Mi piace chiudere gli occhi, mentre affondo le dita affusolate tra questi fili d’argento, mi piace particolarmente percepire la morbidezza che si dirama tra esse e carezza il palmo della mia mano.

Mi piace soffermarmi a premere con delicatezza i polpastrelli su questa cute delicata, mi concentro con lentezza infinita a carezzare ciocche sottili, ad arricciarle con movimenti circolari e rallentati.

Sono attratto come fosse nettare prezioso, da questi capelli setosi, profumano di buono, mi scaldano i sensi, sanno di casa, sanno di amore. E’ istintivo il modo in cui mi avvicino lento, con un sospiro di pura pace, e strofino appena il viso contro di essi, portando anche una seconda mano a stringere quelli che scivolano armoniosi sulla nuca.

Mi piace anche socchiuderli gli occhi, per osservare dalle ciglia la forma sinuosa e ribelle che assumono sparsi sul cuscino. Mi piace osservare la tiepida luce che entra dalla finestra della camera, e insieme a me vezzeggia questa incantevole chioma chiara, anche se un po’ ne sono geloso, la sensazione di calma e tepore che mi dona, è mia sola esclusiva.

Quando inizio a sentirmi osservato da due perle azzurre, mi piace incontrare quello sguardo con un sorriso, scostando con premura i ciuffi argentei dietro l’orecchio del loro proprietario.

Quando le mie labbra incontrano le sue, mi piace riprendere ad affondare le dita tra i suoi capelli, li tengo saldi, quasi a intimarlo di non azzardare a interrompere quel momento etereo. E mentre le nostre bocche assetate danzano, danzano anche le mie mani sulla sua testa.

Quando il contatto diventa più passionale, quando sento la mia pelle accendersi sotto baci incandescenti, i miei pugni si serrano su di essi, tacito invito provocante a donarmi di più.

Quando i nostri corpi finalmente si fondono, mentre lo amo e mi lascio amare, inarco la schiena, schiudo le labbra in gemiti e tiro le ciocche lucenti e sudate con moto passionale, con un ruggito sommesso.

Quando la sua testa si accosta al mio petto, dopo il nostro amplesso, lo attiro più a me, seppellendo ancora il viso tra i fini rami argentati. Hanno il potere soprannaturale di riequilibrare il mio respiro, di rilassarmi.

Quando il mio compagno, con assoluta modestia, si pavoneggia per le sue doti amatorie, mi piace rimproverarlo strappando un sottilissimo capello dalla sua fronte, ammonendolo con quel leggerissimo dolore.

Quando poi fa l’imbronciato, piegandosi leggermente su se stesso e piagnucolando fintamente, semplicemente adoro consolarlo con un leggerissimo “poke” sulla riga visibile che traccia la serpeggiante linea  del suo taglio.

Infine mi piace da morire sussurrargli tacitamente “ti amo” con un bacio sordo sulla sua fronte spettinata.

Ci sono tante cose che amo di Victor, così come infatti tanti sono i motivi che ti portano ad amare una persona, ma mi rendo conto di essere innamorato in modo viscerale, proprio dalla misura in cui amo questa semplice parte di lui.


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NdA: E' vergognasamente corta, lo so, ma io adoro dannatamente i capelli di Victor, l'eleganza con cui si muovono, il taglio che hanno, il loro colore ecc ecc e dato che sento molto bene il personaggio di Yuri come "mio", ho provato a descrivere tramite lui, cosa provo quando li immagino! Ah, senza contare che amo i veri "poke" che Yuri riserva a Vitya nell'anime <3 un gesto tanto semplice quanto significativo.