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Versailles –
Godi, o Versailles
Che sei sì magnifica
Davanti a me ti stendi
E coi tuoi dorati cancelli m’attendi
E su di te si posan i miei occhi
Maravigliati
Mentre cammino sui ciottoli
Dell’ampia piazza che ti precorre
Ed è grigio il cielo di Francia
Varcato abbiam la tua soglia
O, magnifica
Al riparo dalla pioggia ora siamo
Ed immersi nella tua magnificenza
E per le tue sale
E nei corridoi
Si respira ancora l’aria di quei giorni
Come se il tempo si fosse fermato
E te avesse risparmiato
Gli occhi avidi voglion catturare
Ogni particolare
Delle tue statue e dei tuoi affreschi
Scene mitiche e di grandi imperatori
Imprese celebri di straordinari
condottieri
E per le tue sale echeggia ancora il
nome
Di colui che ti fece edificare
Che dell’astro nascente si credé pari
Ma la cui luce non poteva eguagliare
E i fasti di un tempo
Ammirati oggigiorno da giovani e vecchi
Che apprendono del tuo antico splendore
Mentre attraversan la galleria degli
specchi
Che come per magia ne moltiplica le
forme
Permettendo loro di seguir l’orme
Di quelle che furon le tue amanti
E di colei la quale suscitasti i pianti
Ed è grigio il cielo di Francia
E piove sui tuoi lussuosi giardini
Che per miglia e ancor miglia
s’estendono
Alle tue spalle
E siepi e fontane
Oltre le quali spazia la vista
E s’odono le campane
E il vento porta i ricordi
Di color che passarono
Le ore
A passeggiar per quegli orti
Mano nella mano
Ed è grigio il cielo di Francia
Su questo alto stupore
Che è frutto del tuo splendore
Ma oggi, per fortuna
Torna a vivere il Sole