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Autore: KagomeLightwood29    02/02/2017    6 recensioni
Storia ispirata a "La Bella e la Bestia".
Inuyasha No Taisho per colpa di una malezione viene trasformato in un mezzo Demone; la sua anima rischia di venir inghiottita dalle tenebre e diventare un demone malvagio e completo da un momento all'altro. L'unica in grado di spezzare questa maledizione sarà la ragazza che amerà il mezzo demone così com'è. Kagome è una giovane ragazza che si ritroverà in un castello abitato da strani Demoni.
Riuscirà la fanciulla a sciogliere il freddo cuore di Inuyasha?
Spero di avervi incuriosito almeno un po'.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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L'inverno a Fowden Town era freddo. Le temperature erano sotto lo zero e gli uomini, gli animali e la Natura sembravano andare in letargo. L'estate terminava di colpo, le sfumature dell'autunno sbadivano e si consumavano con rapidità. Il sole era perennemente nascosto dietro le nubi e i raggi che vi filtravano si posavano gelidi sulla superficie delle cose. Le tinte tendevano a uniformarsi in un'unica gradazione di grigio, con disperati sprazzi di bianco e nero.

Sembrava che io fossi ormai abituato a quel clima ogni inverno, ma alla mia natura, ormai metà umana e metà demoniaca? A quella mi sarei mai abituato? Agli artigli lunghi al posto di semplici unghia, ai capelli lunghi argentati e folti, con una frangetta ribelle a coprire la mia fronte e due ciocche lunge sulle mie spalle, invece dei miei capelli neri. Gli occhi ambrati anziché scuri come la pece, uguali a mia madre? A quel cambiamento mi sarei mai abituato? Un sorriso amaro mi si dipinge sul suo volto.
Poi un forte ringhio di rabbia esce dalle mie labbra e riecheggia in tutto il castello oscuro. Tiro un forte pugno ben assestato e rompo l'ennesimo specchio.

"Dannazione, dannazione, dannazione!"



                                                                       5 anni fa - flashback

" Per colpa dei vostri sbagli, della vostra cecità, avete fatto del male al vostro popolo! E questo li ha portati a punire me.. e mia madre. Lei è morta, è morta per colpa vostra! Ed io sono condannato a vivere come un mezzo demone per sempre! È solo colpa vostra, padre! Siete un tiranno! "

                                                                         - fine flashback -


Mi esiliarono e mandarono a vivere in un luogo sperduto, lontano da tutti. Sarei stato condannato a convivere con la mia solitudine per sempre, o meglio, finché qualcuna non si sarebbe innamorata di me, ma chi potrebbe mai innamorarsi di un mostro?
Immerso nei miei pensieri, decido di uscire fuori dal castello e respirare l'aria invernale, con il mio corpo da mezzo demone, non sentivo né caldo e né freddo.
A passo lento cammiavo sul grande giardino di mia proprietà - ormai ricoperto di neve -, e tutto un tratto sento l'odore di sangue umano e.. una disgustosa puzza di lupo. Mi affretto a correre nella direzione da cui provenivano quegli odori.




*



Mi ritrovo in trappola davanti ad un grande cancello di ferro nero, non avevo più via di scampo. Lancio una veloce occhiata dietro di me - i lupi mi avevano ormai raggiunta -, sospiro affranta, accovacciandomi su me stessa e lasciandomi scivolare giù, con la schiena incollata al cancello, fino a sedermi giù: sopra la neve. Guardo il branco di lupi che mi circondava con un espressione di terrore dipinta sul volto. Come ho fatto a ritrovarmi in quel pasticcio? Ricordo solo che quella mattina mi ero alzata presto per partire in carrozza, avrei dovuto raggiungere il mio promesso sposo di nome Koga, che per giunta non amavo e non conoscevo, mi è stato imposto da mio padre questo matrimonio assurdo.
Si diceva che Koga era un demone lupo che non sapeva cos'era la dolcezza, l'amore, la gentilezza, lo dipingevano come uno spietato stronzo, rozzo e crudele, ma se ci tenevo alla salvezza della mia famiglia e del mio paese, dovevo accettare questo matrimonio. 
Ora invece sono qui, rannicchiata su me stessa, con la schiena contro il ferro freddo di un cancello, seduta sulla neve, con le gambe che non mi reggono più per la stanchezza e il braccio ferito che continua a perdere sangue per via della profonda ferita che mi ero procurata mentre correvo nel bosco. Chiudo gli occhi e mi stringo le gambe al petto, rannicchiandomi di più su me stessa, mentre una lacrima silenziosa mi riga una guancia. Stavo tremando di freddo e di paura. Non sapevo più se era peggio morire sbranata dai lupi, o dal mio sposo lupo. Io non avevo scelta purtroppo, sarei morta in ogni caso, un sorriso amaro mi sfugge dalle labbra a quel pensiero.
Ormai credevo che non mi sarei salvata, ma mentre aspettavo che uno dei lupi facesse un altro passo per azzannarmi, alzo lo sguardo e intravedo una figura apparire davanti a me. Sento un forte ringhio e poi il buio. La testa mi gira per un istante e poi cado di lato sulla neve, perdendo i sensi.





2 ore dopo.



《 Sta dormendo? 》

《 No, piccolo shippo, è sventa. 》

《 Che significa svenuta? 》

《 Mmh.. significa che ha perso i sensi, che si è sentita male.. 》

《 Oh poverina.. e si.. risveglierà? 》

《 Certo che si, deve solo riposare. 》

《 Va bene, grazie per avermelo detto Sango.. quando si risveglierà dimmelo però, così verrò a giocare con lei. 》

《 Eh no piccolo Shippo. La ragazza qui presente ha bisogno di tanto tanto riposo. 》


Sento delle voci come in lontananza. Strabuzzo gli occhi e cerco di aprirli, ma la luce che filtrava dalle finestre era quasi accecante, e così mi ritrovo costretta a richiuderli. Lentamente ritento ad aprire un occhio, poi l'altro, mettendo a fuoco le figure attorno a me. Sopra il letto in cui ero stesa, ai piedi del letto c'era un bambino dai capelli arancione scuro e gli occhi color verde smeraldo. Aveva una coda buffa e.. due zampe. Era forse un demone?
Alla mia sinistra invece c'era un grosso procione grigio e nero, con un cappellino di fieno e una piccola veste viola, mentre alla mia destra c'era una grande gatta bianca dagli occhi di fuoco. Erano tutti e tre dei demoni, ma non sembravano per nulla cattivi. Tengo gli occhi aperti, guardandomi attorno smarrita. Cos'era successo? Dov'ero finita? 

《 Si è svegliata. 》

《 Zitto Miroku, non vedi che è confusa e spaventata? Non stressarla con mille domande mi raccomando e non essere invadente, il padrone l'ha salvata da un branco di lupi! 》
esclama la gatta. Il procione ridacchia divertito, grattandosi la nuca. 

《 Ma dai Sango, non ho detto ancora nulla alla nostra ospite. 》

Sembravano così buffi.. lentamente mi porto a sedere, appoggiando la schiena contro un morbido cuscino. Incrocio lo sguardo del procione, poi del piccolo demone seduto sul mio letto e infine la gatta. 

《 Dove sono?》domando dopo qualche secondo; continuando a guardarmi attorno incuriosita.





 

To be continued..











Salve salve cari lettori ^^
Spero che il "prologo" vi abbia incuriosito almeno un pochino. Ammetto che sono un po' in ansia.. ho in corso altre due storie ma mi è venuta l'ispirazione e allora mi sono detta " perchè no? proviamo a farla un'altra storia e vediamo come esce " XD
Il brevissimo flashback si fa capire che 5 anni fa è successo qualcosa e sono stati Inuyasha e sua madre a pagare le conseguenze.. e non solo loro. Grazie a chi recensirà; sono pronta a leggere pareri e ricevere consigli/critiche costruttive.
Al prossimo capitolo.

Baci!!
   
 
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