Capitolo 6 =Perdono?=
Era
la mattina dopo che Mello era stato dimesso dall'ospedale,
dopo quattro giorni di ricovero.
Il biondo era a sedere sulla sedia con i piedi sulla scrivania
quando Matt entrò con due tazze di cioccolata calda.
“questo è tutto quello che
potrai bere per un bel po'...” disse con aria leggermente di
rimprovero.
“Ah...
cosa credi che non preferisca la cioccolata all'alcool? Solo che avevo
bisogno
di uscire un po' dalla realtà...”
“see...” disse il rosso e porse una tazza a Mello
tenendo l'altra per
sé.
Bevvero in silenzio, ma quando Mello stava per finire la sua bevanda,
Matt
si alzò e, facendo finta di niente, diede un colpo al gomito
del biondo
facendogli rovesciare addosso quel che restava del contenuto della
tazza.
“Ma che ca....”
“Ops! Ma come sono sbadato!” disse con tono
ironico il rosso “ti ho sporcato... aspetta che ti aiuto a
ripulirti” disse poi
cambiando totalmente tono di voce, ora suadente.
Poi si sedette sopra il biondo
e iniziò a leccare il cioccolato che questi aveva in faccia,
poi passò al
collo, ma quando stava per levargli la maglietta Mello lo
fermò. “Mel? Non era
questo che volevi?”
“sì... ma... tu mi hai fatto soffrire con le tue
parole...
ti ho perdonato, ma non dimentico... prima di fare qualsiasi cosa
dovrai
riconquistarmi...”
“n-non ti fidi?”
“Matt... mi hai ferito, cosa ti aspettavi?
Che venendo a letto con me ora tornasse tutto come prima? Ci
vorrà del
tempo...” probabilmente per qualsiasi altra coppia questa
sarebbe stata una
lite come un'altra, ma per Mello, che già aveva fatto fatica
ad aprire il suo
cuore e ad accettare di essersi innamorato, questa era una ferita
profonda.
Certo, aveva perdonato Matt ma gli ci sarebbe voluto tempo
perchè dimenticasse, o almeno così credeva.
“va... va bene. In fondo. È giusto.” si
alzò da sopra il biondo e si mise sul
letto. Si sentiva un tale idiota. Aveva ferito l'unica persona
importante per
lui, proprio quello che si era ripromesso di non fare. E ora non lo
biasimava
affatto per il suo comportamento, ma non poteva non restarci
male.
Mello
se ne andò a farsi una doccia e il rosso se ne
approfittò per
andarsene. Doveva
fare
qualcosa. Rimase assente tutto il giorno e tornò solo alla
sera tardi. Mello
lo aspettava alzato
“dove sei stato?” nessuna risposta.
“sei ubriaco? Poi fai la ramanzina a me?”
“ non sono ubriaco, sono
stato in sala giochi ok?”
“e fatti una doccia che puzzi di fumo... mi chiedo
perchè ti sia
venuto questo vizio di fumare...”
“booh...”.
Si avviò verso il bagno e Mel se
ne andò a letto. Continuò così per
tutta la settimana finché una sera Matt
tornò presto.
“oh! Fuori anche oggi?" chiese sarcastico il biondo. " Ma
come fai a non farti cibare da Roger? E
dove vai sempre?”
“vestiti, stasera usciamo”si limitò a
rispondere il rosso.
“eh?” rispose colto alla
sprovvista Mello.
“ti porto fuori. Hai
detto
che devo riconquistarti no?” e sorrise dolcemente. Era la
prima volta in tutta la
settimana che lo faceva e, Mello doveva ammetterlo, gli mancava.
“allora... vado a vestirmi...” disse un po' in
imbarazzo il biondo, andando a sistemarsi.
Matt
lo portò in un ristorante molto costoso, famoso per i suoi
dessert al cioccolato. Già visto da fuori era uno spettacolo
di luci.
“Matt? Come fai a permetterti un tavolo
qui?”
“shh...
non è importante. Forza andiamo!”
“ok.”
L'interno poi era ancora meglio, tavolini da due, da quattro, tutti
apparechiati con suntuose tovaglie color crema, con i tovaglioli color
cioccolato, i piatti color nocciola, che li facevano assomigliare a
tanti piccoli bigne, inoltre i bicchieri erano rigorosamente di
cridtallo e le posate d'argento. I centro tavola erano costituiti da
finti fiori, sempre sulle tonalità del marrone, accompagnati
da cioccolatini che si potevano mangiare come antipasto.
Mangiarono da Dio. All'uscita del ristorante Mel si aspettava di
riprendere il taxi per tornare alla Wammy's, invece ad aspettarli c'era
una
limousine bianca.
“Matt...”
“allora? Come sto andando?” chiese, poi salirono
sulla macchina.
“James, tira su il vetro.” disse Matt all'autista e
il vetro oscurante salì a
dividere i passeggeri dal guidatore.
Matt si avvicinò al biondo “me lo sono
meritato un bacio?” chiese sensuale.
Mello non rispose ma non distolse lo
sguardo dal rosso, che lo prese per un sì. Si
avvicinò piano e fece aderire le
sue labbra a quelle di Mello in un bacio timido, per paura che il
biondo lo
respingesse, ma quando si accorse che l'altro era d'accordo
approfondì il
bacio. Aprì la bocca, Mello fece lo stesso e le loro lingue
si intrecciarono in
un bacio appassionato.
Improvvisamente l'auto frenò riportandoli alla
realtà e si
staccarono. Mello si leccò le labbra.
“non male Matt. Stai andando bene. Ma non credere che basti
portarmi fuori a cena e baciarmi in limousine
per...”
“Mel, ma taci ogni
tanto?” la limousine si fermò e Matt disse
“bene quella di ora è una sorpresa
quindi...” e tirò fuori un fazzoletto
“...adesso ti bendo gli occhi”
e una volta fattolo lo
condusse all'interno di un capannone poi lo lasciò solo
dicendogli “quando te
lo dico io togliti la benda.”
Si allontanò poi dopo circa un minuto disse “Mel
guarda pure”
Mello si tolse la benda.
Nel capannone, ora illuminato, c'erano due tavoli stracolmi di
tutti i tipi di cioccolato possibili ed immaginabili provenienti da
tutto il
mondo. Al centro lo aspettava Matt, con un pacco regalo in mano. Mello
era
stupito: mai si sarebbe aspettato che Matt avrebbe fatto tutto questo
per lui.
Si avvicinò e prese il regalo, lo aprì. Era uno
stupendo cappotto rosso col
cappuccio peloso, dello stile che piace a lui, accompagnato da un
biglietto che
recitava “Mello ti amo”.
L'espressione del biondo era lo stupore per antonomasia mentre
Matt aveva uno splendido sorriso.
“Matt io...”
“e non è finita! Vieni” lo prese per
mano e lo
condusse in un'altra parte del capannone dove c'era uno schermo per il
proiettore e il lettore DVD. In mezzo un divano a due posti. Matt prese
il
telecomando e fece iniziare il film “la fabbrica di
cioccolato”. Alla fine
della proiezione Matt si voltò verso il biondo “io
lo so che tutte queste sono
solo cose materiali... lo so che una cena, un film e dei regali non
potranno
mai colmare la ferita che ti ho fatto... io lo so... che non
è sufficiente per
ciò...” si avvicinò con la bocca
all'orecchio del biondo e gli sussurrò piano
“Mail Jeevas”
Mello sgranò gli occhi.
“è il mio vero nome. Io ti affido la mia
vita, Mel”.
“Matt... tutto questo nessuno aveva mai fatto tanto per me...
poi
addirittura il tuo nome... sono davvero così importante per
te?” Matt annuì.
“allora ti dispiacerebbe passarmi quella?”
disse indicando
una tazza mezza vuota di cioccolata calda che era vicina al divano.
“sì...”
Matt non capì al volo. Il biondo la prese e fece finta di
rovesciarsela
addosso. “ops... come sono sbadato... mi sono sporcato... mi
aiuti a pulirmi?”
prima d tt, ringrazio k ha recensito o messo la fic nelle storie
seguite o nei preferiti. Arigatou gozaimasu!! poi mi scuso x
l'incredibile ritardo con cui pubblico qst capitolo, ma posso dirvi k
ho già quasi pronto l'altro e k lo pubblicherò
tra poco. Purtroppo sia qst k l'altro sn un po' corti, ma prometto k
d'ora in poi li farò + lunghi, come facevo prima!! (x
sa-chan:alla fine ho fatto 2capitoli XD)
Inoltre devo un grande ringraziamento a Sa-chan alias deidaradanna93 x
avermi ricopiato la fic al computer! doumo arigatou
gozaimasu!!
Matt? mi dici il nome d ql ristorante k c vojo andare ank io?
XD
Ciao a tt e al prossimo capitolo^^