Film > The Amazing Spider-Man
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Autore: RYear    12/02/2017    0 recensioni
- E tu perché fai tutto questo? Perché vuoi… salvarmi?
- Te l’ho già detto – si sdraiò per osservare le stelle – salvo te perché tu salvi noi.
Si inginocchiò accanto a lei osservandola. Lei girò il capo e fissò quella maschera, cercando di immaginare che tipo di persona nascondeva.
Ciao a tutti! E' la mia prima fan fiction che scrivo su Amazing Spiderman (nonostante lo ami da anni ormai!), spero vi piaccia! Leggete e recensite se vi va ^^.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Parker, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8

Mai avrei pensato che Peter fosse un uomo “aggressivo” o, meglio, capace di mettere K.O qualcuno. Però più lo osservo e più noto tante cose di lui che non risaltano ad occhio nudo: a primo impatto si potrebbe dire che Peter è un classico nerd, di quelli tutta casa, scuola, libri e videogiochi, gracile ed indifeso. Invece… questo braccio che ora sto stringendo dice tutt’altro.
È… muscoloso. Forte. Dà la sensazione di un uomo protettivo, che farebbe di tutto per tenerti al sicuro, lontano dal pericolo.
Ma… se John si fosse fatto davvero male? Del tipo che avrebbe potuto denunciare Peter per aggressione, no? “L’ho fatto sembrare un incidente, tranquilla” mi aveva detto, mh.
Non so se essere incazzata nera per questo oppure eccitata per averlo al mio fianco come protagonista dello spettacolo. Ah! Ecco un altro lato “oscuro” di Peter: attore?! Maddai, ce lo vedete un tipo con questa faccia così dolce, con quegli occhi nocciola penetranti nascosti dietro ad un paio di occhiali, a fare l’attore?! Peter è timido ed impacciato, non un tipo sfacciato! Eppure anche qui mi ha sorpresa, ed è stata la sorpresa più grande.
Sono incazzata con lui per aver fatto del male ad una persona innocente come John (infondo era un tipo a posto), ma allo stesso tempo sono così felice di averlo come partner!
Stranamente, nonostante il primo incontro, ora sembra essersi sistemato tutto tra di noi anzi! Andiamo molto d’accordo. E poi…. Ha fatto tutto questo per stare con me, per proteggermi.
Nessuno mai aveva fatto una cosa del genere con me, mi viene la pelle d’oca.
- Ouh? Senti freddo? – la sua voce mi risuonò nell’orecchio riportandomi alla realtà. Arrossii.
- Sì – mentii. Non potevo mica dire “Oh no Peter, è perché tu mi ecciti”! Aspetta… CHE?!
Abbassai lo sguardo intimorita.
Lo vidi togliersi la giacca.
- Cosa? Oh no Pet, non c’è bisogno davvero! E poi siamo quasi arrivati.
Mi ignorò e mise con gentilezza la sua giacca sulle mie spalle.
- Come mi hai chiamato? – rise. Ah, la sua risata…
- Mh? – lo guardai dritto negli occhi imbarazzata – Pet! – risi – non ti piace?
- Altroché!
Ah, ve l’ho detto che amo il suo sorriso? E’ micidiale. Ogni volta che sorride mi si scioglie il cuore.
Cos’hai, Nat? Cosa ti sta succedendo?
Tossii imbarazzata, per la seconda volta in quella sera.
- Eccoci qui…
- Già? – si lasciò sfuggire. Bene, siamo in due a non volere che finisca qui.
Stavo per chiedergli, follemente, di entrare… sia chiaro, nessun secondo fine. Solo per stare più tempo insieme, ridere scherzare e magari guardare un film.
- Allora – diciamo all’unisono per poi ridere.
- Vuoi entrare a bere qualcosa?
- Io andrei.
Diciamo insieme, di nuovo.
Eddai Nat, cosa ti aspettavi? Che un tipo come lui accettasse? Abbassai la testa annuendo con una smorfia di imbarazzo sul volto.
- vuoi..?
- No, è giusto che tu vada. È tardi e domani abbiamo entrambi lavoro, no? Tranquillo, sarà per un’altra volta.
- Senz’altro.
I sensi di ragno scattarono.
- Grazie per avermi accompagnata – d’un tratto s’innervosì guardandosi intorno. Sembra andare di fretta…
- Figurati. Ora scusami mi devo scappare, ci vediamo domani?
- Ma domani non abbiamo teatro.
- Fa nulla, passerò a prenderti dopo lavoro, ciao.
E scappò così, lasciandomi senza parole sull’uscio di casa.
Entrai richiudendomi la porta alle spalle e passandomi una mano tra i capelli.
Sono esasperata, cosa mi sta succedendo?
- Tesoro!
- Mamma?! Oddio, sembra che non ti vedo da una vita.
- Qualche giorno… perdona la mia assenza, ma sto avendo molto da fare.
- Lo vedo. Ehi mamma perché non ti prendi una pausa? Sei esausta, questo lavoro ti sta consumando. Magari… potremmo andare entrambe in un bel posto eh? Ti ci porto io sabato, ok? Non accetto rifiuti. – le schioccai un bacio sulla guancia e salii di sopra. Per fortuna era buio e non riuscì a dare un’occhiata al livido sul volto.
Mi tuffai letteralmente sul letto osservando il soffitto. Sospirai.
Peter… cosa mi combini?
 
 
La giornata a lavoro passò velocemente e senza stressarmi troppo. Devo riacquisire le forze in questo periodo per dare il massimo in tutti i miei impegni (teatro e lavoro, e chissà… magari anche in coppia?). Sorrisi al pensiero. Mi sembra di tornare adolescente: non vedo l’ora che Peter passi a prendermi per uscire insieme. Lui l’ha presa come una cosa abituale. Infondo, vista da fuori non sarebbe nient’altro che una semplice uscita tra amici che escono normalmente come tutti i giorni. Eppure sento che per me è diverso, e spero con tutto il cuore anche per lui.
Eh già, mi sto proprio innamorando. Ed è una cosa che detesto! Posso dire già addio alla mia vecchia maschera da dura perché i sentimenti, quelli belli e dolci, stanno prendendo il sopravvento su di me e non posso sopportarlo. Mi renderanno la vecchia e gentile Natasha, quella di cui poi tutti se ne approfittano per poi lasciarla col cuore spezzato.
Quante volte mi ero ripromessa di non farlo più accadere? Ma è così, è successo e all’amore non puoi sfuggire.
Ho chiesto a Rich il sabato libero e non ha obiettato; ho deciso di portare la mamma alla spa, spero ne sarà contenta.

   
 
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