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Autore: TeamFreeWill    16/03/2017    5 recensioni
Un dean che non vuole festeggiare il suo compleanno. Un fratellino che farà di tutto per renderlo speciale! :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Prima dell'inizio'
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Era una mattina come un’altra quel 24 Gennaio del 1997 per Dean, ma per Sam era un giorno importantissimo.

Sam si svegliò euforico, saltò giù dal letto e andò a svegliare il suo fratellone nel letto vicino. “Auguri Dean‼‼” disse abbracciandolo e ricevendo di rimando un verso di disapprovazione….Era stato svegliato di soprassalto e lui odiava essere svegliato così. “Sam…si può sapere che cazzo ti prende? La smetti di fare casino? Sono le sette del mattino!” disse… La voce impastata dal sonno, gli occhi rossi, i capelli arruffati. Era tornato tardi la sera prima, visto che il padre era a casa. Aveva fatto certamente le ore piccole.

“Auguri Dean‼” ripeté Sam urlando. Dean si mise le mani alle orecchie, la testa gli scoppiava! A questo punto il maggiore si sedette sul letto e disse al suo fratellino “Grazie, ma non c’è niente da festeggiare. Ora se vuoi scusarmi, vorrei riprendere a dormire! “e si ricoricò scacciando il più piccolo in malo modo. Sammy uscì dalla stanza un po’ triste. Un sospetto l’aveva.

Stava camminando nel corridoio del motel in cui soggiornavano quando incrociò Jonh.. “Finalmente” si ritrovò a pensare. “Sam cos’è questo casino proveniente dalla vostra stanza?” disse il padre in tono molto brusco. “Come scusa? Papà oggi è il diciottesimo compleanno di Dean. Bisogna festeggiare! Gli ho fatto gli auguri ma non vuole festeggiarlo!” disse Sammy alzando di un ottava la voce.

John era impassibile di fronte alla vivacità del figlio, si limitò solo a dire “Fa come credi. Ora mai è un uomo…se non vuole non puoi obbligarlo! E non urlare quando si è in giro!” e lo lasciò li, basito in mezzo al corridoio. Ma poi si riprese, strinse i pugni e sul viso la sua miglior espressione risoluta.

Sam Winchester non si arrende, mai e poi mai! Lui voleva rendere speciale il compleanno del fratello e ci sarebbe riuscito. Andò nella stanza dal padre, ovviamente stava bevendo Whisky. Con la miglior espressione da cucciolo elencò i motivi per cui si doveva festeggiare un così importante avvenimento.

1- Dean è tuo figlio

2-  Si diventa maggiorenni una volta sola

3- La mamma avrebbe voluto che i suoi figli vivessero una vita normale e che rimanessero innocenti più a lungo possibile.

Si era sentito un bastardo a metter in mezzo la mamma, ma era l’unico modo, forse, per far ragionare John. Sperava di aver fatto breccia nel cuore del padre. Si sbaglio !Quest’ultimo lo guardò freddamente.

“Ci sono cose più importanti nella vita! Come trovare il bastardo cha ha ucciso la mamma” disse, infatti, molto arrabbiato.. Sam si arrabbiò sentendolo parlare così…Sempre e solo la vendetta aveva in mente. Natale, Pasqua e le varie ricorrenze era sempre via. Mai una volta che festeggiasse i loro compleanni insieme a loro. Basta, stavolta era il colmo!

“Potresti fare il padre per una volta? So benissimo cavarmela da solo, non grazie a te sia chiaro…Per Dean sarebbe importante, anche se non lo fa vedere, festeggiare il compleanno anche con te….Cristo, sei talmente ottuso che non ti rendi nemmeno conto che non vuole festeggiarlo per dimostrati che è un uomo oramai!” urlò,  e uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Ritornò alla sua camera e vide che Dean stava dormendo. Piano, prese carta e penna e lasciò un messaggio al fratello dicendo che sarebbe uscito.
Quando uscì dalla stanza, si richiuse lentamente la porta e si avviò verso l’uscita di sicurezza del model. Non voleva passare davanti alla camera del padre…Se solo se lo travava davanti l’avrebbe picchiato!

Era nel parcheggio quando sentì qualcuno mettergli una mano sulla spalla. Subito scattò e fece per colpire il suo aggressore girandosi, ma si accorse che era il padre. Abbassò il pugno e chiese, il tono della voce sprezzante, “Che ci fai qui? Non dovresti stare in compagnia di Jin, Jeck e Josè?”
Il padre rispose “Senti Sam calmati un po’…Voglio aiutarti…Dimmi cosa vuoi fare e cercherò di fare il possibile per rendere questo giorno speciale…Come hai detto te, la mamma non avrebbe voluto questa vita…” La voce era calma, stavolta…

Sammy si calmò e abbracciò il padre ringraziandolo, poi gli disse che lì vicino c’erano delle bancarelle dove poteva esserci qualcosa di carino per Dean. Le aveva viste l’altro giorno, quando erano arrivati.

Il mercatino non era molto grande e dopo un po’ che vi giravano, il minore trovò un braccialetto di cuoio con dei nodi che tenevano unito un altro braccialetto uguale. Non era molto vistoso, ma a Dean sarebbe piaciuto molto. Era come lui semplice, ma forte. I nodi rappresentavano il bisogno di tenere unita la famiglia, raccontò il venditore. Jonh rimase sbalordito da come Sam conoscesse il fratello meglio di lui…

Andarono poi in pasticceria, la torta la scelse Jonh stavolta. Sam insistette per far venire lì anche Bobby, che li raggiunse in meno di mezz’ora al motel dove erano ritonati nel frattempo.

Era quasi mezzogiorno oramai, il dormiglione doveva svegliarsi! Sammy non si fece tanti preamboli, piombo' nella camera, spalancò le finestre e lo buttò giù dal letto con una spinta. L’altro cadde di peso per terra dall’altra parte!

Quando si rialzò, scattò verso Sammy e lo spinse sull’altro letto e iniziò una lotta a suon di… solletico…”O questa me la paghi stronzetto!” diceva maligno!

Sammy rideva molto, anche Dean non era da meno finché non entrò il padre nella stanza e il maggiore scattò sull’attenti...Sembrava proprio un soldato, di fronte al suo superiore! Sammy invece rimase sul letto a ridere. Dean lo guardava terrorizzato, aspettandosi una sfuriata da un momento all’altro.

Jonh alzò la mano e Dean chiuse gli occhi istintivamente e si mise davanti al fratellino. Era certo che avrebbe ricevuto uno schiaffo per aver dormito fino a tardi e anche per l’insolenza di Sammy. Preferiva prenderle lui, invece che farle prendere al suo fratellino.

Invece quello che ricevette fu una carezza inaspettata, ma che ebbe la forza di una bomba nel suo cuore ”Buon compleanno, Dean… puoi rilassarti per oggi sono solo vostro padre non il vostro comandate”… Dean era sorpreso.

Non credeva alle sue orecchie. Finalmente!, L’aveva desiderato per tutta la vita quel gesto. “Papà che bellissimo regalo mi hai fatto! Grazie” Il padre sorrise e i due si abbracciarono.

Sammy era felicissimo e, soddisfatto dal gesto del padre, andò a chiamare Bobby che entrò nella stanza con la torta. Dean non credeva a quello che stava succedendo! Di fronte a lui c’era Bobby con una torta gigante con diciotto candeline accese."L' ha scelta tuo padre, ragazzo. Non guardare me!" disse il vecchio cacciatore.
Troppe emozioni per oggi, si ritrovò a pensare. Ma il bello doveva ancora venire.

Spense le candeline tutte in colpo, e mangiarono la torta. Poi ricevette i regali.

Il primo che aprì fu quello di Sam avvolto in una carta di giornale. Quando lo scartò, rimase colpito dalla bellezza del braccialetto e dal significato che rappresentava. “Sammy cosa farei senza di te! Grazie” e lo abbracciò. “Mi sto trasformando in una donna, con tutti questi abbracci!” Disse poi il maggiore…Lui doveva finire sempre con le sue battute! “Jerk” disse il minore…”Bitch” rispose di rimando il maggiore! E si misero a ridere di cuore.

Bobby sorrise, li adorava quando facevano così. Poi fu il suo turno. Il suo regalo consisteva in un ricambio originale per la sua piccola. “Oddio Bobby… baby ti ringrazia personalmente!” disse Dean e andò abbracciare il suo secondo padre

John nel frattempo era uscito, sopraffatto dalle emozioni. Lui non conosceva i suoi figli, se n’era reso conto da molto tempo… Ma costatarlo sulla propria pelle faceva male. Doveva pur rimediare per una volta, anche se oramai il più era fatto. Il suo cuore oramai era indurito, non poteva certo cambiare. Se ne dispiacque molto. Sorrise amaramente e si avvicinò al suo furgone, entrò e dal porta oggetti estrasse una scatolina.

Rientrò dai ragazzi e si avvicinò a Dean, porgendo la scatolina di prima. “Questo figliolo, è il mio regalo. Su aprilo”.

Sammy nel frattempo si era avvicinato al fratello curioso, non ne sapeva niente. Dean aprì la scatolina con mani tremanti. Al suo interno c’era un anello d’argento.

Dean disse “Papà non dovevi sul serio….non..” ma il padre non lo fece finire. “Quest’ anello è di famiglia… apparteneva a tuo nonno Henry e a suo padre, prima di lui…lo lasciò a me, la sera prima che ci abbandonasse…. che mi abbandonasse.… Non ho mai voluto metterlo e per questo l'ho regalato a mary. Sono riuscito a recuperlo dopo l'incendio. E' giunto il momento che lo doni a te….Sei un uomo ora mai”

Sammy pianse sentendo quelle parole e abbracciò forte il padre. Dean lo seguì immediatamente, cercando di non far uscire le lacrime…Ma una fuggì al suo controllo! Finalmente, per una volta, avevano un papà!

La festa proseguì fino a pomioggio inoltrato , ridendo, chiacchierando e scherzando. Felici. I problemi li avevano lasciti fuori da quelle quattro mura.

Finita la festa, Bobby tornò a casa e John ritornò nella sua stanza, doveva riprendere le ricerche al mostro che aveva ucciso Mary.

Rimasti soli, il maggiore si avvicinò al più piccolo e lo abbracciò. “Sammy grazie, mi hai reso l’uomo più felice del mondo” disse staccandosi da lui e ammirando l’anello e il braccialetto. Aveva capito benissimo che era stato grazie alla spina nel fianco di suo fratello, se papà aveva deciso di essere, anche se solo per una volta, il padre che non era mai stato.

“Dean, sei mio fratello e non c’e niente che non farei per te! Ricordatelo!” disse Sammy risoluto. Per il maggiore fu il giorno più bello della sua vita e desidero' che ve ne fossero altri cosi'.






Note autrice
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti

  
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