Hello everyone!
Non c'è una grande trama, lo ammetto, solo moooolta docezza. Avevo bisogno di scrivere qualcosa di assolutamente fluffoso (?) su questi due e stanotte si è scritta da sola. Ho messo OOC tra gli avvertimenti ma forse non c'è nemmeno bisogno perché secondo me, dopo The Final Problem, Sherlock si è aperto tantissimo come si vede dal finale.
E niente, vi lascio alla flashfic. Buona lettura! :)




Lo guarda mentre sta dando da mangiare a Rosie e la sente di nuovo, quella sensazione di calore che dal petto si irradia in tutto il corpo. Senza neanche accorgersene inizia a sorridere. John alza la testa e lo trova così, felice e rilassato come non l’aveva mai visto. Gli sorride di rimando e Sherlock sente come se la sua vita stia finalmente andando per il verso giusto. Si avvicina a John e si siede accanto a lui. Rosie gli sorride con quel tipico sorriso sdentato dei bambini ed allunga le manine per farsi prendere in braccio. Sherlock lo fa, ancora una volta sorpreso dalla fiducia che quella bambina, la figlia di John, gli dà e non può fare a meno di pensare che passerebbe volentieri le pene dell’inferno altre mille volte per avere di nuovo con sé quelle che sono le persone più importanti della sua vita. John, seduto vicino a lui, si stiracchia per poi poggiare stancamente la testa sulla sua spalla. È tutto come prima ed allo stesso tempo è tutto diverso ma Sherlock non potrebbe essere più felice di così.
La mano che non regge Rosie va a stingere il ginocchio di John, ringraziandolo silenziosamente di essere lì, di fidarsi di lui, di averlo salvato non una, ma mille volte. Dal tassista, a Moriarty, a Smith, ma soprattutto da se stesso e da quello che sarebbe potuto diventare se non si fossero mai incontrati o se non lo avesse perdonato per ben due volte. Non lo dice ad alta voce, ma John capisce ugualmente (capisce sempre, il suo John) e sorride, sistemandosi meglio al suo fianco.
Non hanno mai definito la loro relazione, non ne sentono il bisogno. Sanno di poter contare l’uno sull’altro, sanno che Rosie crescerà amata da entrambi e dai loro amici, sanno che la loro non è amicizia ma qualcosa di molto oltre, e va bene così. Sanno di essere una famiglia. Una famiglia un po’ atipica ma per loro è perfetta. È quello che è.