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Autore: _levioosa    14/03/2017    1 recensioni
Versione Johnlock del finale della 3° stagione.
Dopo essersi affrontati con Magnussen, Sherlock e John si devono dire addio, ma una rivelazione dell'ultimo momento scombussola la loro separazione.
(Dal testo) -Addio John.- disse il detective, stringendolo un po’ più forte.
-Addio Sherlock.- rispose il medico, con un filo di voce.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Giorno di Natale, casa di Magnussen
*BANG!*
Aveva sparato. Sherlock Holmes aveva sparato. Aveva preso la pistola dalla tasca di John e aveva sparato a Charles Augustus Magnussen. Un colpo dritto in fronte che aveva ucciso in un attimo uno degli uomini più importanti e potenti d’Inghilterra. 
-Oh cristo, Sherlock!- aveva detto John, sconvolto.
-NON SPARATE! NON SPARATE A SHERLOCK HOLMES!- aveva urlato Mycroft, -Sherlock, che cosa hai fatto?- si era poi chiesto a bassa voce.
Nel frattempo il detective era rimasto fermo, in ginocchio, mirato da tutti i poliziotti, le mani in alto, con il cadavere di Magnussen al suo fianco mentre diceva a John di stargli lontano.
Era fatta. Aveva salvato John e sua moglie Mary, ora potevano vivere felici e senza problemi. Lui sarebbe andato in prigione o qualsiasi altra cosa, ma non gli importava, purché John potesse stare bene. 
Restò immobile, senza dire nulla, aspettando di essere ammanettato.
Gli uomini in divisa si avvicinarono lentamente a Sherlock, sempre con le pistole puntate. 
Ma qualcuno urlò e si inginocchiò davanti a lui, oscurandogli parzialmente la vista. All’inizio Sherlock non capì, poi vide davanti a se il volto disperato di… 
-John, che stai…-
-Non permetterò che ti portino via!- disse John, cercando di non far trapelare la sua disperazione.
-John, ti farai arrestare, spostati.-
-NON MI IMPORTA!- disse, poi si calmò –Non ti lascerò andare Sherlock!-
-JOHN WATSON SI SPOSTI IMMEDIATAMENTE O SAREMO COSTRETTI AD ARRESTARLA.- disse Mycroft dall’elicottero. 
-John, mi dispiace tanto...- disse Sherlock, con la voce tremante.
-Arrestateli.- disse il maggiore Holmes.
-NO!- John si aggrappò al collo di Sherlock, cingendolo. –Non ti lascerò andare.- disse poi, iniziando a singhiozzare. –Stupido. Stupido Sherlock, non dovevi farlo.-
-L’ho fatto per te e Mary, John, l’ho fatto per voi, per voi tre.- disse il detective, con le lacrime agli occhi, ricambiando l’abbraccio di John.
I poliziotti intervennero e presero Sherlock sollevandolo e ammanettandolo, lui cercò di non opporre resistenza, anche se voleva tornare da John, voleva stringerlo.
-John, JOHN!- il dottore lo guardò, con le guance ancora bagnate, -Ti amo John, ti amo!- disse, mentre i poliziotti lo trascinavano via. John lo guardò stupito, e metabolizzando ciò che gli era stato appena rilevato pianse nuovamente, ancora in ginocchio.   

Aereoporto, partenza di Sherlock
-Sherlock…-
-Quello che ti ho detto è vero, John. Ti amo.- mentre ripeteva quelle parole il detective si sforzò di sorridere, anche se era tutt’altro che felice.
John abbassò la testa, -ma perché non lo hai mai detto?-
-Non mi aspettavo di certo di essere ricambiato, e non me lo aspetto tutt’ora. Penso di provare qualcosa per te già da prima che ehm, morissi. Ma lo sai, io sono Sherlock Holmes e non conosco i sentimenti umani, ma quando sono con te John,- disse poi, prendendo una mano dell’amico, senza neanche accorgersene, -Non lo so. Vorrei solo poter stare al tuo fianco John, vederti felice con la tua famiglia.- disse poi, guardando Mary alle spalle di John, - Spero siate felici, e spero un giorno di rivederti.-
-Non voglio vederti andare via, Sherlock, non lo voglio.- disse John, ancora gli occhi bassi, scuotendo energicamente la testa.
Poi Sherlock abbracciò John, e John si aggrappò a Sherlock. Solo loro due, abbracciati, senza lacrime, solo abbracciati. 
-Addio John.- disse il detective, stringendolo un po’ più forte.
-Addio Sherlock.- rispose il medico, con un filo di voce. 
Quando si separarono John cercò di mantenere il suo portamento militare, anche se aveva gli occhi lucidi e un groppo enorme in gola.
Sherlock respirò profondamente, poi si voltò e salì sull’aereo. Chissà quando si sarebbero visti ancora, chissà se si sarebbero visti ancora.





ANGOLO AUTRICE: Salve a tutti, spero che questa piccolissima fanfiction vi sia piaciuta. L'ho scritta molto prima di Natale, senza l'intenzione di pubblicarla, ma visto che il risultato non è così pessimo ho deciso di renderla pubblica. Nonostante abbia dovuto classificarla cone One-Shot, essendo di più di 500 parole, la considero una Slash-Fic perchè è davvero corta, anche essendo un piccolissimo Missing Moment (se così la si può definire). 
Lasciatemi dei commenti in caso vi sia piaciuta o se avete delle critiche costruttive da farmi che sono sempre ben accette! ;)
Un grande abbraccio.
   _levioosa
   
 
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