Fandom:
Super Lovers
Prompt:
“Amore è guardarlo negli
occhi e capire che ti sta dicendo qualcosa anche se in realtà non ha detto una
parola” (Le parole che non ti ho detto) [Citazione anime-film-telefilm
n°13]
N°
parole:
322
Iniziativa:
“Baci rossi e blu – Corsa di San Valentino” indetta dal forum Torre di Carta e
Fanwriter.it
In
Canada, quando l’aveva conosciuto, gli era risultato naturale paragonare il
piccolo Ren a un lupetto selvatico.
Il
bambino si isolava, scalciava e morsicava senza chiedere scusa. Non sapeva
comportarsi civilmente, né relazionarsi con le persone; non amava farsi il
bagno. Sgattaiolava nella foresta in compagnia dei cani lupo addomesticati di
Haruko, andava a giocare al fiume e tornava a casa solamente per mangiare e per
dormire nel garage.
Perciò
Haru aveva faticato parecchio per insegnargli come comportarsi, relazionarsi,
lavarsi, usare bacchette e posate per non mangiare tutto con le mani, dormire in
un vero letto.
Tutto questo, in una sola estate.
Fin
da piccolo Ren non parlava molto, ma riusciva perfettamente a esprimersi e a
farsi capire con quegli occhioni scuri, grandi e intensi. Era facile leggervi
dentro tante emozioni limpide e semplici: disgusto, timore, rabbia, gratitudine,
felicità, indifferenza, curiosità, affetto,
disapprovazione.
Haru
si era affezionato moltissimo al bambino e se inizialmente aveva prevalso il suo
orgoglio di fratello maggiore a farsi rispettare e adorare dal fratellino
acquisito, poi era stata la loro promessa di vivere insieme in Giappone a
ribaltare le cose.
Una promessa che nemmeno un’amnesia aveva cancellato, una
promessa che l’aveva raggiunto anni dopo, toccando il cuore del più grande
davanti alla prospettiva di perdere la possibilità di avere quegli occhi che lo
fissavano pieni dell’unico amore che riconoscevano come tale.
Per
fortuna, Haru l’aveva capito prima che fosse troppo tardi, il ricordo di quella
splendida estate era riaffiorato e loro due non si sarebbero separati
più.
Non serviva che lo affermassero a parole, bastava che si specchiassero l’uno negli occhi dell’altro per averne piena conferma. Proprio in quei momenti Ren era più carino che mai, e quando Haru non riusciva a sostenere tutte quelle parole sottintese, tutto quell’amore che lo avvolgeva e lo riscaldava, non poteva fare a meno di attirarlo a sé e di baciarlo. Era il suo modo speciale per dirgli che sì, aveva compreso.
__
Note:
Anche se mi rendo conto che ci sarebbe molto di più da dire su questi due
personaggi, anche se ho scoperto Super Lovers da poco, ho preferito scrivere di
getto quello che sentivo mentre associavo a loro la citazione
scelta.
Devo ammettere che come primo esperimento shonen-ai e un po’ incest non mi dispiace :)
Rina