“Non possiamo farcela!”
“Ti dico di sì! Abbi fede!”
“Viktor...”
“Tu mi ami, vero?”
“Sì, tantissimo.”
“Allora non lasciarmi da solo proprio adesso. Te ne prego.”
“Va bene… Ci proverò!”
“Ottimo!”
“YEEEEEEEH!”
Yuuri si alza in piedi, stringendo i pugni. Cosa c’è di impossibile nel mandare gli inviti delle loro nozze? Nulla! Ed è per questo che ce la farà! O almeno spera…
Dopo la proposta di Viktor (molto romantica, tanto che Yuuri ci pensa ogni giorno per sentirsi ancora più innamorato di lui) è arrivato, ovviamente, il momento dei preparativi. Yuuri non pensava, però, che sarebbe stato così faticoso. Tra i confetti (“Piaceranno al cioccolato? O è meglio alle mandorle? Oppure...” “Yuuri, te li stai mangiando tutti.” “Ah.”), gli abiti (“Questo è bellissimo!” “Yuuri, non puoi provarlo senza permesso… YUURI!”) e la torta (“Cioccolato è ok, ma anche la panna va bene, per non parlare del pistacchio. Oh, e anche la cotoletta ovviamente!” “… Yuuri, dubito dei tuoi gusti, ora.”) ci sono così tante cose da fare e così poco tempo che dubita ne uscirà vivo. E gli inviti, che sembrava la cosa più semplice, ora sembra quella più difficile. Ma perché hanno invitato così tanta gente…?

“Dunque, dobbiamo decidere chi invitare al matrimonio.”
“Yurio, ovviamente!”
“Non c’era bisogno di dirlo. Poi?”
“Phichit anche!”
“. . . Sai, non sono così d’accordo.”
“Solo perché è un mio ex? Andiamo, è il mio migliore amico!”
“Pensavo di esserlo io.”
“No, tu sei il mio fidanzato.”
“E il tuo migliore amico.”
“Va bene… Phichit è il mio SECONDO migliore amico. Va bene così?”
“Perfetto.”
“Parlando di ex… Inviterai anche Chris?”
“Ovvio!”
“. . . Sei un deficiente.”
“Yuuri?”
“Fa niente. Facciamo una cosa: invitiamo TUUUUTTI quelli che conosciamo, così facciamo prima.”
“Direi che è ok!”
“Perfetto!”

“Perfetto un corno! Ma quanti conoscenti abbiamo?!?”
“Troppi, Yuuri. Troppi.”
Yuuri si accascia sul tavolo, con la faccia disperata. Non possono farcela, non possono. Impossibile finire in tempi umani!
“Yuuri...”
Viktor si avvicina a lui, accarezzandogli il viso dolcemente. Gli bacia la fronte, fissandolo poi negli occhi.
“Yuuri, io desidero davvero sposarti. Se per farlo dobbiamo rinunciare a fare le cose in grande a me sta bene. Una cerimonia intima, solo io e te. Così non sprecheremmo anche tutta questa carta...”
Yuuri lo guarda, volendo piangere. Sarebbe bellissimo, ma…
“Io voglio che ci siano i miei genitori e amici. E poi, scusa, non vuoi far morire d’invidia Phichit?”
Viktor ride, dandogli un bacio sulle labbra.
“Hai ragione!”
“Allora impegniamoci come quando pattiniamo!”
“Sìììììì!”

Qualche minuti più tardi

“Viktor, non dovremmo scrivere gli inviti?”
“Ci penseremo poi...”
Viktor lo stringe a sé, baciandolo. Massì, ci sarà tempo, pensa Yuuri rispondendo al bacio. Ci sarà tempo…

“NON ABBIAMO TEMPO!”
Yuuri, disperato, guarda il calendario. Manca solo un settimana!
“Perché dev’essere così difficile? Perché?”
Vorrebbe piangere, seriamente.
Viktor lo guarda, poi osserva la marea di lettere che devono firmare.
“Andiamo a pattinare!”
“VIKTOOOOR!”
“Scherzavo. Dai, lavoriamo adesso.”
Yuuri sospira, annuendo poi.
“Va bene...”
“Yuuri, lo sai vero che ti amo davvero tanto?”
“Perché, altrimenti non faresti tutta ‘sta fatica?”
“Anche.”
“Eh eh. Ti amo anch’io.”
“Lo so, fin da quando mi hai dato quell’anello.”
“Viktor...”
“Vieni qui...”
Macchan li osserva, sbadigliando poi.
Certo che gli umani sono ben strani.

Note.

Ebbene sì, il seguito di 16:9 è qui! Insomma, sti due non riusciranno mai a preparare il matrimonio dei sogni! Oppure sì…? Lo scoprirete nel prossimo capitolo di questa epopea!