~ Fuir}
Sei mai stato sulla spiaggia, Roxas?
Hai mai visto un bambino che tenta di trasportare l’acqua, le mani a scodella ed il passo maldestro? Ecco, con te è esattamente così. Ogni secondo, ogni istante che passa, ti sento scorrere tra le dita, fuggire dolcemente dalle mie mani, che continuano imperterrite nel vano tentativo di preservarti. Li ho contati, quei secondi, quegli istanti. Scorrono traditori, silenti e trasparenti, sopra di noi. Su questi corpi che non sono altro che freddi involucri. Ci accarezzano con troppa velocità, mentre le gocce scivolano lungo le nocche. E tu scappi, scorri. Ed io tento di trattenerti, ma non riesco. E mi affanno, e tento di raccogliere ciò che è perso, tento di preservare ciò che è rimasto. Non so come fare. Non ne sono capace. Insegnami, ti chiederei, se l’acqua non fosse muta. E ora che ti vedo riverso a terra, non mi restano che le mani umide, come testimoni dei miei tentativi, delle mie speranze. Dei miei pensieri. Alla fin fine è quasi ironico, non credi? Quando si muore, il tempo perde significato. Cos’è un anno, se non puoi viverlo? Eppure… L’unico posto nel quale il mio silenzio era interrotto da un ticchettio sordo e lontano, che forse da troppo tempo non udivo, che forse non dovrei udire, è un vecchio campanile posto in una città ove il tempo è immobile, costantemente tinto di rosso e oro. Ed ora sono qua. Un orologio rotto e delle mani bagnate. E vuote.A volte l'acqua non è acqua, Roxas
A volte, il mare non è altro che un'oceano di lacrime
~ By {amby__Reine