Un urlo.
Bastò quel urlo a destare Gary dal pokemon.
Le pupille dei suoi occhi verdi si rimpicciolirono alla luce di quel
inferno.
Migliaia di schegge partirono in tutte le direzioni,le schegge
partirono dall'esplosione che collassò sulla casa
abbandonata.
Una polvere grigia si alzò improvvisamente dalla terra ed il
diciannovenne ebbe paura,per la prima volta in 4 anni.
Si coprì gli occhi con un braccio,per non permettere che gli
ferissero gli occhi e la faccia.
Poi un boato,come se provenisse da lontano....ma che in
verità proveniva da appena 20 metri da lui.
Silenzio.
Silenzio assoluto dopo.
IL paesaggio sembrò improvvisamente tetro...informe e
spaccato...come un pasol.
Ash si alzò dolorante,puntò un ginocchio nella
roccia e si inginocchiò,giusto per sorreggersi ad una roccia
e per finalmente alzarsi,anche se traballante da terra.
I sensi.
Non aveva più sensi.
Si toccò la faccia,le dita toccarono la ruvida e ispida
barba nera,poi la morbida pelle scura.C'era un che di olioso,di liquido
su quella pelle....allontanò il dito per vedere che cos'era.
Liquido.Liquido rosso scorreva lungo le dita graffiate.Sangue.
Solo allora il suo cervello capì di aver perso un occhio e
il dolore gli si sparse per tutta la testa,scendendo lungo la spina
dorsale e le gambe,annientando ogni misero nervo e provocando tremore
al corpo del giovane uomo.
Si accasciò,senza nessun rumore e fissò la
polvere depositata sulla grigia roccia.
Pose i palmi delle callose e graffiate mani su quella superficie ruvida
e dura e aspettò così l'arrivo di qualcuno,mentre
il sole brillava opaco su quel cielo blu come l'acqua e faceva sudare
la fronte e le mani del maestro.
Forse i ribelli erano stati messi K.O dalla Lega e tutto era
finito.Anche se miseramente,tutto era finito.
Le gambe tremarono e cadde su quella roccia,steso come un cane,mentre
il liquido rosso che gocciolava dalla sua guancia,dipingeva la roccia.
Luce.Grida e carezze.
I suoi sensi erano ritornati a posto...anche troppo.
SI mise seduto di scatto,rompendo i fili di plastica che trasportavano
ossigeno.Il dolore era allucinante e gli torturava l'occhio destro come
un coltello che infilzava la carne nuda.
Due mani lo bloccarono gentilmente,bloccarono i suoi muscoli sfiniti.
Erano due mani gentili e morbide.Ash chiuse l'occhio aperto come in uno
spasimo di dolore e si lasciò trasporare da quelle dolci
mani che lo spingevano sul materasso morbido.
I suoi respiri ritornarono regolari e la sua camicia puzzolente dal
sudore si appiccicava alla sua pelle bagnata.
Le mani ripresero piano ad accarezzarlo,ad accarezzare la sua fronte
imperlata di sudore,ad accarezzare i muscoli del petto e delle braccia
e a confortare il suo dolore.
Nella sua vista buia,Ash cercò di capire dove si trovasse
con i suoi quattro sensi finalmente attivi.Si concentrò.
C'erano grida...quelle grida non erano della persona che lo stava
accarezzando...erano lontane e disperate.La persona che lo accarezzava
invece non produceva nessun rumore...se non il suo respiro delicato e
gradevole.
Annusò l'aria...c'era un odore di mandarino,di cedro e di
arancia...quel odore gli piaceva....doveva provenire dalla persona
difianco a lui che toccava le sue parti lese.Annusò a fondo
quel profumo,fino a imprimerlo nella sua mente.
Deglutì.Deglutì e scoprì una gola
secca.
Acqua.
Voleva acqua.
Mosse le sue dita a vuoto,nell'aria per cercare un qualcosa che non
fosse stato il lenzuolo del letto.
GLi facevano male le mani,e arrancava con il braccio per trovare un
bicchiere.Nessuno.
Allora mosse il suo braccio verso la persona che presumeva che fosse
appena difianco a lui.
Incontrò un braccio morbido e piccolo...da donna.
Strinse.
Ash strinse quel braccio con tutta la forza che aveva,benchè
ce ne fosse davvero poca.
Le mani interruperò il massaggio e passarono alle sue
dita,dita arrossate e graffiate da profondi tagli.Strinserò
le sue dita con gentilezza e con speranza.
Ash sorrise un poco-acqua....-sussurrò con la sua voce
smorzata da mille dolori.Sentì un movimento del braccio
libero della donna e poco dopo il rumore dell'acqua che cadeva da una
bottiglia e che raggiungeva il fondo di un bicchiere.
IL vetro raggiunse presto le sue labbra,che tremanti cercarono di
agguantare il vetro,per bere.
Bevvè....bevvè aiutato dalle mani gentili che
fecero inclinare la testa in modo che riuscisse a far scorrere l'acqua
giù per la gola,fino a dissetarlo.
Poi appoggiò lentamente la testa sul morbido cuscino e si
rimise tranquillo e le mani ripresero ad accarezzarlo e lui si
addormentò.
La pioggia cadeva.
E nessuno vi era.
Niente.Niente di niente se non il rumore costanze delle gocce che
scoppiavano al tetto.
Dischiuse l'occhio con fatica e si mise seduto sul letto.
La luce che vi era riflessa sulle porte in legno lucido era di un
colore sul blu indaco....violetto.
Con l'occhio socchiuso Ash esplorò nella penombra la stanza
dove era.
Una camera normale....con il parquet,un letto e una finestra coperta da
delle tende di lino che dava sulla strada.
Dov'era?
Si grattò la nuca e fissò la finestra,passata
dalle ombre e dalla luce.
Si spinse in sù dalle braccia tremolanti e si resse in piedi
appoggiandosi al pomello in ottone,piano arrancò fino alla
finestra.
L'aprì lentamente,con i muscoli tirati e stanchi.
IL mare si aprì al suo unico occhio.
Le nuvole,come fumo si stavano allontando,ed i raggi dorati del sole
davano al grigio di esse il colore rosa.
Socchiuse l'occhio respirò l'odore salmastro del mare,mentre
alle sue orecchie gli giungevano le urla dei gabbiani,in lontananza.
Era in una località di mare sicuramente.
Si appoggiò allo stipite della finestra e ammirò
le onde increspate e le scintille che solcavano la superficie
dell'acqua.
Un rumore.
IL ragazzo bruno lo guardò e sorrise-finalmente ti sei
alzato....-sussurrò ponendo un bicchiere sul tavolino in
noce che vi era appena davanti al letto.
La sua mente improvvisamente si ricordò di suo fratello
Brock e la sua anima fu sollevata,finalmente.
Gli avevano detto che era morto nello scontro di Levander...cosa
impossibile,perchè giorni prima il fratello gli aveva
mandato una lettera,con su scritto che era ritornato a casa e che il
loro padre stava bene.
-Brock....-sussurrò andandolo ad abbracciare.Per la prima
volta in 2 anni i due fratelli si erano rivisti.
IL più grande,Brock dopo un p'ò lo
allontanò da se gentilmente-come sei cresciuto!...avevo
pensato che non ti avrei più
rivisto...invece...-mormorò il fratello maggiore al minore
che lo abbracciava e piangeva.
Erano in cucina.
Erano in cucina e Ash fumava il tabacco in un sigaro.
Brock restava dritto,seduto a guardare la faccia di Ash,pesta e con un
occhio mancante,con la barba nera che copriva le guance e il mento e
con l'unico occhio gonfio e arrossato che fissava il giornale.
La carta venne girata ed il giornale dava notizie disastrose sulla
guerra.La repubblica delle tre isole era caduta e gli unici maestri
ancora in vita si erano ritirati dal fronte per arrendersi al nemico.Il
nemico.Il grande nemico che inghiottiva gli stati neutrali per
estendere il suo dominio su tutto l'emisfero settentrionale.
-I Negahti ci hanno sconfitto....abbiamo perso la
guerra...-sussurrò Ash posando il sigaro e fissando il volto
scuro del fratello,che improvvisamente si era incupito.
Brock passò la lingua sulle labbra secche e
guardò Ash con i suoi occhi,come lame.-Ash....le cose sono
cambiate...da quando tu sei caduto in coma...-il ragazzo barbuto
alzò una sopracciglia-sono entrato in
coma?-mormorò stupito.
Brock deglutì,aspettò-...sì...sei in
coma da 3 mesi Ash-il giovane uomo cercò di parlare ma venne
subito zittito dalla voce alta del fratello che primeggiò
sulla sua-...Gary ti ha trovato,nel deserto di Neho e...ti ha portato
alla base,dove ti hanno curato,successivamente sei entrato in coma e
sei venuto qui...a casa mia-disse.
Ash provò a parlare,ma le parole non gli uscivano,quindi
riuscì soltanto a sbiascicare parole sconnesse.
Brock lo guardò con pietà e si alzò
dalla sedia-i Naghati hanno occupato quasi tutto kanto...il presidente
del consiglio-Ash lo interruppe-Blade?-chiese,il fratello maggiore
annuì e riprese il suo discorso-ed il presidente del
consiglio ha firmato un armistizio...ora siamo dalla parte dei nemici
Ash-concluse Brock girandosi,per guardarlo.
Erano dalla parte dei nemici?...cosa?non poteva sopportare questo
affronto!il suo orgoglio non poteva sopportarlo!
SI allontanò dal tavolo con la sedia e fissò il
vuoto,con odio.
Aveva lottato per la sua patria....aveva perso un occhio per salvare le
persone da lui care....e ora uno stupido presidente cosa faceva?firmava
un armistizio!
Si alzò.
Si alzò violentemente,facendo cadere la sedia.