESTA DI COMPLEANNO E TUTTI SI STANNO DIVERTENDO TRANNE ME E... tu non ci sei.” 
 
“Sei solo ubriaco, non capisci cosa ti succede intorno.” 
 
“Non sono ubriaco, e so cosa voglio. Tra i due quello che non capisce mai nulla sei tu.”
 
“Cosa dovrei capire? E sbrigati che Braeden sta aspettando fuori.” 
 
“Niente, vai da lei. Divertiti!” 
 
“Poi dici che non sei ubriaco…” 
 
~ chiamata terminata 
 
 
 
25 MAGGIO 
 
(Ore 13:43) Cosa ti ho detto? SS 
 
(Ore 13:46) Che non eri ubriaco, ma suppongo che io avessi ragione e che lo eri. DH 
 
(Ore 13:48) Solo questo? SS 
 
(Ore 13:50) Sì, volevi solo sapere perché non fossi venuto. DH 
 
(Ore 13:53) Oh, e perché non sei venuto? Cioè non è che mi interessa davvero, anche perché non eri obbligato a venire, però, siccome me lo avevi già detto quindi dovrei già saperlo, me lo ripeti? SS 
 
(Ore 13:58) Impegno improvviso con Braeden. DH 
 
(Ore 14:02) È in città? Guarda che puoi tranquillamente dire che hai preferito divertirti con lei piuttosto che passare una triste serata con noi, lo capisco, davvero. SS 
 
(Ore 14:09) Se eri ubriaco, forse tanto triste non era. Almeno per gli altri. DH 
 
(Ore 14:10) Scusa. SS 
 
(Ore 14:12) Per? DH 
 
(Ore 14:15) Per aver interrotto il tuo appuntamento. E grazie per il dvd, era proprio quello che volevo ;-) SS 
 
(Ore 14:16) Cora ti aveva preso una sciarpa. E comunque non l’hai interrotto, continuavo mentre eravamo al telefono. DH 
 
(Ore 14:18) E non si è incazzata? SS 
 
(Ore 14:22) Perché avrebbe dovuto? Continuava anche lei. DH 
 
(Ore 14:24) Se tu scopassi come me mentre sei a telefono con qualcuno, credo proprio che m’incazzerei. SS 
(Ore 14:25) Non che questo succederà mai. SS 
(Ore 14:26) Lo scopare intendo. SS 
(Ore 14:26) Non che ci abbia mai pensato, proprio per niente. SS 
(Ore 14:27) Con questo non voglio dire che sei brutto. SS 
(Ore 14:27) ... SS 
(Ore 14:28) Ti prego cancella tutto quello che ti ho scritto. SS 
 
(Ore 14:33) Scopare? DH 
 
(Ore 14:34) Sì, sai quella cosa che si fa con la propria ragazza quando non ci si vede dopo un po'. SS 
 
(Ore 14:37) In realtà si scopa anche se ti sei visto il giorno prima. DH 
 
(Ore 14:38) Ahha, allora avevo ragione: stavate scopando! SS 
 
(Ore 14:42) Non vedo perché la cosa dovrebbe interessarti. DH 
 
(Ore 14:43) Com’è? SS 
 
(Ore 14:46) Com’è, cosa? DH 
 
(Ore 14:47) Fare l’amore con qualcuno. Tutti dicono che è la cosa più bella del mondo, ma, secondo me, per quanto possa essere bello, non ha senso farlo con qualcuno che non si ama. SS 
 
(Ore 14:50) Non posso credere che sto davvero avendo una conversazione del genere con qualcuno. Comunque credo sia diverso per ognuno. Se ami, sì, è molto meglio. DH 
 
(Ore 14:51) La ami? SS 
 
(Ore 14:54) Braeden? Certo che no. DH 
 
(Ore 14:55) Le vuoi almeno bene? SS 
 
(Ore 14:57) Credo che pensiamo entrambi solo agli affari. E credo tu abbia frainteso qualcosa. DH 
 
(Ore 15:00) Non credo di aver frainteso il fatto che tieni più a lei che a me. Ma va bene, dopotutto sono solo un inutile umano che si è innamorato come un idiota di te. SS 
 
(Ore 15:03) Stiles, tu sei parte del mio branco. E davvero non capisco cosa ti sia preso da ieri sera. DH 
 
(Ore 15:05) Sarà colpa dell’alcool di ieri sera. Dimentica questa conversazione. Non ci sarò agli allenamenti per tutta la settimana. SS 
 
(Ore 15:09) Settimana prossima ti alleni il doppio, però. DH 
 
(Ore 15:10) Non credo verrò nemmeno la settimana prossima. Non voglio vederti. Come vuoi. SS 
 
(Ore 15:23) Lo dico per te. DH 
 
(Ore 15:24) Non credo proprio che tu possa parlare per me. SS 
 
(Ore 15:27) Si può sapere cos’hai? Mi mandi messaggi strani, quando non me ne hai mai mandato in generale e mi fai venire mal di testa. DH  
 
(Ore 15:30) Sono solo nervoso... sarà colpa del ciclo. SS 
 
(Ore 15:33) … DH 
 
(Ore 15:34) Devo studiare. SS 
 
(Ore 15:39) Ok. DH 
 
 
 
1 GIUGNO 
 
(Ore 19:40) Perché non c’eri oggi? DH 
 
(Ore 19:42) Quello stronzo di Harris mi ha messo in punizione. SS 
 
(Ore 19:43) Per una settimana intera dopo quella del ciclo? DH 
 
(Ore 19:45) Può essere, ma a te non dovrebbe interessare. I tuoi lupetti c’erano tutti. SS 
 
(Ore 19:48) Il mio branco non era completo, però. DH 
 
(Ore 19:57) Perché mi fai questo? Perché mi fai credere che faccia parte del tuo branco quando mi vedi sempre come l’anello debole, lasciandomi a casa ad aspettare il vostro ritorno, quando non capisci quello che mi sta succedendo? Non hai trovato nessuno da sbattere contro il muro? SS 
 
(Ore 19:59) Se ti allenassi, non sarebbe così facile sbatterti contro i muri. DH 
 
(Ore 20:00) Lo sappiamo entrambi che non riuscirei mai a contrastarti. Ma potrei sempre avvelenarti, quello sarebbe interessante. SS 
 
(Ore 20:22) Lo so. Infatti, se non ti fossi assentato per più di una settimana, avresti potuto leggere i libri che ha portato Peter su strane erbe e chissà cos’altro. Quelle cose che interessano a te. DH 
 
(Ore 20:28) In realtà, trovo la pagina 34 molto interessante. E sì, se te lo stai chiedendo, Peter è stato così gentile da scannerizzarmeli e mandarmeli tutti. SS 
(Ore 20:30) Ho appena definito tuo zio gentile. Rabbrividisco! SS 
 
(Ore 20:43) Non avevi passato il tuo tempo in punizione? Se non vuoi allenarti basta dirlo. DH 
 
(Ore 20:47) Ok, non voglio allenarmi. Contento? SS 
 
(Ore 20:50) È troppo pesante? All'inizio dicevi che ci andavo troppo leggero. Se vuoi, ti faccio allenare da Cora. DH 
 
(Ore 20:52) Chi sei tu e cosa ne hai fatto del vero Derek Hale? SS 
 
(Ore 20:54) Non ho intenzione di ucciderti durante un allenamento. Preferisco sbranarti quando mi fai incazzare. DH 
 
(Ore 20:55) Vedi? Tu mi minacci, è normale che voglia starti alla larga. Sono ancora troppo giovane per morire. E poi il sangue mi fa ancora senso. SS 
 
(Ore 20:57) Come se ti avessi mai fatto davvero del male. Comunque credo che per Cora vada bene sostituirmi con te. DH 
 
(Ore 20:59) Ma non per me. Va bene, allora ci vediamo domani. SS 
 
(Ore 21:02) Alle 16. DH 
 
(Ore 21:06) E se Harris mi mette ancora in punizione? SS 
 
(Ore 21:10) Se ti mette “ancora” o “davvero”? Tu cerca di studiare per domani. DH 
 
(Ore 21:14) Perché tu lo sappia, ho appena alzato gli occhi al cielo. E non è che non studio. È che proprio non riesco a stare attento durante le sue lezioni, non è colpa mia. SS 
 
(Ore 21:15) Se in classe non ci riesci, chiedi ai tuoi amici di aiutarti con i compiti a casa, almeno. DH 
 
(Ore 21:17) Da quando ti preoccupi per me? SS 
 
(Ore 21:18) Non eri tu quello che diceva che doveva avere ottimi voti per andare alla Columbia? DH 
 
(Ore 21:20) Ci tieni proprio a vedermi andare lontano da qui. SS 
 
(Ore 21:23) Non voglio un branco analfabeta. DH 
 
(Ore 21:25) Non per darmi delle arie ma, al momento, quello che si occupa di cercare informazioni sul Bestiario, sono io. SS 
 
(Ore 21:27) Allora cerca di mantenerti il posto. DH 
 
(Ore 21:34) Hai già aperto le selezioni? SS 
 
(Ore 21:36) Alla tua prossima punizione lo faccio. DH 
 
(Ore 21:38) A breve avrai le mie dimissioni ufficialmente firmate. Devo andare a studiare. SS 
 
(Ore 21:40) Idiota. A domani. DH 
 
 
 
2 GIUGNO 
 
(Ore 16:02) Ti giuro che non ho fatto apposta. SS 
 
(Ore 18:03) Lo spero per te. DH 
 
(Ore 18:04) Sono ancora nel parcheggio della scuola. La piccola non parte. SS 
 
(Ore 18:06) Immagino tu stia parlando della jeep. Dammi dieci minuti, ho appena rimesso a posto un dito ad Isaac. DH 
 
(Ore 18:07) Non serve, davvero. Ora provo a chiamare Scott. SS 
 
(Ore 18:08) Sono già per strada. Lui stava messo peggio di Isaac, gli ho rotto qualche costola. DH 
 
(Ore 18:09) Oh, ok. SS 
(Ore 18:10) PROMETTIMI CHE NON TI ARRABBIERAI CON LA MIA BIMBA. SS 
 
(Ore 18:11) Guarda che ti vedo abbracciato al cofano. Sei ridicolo. DH 
 
“La sto proteggendo da un lupo cavernicolo!” 
 
“Spostati e fammi dare un'occhiata.” 
 
“Chi mi dice che non attenterai alla sua vita?” 
 
“Sto per attentare alla tua. Sta per piovere, spostati, Stiles” 
 
“Sei sempre il solito brutto lupo cattivo e insensibile.” 
 
 
 
“Devi solo cambiare le candele. Sali in macchina, ti porto a casa.” 
 
“Ma non posso abbandonarla qua.” 
 
“O Sali, o dormi qui con lei. Deciditi. La prendi domani con il meccanico.” 
 
“Hai mangiato pane e strozzalupo per merenda?” 
 
“Potrei strozzare te per cena.” 
 
“Visto che ti do così tanto fastidio, torno a piedi. Ci vediamo.” 
 
“Hai ancora il ciclo? Sali in macchina!” 
 
“Altrimenti cosa fai? Mi ci sbatti con la forza?” 
 
 
 
“Ecco fatto. Grazie per l’idea.” 
 
“Sei un bruto.” 
 
“Vedi quella sul parabrezza? È pioggia.” 
 
“E allora? È acqua, mica morde. Qui quello che minaccia con i denti sei tu, mica due goccioline. È un po' come fare la doccia ma più grande.” 
 
“Ti pesa così tanto ringraziarmi? Guarda che ti porto nella riserva e ti lascio tra gli alberi e i fulmini.” 
 
“Non ti ho chiesto io di venire.” 
 
“Lo so, ma potresti smetterla di essere… così e apprezzare.” 
 
“Io sono solo io, e se non ti sta bene nessun problema. Dimmelo e non mi faccio più vedere.” 
 
“Prima non sembrava che ti avessi fatto qualcosa di male, ora sì. Prima o poi mi dovrai dire cos'hai.” 
 
“Tu non hai fatto proprio niente. E forse è quello il problema.” 
 
“Hai sempre parlato chiaramente senza peli sulla lingua e ora sembra che tu stia tenendo chissà quale segreto. Siamo arrivati.” 
 
“Ho solo pensieri confusi nella testa, e non so come esprimerli senza “fare danni”. Quindi mi dispiace se sembro... così. Grazie.” 
 
“Aspetta… domani non c'è l'allenamento” 
 
“Mi sembra giusto. Non avevo Harris domani.” 
 
“Allora puoi venire lo stesso. Cora c'è.” 
 
“Non voglio importi la mia presenza.” 
 
“Mi sembra che sono stato io a chiedertelo. Ci sarò fino alle cinque, poi dovrò uscire.” 
 
“Esci con Breaden?” 
 
“Mh.” 
 
“Ora che ci penso, domani ero già d’accordo con Danny per un’uscita. Ringrazia Cora e dille che sarà per un’altra volta.” 
 
“Stai mentendo. Se lo capisco dai messaggi, figurati di persona.” 
 
“Se riesci a individuare così bene le mie emozioni, perché non dici niente?” 
 
“Perché hai detto di essere confuso.” 
 
“E tu non stai facendo nulla per aiutarmi.” 
 
“Non potrei esserlo anche io? Non è facile avere a che fare con tutto quello che emani.”  
 
“Mi dispiace essere, come sempre, il problema.” 
 
“Perché credi di essere un problema?” 
 
“Perché so che, il più delle volte, agisco di testa mia, mettendovi in pericolo perché sono un semplice essere umano. Vorresti che mi facessi da parte, ma non è nella mia natura, e questo ti porta ad odiarmi. E questi sono solo alcuni dei motivi che ti spingono a preferire lei a... me.” 
 
“Con lei intendi una mercenaria, senza cuore, che non pensa al prossimo, che mi ucciderebbe anche tra tre secondi? Ah, beh, sì, molto meglio di te. Sei un genio, Stiles.”  
 
“Però la fai entrare nel tuo letto mentre io conosco perfettamente solo il muro e la porta d’ingresso dove, probabilmente, c’è un po' del mio sangue.” 
 
“Quindi la tua confusione è solo voglia di entrare nel mio letto?” 
 
“Qui i geni sono due, se pensi questo di me. Sono solo realista, so di non poter ottenere più di così da te.” 
 
“Magari potresti tornare in te e parlarmi. Posso annusare le tue emozioni, ma non so averci a che fare, Stiles.” 
 
“Non è facile nemmeno per me. Sono bravo con le parole, ma non quando si tratta di qualcosa che mi riguarda personalmente. Dico un sacco di cose, ma mai quelle che servono.” 
 
“Mi prometti che ci proverai?” 
 
“Ho paura.” 
 
“Stiles Stilinski che ha paura? Dovresti averne di fronte ai mostri, non ora.” 
 
“I mostri si possono uccidere, ma con i sentimenti non funziona così.” 
 
“Ma i sentimenti repressi possono uccidere le persone. Provaci, okay? Non ti ho detto di dire tutto ora e di smettere di essere confuso.” 
 
“Sì, è vero, ho voglia di entrare nel tuo letto, ma perché mi piaci, tanto, e sto cercando di convivere con questa cosa. Ma, quando quella sera ti ho invitato al mio compleanno e mi hai detto che saresti venuto, ero davvero felice, poi sei andato con lei e io pensavo di riuscire a gestire la situazione, ma non è così. E allora ho pensato che sarebbe stato meglio allontanarmi, ma tu mi cercavi e io boh. E ora tu vuoi sapere quello che mi passa per la testa e io non so nemmeno cosa ti ho appena detto e ora credo proprio che sia meglio che me ne vado perché sono solo patetico. Scusami.” 
 
“Fermo, fermo, fermo.” 
 
“Lasciami andare, ti prego. È già abbastanza difficile così, non voglio leggere la pena nei tuoi occhi.” 
 
“Numero uno: taci.”
 
“Non per contraddirti, ma hai insistito tu perché parlassi.” 
 
“Sei insopportabile. Numero due: non vado a letto con Braeden da un anno e mezzo.” 
 
“Disse mister simpatia. Oh, un anno e mezzo? Davvero?” 
 
“Sì, davvero. Non che lei non ci abbia provato fino ad ora…” 
 
“Perché? C’è qualcuno che non ci prova con te?” 
 
“Tu non ci hai mai provato in realtà.” 
 
“Solo perché ero certo di un tuo rifiuto.” 
 
“Codardo. Posso andare avanti con il punto tre?” 
 
“Effettivamente mancava questo insulto alla tua lista, e no, siccome sono un codardo, non sono certo di voler sentire il terzo punto.” 
 
“Peccato, ti volevo dire di rimettere quel piede in auto e richiudere la portiera, ma vai pure. Tuo padre ci sta pure guardando dalla finestra.” 
 
“Se ci tieni davvero a dirmelo, la finestra è sempre aperta. Devo andare o papà comincerà a farmi un interrogatorio con i fiocchi e, se non sarà soddisfatto delle risposte, verrà a spararti.” 
 
“Te ne stai davvero andando?” 
 
“La finestra. Dieci minuti e sono in camera.” 
 
“Dammene venti, ho una cosa da fare.” 
 
 “A tuo rischio e pericolo però. Magari, in quei venti minuti, potrei cospargere la finestra con una di quelle piante consigliate sul libro di Peter per vedere se funziona davvero.” 
 
 
 
(Ore 19:02) La finestra è chiusa. DH 
 
(Ore 19:03) Scusa, ora ti apro. SS 
 
(Ore 19:03) Muoviti, ho le mani occupate e potrei cadere. DH 
 
“Per essere un mannaro, non hai un gran equilibrio.” 
 
“Ho in una mano il cellulare, nell'altra queste e dovevo aprire la finestra mentre ero in bilico sul cornicione. Tu ti saresti già schiantato.” 
 
“Infatti quante volte mi hai visto arrampicarmi su dei cornicioni? Cos’hai lì?” 
 
“Per fortuna, mai. Patatine fritte, per questo ti avevo chiesto di risalire in macchina.” 
 
“Patatine fritte?” 
 
“Patatine fritte. Ne avevo voglia, problemi?” 
 
“Sei incinto?” 
 
“…” 
 
“Hai voglia di patatine, hai sbalzi d’umore e sei confuso. E hai anche messo su un po' di culo. Non che ti stia male, anzi, a me piace, ma si vede.” 
 
“Stiles, Dio, volevo portarti a mangiare delle stupide patatine fritte, okay? E non sono ingrassato.” 
 
“Tu volevi portare... me a mangiare delle patatine?” 
 
“Non ne mangi ad ogni ora del giorno?” 
 
“Sì, ma... perché?” 
 
“Ho saltato il tuo compleanno e non ti ho fatto un regalo, magari avrei potuto rimediare.” 
 
“Passami le patatine intanto che accendo il pc.” 
 
“Cosa devi fare al pc? E non strafogarti.” 
 
“Gnog mi sfto strfogndo. E gnog te la cafferai folo coffì. Guafferemo Fifil For.” 
 
“Vuoi il caffè con le patatine? Non puoi, sei iperattivo…” 
 
“Una Coca va bene, grazie.” 
 
“Nemmeno. Perché ti stai sdraiando ora?” 
 
“Non vorrai mica vedere il film seduto sulla sedia, vero? È stata una lunga giornata e la mia schiena necessita di stare comoda.” 
 
“Fammi spazio, allora, e passami le patatine, erano mie.” 
 
“Non erano tue: erano il tuo regalo per me. Ma siccome sono magnanimo... ecco.” 
 
“Magnanimo… E non fare rumore che non sento.” 
 
“Se vuoi ti ripeto le battute a memoria. E stai fermo che se continui a muoverti mi distrai e non riesco a vedere niente.” 
 
“Taci e appoggiati… qui. Zitto, devo capire cosa sta succedendo.”  
 
“Mmm... sei comodo.” 
 
“Cosa ho detto? Ti devo mettere una mano sulla bocca?” 
 
“Provaci e ti mordo.” 
 
“Non ero io il lupo?” 
 
“A stare con il lupo si impara a ringhiare.” 
 
“Sei ridicolo, lo sai, vero? E questo non è ringhiare, sembri più un gattino.”  
 
“Sai cosa fanno i gatti quando sono in cerca di attenzioni? Leccano il naso degli altri.” 
 
“Non. Farlo. Mai. Più.” 
 
“Cosa? Così?” 
 
“Stiles, ti faccio male. Con le zanne.” 
 
“Non puoi.” 
 
“E perché mai? Non dovrei fare nemmeno un grosso sforzo per affondarle nel tuo collo.” 
 
“Perché, nonostante non abbia ancora capito il motivo, oggi vuoi fare il gentile con me. E non sarebbe carino se mi uccidessi proprio oggi.” 
 
“Hai ragione, allora ti passo a prendere domani per farlo.” 
 
“A che ora?” 
 
“Alle sette, se non ti fai mettere in punizione per dieci ore.” 
 
“Va bene. Ma ora rimettiti giù che prima ero comodo e voglio vedere la fine del film.”
 
“Mi hai fatto perdere tutto il film e adesso dovrei vedere il finale?” 
 
“Se lo faccio ripartire, resti?” 
 
“Altre due ore e mezza?” 
 
“Oh, se non vuoi non fa nulla. Spengo tutto e basta, tanto io l’ho già visto finito.” 
 
“Premi play e sta zitto, tuo padre sta andando in camera sua.” 
 
 
 
(Ore 23:14) :-D SS 
 
(Ore 23:19) ? DH 
 
(Ore 23:20) Sì, un po' sono confuso anche io. Però credo di essere più felice. Perciò grazie. SS 
 
(Ore 23:22) Sì, anche ciò che scrivi è confuso. DH 
 
(Ore 23:24) Hai detto tu che devo parlarti delle mie emozioni. Ed è quello che sto facendo. SS 
 
(Ore 23:26) Scusa. Continua. DH 
 
(Ore 23:27) Ho finito. Volevo solo dirti che sono sempre confuso, ma, al momento, sono felice. SS 
 
(Ore 23:32) Lo so, l’ho sentito. DH 
 
 
 
3 GIUGNO
 
(Ore 02:27) Non riesco a dormire. SS 
 
(Ore 02:27) Stai bene? DH 
 
(Ore 02:29) Credo di sì, ma la mia testa ha cominciato a funzionare e non riesco a fermarla. SS 
 
(Ore 02:30) Posso fare qualcosa? Vuoi che chiamo Scott? DH 
 
(Ore 02:32) Puoi rispondere sinceramente ad una domanda? SS 
 
(Ore 02:32) Sì. DH 
 
(Ore 02:33) Perché mi vieni a prendere domani? SS 
 
(Ore 02:34) Perché mi va. DH 
 
(Ore 02:35) Ok. SS 
 
 
 
(Ore 03:26) No che non è ok perché è quasi passata un’ora e non riesco ancora a dormire. SS 
 
(Ore 03:26) Dimmi quali assurdi pensieri sta partorendo il tuo cervello e quali cose complicate sta creando. DH 
 
(Ore 03:36) Non ti capisco, io non sono come te, non fiuto le emozioni. Ma tu lo fai, e sai benissimo cosa mi succede quando ti sono vicino, e, ogni volta che in passato è successo, mi ha sempre maltrattato con un scusa. Così ho pensato che ti dessi fastidio e, dopo il mio compleanno, ho deciso, per la mia sanità mentale, di allontanarmi. Ma tu mi hai cercato. E poi stasera le patatine, il film e io non capisco davvero se sono talmente sfigato da suscitarti compassione o cosa. SS 
 
(Ore 03:38) TI ho sempre dato addosso perché anche tu lo facevi. Con tutti quegli odori mi investivi e mi… confondevi. E non nego che odiavo quella cosa, mi dava fastidio, mi prudeva anche il naso a volte, ma queste due settimane sono state pesanti. Averti intorno, a quanto pare, mi faceva bene, perché concentrarmi su te, le tue emozioni, mi faceva smettere di pensare ai miei problemi. Per questo sono venuto da te, perché mi fa bene e perché mi va. DH 
 
(Ore 03:40) Perché sei ancora sveglio? SS 
 
(Ore 03:41) Mi capita spesso di non dormire. Questa è una di quelle sere. DH 
 
(Ore 03:42) Anche tu mi fai stare bene. E la mia finestra è sempre aperta, se vuoi. SS 
 
(Ore 03:44) Solo perché è la casa dello sceriffo non vuol dire che non potrebbero entrare malintenzionati, non dovresti tenerla sempre aperta. DH 
 
(Ore 03:46) Sono quasi certo di avere un guardiano che, ogni notte, controlla ;-) SS 
 
(Ore 03:49) Se non venissi a chiudertela, avresti dolori ogni mattina. DH 
 
(Ore 03:51) La prossima volta potresti farmi da stufetta personale. SS 
 
(Ore 03:52) Ora è Giugno. Fa abbastanza caldo. DH 
 
(Ore 03:53) E io ho freddo ugualmente, va bene? Ora uno non è nemmeno più libero di avere freddo quando gli pare? SS 
 
(Ore 03:54) Non abbiamo ancora avuto un appuntamento e già mi chiedi di dormire con te? DH 
 
(Ore 03:55) Non è colpa mia se sei comodo. E non è nemmeno colpa mia se non abbiamo ancora avuto un appuntamento. Fosse per me saremmo usciti molto tempo fa, tipo dopo che mio padre ti ha rilasciato. SS 
 
(Ore 03:56) Allora mi stai a sentire. Apri la finestra, che magari qualche ora riusciamo a dormire entrambi. DH 
 
“È aperta.” 
 
“Cos’è questo sorriso? Già ti mancavo?”  
 
“Zitto e vieni qui. Ho freddo.” 
 
“Approfittatore di calore mannaro.” 
 
“Sistemati meglio, così sto più comodo.” 
 
“Bene così? Desidera altro?”  
 
“Mi piace quando mi accarezzano i capelli. Mamma lo faceva sempre quando non riuscivo a dormire.” 
 
“Va bene, ora dormi, però, okay?” 
 
 
 
(Ore 08:14) Ho solo sognato o stanotte mi hai fatto da cuscino? SS 
 
(Ore 08:34) Io vorrei aver sognato la tua bava sulla mia maglia. DH 
 
(Ore 08:40) Non sbavo! E allora non è stato un sogno. Eppure, quando mi sono svegliato da solo, ne ero convinto. SS 
 
(Ore 08:43) Tuo padre stava per salire in camera. E sì, sbavi. DH 
 
(Ore 08:45) Potevi anche svegliarmi. SS 
 
(Ore 08:47) Avevi dormito poco. DH 
 
(Ore 08:56) Allora potevi lasciarmi scritto qualcosa. Ho figli sparsi ovunque. SS 
 
(Ore 08:58) Figli? C’è il tuo DNA sparso per il mondo? DH 
 
(Ore 09:02) ... fogli. SS 
(Ore 09:03) E credo sia alquanto improbabile che esistano figli miei in giro. SS 
 
(Ore 09:04) Meglio, sarebbe stato catastrofico. E guarda sul comodino, idiota. DH 
 
(Ore 09:06) Ho come l'impressione che mi abbia insultato un paio di volte nel messaggio. E comunque sono a scuola. Anche se preferirei essere a letto. Magari non da solo ;-) SS 
 
(Ore 09:10) E in compagnia di chi? Quella bambola che hai sul letto? Se sei a scuola, presta attenzione ai professori. DH 
 
(Ore 09:13) Antipatico... io cerco di fare il carino e tu mi tratti male. E la lezione non è interessante. SS 
 
(Ore 09:14) Tu, carino? Certo. E da ora non ti rispondo più, così ascolti. DH 
 
(Ore 09:16) Non mi trovi carino? SS 
(Ore 09:34) Derek stai facendo sul serio? SS 
(Ore 09:36) Mi sto annoiando. SS 
(Ore 09:46) Derek daiiiiiiiii. SS 
(Ore 10:02) Ti odio. SS 
 
(Ore 12:45) Certo. DH 
 
(Ore 12:47) ... SS 
 
(Ore 12:49) ? DH 
 
(Ore 12:54) (Sono arrabbiato e quindi non ti parlo) SS 
 
(Ore 12:59) Ah, bene. Ciao. DH 
 
 
 
(Ore 15:13) Passi lo stesso a prendermi? SS 
 
(Ore 15:20) Non mi odiavi? DH  
 
(Ore 15:23) Sì, ma ho voglia lo stesso di vederti. SS 
 
(Ore 15:26) Se ci tieni così tanto… Chi sono io per vietarti di vedere chi odi. DH 
 
(Ore 15:28) Ti hanno mai detto che, nonostante la tua aria da “ora ti sbrano”, sei un dolcetto? SS 
 
(Ore 15:32) Potrei cambiare idea, sai? DH 
 
(Ore 15:34) Io ti aspetto lo stesso. E se non vieni e morirò congelato o sbranato da chissà cosa, sera solo colpa tua u.u SS 
 
(Ore 15:38) Se ti passo a prendere a casa ed è giugno, come potrebbe succedere? DH 
 
(Ore 15:40) La mia finestra è aperta. Lo hai detto tu che è pericoloso. E smettila con questa storia di giugno: io ho freddo! SS 
 
(Ore 15:45) Forse hai la febbre e non dovresti uscire, se hai freddo. DH 
 
(Ore 15:47) Allora ho sicuramente bisogno di un infermiere. SS 
 
(Ore 15:50) Vedo un’allusione tra le righe. DH 
 
(Ore 15:51) Tu, invece, non hai bisogno di un oculista. SS 
 
(Ore 15:54) Io sono l’Alpha. DH 
 
(Ore 15:55) Me lo dici facendo brillare gli occhi di rosso? SS 
 
(Ore 15:57) Perché? Ti piacciono? DH 
 
(Ore 15:59) Mi fanno pensare a... cose. SS 
 
(Ore 16:02) Che tipo di cose? DH 
 
(Ore 16:04) Sono sexy e mi fanno pensare a te, in forma Beta, che mi fai sentire le tue zanne e i tuoi artigli sulla pelle. SS 
 
(Ore 16:05) Non distrarti e va a studiare. Passo tra tre ore. DH 
 
(Ore 16:06) Dimmi la verità: non ti piaccio, vero? SS 
 
(Ore 16:08) Stiles. DH 
 
(Ore 16:10) No, va bene. Domanda stupida, ovvio che è così. Scusa. SS 
 
(Ore 16:13) Dio, ma da quando sei così insicuro? DH 
 
(Ore 16:15) Lo sono sempre stato. Solo che sono bravo a nasconderlo. SS 
 
(Ore 16:18) Sì, credo che tu mi piaccia. Sì, mi piacerebbe farti sentire i miei artigli e sentirti sotto le zanne e, dannazione, sì, è un appuntamento. Ora. Va. A. Studiare. DH 
 
 
 
(Ore 18:12) Ho la testa che potrebbe scoppiarmi. SS 
 
(Ore 18:19) Per aver studiato solo due ore? DH 
 
(Ore 18:21) Lo sai che non riesco a stare fermo e concentrato per troppo tempo. E due ore sono tantissimo tempo. Tranne quando sto con te. In quel caso non sono tante. SS 
 
(Ore 18:24) Sei già pronto, vero? DH 
 
(Ore 18:25) Ecco, a proposito di quello... qual è il programma? Perché non so proprio come vestirmi. SS 
 
(Ore 18:26) Va bene qualsiasi cosa tu abbia addosso. Scendi, sono giù. DH 
 
(Ore 18:27) Ma... ma... devo ancora fare la doccia. E potrei essere leggermente in mutande. SS 
 
(Ore 18:27) Aspetto, ma muoviti. DH 
(Ore 18:27) E pensavo avessi freddo.. DH 
 
(Ore 18:28) Infatti mi sono scaldato. SS 
 
(Ore 18:28) Sto entrando in doccia. Dieci minuti e arrivo. A meno che tu non voglia venire a lavarmi la schiena. SS 
 
(Ore 18:30) Muoviti. DH 
 
 
 
“E-eccomi, ci sono. E credo di essere già pronto per un’altra doccia.” 
 
“Stiles, Puzzi. Che schifo di bagnoschiuma è?”  
 
“Non lo so, ero di fretta ed ho preso la prima cosa che mi è capitata in mano. ODDIO STA A VEDERE CHE HO USATO IL CONCIME CHE PAPÀ USA PER LE PIANTE. Ecco perché aveva un odore strano. Io... mi dispiace.” 
 
“Rimetti i piedi in auto, vai bene così.” 
 
“Ma a me potrei non andare bene.” 
 
“Sono io ad avere l’olfatto sviluppato, non tu.” 
 
“Appunto. Vorrei che fosse piacevole per entrambi.” 
 
“Odori anche di te stesso, quindi è piacevole anche per me. Chiudi la portiera, ora?”  
 
“Va bene, scusa.” 
 
“E alza la testa. Non ti porto in giro con il broncio.” 
 
“Vorrei vedere te se dovessi andare in giro con la consapevolezza di essere un bonsai ambulante.” 
 
“… Sei ridicolo.” 
 
“Grazie, tu si che sai come risollevare il morale delle persone.” 
 
“Lo so. Infatti siamo arrivati.” 
 
“D-dove??” 
 
“In un posto dove ci sono tutte quelle persone… Le vedi? In fila.” 
 
“È un locale per scambisti dove la gente ha strane perversioni? È per quello che mi hai fatto venire anche se puzzo di piante?” 
 
“Che problemi ha il tuo cervello? Seriamente, Stiles…” 
 
“Scusa se faccio fatica a credere che ti possa interessare sul serio.” 
 
“Sei esasperante. Dai, pensaci. Quelle persone sono in fila per comprare qualcosa.” 
 
“Mi hai portato al cinema?” 
 
“No. Immagino tu abbia difficoltà a tacere e non mi va di picchiare degli sconosciuti. Però ha anche a che fare con il cinema.” 
 
“Ora sono curioso. Me lo dici o devo leccarti ancora il naso?” 
 
“Eppure di solito sei quello intelligente. Volevo comprare io i biglietti, ma Cora mi ha fatto pensare che magari a te sarebbe piaciuto fare quella fila chilometrica, perché per un nerd come te ne vale la pena. Però ho comprato questi altri biglietti, tieni. Ah, ho chiesto a Scott il tuo vero nome, la compagnia aerea non accettava Stiles…” 
 
“Scusa, continua a parlare e lasciami stare abbracciato a te. Non sto stringendo troppo.” 
 
“Immagino ti sia piaciuta la sorpresa e immagino che tu sappia che si terrà a Settembre. Credo ci siano anche gli attori di quel film, Civil War e tutti quelli dei telefilm che guardi e qualche fumettista e… Stiles, stai piangendo?” 
 
“Chi? snif... Io? Ma cosa snif dici?” 
 
“Andiamo a metterci in fila? Non vorrei che tutte quelle tue fotocopie vadano al Comicon e noi no.” 
 
“Prima posso fare una cosa?” 
 
“Mh.” 
 
“Chiudi gli occhi, stai fermo e, ti prego, non estrarre gli artigli e non uccidermi.” 
 
“Va ben-“ 
 
 
 
“La tua barba è morbida.” 
 
“Grazie?” 
 
“Posso farlo ancora?” 
 
“Sì…” 
 
 
 
“S-se non u-usciamo di qua ora, r-rischiamo di essere a-arrestati.” 
 
“Colpa tua. Lo dirò a tuo padre quando ci interrogherà.” 
 
“Sono colpevole. Arrestami!” 
 
“Idiota, scendi di qui!” 
 
“Ehm, scendi prima tu. Io arrivo tra qualche minuto.” 
 
“Tieni, metti la mia giacca, ti sta lunga.” 
 
“Non credo che rimanere avvolto nel tuo odore mi aiuterebbe. E poi la giacca? Sul serio? Ma siamo a giugno.” 
 
“L'ho portata perc- Vado a fare la fila, ti aspetto laggiù!” 
 
 
 
“Quella ti sta guardando il culo con troppo interesse” 
 
“Stiles, è dietro di noi in fila, sta solo guardando avanti.” 
 
“Certo, come no. Ma davvero non te ne rendi conto?” 
 
“Ma pure se fosse? Abbiamo tutti gli occhi.” 
 
“Potrei sempre cavarglieli.” 
 
“Annuso gelosia.” 
 
“Certo che sono geloso, vorrei vedere te se... aspetta un attimo. Posso essere geloso, vero?” 
 
“Puoi essere tutto quello che vuoi.” 
 
“Vieni qua, lupastro. Voglio che le sia chiaro che il tuo culo non potrà mai averlo.” 
 
“Tu, invece, sì?” 
 
“Non mi hai ancora staccato le mani appoggiate sul tuo culo, e questo mi fa ben sperare.” 
 
“Le staccherai da solo quando ti renderai conto che ci stanno guardando tutti.” 
 
“Oh, scusa. Non ho pensato che potesse darti fastidio.” 
 
“A me no, pensavo ne desse a te l’essere osservato.” 
 
“Di solito è così, ma succede se mi guardano per via della mia goffaggine o dalle mia stranezze. Ma se lo fanno perché sono con te, mi sta bene. Anche se, probabilmente, lo fanno domandandosi cosa ci faccio con uno come te.” 
 
“Sparirà prima o poi questa insicurezza? O devo fare… così?” 
 
“...” 
 
“Ti sta per venire un infarto?” 
 
“Non ne sono sicuro. Puoi riprovare?” 
 
“Siamo quasi arrivati alla biglietteria. Cammina, ragazzino.” 
 
“Uff, e va bene.” 
 
 
 
“Vuoi mangiare qualcosa o ti riporto a casa?”  
 
“Sono talmente agitato che non credo riuscirei a mangiare qualcosa. Ma mi piacerebbe stare ancora un po' con te.” 
 
“Possiamo anche camminare e basta.”  
 
“Io speravo che mi proponessi casa tua.” 
 
“Io invece credo che, se te l’avessi proposto, saresti svenuto.” 
 
“Probabile, ma poi avrei accettato più che volentieri.” 
 
“Vuoi davvero venire al loft, Stiles?” 
 
“Certo, perché non dovrei volerlo?” 
 
“Prendiamo un film?” 
 
“Mmm hai una connessione internet decente?” 
 
“Credo di si, perché?” 
 
“Ho l’abbonamento a Netflix, possiamo cominciare qualche serie TV.” 
 
“Si tratta di un modo per vederci più spesso?” 
 
“Forse?” 
 
“Credi di aver bisogno di questi trucchetti?” 
 
“Non lo so, ma nel dubbio, non ti concederò nemmeno la mia virtù stasera.” 
 
“Sopravvivrò, principessa. Su, andiamo.” 
 
“Tutto qui, Derek? Davvero? Mi deludi, io ero pronto a difenderla fino alla morte, che, tra parentesi, nella mia testa avveniva dopo una lunga battaglia tra le tue lenzuola.” 
 
“Credo che difendere la tua virtù, fino a quando non ti avrei ucciso dopo avertela rubata, sia un controsenso.” 
 
“Magari mi sarei arreso e te l’avrei concessa in cambio della mia vita.” 
 
“Sono un mannaro, non una vedova nera.” 
 
“Considerando il ragguardevole numero di indumenti neri che abitualmente indossi, non l’avrei mai detto.” 
 
“E tu cosa sei? Un pavone? O un arcobaleno?” 
 
“Sono semplicemente giovane e pieno di vita. Non che tu non lo sia ma, a volte, sembri davvero una vedova e oh cazzo, scusa, io non... volevo.” 
 
“Respira, non fa niente.” 
 
“Non è vero che non fa niente. Scusami.” 
 
“Vieni qui, stupido.” 
 
“Derek...” 
 
“Mh?” 
 
“Tu mi piaci un po' di più del semplice mi piaci. Un po' più tanto.” 
 
“Lo so.” 
 
 
 
“D-dove sono? C-che succede?” 
 
“Ben svegliata, principessa.” 
 
“Merda, mi sono addormentato.” 
 
“Io lo definirei più un andare in catalessi.” 
 
“Che ore sono? Rischio di essere ucciso da papà?” 
 
“È da poco passata la mezzanotte, gli ho mandato un messaggio con il tuo cellulare. Anche a Scott per dirgli che dormi da lui.” 
 
“Cos’hai detto a Scott?” 
 
“ Che dormi da lui, secondo tuo padre. Ha scritto Derek, sappi che sbava.” 
 
“Allora non l’ha presa male.” 
 
“Considerando che gli ho scritto come se fossi tu e ha comunque capito che ero io ed eri qui…” 
 
“A volte, questi suoi sprazzi di intelligenza, mi sorprendono.” 
 
“O mi ha annusato su di te a scuola.” 
 
“A scuola? Quando sei passato a scuola?” 
 
“Abbiamo dormito assieme, idiota.” 
 
“Oh, vero. Ora posso chiudere gli occhi?” 
 
“No, alzati, non puoi dormire sul divano tutta la notte.” 
 
“Prima voglio il bacio come ogni principessa che si rispetti.” 
 
“Le principesse si baciano per svegliarle, non per farle riaddormentare.” 
 
“Mhm. Se faccio il bravo e ti seguo, me lo dai lo stesso un bacio?” 
 
 
 
“O-ora dormi.” 
 
“N-non so se ci riuscirò.” 
 
“Stiles, smett-smettila d-di-“ 
 
“D-di far c-cosa?” 
 
“Di strusciar- Cazzo!” 
 
“Derek s-sei così... così... bello!” 
 
“Mi div-diventi romantico?” 
 
“P-preferisci le c-cose s-sconce?” 
 
“Mi vai bene sem-sempre.” 
 
“E p-poi sarei i-io quello r-roman- cazzo, cazzooooh” 
 
“Bravo, ragazzino, cos-così” 
 
 
 
“S-sono morto?” 
 
“Sento il tuo cuore che mi trapana le orecchie, non credo.” 
 
“T-tu sei...” 
 
“Shhh, dormi.” 
 
“N-no, prima voglio... voglio toccarti.” 
 
“Stiles, stai quasi dormendo, lascia stare. Posso an-anche… fare da solo.” 
 
“Andiamo lupone, lasciami il polso.” 
 
“Ragazzino insist- Aah.” 
 
“Va bene così?” 
 
“Perf-perfetto.” 
 
“Anche tu lo sei.” 
 
“P-più velo-veloce.” 
 
“I-i tuoi occhi: sono rossi.” 
 
“Sc-scusa, devo- devo farlo…” 
 
“Cosa?” 
 
 
 
“Scusa, Stiles… non- Dio, non mi sono controllato. Ti, ti ho fatto male, sono un-un mostro.” 
 
“Ehi, ehi. Va tutto bene.” 
 
“No! Ti ho- ti ho morso come… come un animale!” 
 
“Derek, guardami. Non è successo niente. È vero, mi hai morso, ma non mi hai fatto male. E, se devo essere sincero, non mi è nemmeno dispiaciuto. E non voglio sentirti mai più dire che se un animale, chiaro?” 
 
“Hai detto che avevo gli occhi rossi! Lasciami- Dio, lasciami guardare.” 
 
“Va bene, ma sono sicuro che non è niente. Non mi fa nemmeno male, davvero.” 
 
 
 
“Non ho bucato la pelle… sono denti umani, ma c'è il segno…” 
 
“Vieni qua, ho sonno.” 
 
“E se la prossima volta non andrà così bene? Se ti mordessi con le zanne e il morso non… se tu… non voglio.” 
 
“No Derek, non ci provare. Ora tu ti corichi vicino a me e, domani mattina, quando aprirò gli occhi, sarai ancora qua. Perché io mi fido di te, mi fido totalmente di te e sono certo che non mi farai mai del male.” 
 
“Non stai mentendo.” 
 
“Mi hai detto di essere il solito Stiles, parlarti e spiegarti quello che sento, perché dovrei mentirti?” 
 
 
 
“Dobbiamo ripulirci.” 
 
“Domani.” 
 
“Dormi, faccio io. Buonanotte, Stiles.” 
 
“Derek...” 
 
“Cosa c’è?” 
 
“Non andartene.” 
 
“Non ho intenzione di andare da nessuna parte 
 
 
 
8 GIUGNO 
 
(Ore 18:36) Papà vuole sapere come ho fatto ad avere i biglietti per il Comicon. SS 
 
(Ore 18:38) Non con chi ci andrai? DH 
 
(Ore 18:40) Credo che sospetti che le cose siano collegate. SS 
 
(Ore 18:43) Se pensi che per lui sia un problema, puoi anche andarci con Scott. Hai tu tutti i biglietti e puoi scegliere con chi andarci. DH 
 
(Ore 18:45) Non voglio andarci con Scott, ma non voglio nemmeno mentire a papà. SS 
 
(Ore 18:46) Allora non farlo. DH 
 
(Ore 18:48) Ti va davvero bene che gli parli di noi? SS 
 
(Ore 18:50) Se va bene a te. DH 
 
(Ore 18:51) Solo per rendere l’idea: fosse per me avrei già messo fuori i manifesti. Non l’ho fatto solo perché temevo che tu non volessi che la gente sapesse. SS 
 
(Ore 18:53) Magari i manifesti li eviterei, ma puoi dirlo a chi vuoi. Io l'ho detto a Cora che siano usciti insieme. DH 
 
(Ore 18:55) Solo quello? SS 
 
(Ore 18:57) Non ho ceduto al suo interrogatorio sui dettagli. DH 
 
(Ore 18:59) Io no. SS 
 
(Ore 18:59) Tu no, in che senso? DH 
 
(Ore 19:02) Mi ha minacciato, ok. E così le h dovuto dire alcune cose, compreso cose che spero non ti dirà mai perché sarebbe troppo imbarazzante. SS 
 
(Ore 19:04) Ti adora troppo per farlo. È più probabile che metta me in imbarazzo. Comunque, quando parli con tuo padre? DH 
 
(Ore 19:06) Sto prendendo tempo. Adesso scendo a preparare la cena e poi glielo dico. Forse ordino la pizza. SS 
 
(Ore 19:09) Magari evita di ricordargli cosa sono. DH 
 
(Ore 19:10) Credo che quello venga dopo il fatto che sei un ragazzo e anche più grande di me. SS 
 
(Ore 19:13) Credo che tuo padre sia più preoccupato da zanne e artigli che dal mio essere un uomo di ventotto anni. DH 
 
(Ore 19:14) Considerando i guai in cui mi caccio ultimamente, quello potrebbe invece sollevarlo. SS 
 
(Ore 19:18) Magari potresti evitare di cacciarti nei guai. Una volta tanto. Comunque, fammi sapere, ora ho da fare una cosa. DH 
 
 
 
(Ore 20:34) Io lo sapevo che andava a finire così. SS 
 
 
 
(Ore 23:40) Scusa, è durato più del previsto. Così, come? DH 
 
(Ore 23:44) Papà mi odia. Cos’hai fatto in tutto questo tempo? Mi stavo preoccupando. SS 
 
(Ore 23:44) Dovevo fare delle cose con Braeden prima che riparta. Cos'è successo? Vengo lì. DH 
 
(Ore 23:46) È ancora qui? No, non c’è bisogno che tu venga. SS 
 
(Ore 23:46) Parte domani. Apri la finestra. DH 
 
(Ore 23:47) Lo sai che è sempre aperta. SS 
 
“Mi dici cosa succede?” 
 
“Ha detto che tu devi essere un masochista per metterti con uno come me e che non sai a cosa stai andando incontro.” 
 
“Stiles, credevo che si fosse arrabbiato! Non pensi che ti stesse prendendo in giro?” 
 
“Era serissimo. E ti avevo detto che non era necessario che venissi. Potevi salutare meglio Breaden.” 
 
“Puzzi di gelosia in una maniera intossicante. E non dovresti. Così come non dovresti essere arrabbiato con tuo padre.” 
 
“Non è proprio gelosia. E ho tutto il diritto di essere arrabbiato con papà: io mi occupo della sua salute e lui dice queste cose.” 
 
“Lo dice perché sa che ti fa innervosire e ti prende in giro. E, se non è gelosia, cos'è?” 
 
“Credo che sia più la consapevolezza del fatto che lei sarebbe perfetta al tuo fianco.” 
 
“E perché mai?” 
 
“Perché lei è cazzuta, sa cavarsela e conosce il sovrannaturale molto bene mentre io, lo hai detto anche tu prima che so solo cacciarmi nei guai.” 
 
“Stiles, stammi a sentire bene, perché credo sia l'ultima volta che farò un discorso del genere. Sei cazzuto, sei forte, forse un po’ incosciente, ma sei anche intelligente e trovi sempre un modo per cavartela e, soprattutto, per salvare gli altri. Sei generoso, non pensi mai a te stesso e faresti di tutto per le persone che ami. Hai letto tutti i libri che ti ha dato Deaton, quelli che ti dà Peter e i pochi che sono rimasti di mia madre. Stai sempre a cercare cose nuove e si, credo tu conosca il sovrannaturale meglio di me, addirittura. È anche vero che ti cacci nei guai, ma io non mi stancherò mai di urlarti contro di non farlo e di venire a salvarti per poi ucciderti con le mie mani. Ci siamo capiti?” 
 
“Non è giusto. Perché devi farmi piangere?” 
 
“Perché sei stupido.” 
 
“Stupidamente cotto di te, ecco cosa sono.” 
 
“Ora la smetti di essere geloso e insicuro e anche arrabbiato con tuo padre che, tra l'altro, ti faccio notare che non ha detto nulla contro di me?” 
 
“Domenica prossima, a mezzogiorno.” 
 
“Cosa?” 
 
“Papà mi ha detto di invitarti a pranzo.” 
 
“Stiles.” 
 
“Cosa? Non è stata una mia idea. E non sei costretto a venire. Posso dire che sei fuori città o quello che vuoi.” 
 
“Devo portare qualcosa?” 
 
“Grazie, grazie, grazie.” 
 
“Stiles, sono serio, cosa devo portare? Vino? Dolce?” 
 
“Se vuoi entrare nelle grazie di papà, porta un dolce al cioccolato. Anche se questo significa che io dovrò arrabbiarmi e poi tu dovrai farti perdonare.” 
 
“Porterò un dolce di soia e gli dirò che è tutto cioccolato e crema.” 
 
“Ok, in questo momento ho una grandissima voglia di saltarti addosso.” 
 
“Sei poco credibile con il pigiama… chi è questo?” 
 
“Ok, ora stenditi sul mio letto e rimediamo a questa catastrofe. Ma davvero non sai chi è Darth Vader?” 
 
“Devo imparare a tacere.” 
 
“Ma se sei un lupone scorbutico. E ora vieni qui che guardiamo Star Wars.” 
 
“Ma è mezzanotte.” 
 
“Ok, allora niente film, ma stenditi lo stesso.” 
 
“Non mi tirare, fammi togliere le scarpe.” 
 
“Non mi hai ancora dato un bacio.” 
 
“Fammi spazio, piovra.” 
 
“Puoi tranquillamente metterti sopra di me, la cosa non mi dispiace per nulla.” 
 
“Stasera dormiamo, okay? C'è tuo padre di là.” 
 
“Sai che non mi hai più toccato da quella sera?” 
 
“Sai che erano solo quattro sere fa?” 
 
“Sono un adolescente. Hai idea di quante volte al giorno necessito di attenzioni?” 
 
“Come se non sentissi che te le dai da solo.” 
 
“Lo so che lo senti, ma preferirei se fossi tu a toccarmi. E vorrei davvero tanto toccare anche te.” 
 
“Stiles, tira fuori le mani dalla coperta.” 
 
“Sono eccitato quindi no, non le tirerò fuori dalla coperta, anzi, ora le infilerò anche dentro i pantaloni.” 
 
“Stiles.” 
 
“Dillo ancora.” 
 
“Cosa? Stiles ti spezzo le mani.” 
 
“Der, ti prego. O mi tocchi o continui a parlare mentre lo faccio da solo.” 
 
“Perché? Ti eccita anche solo la mia voce? Anche solo se dico… Stiles?” 
 
“S-sì, mi eccita tutto di te.” 
 
“E se ti parlo qui? Contro il collo? Cosa ti succede, Stiles?” 
 
“F-fammi sentire le t-tue zanne.” 
 
“No!” 
 
“A-allora continua a p-parlare.” 
 
“E tu cosa fai? Continui a muovere la tua mano nelle tue mutande? Continui ad ansimare?” 
 
“C-continuo a f-fare quello che n-non vuoi farmi t-tu.” 
 
“Mi piace quello che vedo. Sei bellissimo.” 
 
“S-succhiami il d-dito.” 
 
“Sei anche buono, ragazzino.” 
 
“S-sai cosa farà ora q-questo?” 
 
“C-cosa?” 
 
“S-sparirà dentro di m-me, e io t-ti guarderò n-negli occhi, immaginando che il
dito s-sia tuo.” 
 
“Fermo!” 
 
“P-perché?” 
 
“Dimmi che non l'hai mai fatto prima.” 
 
“C-ci ho pensato ma n-non l’ho mai f-fatto.” 
 
“Perché?” 
 
“P-perché avrei voluto che f-fossi tu il primo in t-tutto.” 
 
“Apri le labbra…” 
 
“Mmm” 
 
 
 
“Dimmi se-se ti faccio male.” 
 
“Der, u-un’altra, ne voglio un’altra.” 
 
“Sei così stretto e caldo… continua a muoverti” 
 
“T-tutto quello che vu-vuoi.” 
 
“Bravo, così, così perfetto.” 
 
“Lì, ancora lì.” 
 
“Qui?” 
 
“Dio sì.” 
 
“Vieni per me, Stiles.” 
 
 
 
“Cr-credo di aver bisogno di ossigeno.” 
 
“Sei bellissimo.” 
 
“E felice.” 
 
“Lo sento.” 
 
“Grazie. Ora posso ricambiare?” 
 
“Ora dormiamo.” 
 
“Va bene. Ma, prima o poi, potrò toccarti ancora?” 
 
“Vieni qui e riposa.” 
 
“Non hai risposto alla mia domanda.” 
 
“Non voglio farti del male, Stiles. 
 
“Non mi sembra che ora tu me ne abbia fatto. E io voglio essere tuo, in ogni modo possibile.” 
 
“E il mio lupo ti vuole. Ti vuole troppo.” 
 
“E a me sta bene, lo voglio esattamente come desidero te.” 
 
“Non… Io non voglio perderti…” 
 
“Va bene, ho capito. Dormiamo?” 
 
“Sei arrabbiato?” 
 
“No, capisco la tua paura e, al momento, non credo di poter fare niente per farti cambiare idea. Ma voglio davvero fare l’amore con te, e riuscirò a convincerti che non mi farai del male.” 
 
“Va bene. Buonanotte, testa dura.” 
 
 
 
15 GIUGNO
 
(Ore 11:12) A che ora arrivi? SS 
 
(Ore 11:29) Mezz'ora. Sento ansia fin qui.  DH 
 
(Ore 11:30) Non so davvero cosa farci. Ho già provato anche a sfogarmi, due volte. SS 
 
(Ore 11:37) Ti sembrano cose da dirmi prima di un pranzo con te e con tuo padre? Ma sei deficiente? DH 
 
(Ore 11:38) Hai detto tu che posso dirti tutto. E poi che c'entra mio padre adesso? SS 
 
(Ore 11:39) Già solo il fatto che me l'hai detto, mi fa immaginare cose. Se poi conti il fatto che avrai un asfissiante odore di eccitazione e di te sulla tua mano destra durante tutto il tempo, non credi che c’entri il pranzo?! DH 
 
(Ore 11:41) Papà dopo pranzo va a riposarsi. Dovrai resistere solo un po' e poi ti prometto che potrai fare tutto quello che vorrai. SS 
 
(Ore 11:42) E io dovrei parlare civilmente con lo sceriffo, mentre penso a cosa vorrei farti quando lui andrà a riposare. Vaffanculo, Stiles. Sto venendo. DH 
 
(Ore 11:45) E va bene, vado a lavarmi la mano con il concime di papà e mi rimetto le mutande. SS 
 
(Ore 11:45) Non ti azzardare. Ma rimettiti le mutande. E vieni ad aprire la porta. DH 
 
 
 
“Ciao, e no, per venirti ad aprire non ho fatto quello che mi hai detto.” 
 
“Sappi che ti odio.” 
 
“Potrai dimostrarmelo dopo. Papà sta per arrivare. È dovuto andare un attimo in centrale ma arriva subito.” 
 
“Allora ho tempo di fare questo.” 
 
 
 
"Wow, mi erano mancati i tuoi baci.” 
 
“Dobbiamo rivedere il tuo concetto di mancanza, ti ho salutato stamattina alle sette.” 
 
“Non mi hai voluto baciare perché sostenevi che, altrimenti, non ti avrei permesso di uscire dal letto.” 
 
“Mi sbagliavo?” 
 
“È domenica, potevamo restare nel letto ancora un po'. Poi ti lamenti anche perché provvedo ai miei bisogni da solo.” 
 
“Mi lamento perché nonostante tu provveda, me lo dici per provocarmi e sei un bastar- Sta arrivando tuo padre!” 
 
 
 
“Vi odio, odio tutti e due.” 
 
“Dovresti essere felice del fatto che andiamo d'accordo.” 
 
“Sai? In quanto mio ragazzo, dovresti difendermi.” 
 
“Ah, quindi sono il tuo ragazzo?” 
 
“Certo che lo sei. Credi forse che faccia entrare nel mio letto chiunque? A meno che... tu non voglia.” 
 
“Ti sto prendendo in giro, respira, ragazzino.” 
 
“Certo, prendiamo in giro ancora un po' Stiles visto che non lo ha preso in giro a sufficienza durante il pranzo.” 
 
“Dai, dammi un bacio e facciamo pace.” 
 
“Non credo sia abbastanza.” 
 
“Nemmeno se ti bacio qui… così?” 
 
“N-non è giusto.” 
 
“E se ti accarezzo… qui? Sei duro da quando mi hai visto. È la camicia, vero?” 
 
“Dir-direi che se tu, n-non la camicia.” 
 
“Ah, si? E ora me lo dai un bacio?”  
 
“Solo se te la togli.” 
 
“Mi sento buono… Così va bene? Puoi toccare, Stiles.” 
 
“Sei sempre così caldo, vieni qui.” 
 
 
 
“Ehi, non stai respirando.” 
 
“Si-si può morire per il troppo piacere?” 
 
“Se continui così, sì. Tuo padre sta dormendo, spogliati, voglio sentire la tua pelle.” 
 
“E io voglio sentire la tua.” 
 
“Allora forse è meglio se ci sdraiamo, mh?”  
 
“S-sì... noi... letto... comodi.” 
 
“Mi piaci quando balbetti perché hai il cervello in tilt.” 
 
“Vorrei vedere te con tutto questo davanti.” 
 
“A me piace anche tutto… questo… e questo… e questa parte qui…”  
 
“To-toglimi tutto.” 
 
“C’è tuo padre che potrebbe svegliarsi…” 
 
“Sa-sarò silenzioso, pro-promesso.” 
 
“Ma a me piace sentirti gemere.” 
 
“A-allora andiamocene via da qua.” 
 
“E tuo padre? Dove vuoi andare?” 
 
“Gli lascio un messaggio dicendogli che siamo usciti e andiamo a casa tua, dove posso urlare senza che nessuno mi senta.” 
 
“Idiota. Rivestiti, allora, okay?”  
 
“Dammi solo un secondo e... sono pronto, andiamo?” 
 
“Solo se mi dai un bacio.” 
 
 
 
“An-andiamo o decido che non me ne frega niente di traumatizzare papà.” 
 
“Riesci a camminare con… in queste condizioni, ragazzino?” 
 
“No, mi prenderai in braccio almeno fino alla porta.” 
 
 
 
“Vuoi che ti prenda in braccio anche per entrare, principessa?” 
 
“Se insistete così tanto, le concederò l’onore di scortare le mie membra nella vostra dimora.” 
 
 
 
“Dove vuole che adagi le sue nobili membra?”  
 
“Le concedo l’onore di scegliere per me, anche se sono comodo così.” 
 
“Questo… muro le va bene?” 
 
“In onore dei vecchi tempi?” 
 
“Quali? Quando ti ringhiavo contro e tu ti eccitavi?” 
 
“E tu? Ti eccitavi nel sentire il mio odore?” 
 
“Il mio lupo ti voleva ogni volta che quell'odore raggiungeva le mie narici.” 
 
“Solo lui mi voleva?” 
 
“Allora sì, ma ho capito che sbagliavo a reprimerlo.” 
 
“Non farlo nemmeno adesso.” 
 
“Promettimi una cosa.” 
 
“Dimmi.” 
 
“So cosa ti ha insegnato Deaton e che porti sempre con te qualcosa per difenderti da… attacchi. Promettimi di usarlo, se comincio a trasformarmi.” 
 
“No, non puoi chiedermi questo. Io... non posso.” 
 
“Stiles, guardami. Non sono innocuo, non puoi farmi tornare indietro se perdo il controllo. Ti farò del male, ma ti voglio, voglio stare con te e ti sto affidando la mia sanità fisica e psichica. Se ti facessi del male, non me lo perdonerei, capito? Ma sono egoista e ti voglio.” 
 
“Nemmeno io potrei perdonarmi se ti uccidessi, perché è questo che mi stai chiedendo. Sai benissimo che tutto ciò che Deaton mi ha dato, è letale.” 
 
“Sì, lo so, ma… è difficile. Ho avuto altre storie, ma mi sono comportato da essere umano. Quello che è successo con te quella sera… è stato nuovo e intenso…” 
 
“Okay, non credevo che sarei mai stato io a dirlo ma, che ne dici se procediamo un passo alla volta? Dio sono un pazzo a proporti questo proprio ora che ti sei convinto.” 
 
“Credevo che… che avresti lasciato perdere se non avessi ceduto. E lo voglio davvero, voglio che tu sia mio. Ma hai ragione.” 
 
“Der, io voglio stare con te e non solo a livello fisico. Anche se tu sei bellissimo e il mio essere adolescente non aiuta per niente.” 
 
“Come mi hai chiamato?” 
 
“Der?” 
 
“Laura mi chiamava così…” 
 
“Scusa, io non... se ti da fastidio, non ti chiamo più così.” 
 
“Mi piace, puoi farlo.” 
 
“Der...” 
 
“Mh…?” 
 
“Ti fidi di me?” 
 
“Sì.” 
 
“Okay, allora appoggia le mani al muro e lasciami fare. Io mi fido di te.” 
 
“Va-va bene.”  
 
“Non l’ho mai fatto prima, se sbaglio qualcosa, dimmelo.” 
 
“Ne-ne dubit-o.” 
 
“Okay, dimmi anche se ti senti strano e devo fermarmi. Anche se potrei sempre staccartelo a morsi, sono certo che così riuscirei a fermarti.” 
 
“Guardami negli occhi, okay?” 
 
 
 
“De-devo fermarmi?” 
 
“N-no, continua co-così. Spero il muro regg- cazzo!”  
 
 
 
Coff coff S-scusa coff coff.” 
 
“Scusa t-tu, scusa…” 
 
“Non de-devi scusarti, volevo sentire il tuo sapore. Ma non sono capace, ti-ti ho sporcato le scarpe.” 
 
“Vieni qui, idiota. Sei stato fantastico.” 
 
“Anche tu lo sei stato.” 
 
“Io non ho fatto nulla.” 
 
“Ti sei fidato di me e ti sei controllato, non mi sembra niente.” 
 
“Ci sono dieci buchi nel muro, segni dei miei artigli. Se fossi stato tu, ti avrei ucciso.” 
 
“Ma hai ucciso il muro, quindi va tutto bene.” 
 
“Va nella mia stanza sopra e spogliati. Io vado a ripulirmi.” 
 
“Vado nella tua stanza ma non mi spoglio. Voglio che lo faccia tu, mi piace sentire le tue mani su di me.” 
 
 
 
“Non mi sembra che tu ora abbia freddo, mh?” 
 
“Tu, tu sei bollente.” 
 
“Mh? Vuoi che mi sposti?”  
 
“Ho forse detto che ho caldo?” 
 
“Immaginavo. Apri le gambe.” 
 
“Cosa vuoi fare?” 
 
“Ricambiare il favore, ma sentirai… questi sulla pelle, okay? Se ti faccio male, smetti di urlare.” 
 
“Elfo, ok?” 
 
“Elfo?”  
 
“Se urlo elfo, vorrà dire che dovrai fermarti.” 
 
“Elfo… Va bene.” 
 
“Sono pronto.” 
 
 
 
“Cerca di stare fermo.” 
 
“Cre-credo che dov-dovrai legarmi per fa-farmi stare fe-fermo.” 
 
“Tieniti alla testiera… Bravo, così.” 
 
“Der, ti prego.” 
 
“Cosa vuoi? Li senti? Senti i miei artigli sulla pelle?”  
 
“Sì, mi-mi fanno stare be-bene.” 
 
“E ora ti farò stare anche meglio.”  
 
 
 
“So-sono vivo?” 
 
“Mpf…Sei vivissimo.” 
 
“C’è stato un momento in cui ho visto tutto bianco.” 
 
“Forse ho un po' esagerato…” 
 
“Stai scherzando, vero? È stato l’orgasmo più sconvolgente della mia vita.” 
 
“Addirittura?”  
 
“Ne sono piuttosto sicuro. Ma se pensi di poter fare di meglio... dammi dieci minuti e possiamo ricominciare.” 
 
“Sta zitto e vieni qui.” 
 
 
 
5 LUGLIO
 
(Ore 10:31) Speravo di festeggiare la fine dei corsi e l’ufficiale inizio delle mie vacanze estive con io che mi svegli tardi e te ancora nel mio letto. SS 
 
(Ore 10:34) Pensavo di essermi fatto perdonare con la colazione. DH 
 
(Ore 10:35) Preferisco te alla colazione. Comunque, sei libero stasera? SS 
 
(Ore 10:40) Sì, perché? DH 
 
(Ore 10:42) Bene, ti passo a prendere alle sette. SS 
 
(Ore 10:49) Per andare dove? DH 
 
(Ore 10:53) È una sorpresa. Vestiti elegante. SS 
 
(Ore 10:59) Elegante nella tua Jeep? Va bene. Alle sette. DH 
 
(Ore 11:03) Ehi, non offendere la mia bimba! Potrebbe abbandonarci nel bel mezzo del niente. SS 
 
 
 
“Sono abbastanza elegante?” 
 
“...” 
 
“Stiles…?” 
 
“Io... scusa. È che sei così bello che, a volte, non riesco a credere che tu sia reale.” 
 
“Stai… stai bene anche tu.” 
 
“Andiamo?” 
 
“Mh.” 
 
“Tutto bene?” 
 
“Sì, è solo che non mi piace non sapere le cose, ma va bene.” 
 
“Da quando abbiamo cominciato ad uscire insieme, sei sempre stato tu a farmi sorprese e lasciarmi senza parole. Volevo solo fare qualcosa di carino, non pensavo di metterti a disagio.” 
 
“Sto bene, Stiles, sei tu. Metti in moto.” 
 
 
 
“Siamo arrivati.” 
 
“Qui?” 
 
“Lo so che non è un posto da me, ma, parlando con Cora, mi ha detto una cosa che mi ha fatto pensare che tu avresti apprezzato.” 
 
“Cosa?” 
 
“Mi ha raccontato che Talia suonava il piano e ti ha passato la passione per la musica classica. Stasera, a teatro, hanno organizzato un concerto di beneficenza con orchestra per, sai, l’associazione che ci ha aiutato con mamma nell’ultimo periodo. Io non apprezzo particolarmente il genere, ma ci tenevo ad esserci. Così ho pensato che ti avrebbe fatto piacere esserci.” 
 
 
 
“Profumi di ansia, aspettativa, felicità. Profumi di buono…”  
 
“Quando sono venuto a prenderti ero un po' preoccupato, avevo paura di aver fatto la scelta sbagliata e di essere stato troppo invadente. Ma ti ho osservato durante il primo tempo e mi sei sembrato... rilassato. E sono felice.” 
 
“Mi è piaciuto molto, grazie.”  
 
“Dopo voglio andare in un altro posto.” 
 
“Altra sorpresa?”  
 
“In realtà, non era programmata. Ma mi è venuta voglia adesso.” 
 
“Va bene, ti seguo, Stilinski.” 
 
 
 
"Direi che è meglio toglierci scarpe e calzini.” 
 
“Come ti è venuta questa voglia?” 
 
“Mamma ci chiedeva sempre di portarla qui negli ultimi tempi, prima che non potesse più muoversi dall’ospedale. Diceva che camminare sulla sabbia la rilassava e il rumore dell’oceano riusciva a farle dimenticare un po' il dolore.” 
 
“Allora, dai, andiamo.” 
 
 
 
“Der, facciamo il bagno?” 
 
“Ora? C’è vento.” 
 
“Non ho mai fatto il bagno di notte.” 
 
“Ti ammalerai.” 
 
“È estate, non posso ammalarmi.” 
 
“Questa frase non ha senso, ma va bene. Però non spiegherò a tuo padre perché avrai un raffreddore.” 
 
 
 
"Ma quanto cazzo è fredda l’acqua. Prenderò un accidente, me lo sento.” 
 
“…” 
 
“Mi abbracci?” 
 
“Dovrei lasciarti al gelo, lo sai?” 
 
“Puoi fare il duro finché vuoi, ma non ci casco.” 
 
“Ah no? Potrei uscire da solo dall'acqua…” 
 
“Non lo faresti mai.” 
 
“Ciao, ciao.” 
 
“Der, non puoi. Der non costringermi a colpirti con le mie mutande.” 
 
“Un’arma letale.” 
 
“E mi abbandoneresti qui, tutto nudo?” 
 
“Mh… Non lo so fammi vedere.” 
 
“Se non vieni a scaldarmi, mi si staccherà il pene.” 
 
“Non sia mai. Ecco… ora ti porto fuori di qui.” 
 
“Mio eroe!” 
 
“Stiles, smettila di sculacciarmi o ti porto verso il largo e ti lascio lì, dai, scendi e rivestiti.” 
 
“È il tuo culo che chiede di essere sculacciato. Dio hai un culo che parla!” 
 
“A volte mi chiedo perché mi piaci, tipo in momenti come questo. E perché non ti rivesti?” 
 
“Quello me lo chiedo anch’io, sul perché ti piaccio. Non mi rivesto perché sono bagnato e rischio di rovinare il vestito.” 
 
“Avrò preso qualche botta in testa. Metti il mio vestito, io posso stare così.” 
 
“Guidi tu?” 
 
“E va bene.” 
 
 
 
“Mi hai riportato a casa?” 
 
“Credevo che dopo il bagno volessi tornare…. Volevi andare in qualche altro posto? Dovrei prima mettere qualcosa oltre alla camicia.” 
 
“No, è che io... scusa. Volevo fosse una serata perfetta e riaccompagnarti a casa, darti un bacio e aspettare di vederti rientrare come i più stupidi dei film e invece. Odio me e le mie idee stupide.” 
 
“Va di sopra e prendi qualcosa che possa andarmi, portalo qui così posso rivestirmi.” 
 
 
 
“Mi dispiace, ma avevo solo questi.” 
 
“È un caso che sia la stessa maglia orribile di quel giorno, quindi? Dai, fammi
rivestire.” 
 
“Assolutamente, come è un caso che sia la mia maglia preferita e che abbia perso il tuo odore.” 
 
“Puoi tenerti anche il vestito. Mi piace come ti sta.” 
 
“Ti piace così tanto vedermi più piccolo di quello che sono?” 
 
“Sei piccolo e carino.” 
 
“Quando dici così non so se prenderti sul serio o se hai imparato a fare pessime battute.” 
 
“Sta zitto e riportami a casa.” 
 
 
 
“Siamo arrivati.” 
 
“Già.” 
 
“Grazie.” 
 
“Credo di dover essere io quello che dovrebbe dirlo. Grazie a te, ragazzino.” 
 
“Mi piace quando mi chiami ragazzino.” 
 
“Lo so, il tuo cuore reagisce in modo strano.” 
 
“Sai? Ho sempre pensato di essere innamorato di Lydia, ma poi... sei arrivato tu e ho cominciato ad avere reazioni inspiegabili anche davanti alle tue minacce. C’è stato un momento in cui ho pensato di avere dei seri problemi.” 
 
“No che tu non li abbia… Ehi! Ehi, stavo scherzando, non picchiarmi che ti fai male!” 
 
“Ti odio. Ora vai!” 
 
“Non era compreso anche un bacio della buonanotte?” 
 
“Vieni qui, lupastro.” 
 
 
 
“Sta-sta attento mentre torni a casa, okay?” 
 
“Lo-lo farò. Ora va prima che decida di mandare all’aria la mia romanticissima idea.” 
 
“Grazie ancora.” 
 
 
 
16 LUGLIO
 
(Ore 00:34) Sono a casa. SS 
 
(Ore 00:35) Anch'io. DH 
 
(Ore 00:37) Bene. Sono felice di ciò, anche perché altrimenti ti avrei accompagnato per niente. SS 
(Ore 00:39) No, non è vero. Ti ho riaccompagnato a casa perché volevo farlo. Se ora devi uscire fallo pure. SS 
(Ore 00:40) E dovrei essere io a ringraziarti, davvero. SS 
 
(Ore 00:40) Stai davvero mangiando popcorn a quest'ora? DH 
 
(Ore 00:41) Tu... come fai? SS 
 
(Ore 00:41) Non correre per le scale che cadi. DH 
 
“Der?” 
 
“…” 
 
“Cosa ci fai qui? Non dovevi essere a casa?” 
 
“Shhh.” 
 
“Papà non c’è. Ha il turno di notte.” 
 
“Voglio solo abbracciarti, okay? Solo stare così.” 
 
“Tutto quello che vuoi. Vieni.” 
 
 
 
“Mi piace il tuo profumo.” 
 
“A me piaci tu. Hai voglia di dirmi cosa c’è che non va?” 
 
“Cosa sai dei rapporti tra lupi? Soprattutto mannari.” 
 
“In realtà, poco e niente. Non ho ancora avuto il tempo per studiare bene la cosa. Per il momento ho dato la precedenza alla difesa e cose del genere.” 
 
“Sai che i lupi, gli animali, sono monogami?” 
 
“Sì, quello lo so.” 
 
“Bene. Anche noi possiamo scegliere di esserlo.” 
 
“Cosa intendi con “potete sceglierlo”? Che non lo siete?” 
 
“Possiamo amare come umani o come… come desidererebbe la nostra parte animale, ma non succede con tutte le persone con cui stiamo.” 
 
“Non credo di capire.” 
 
“Nemmeno io capivo all'inizio, ma nonostante il tuo cuore frenetico, le tue emozioni, la tua confusione, quando eri nei dintorni ero calmo. Le due settimane in cui mi hai evitato, ero io ad essere… a non riuscire a controllare il mio lupo.” 
 
“Questo perché, mi hai detto, che anche il tuo lupo mi vuole, giusto?” 
 
“Sì e l'ho capito solo quando non c’eri, quando ha sentito la tua mancanza. Jennifer, Kate e-e Paige, nessuna di loro mi faceva sentire… così. Non sono mai stato con qualcuno che reclamavo come mio.” 
 
“E questo ti spaventa.” 
 
“Sì. Molto.” 
 
“Perché?” 
 
“Perché sei umano. Perché non posso… sceglierti, ma allo stesso tempo il lupo vuole reclamarti.” 
 
“Perché non puoi scegliermi?” 
 
“Perché ami come un umano e dovrei farlo anche io.” 
 
“Se-se mi trasformassi, invece?” 
 
“Non lo farei mai. Non rischierei mai di ucciderti. Anche se non ti scelgo, non ci tengo a vederti morto, Stiles.” 
 
“Ti fa stare male questa cosa? Il fatto che non puoi scegliermi, intendo?” 
 
“Mi fa sentire costantemente la tua mancanza.” 
 
“Io non voglio che tu stia male a causa mia. E se questa cosa non... possiamo interromperla qui. Io... posso farcela a rinunciare a te se-se serve a farti stare meglio.” 
 
“Stiles, ti ho appena detto che non riesco fisicamente a stare lontano da te e tu vuoi che ci lasciamo?” 
 
“Io non voglio. Sto solo cercando di trovare un modo per farti stare meglio.” 
 
“Baciami.” 
 
 
 
“De-Derek, è meglio se-se ci fermiamo qui.” 
 
“Sc-scusa.” 
 
“Non devi scusarti, di niente. Ho solo bisogno di capire e pensare.” 
 
“Va bene, allora vado a casa.” 
 
“No, tu non vai da nessuna parte. A meno che tu non senta il bisogno di farlo.” 
 
“No, credevo lo volessi tu. Posso restare, voglio.” 
 
“Allora sistemati meglio. Ho freddo.” 
 
“Notte, Stiles.” 
 
31 LUGLIO
 
(Ore 21:34) Quando torni? E sì, sono ancora arrabbiato per il fatto che te ne sei andato senza dirmi niente, ma credo che il mio silenzio sia durato fin troppo. Ti ho dato abbastanza tempo. SS 
(Ore 21:35) Che poi Breaden? Davvero sei scappato dal lei? SS 
(Ore 21:45) E perchè sono dovuto venirlo a sapere da Cora. SS 
(Ore 22:01) Mi risponderai mai? SS 
 
 
 
(Ore 02:35) È meglio così. DH 
 
(Ore 02:36) Mi stai lasciando? SS 
 
(Ore 02:37) Ti sto dando la possibilità di vivere una vita normale. In fondo anche tu avevi bisogno di capire e pensare. DH 
 
(Ore 02:39) Vita normale? Io? Quando il mio migliore amico è un lupo mannaro come il ragazzo di cui sono fottutamente innamorato? Stai scherzando, vero? SS 
 
(Ore 02:43) Mi ami? DH 
 
(Ore 02:48) La sera dopo la tua partenza ho avuto un attacco di panico. Sai da quanto non ne avevo uno? Più o meno da quando abbiamo cominciato ad uscire insieme. Ma la cosa che più mi ha sconvolto è stata capire che mi venuto quando ho cominciato a pensare che te ne fossi andato per colpa mia, che non saresti più tornato, che ti avrei perso. Questo come lo chiami? SS 
 
(Ore 02:49) Non voglio che tu stia male e so come sei stato, lo sento, Stiles. DH 
 
(Ore 02:50) E allora perché mi hai lasciato solo? Perché non sei qua? SS 
 
(Ore 02:53) Perché era la scelta più facile, ma anche la più stupida. DH 
 
(Ore 02:54) Almeno te ne sei reso conto. Quando torni? Mi manchi. SS 
 
(Ore 03:00) Sono partito due ore fa. DH 
 
(Ore 03:02) La finestra è aperta. SS 
 
 
 
“Stiles? Sei sveglio?” 
 
“Mmm... ho freddo.” 
 
“Fammi spazio. Continua a dormire, domani mattina sarò qui. Mi dispiace.” 
 
“Va tutto bene. Sei qua, questo è quello che conta.” 
 
“Mh. Dormi, ora.” 
 
 
 
"Mmm... ‘giorno.” 
 
“Ehi.” 
 
“Mi sei mancato così tanto. E sì, lo so che siamo stati lontani solo qualche giorno, ma non sono riuscito a dormire per tutto il tempo che sei stato via.” 
 
“Nemmeno io. Braeden mi ha odiato.” 
 
“A-avete dormito assieme?” 
 
“In Messico vive praticamente in un’unica stanza.” 
 
“Bene, benissimo. E, magari, dorme anche nuda.” 
 
“No, ma quasi.” 
 
“Io la uccido.” 
 
“Ancora geloso?” 
 
“Sei sempre bellissimo, quindi sì, sono ancora geloso.” 
 
“Vuoi sapere perché sono andato da lei?”  
 
“Di certo, non per lavoro. Quindi non so se voglio saperlo.” 
 
“Braeden è l'unica persona che mi ha visto in forma di lupo per più di dieci secondi. E in questi giorni non sono mai stato umano, ho dormito sul pavimento, comunque. E non mi ha fatto nessuna domanda.” 
 
“Cosa ti è successo?” 
 
“Non lo so. Ne avevo solo bisogno.” 
 
“Ho parlato con Scott, e anche con Deaton.” 
 
“E?” 
 
“Ho cercato di capire la differenza tra il vostro amore e quello umano. Deaton mi ha spiegato che, a volte, i lupi trovano il proprio compagno e che, una volta che lo hanno individuato, lo marchiano. E che, una volta che lo fanno, gli restano fedeli per la vita.” 
 
“E ti ha spiegato come avviene?” 
 
“No, ho provato a chiederlo a Scott ma è diventato viola e ha cominciato a balbettare cose senza senso.” 
 
“Tipico di Scott. Comunque dubito che tu non ti sia informato.” 
 
“Non era quella la cosa che m’interessava. Anche perché tu hai detto che non puoi scegliermi, quindi...” 
 
“Perché sei triste? Ti ho spiegato…” 
 
“Perché tu non sei solo umano, e io voglio tutto di te, compreso il tuo lupo. Non posso accontentarmi solo del tuo parziale amore perché non saresti tu.”  
 
“Se saremo separati a lungo, soffriremo. Se uno dei due starà male, sarà lo stesso per l'altro. Se uno dei due… se uno dei due morisse… Stiles è una cosa...  grande.” 
 
“E che differenza c’è da ogni volta che ti ho aspettato solo, nel loft, mentre tu eri a combattere con chissà cosa? O da solo quando volevi che ti tagliassi il braccio per non morire? O da quando ti ho visto piegato sul corpo di Boyd? Che differenza c’è da come mi sono sentito in questi giorni?” 
 
 
 
“Io-io ti ho scelto… come essere um-umano… Ti ho… ti ho già scel-sceltoh.” 
 
“Vo-voglio essere sce-scelto anche dal tuo lu-lupo.” 
 
“Va bene. Mi-mi arrendo.” 
 
“Ti amo.” 
 
“Anch'io. Ti amo anch'io.” 
 
 
 
“Pri-prima o poi, morirò. E mi piacerebbe vedere come la spiegherai a papà.” 
 
“Perché dovrei essere io a spiegarglielo?” 
 
“Perché mi troverebbe nudo e tu sei il mio fidanzato.” 
 
“E allora rivestiti prima che ritorni.” 
 
“È ancora presto e voglio delle coccole.” 
 
“Ah, sì?” 
 
 
 
“No, no... Der piantala... il solletico non vale... basta, ba-basta... ti-ti do tutto quello che vuoi.” 
 
“Nah, non vale, mi dai già tutto quello di cui ho bisogno. Quindi penso che continuerò a torturarti.” 
 
“Da-davvero?” 
 
“Cosa? Che continuerò? Certo.” 
 
“Stu-stupido... basta!” 
 
“Sei bellissimo.” 
 
“...” 
 
“E quando arrossisci lo sei anche di più.” 
 
“Non è giusto. Perché devi essere così maledettamente perfetto?” 
 
“Sarà una cosa genetica, chissà.” 
 
“Mi sarebbe piaciuto conoscerli, sapere se mi avrebbero trovato adatto per loro figlio, sentirli raccontare storie imbarazzanti su di te.” 
 
“Laura ti avrebbe adorato. Era molto simile a te, sempre in movimento e parlava a raffica. Mamma, probabilmente, ti avrebbe rimpinzato di cibo, faceva una torta alle mele fantastica. Papà ti avrebbe scrutato per un po’ poi ti avrebbe dato una pacca sulla spalla e ti avrebbe dato il benvenuto nella nostra tana.” 
 
“Quindi deduco che le sopracciglia tu le abbia prese da tuo padre.” 
 
“Sì, io e Cora gli somigliamo molto.” 
 
“Mi piace quando parli di loro. Raccontami qualcos’altro.” 
 
 
 
“Stiles, non ridere! C’era davvero tutto il pavimento ricoperto di pepe! Credo di non aver ringhiato così forte contro Laura mai come quella volta. E solo perché l’avevo beccata a baciarsi con uno, bah. Ho starnutito per tre giorni.” 
 
“E cosa farai quando sarà nostra figlia a baciare qualcuno?” 
 
“Spezzerò le gambe a tutti i suoi spasimanti, ovvio.” 
 
“Ma non puoi. Piuttosto sbranali, io e i bambini ti aiutiamo a seppellire i cadaveri.” 
 
“Giusto, soluzione perfetta.” 
 
“Lo so, sono un genio.” 
 
“Dimenticavo quasi le tue doti intellettive.” 
 
“Mi ringrazierai quando uno dei nostri figli vincerà un nobel.” 
 
“Guarda che se prendessero da me, sarebbero lo stesso intelligenti.” 
 
“No, sarebbero bellissimi, fortissimi ma costipati e con sopracciglia perennemente giudicanti.” 
 
“E magari piacerebbero a qualcuno iperattivo, chiacchierone, con degli occhi stupendi e pieno zeppo di sarcasmo.” 
 
“Anche tu mi piaci, Sourwolf.” 
 
“Lo so, ragazzino.” 
 
 
 
Note di Blu. 
Hola! Non ho tanto da dire, solo che spero vi sia piaciuta tanto quanto ha divertito me scriverla. Essere chi sono stata in questi giorni è stato… decisamente facile xD è stato bello scrivere in questo modo, aspettando le risposte di Pampu e creando la storia passo dopo passo, senza una reale trama. Credo che ci ricapiterà di fare una cosa del genere.  
E la ringrazio, come sempre.  

 
Note di pampu:
Non so cosa dire, davvero. Doveva essere una cosa breve e ci siamo ritrovate con, più o meno, 11500 parole. Ma è stato davvero divertente, specialmente considerando che, non avendo una trama, siamo andate avanti in base alla risposta dell’altra… sono curiosa di sapere, secondo voi, chi ha fatto chi. Le scommesse sono aperte. Chi indovina vince una caramella!
E ringrazio blu anche per questa esperienza, anche se marito ora pensa che siamo amanti… ahahahah…

 
   
 
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