POV KYRA

Mi svegliai di colpo per il suono della sveglia...guardai malissimo il telefono
della mia compagna di stanza desiderando di gettarlo fuori dalla finestra
insieme alla proprietaria...dopo questa rilassante riflessione mi alzai dal
mio confortevole letto caldo e presi una maglietta e un paio di pantaloni 
attillati neri in ecopelle...corsi in bagno prima di Eleonor (che ci mette 
trent'anni per prepararsi) chiudendomi la porta alle spalle.
Mi crugiolai un attimo nella gioia di averla fregata e mi tolsi il pigiama e mi 
rivestii molto velocemente e solo adesso mi accorsi di quale maglietta presi
era bianca molto attillata e corta che faceva vedere una parte di pelle sotto
l'ombelico ma ormai era troppo tardi per tornare indietro e lasciai perdere.
Andai con gli occhi chiusi davanti allo specchio sapendo già che me ne sarei
pentita...mi feci coraggio e aprii gli occhi...i miei occhi blu zaffiro erano grandi
e assonnati, i miei lunghi capelli castani mossi erano disordinati e leggermente 
annodati...sbuffai e cominciai a pettinarmeli e finalmente tornarono belli e
lucenti come prima...passai agli occhi...non sarebbe male truccarmeli un pò no
ho quattordici anni per la miseria...presi la trusse e ci guardai dentro arricciando
il naso per decidere cosa prendere...alla fine mi tracciai una linea di matita nera 
sotto gli occhi per renderli più profondi e mi misi il lucidalabbra...uscii dal bagno
e mi ritrovai difronte Eleonor che stava baciando Matt...stavo per vomitare lo giuro
molto silenziosamente ritornai sul mio letto, presi il mio zaino a tracolla e ci misi
dentro i libri delle materie che avrei dovuto avere quella mattina.
Andai alla porta la aprii e la chiusi con un tonfo sordo facendo girare verso di me 
i due ragazzi 
-prendetevi un'altra stanza qui c'è una minorenne- dissi incrociando le braccia al 
petto...Eleonor sbuffò seccata invece Matt ridacchiò alzandosi dal letto e venendomi
in contro...la collana che mi diede mio padre quando sono nata cominciò a scaldarsi  
-ti consiglio di non farmi arrabbiare ragazzina o saranno guai- mi sussurò all'orecchio
mi spinse di lato con forza che per poco non mi fece cadere e uscii dalla camera 
chiudendo la porta dietro di sè...ripristinai l'equilibrio appoggiandomi al muro... il
ciondolo si raffreddò all'istante che strano non mi era mai successo prima...presi
il mio zaino a tracolla e uscii anche io dalla camera chiudendo la porta.