Piccola premessa: nella storia Mark e Strawberry stanno ancora insieme, ma lei inizia piano piano ad avvicinarsi a Ryan e a provare qualcosa per lui. La storia è scritta dal punto di vista di Shirogane.
Distesi sul divano, ci guardavamo dritti negli occhi. Era sbagliato, era tutto assolutamente sbagliato. Non parlavamo, ci guardavamo e basta, cercando di leggerci dentro. Poteva essere qualcosa di imbarazzante, ma l'avevamo fatto molte altre volte. E, come sempre, fui io a distogliere lo sguardo per primo. Non potevo lasciarti leggere, mi sarei messo nei guai. Mi alzai e mi diressi silenziosamente in cucina. Presi un bicchiere e lo riempii con dell'acqua. Sentii la tua presenza alle mie spalle, volevi avvicinarti.
<< No >> dissi subito, per bloccarti.
Non vidi la tua espressione, ma potevo immaginare il turbamento nei tuoi occhi.
<< Perché no? >> domandasti.
Non seppi rispondere. Portai il bicchiere alle labbra e bevvi un sorso. Nel frattempo ti avvicinasti e mi posasti una mano sulla spalla, ignorando la mia ammonizione di prima.
<< Non ignorarmi >> dicesti, poggiando anche la testa sulla mia spalla.
Guardai intensamente il bicchiere, alla ricerca di risposte.
<< Perché mi stai facendo questo? >> chiesi allora.
<< Io non sto facendo proprio niente >> rispondesti.
Risi ironicamente << Allora cos'è tutto questo? >>.
Non c'erano altre parole per descriverlo, ma contemporaneamente il vocabolario ne era pieno. " Questo ", " noi ", " la situazione che viviamo ", " Cosa stiamo facendo " ...
<< Non lo so >> rispondesti in un sussurro disperato.
Spostasti la tua mano dalla mia spalla e mi circondasti la vita con le braccia. La tua testa premuta contro la mia schiena. Misi la mano sulle tue, incrociate sul mio addome, e accarezzai il dorso di una di loro col pollice. Erano così piccole che le contenevo alla perfezione.
<< Questo ci rende brutte persone? >> chiedesti con un po' più di voce.
Sospirai, esausto.
<< Non lo so >>.