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Autore: bluemary    05/06/2009    5 recensioni
[Chuck] "Non ha la minima idea di come sia successo, e ancor meno vuole indagare sulle cause che hanno portato il suo psicopatico referente ad avvicinarglisi come se lo volesse aggredire, per poi congiungere bruscamente le proprie labbra con le sue; sa solo che ormai questo contatto dura da più di cinque secondi e quello che la sua mente cerca invano di spacciare per immobilità da shock è invece il puro e semplice piacere di ricambiare quel bacio."
One-shot ambientata dopo l'episodio 2x01 "Chuck vs. the First Date".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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NOTE: One-shot scritta per il prompt 7 dell'Iniziativa Estemporanea di Criticoni basata sugli stereotipi (qui è il link). Devo essere particolarmente masochista, visto che questo è il mio primo tentativo in assoluto di abbozzare una slash e come cavia ho scelto proprio uno dei miei uomini ideali XD




Chuck vs. the Major

Casey ne è sicuro, potrebbe giurarlo di fronte alla corte marziale. Due secondi prima aveva avuto davvero come unica intenzione quella di ringhiargli un saluto o anche un “felice di vederti”, pronunciato in tono abbastanza bellicoso da fargli dubitare della sua serietà.
Stringe i pugni per impedirsi di affondare le mani sui riccioli ribelli del suo protetto.
Dev’essere colpa del gas che gli ha spruzzato in faccia quel maledetto agente nemico, non ci sono altre spiegazioni.
Con una sorpresa che non intacca minimamente le sue sconvolte riflessioni, sente Chuck ricambiare timidamente il suo bacio, aumentando la foga con cui si è avventato su di lui.
O magari è solo il sollievo di non dover più obbedire a quel fottuto ordine.
Se non fosse un pensiero antipatriottico, avrebbe quasi ringraziato Fulcrum.
Uccidere solitamente gli piaceva, ma piantare una pallottola nel cervello a un civile che non aveva fatto nulla di male, logorrea a parte, e di cui ormai si era abituato a sopportare l’irritante presenza, era un incarico che avrebbe volentieri lasciato a qualcun altro.
D’istinto lo stringe a sé, come per assicurarsi che nessuno, lui per primo, proverà più ad ammazzarlo.
Sempre che non si comporti in maniera più idiota del solito, o sarebbe pronto a strangolarlo a mani nude.
Avrebbe quasi l’impulso di sogghignare contro la sua bocca, per poi esibirsi nel solito sbuffo ironico, a metà tra un ringhio e un sorriso, mentre si accorge che, per la prima volta da quando lo conosce, Bartowsky non ha ancora proferito parola.
Se non altro, mentre lavorerà al suo fianco, ha trovato il modo per farlo tacere.

Probabilmente, se avesse la possibilità di parlare e la sua lingua non fosse impegnata in faccende altamente discutibili con quella di Casey, Chuck adesso avrebbe già cominciato a balbettare a ritmi forsennati, sparando pezzi di frase con la stessa rapidità con cui l’agente dell’NSA spara ai nemici.
Non ha la minima idea di come sia successo, e ancor meno vuole indagare sulle cause che hanno portato il suo psicopatico referente ad avvicinarglisi come se lo volesse aggredire, per poi congiungere bruscamente le proprie labbra con le sue; sa solo che ormai questo contatto dura da più di cinque secondi e quello che la sua mente cerca invano di spacciare per immobilità da shock è invece il puro e semplice piacere di ricambiare quel bacio.
Per un istante viene colpito dal pensiero di Sarah, del suo futuro nuovamente rovinato, di quell’appuntamento che non arriverà mai, perché ancora non è riuscito a liberarsi dell’Intersect. Poi sente le braccia di Casey attirarlo contro un torace muscoloso, protettive come le mille altre volte in cui il burbero maggiore gli ha salvato la pelle, malgrado tutti i suoi mugugni, le prese per il culo e il suo solito ghigno sarcastico.
Lui c’è, ci sarebbe sempre stato, pronto ad afferrarlo all’ultimo secondo e strapparlo alla morte anche quando questa sembra avere l’ineluttabile aspetto di una caduta da un grattacielo.
Forte di questa consapevolezza, si permette un mezzo sorriso, senza abbandonare la sua bocca.
Forse la sua vita al servizio del governo non avrebbe fatto poi così schifo.
   
 
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