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Autore: Aliak    16/03/2017    4 recensioni
**Fanfiction scritta per il contest "Immaginando..." indetto dal gruppo su Facebook "Takahashi Fanfiction Italia".**
E se non fosse stato un caso, che la madre di Kagome scegliesse tale nome per la sua prima figlia, e per questo gli permise di ritornare dal suo Inuyasha, anche se sapeva benissimo che da quel momento in poi non l'avrebbe mai più rivista.
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Clausola del contest: trarre ispirazione da una delle immagini fornite, anche per un solo particolare presente. 
Rating: verde. 
Coppie: Inuyasha/Kagome, Sango/Miroku
Immagine da me scelta fra le proposte:
 



 
Caro Diario, 
Il tempo passa inesorabilmente, mi sembra ieri quando per caso, caddi nel pozzo mangia ossa, nascosto nel nostro santuario, per finire nell'epoca Sengoku.
Tutte le avventure passate tutt'ora mi sembrano come un sogno, e ogni giorno temo di risvegliarmi nel mio letto nella mia camera, e scoprire che tutto questo è stata solo una illusione creata dalla mia mente.
Oggi è un anno, un anno da quando scelsi di vivere insieme a Inuyasha, un anno da quando il pozzo si riaprì, dandomi un'ultima possibilità di tornare da lui, ma anche l'ultima di rivedere i miei amici, mio fratello mia madre, tutti quelli che mi erano stati cari, e che non potrò mai rivedere. 
E lo sai ogni giorno scrivo queste righe sperando che forse un giorno, questo tomo, diario, arrivi fino alla mia famiglia, in modo che possa leggere questa testimonianza che lascio, possano i sigilli aiutare a mantenere ben saldo tutto questo permettendo che il tempo non lo rovini, e forse un giorno la mamma spolverando il santuario, possa notare questa scatolina tenente questo piccolo tesoro.
Ormai passo le giornate nella mia capanna, il pancione comincia a aver il suo peso, fra poche settimane dovrebbe finire il termine facendo un po' di calcoli mentali.. Secondo Inuyasha sarà un maschio, io spero tanto in una bellissima femminuccia, magari con quelle magnifiche orecchie da cane proprio come lui, ma si vedrà dopotutto in questa epoca, l'ecografie non sono state ancora inentate, anche se temo, che un qualsiasi dottore sano di mente, potrebbe rimanere scioccato di fronte a una testolina di un neonato, ancora non nato con qualcosa di simile sul piccolocapo, temendo forse una qualche strana malformazione.
Sango e Miroku invece, hanno preso una pausa, se così si può dire, le gemelle insieme al piccoletto sono abbastanza tenaci da dargli da fare che un quarto figlio sarebbe troppo impegnativo, inizialmente Miroku non sembrava così d'accordo ma alla fine si è rassegnato, anche sotto consilio della vecchia Kaede.
Il fratellone di tanto in tanto ancora ci fa visita, anche se le sue visite si stanno facendo sempre più distanti, molte volte è solo Jaken a portare i doni per la piccola Rin, da parte del suo sommo. Da quanto detto dal vecchio Myoga, ci sono problemi all'ovest di cui Sesshomaru deve occuparsi, Inuyasha si lamenta del perchè non gli abbia chiesto aiuto nello stesso, dopotutto ormai da dopo la battaglia con Naraku, l'avversità che esisteva fra di loro si è quasi annullata.
Dopotutto lui è stanco di combattere questi piccoli demonietti da quattro soldi, nessun degno avversario si è più presentato nelle nostre terre, dopotutto sono contenta di questo, voglio il meglio per il mio piccolo non ancora nato, non vorrei finisse coinvolto in qualche guerra o altro invlontariamente. Sesshomaru dopotutto avrà avuto i suoi buoni motivi per non chiederci aiuto, ancora mi ricordo l'ultimo giorno che è venuto a incontrare Rin di persona per portargli il dono, un bellissimo fermaglio fatto a forma di fiore, decorato da magnifiche Opali bianchi, che formavano i petali di quello che sembrava un giglio. Fù lui che si accorse che ero incinta, dal mio odore che era cambiato io non me ne ero ancora resa conto, e Inuyasha abitando a stretto contatto con me, non aveva fatto caso a quel cambiamento non così radicale....

 
***

 
- Aaahhh!!! Inuyashaa!!! noooooooo!!! - la interruppe l'entrata in scena di Inyasha all'interno della capanna zuppo fradicio, aveva cominciato a diluviare, e dove si era fermato al proprio grido già si era formata una possente pozza. 
- Che cosa dovevo fare, rimanere lui sotto a questo acquazzone? - borbottò, appiattendo le orecchie ancor di più contro il cranio quando un tuono squarciò il cielo, provocando un grosso frastuono.

Richiundendo quel libricino si risollevò da terra andando incontro al suo adorato marito, soffermandosi prima a prendere delle pezze per asciugarlo, passandogliene una abbastanza grossa per i capelli che ormai aderivano alle vesti del ratto di fuoco come se fossero state la stessa cosa. Inuyasha si era allungato afferrandola per un fianco avvicinandola più a se, per donargli un intenso bacio sulle labbra, che durò diversi minuti, dovette staccarsi quando l'umidità delle vesti del suo marito aveva cominciato a impregnare le proprie.

- Vatti a cambiare di corsa, prima che ti prenda qualcosa. - si era allontanata completamente da lui, riavvicinandosi al tavolo per quindi afferrare quel piccolo quaderno tra le dita, e muoversi verso la cucina ignorandolo completamente.
- Ancora stai scrivendo? Mi dirai prima o poi cos'è quel coso, e a cosa serve? - la voce si era fatta più lontana probabilmente si era spostato verso la loro camera da letto. La mano libera semplicemente va a aprire una delle ante della cucina, andando a afferrare quello che apparentemente sembra essere un cofanetto di fattura estremamente pregiata, ricoperto da diversi sigilli protettori, l'aveva messi un po' per far in modo che Inuyasha non andasse a frugare il contenuto dello stesso, e in una vana speranza che un domani, possano permettere che non venga rovinato dal tempo. 


Il coperchio venne sollevato lentamente, rivelando al suo interno quei pochi ogetti che conteneva. quella che appariva come una piccola polaroid che si era portata dietro dal suo tempo, e delle pergamene, arrotolate, in uno spazio vuoto ormai predisposto da tempo poggiò all'interno quel piccolo diario in pelle, mentre i pensieri vagavano verso i propri genitori. Giurava di aver visto un cofanetto simile, in una delle credenze della cucina della mamma, ne era certa certo privo di sigilli, un po' rovinato dal tempo in quanto sembrava antico, ma lei non gli aveva mai rivelato il contenuto dello stesso, e lei non aveva osato mai guardare all'interno. Un sospiro uscì dalle labbra mentre riabbassava il coperchio, e si dedicò lentamente a sistemare i due sigilli. Fisso le due incisioni, che erano state impresse sullo stesso, il nome suo e quello di Inuyasha, passando un dito sullo stesso seguendo le linee dei caratteri, per poi ritrovar la forza di prenderlo in mano e rimetterlo a posto. Chissà un giorno qualcuno lo avrebbe trovato, e magari chissà..
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_____________________
 
- Auguriiiii!!! Auguri!!! - Un coro di voci si era innalzato in una delle sale di quel vecchio tempio, gli occhi pieni di gioia, guardava gli amici i famigliari la intorno al tavolo, prese un lungo respiro per poi soffiare sulle diciottto candeline, spegnendole tutte in un colpo. Erano tanti i regali uno più bello dell'altro, ne era rimasta stupita, una dei quali era stata una polaroid, l'aveva sempre sognata avrebbe fatto tantissime foto da quel giorno in poi, magari girando per tutto il giappone immortalando quello che più la catturava.
Ormai se ne erano andati tutti, era salita in camera si era messa a giocare con la stessa, senza ancora scattare nulla quando qualcuno bussò alla porta.

- Puoi entrare. - Dissi senza manco esitare, la figura di mio padre aveva fatto la sua comparsa, in mano sembrava tenere un vecchio bauletto, coperto di strani fogli e polvere come se fosse stato trattenuto a lungo in un posto senza mai essere toccato. Sapeva benissimo, di non potersi aspettare da lui qualcosa di diverso da un qualche manufatto proveniente da una qualsiasi epoca, ma ogni anno sperava sempre in un regalo che potesse sorprenderla.
- Ti ho portato il regalo. Prima ho esitato a dartelo, davanti ai tuoi amici. - allungo le braccia afferrandolo mentre glielo porgeva, ormai a pochi passi da lui.
- Grazie papà, grazie veramente.- Lo poggiò sulla scrivania per poi alzarsi per abbracciare il suo vecchio padre, dopotutto gli era solo rimasto lui, mamma era morta di parto dandola alla luce, e lui aveva fatto di tutto sempre per renderla felice, e non deluderla mai. Alla fine era uscito dalla sua camera lasciandola da sola.

Si era buttataa letto ormai stanca, ma stranamente non riusciva a addormentarsi, si rigirava nel letto alla fine si costrinse ad alzarsi andando a sedersi alla scrivania accendendo infine il lume, in modo da veder meglio, era la quel cofanetto che gridava di essere aperto, le mani sfiorarono le pergamene tutte intorno, si accorse che erano sigilli sacri aveva visto suo padre usarne di simili. Sotto il suo tocco si sgretolarono del tutto, formando un mucchietto di polvere alla base del bauletto. Il terrore prese il sopravvento se quella era stata la fine degli stessi non poteva immaginare l'interno di quel coso. Ma la curiosità era forte, ma gli occhi si soffermarono su qualcosa, due incisioni sul coperchio del cofanetto, una nitida, e una quasi completamente cancellata dalla usura e dal tempo.

- Kagome  In... - non riusciva a decifrare il secondo nome, o almeno così credeva, lentamente sollevò il coperchio vinta dalla stessa curiosità ribaltandolo. All'interno il contenuto era rimasto completamente intatto, si stupì di trovare all'interno la stessa polaroid, uguale identica a quella che gli era stata regalata.. Un caso il cuore si era quasi fermato afferrando quelle piccole foto raffiguranti diversi personaggi, di cui una ragazza che in qualche modo gli somigliava, forse anche troppo.

- Ma cosa.. - la mano gli tremava mentre riponeva le foto afferrando quello che appariva come un diario, aprendo la prima pagina rimase stupita di rileggere quel nome Kagome, ma non tanto quello ma il cognome che lo seguiva Higurashi. Era il cognome della sua famiglia, ma da quanto ricordava non c'era stata nessuna sua parente con quel nome, e poi era abbastanza recente rispetto a quello che sembrava quel manufatto, così antico.
Cosa stava succedendo, incominciò a sfogliare lentamente le pagine di quel diario, non sapeva che quel diario gli avrebbe cambiato la vita, che un giorno quandò scoprì che era incinta e aspettava una bambina, quella bambina avrebbe avuto l'onere di portar il nome della sua antica antenata, e sacerdotessa che avrebbe salvato il mondo. E Forse avrebbe seguito le sue stesse orme, scoprendo quel pozzo nel santuario...
 
FINE...
   
 
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