Vedo una ragazza di rosso vestita scivolare per le contrade
Senza nome, senza gente
Che mormorano poco e niente
Fino ad oggi le avrei dato non meno di una quindicina d'anni
Ma ora, incontrando le rughe sul suo volto
Le leggo una tristezza che non ha quell'età
La vedo tornare a casa ogni giorno
Quando si fanno le due o giù di lì,
La vedo passare tenendo un libro che non riesco mai a indovinare
Tanta la cura con cui lo nasconde agli occhi del mondo
Si aggira con la tenerezza impacciata
Di chi muove i primi terrificanti passi verso quel mondo che giocherà a sporcarle l'anima,
Un mondo per cui non sono altro che un pazzo affacciato a una finestra mezza rotta
Si alza il vento e la ragazza stringe il cappotto a sè
Quanto basta perchè io colga le forme di un corpo troppo esile per essere toccato
Sembra dolce quando si chiude a riccio in quell'angolo a confine con la realtà
E ogni tanto le scorgo l'ombra di un broncio
Come se fallisse nel lasciarsi scappare qualche pensiero di troppo
Distolgo lo sguardo e lo punto dritto sul rigattolo sotto i suoi piedi
E ora rido di cuore nell'immaginarla mentre rincorre l'acqua piovana
Come bimbi, al frastuono della pioggia
Lasciare che pile di compiti crescano sulla scrivania e precipitarsi giù in strada,
E giocare a quello strano gioco per cui finiscono sempre per cadere nelle pozzanghere di melma grigiastra
Sono le miniature umane dagli occhi enormi che non mi sono mai preoccupato di capire
Sarà per questo che non li ho mai voluti intorno
E che i perbenisti con cui siedo in metro e divido il posto in mensa non me ne vogliano
Se non sono come loro
Ma ora ferma sotto un portico a salutare
Penso a quando le cose avevano un altro sapore
E la vita non mi appariva come quella melma grigiastra dove inciampano i bambini
E io facevo meno paura quando la gente mi incrociava per le strade semibuie
Ma la ragazza vestita di rosso ha gli occhi intelligenti
Imparerà a capirsi prima che il mondo lo faccia per lei
E a quel punto la città tornerà a essere vuota
E io prenderò a guardarla come se niente di bello l'avesse mai sfiorata.