"Ho fatto in modo che ogni singolo pezzo del puzzle s'incastrasse perfettamente. L'apocalisse deve compiersi. E' giunto il momento. Io sono un bravo figlio, ubbidiente. Fedele a mio padre! Ma allora cos'è questo senso che mi opprime? Uccidere il mio amato fratello? Padre perché vuoi che lo faccia? Fermami! Dammi un segno! Giusto... Io sono il bravo figlio, ubbidiente. Ti ubbidirò. E' il mio compito." Questo pensa Michele pochi istanti prima di entrare nel cimitero. Un corvo vola via, lontano dalla battaglia imminente. L'aria è carica, piena d'aspettativa. Ora che ha davanti Lucifero, tentenna per pochi istanti. Gli è mancato sentire la sua voce, gli è mancato molto. Vorrebbe abbracciarlo, ma è come paralizzato. Rigido. Un soldato. Poi, come un fulmine, i ricordi di cosa ha fatto. Tradimento. Dolore. Cuore spezzato. Non si perdona! Non deve deludere suo padre. Ucciderà suo fratello. Ma perchè il suo cuore continua a gridare di non farlo? Lui è un bravo figlio. Non deve essere debole. Il suo cuore meglio farlo tacere. E' il suo compito. Continua a ripeterselo, mentre inizia lo scontro. Note autrice Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti