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Autore: QueenWaldorf    04/06/2009    3 recensioni
“Chanel… PORCA MISERIA, NON È POSSIBILEEEEEEEEEEEEEE!!!!!! COME MAI NON SI TROVA UN SERVIZIO DI TRASLOCHI EFFICIENTE?? SE LA GOMMA NON SI FOSSE BUCATA DA SOLA, GLIELA AVREI BUCATA IO!!!” strillò Annalisa, più comunemente chiamata Lisa, la sorella di mezzo. “Evviva… facciamoci riconoscere anche qua” enunciò Valentina, Nina per gli amici, con lo stesso entusiasmo di un ornitorinco di latta.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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JB

Salve a tutti,

abbiamo pensato, io e annina94, di scrivere questa fan fic per toglierci la soddisfazione di farci quattro risate. È la prima che scriviamo, portate pazienza. Graditi i commenti.

Buona lettura

Jonas_princess e annina94

Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo

TUTTO PER UNA GOMMA BUCATA


Un trasloco accidentato

        Those poor unfortunate souls
So sad
So true
They come flocking to me crying
"Will you help us, pretty please?"
And I help them!
Yes I do!

(Da Poor Unfortunate Souls Jonas Brothers)

“Lisa, le paroline magiche… Cavalli, Chanel. Valentino, D&G, Armani, Gucci…” disse Sofia, altresì detta Fos, prevedendo una crisi isterica da parte della sorella.

“Chanel… PORCA MISERIA, NON È POSSIBILEEEEEEEEEEEEEE!!!!!! COME MAI NON SI TROVA UN SERVIZIO DI TRASLOCHI EFFICIENTE?? SE LA GOMMA NON SI FOSSE BUCATA DA SOLA, GLIELA AVREI BUCATA IO!!!” strillò Annalisa, più comunemente chiamata Lisa, la sorella di mezzo.


“Evviva… facciamoci riconoscere anche qua” enunciò Valentina, Nina per gli amici, con lo stesso entusiasmo di un ornitorinco di latta.

“RAZZA DI CHIAVICA DI UN TRABICCOLO SCASSATO E PURE ARRUGGINITO DELL’ANTEGUERRA!! TI COSTAVA UN COSÌ INGIURIOSO SFORZO FARE QUESTI DUECENTO METRI, GIUSTO FINO A CASA MIA?!” inveì ancora Lisa.

“LISA, PORCO GIUDA, SONO SOLO DUECENTO METRI DA CASA! NON MUORI MICA SE PORTI QUALCHE BAGAGLIO!!” ruggì Fos al culmine della pazienza.

“Si è vero, anche se ti rompi un’ unghia Armani non muore!” rincarò Nina.

“AAAAAAAAAARRRRGGGGHHHHH!!!!!!!”

………(((°°°°°°°°°°**°°°°°°°°°°)))………

Intanto in casa Jonas

“Kevin, mi faresti un toast per favore?” chiese Nick al fratello maggiore.

Il maggiore uscì dalla cucina con indosso un grembiulino a righe, orribile peraltro.

“Lo vuoi con il formaggio o con la Nutella?”

“Hmmm… con la Nutella, grazie”

“OK”

Una volta pronto il suo toast, Nick si sedette sul divano sul quale dormiva beatamente un pericolo pubblico, conosciuto come Joe.

Almeno quando dorme non rende l’umanità partecipe di qualche disastro di entità cosmica.

Pensò sconsolato il minore dei Jonas.

Insomma, un normale pomeriggio di metà giugno, o quasi…

“AAAAAAAAAARRRRGGGGHHHHH!!!!!!!”

Kevin, il quale stava riponendo il piatto di Nick nella credenza, si esibì nella nota specialità di “lancio delle ceramiche”, rischiando di rompersi l’osso del collo contro il piano di lavoro.

Nick, invece, venne sbalzato via dal divano dalla reazione di Joe, svegliato di soprassalto.

“Chi è la persona tanto sadica che osò turbare il mio santissimo pisolino?” domandò il mezzano con una luce di puro terrore negli occhi.

“Joe, tu non hai mai dormito di pomeriggio, ma questa volta sono d’accordo con te” rispose Nick, altrettanto scosso.

Quando Kevin ricomparve dalla cucina, i tre fratelli si affacciarono alla finestra per identificare il responsabile di quell’urlo disumano.

L’immagine che si presentava ai loro occhi era:

Una ragazza sui 18 anni, alta, sbatteva insistentemente i piedi sul terreno, facendo ondeggiare i capelli castano scuro sulla schiena. Se non avesse avuto i grandi occhiali da sole shocking, probabilmente avrebbe incenerito con lo sguardo il povero autista, che si era appena accorto di non avere la ruota di scorta. Il cappellino rosa brillantinato frenava la fuoriuscita dei fumi di rabbia che salivano minacciosi dalla testa della mora.

Un’altra, di circa due anni più piccola, stava cercando invano di difendere il guidatore, lisciandosi le pieghe del vestito giallo e facendo tintinnare i braccialetti; gli occhiali bianchi erano appoggiati sulla testa, a tenere via dalla fronte i corti capelli castani.

C’era poi una terza figura femminile sui 20 anni, che osservava la scena con interesse passivo. Indossava una maglietta a maniche corte con cappuccio di una tonalità verde smeraldo avvolta in una salopette lunga fino al ginocchio. I capelli lisci e ramati erano raccolti in una coda laterale, dato il taglio scalato corto.

I ragazzi, colti da uno spirito cavalleresco nei confronti dei loro timpani, decisero di andare ad aiutare le tre ragazze con il trasloco (avevano capito che di questo si trattava: Nd noi)

  
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