1.Riunione di gruppo, ovvero: sempre una donna a portare scompiglio!

-Vegeta?-
Una mattina come tante alle Capsule Corporation della Città dell’Ovest. Bulma doveva riferire al marito che quel giorno avrebbero avuto a pranzo la famiglia Son al gran completo e, conoscendo l’entusiasmo del marito per tali avvenimenti, aspettava il momento migliore per dirglielo.
-Mm? Che vuoi donna?-
Forse la colazione non era proprio il momento migliore, ma, perlomeno, era un momento della giornata in cui era calmo e rilassato.
-Ecco, vedi… oggi viene a pranzo la famiglia Son al gran completo…-
Lo osservò deglutire.
-E… e allora?-
-Nulla. È così e basta, volevo solo avvisarti…-
-Tsk… Come se m’importasse qualcosa…-
-Non ti secca che Goku e famiglia vengano a pranzo qui?- domandò, arcuando un sopracciglio. Vegeta ingollò l’ennesimo enorme boccone di cibo e scosse la testa.
-Vegeta, ti senti bene?- no, decisamente non era da lui accettare così la presenza di Goku.
-Tsk… certo…-
Bulma lo osservò terminare di strafogarsi e poi alzarsi, diretto alla GR.
-Dov’è quello smidollato di Trunks?- domandò, brusco come sempre.
-Non ricordi? È in giro con Goten…-
-Tsk, ogni scusa è buona per non allenarsi…-
In quel momento, Bra entrò in cucina, con i capelli in disordine e la camicetta da notte ancora addosso.
-‘Giorno mamma, ciao papà…- borbottò, con voce impastata dal sonno. Bulma le rivolse un luminoso sorriso.
-Buongiorno tesoro! Dormito bene?-
Bra si sedette sulla sedia, esibendosi in un plateale sbadiglio.
-Sì…-
Vegeta sbuffò, borbottò un “tsk” e si diresse alla Gravity Room. Bulma sospirò.
-Tuo padre e i suoi umori… Sai che prima non ha detto nulla sul fatto che oggi sarebbero venuti qui a pranzo Goku e famiglia?- disse alla bambina, mentre le faceva scaldare il latte.
-Davvero? Strano…-
-Molto strano…-

Era quasi mezzogiorno quando Goku, Chichi, Gohan, Videl, Pan, Goten e Trunks, arrivarono alla C.C.
-Ciao Bulma!- la salutò Chichi, abbracciandola.
-Bra! Mamma mia, come sei cresciuta! Somigli sempre di più alla mamma…- osservò poi, sorridendo alla piccola e scompigliandole i capelli turchini, mentre lei sorrideva orgogliosa.
-Grazie zia Chichi…-
Vegeta non aveva gradito il fatto che i suoi figli, e in particolare Bra, chiamassero Goku e Chichi “zii”, ma Bulma sapeva come convincerlo…
-Ehilà, Bulma! Tutto bene?- s’informò Gohan. La donna sorrise e annuì.
-Tutto bene, ma Vegeta è strano…-
-Perché? Cos’ha?-
-Oh, nulla… Solo che stamattina non ha battuto ciglio sul fatto che sareste venuti a pranzo qui… e questo, per lui, è strano…-
-Molto…-
-Di che state parlando?-
La voce di Vegeta, alle loro spalle, li fece sussultare tutti.
-Ah, Vegeta! Sei qui, non ti avevo visto…- disse Bulma, un po’ affannata per lo spavento preso.
-Tsk… Oh, dunque la gentaglia ora è qui…- asserì, ghignando di disprezzo.
-VEGETA! Sii educato, una volta tanto… Insomma, un principe dovrebbe rispettare il galateo, no?-
-Tsk…- fu la borbottata risposta.
-Non avete idea di come, talvolta, ai principi manchi anche il fascino…-
Una voce femminile, accompagnata da una risata folle e ridicola, pronunciò l’ultima frase.
-Come sarebbe! E chi diavolo ha parlato!- protestò il principe.
A mezz’aria, apparve una giovane donna, apparentemente sui 20 anni, con l’aria di chi la sa lunga, in abiti moderni: jeans strappati e un po’ cascanti, t-shirt corta e attillata, che lasciava l’ombelico di fuori, capelli ribelli, biondi, legati in una coda di cavallo alta, con due ciocche viola intenso che le attraversavano il viso per tutta e più la sua lunghezza, coprendole in parte gli occhi azzurri. Aveva piccoli orecchini a teschio e, sul lobo sinistro, un piercing blu, che non molto centrava con l’abbigliamento “pseudo punk-dark” che aveva scelto. Le sue forme erano esageratamente aggraziate e quella vista non dispiacque tanto a nessuno degli uomini presenti.
-Muahahahahahahah!!!! Io, ho parlato! Ti ricordi di me, principino?- domandò a Vegeta.
-Affatto… e sei un tipo strano, mi ricorderei la tua faccia da pazza….- asserì. La ragazza sbuffò e dal nulla apparve una maestosa scalinata, che dai suoi piedi portava a terra. Iniziò a scendere i gradini, senza guardare, come una VIP. Peccato che inciampò nel laccio di una della sue all star, rotolando per le scale come una valanga. Quando toccò terra, la scalinata svanì così com’era comparsa, mentre i presenti osservavano la ragazza rialzarsi e spazzarsi i vestiti con una goccia di sudore in testa (come nei cartoni Nd me).
-Ehm… Insomma, davvero non ti ricordi di me, Vegeta? Ci incontrammo eh, fammi pensare… Ah sì, 30 anni fa! Rimembri?- domandò, illuminandosi come una lampadina. Effettivamente, i suoi occhi luccicarono.
-Mm… No, affatto. E come posso averti incontrato 30 anni fa? Non ne avrai più di… 20!- esclamò il principe. La ragazza ridacchiò.
-Memoria corta, eh? Ok, ci penso io a ricordartelo…- asserì, poi iniziò a fare strani gesti con le mani per aria, mentre tutti la guardavano mezzi stupiti.
-Ecco, come al solito! Perché ci deve sempre essere una donna a portare scompiglio?!?!- domandò il principe, ricevendo uno scappellotto sulla nuca dalla moglie.
-Zitto tu, o dormi sul divano per i prossimi sei mesi…- sibilò la donna.
Vegeta deglutì e annuì. Contraddire Bulma era pericoloso…

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Eccomi tornata con una nuova fan fic! Spero vi piaccia...
Commentate in tanti, anche negativamente! Spero di avervi incuriosito... Volete sapere chi è questa ragazza misteriosa? Leggete e apettate...
Ciao a tutti, vostra Lady_Firiel!
P.S.: se andando avanti nella storia fosse necessario aggiungere altri generi, fatemi sapere, ok?
Baci a tutti!