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Autore: emmychan    06/06/2009    13 recensioni
Mi è venuta in mente il giorno della gita al cinema con la scuola, più precisamente, mentre dal binario, guardavo il treno fermo. In effetti è sul treno che è ambientata la prima parte. E non dico altro. Buona lettura!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Winry Rockbell
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mi è venuta in mente il giorno della gita al cinema con la scuola, più precisamente, mentre dal binario, guardavo il treno fermo. In effetti è sul treno che è ambientata la prima parte.

E non dico altro. Buona lettura!!!

                                      

 

***

OUT SCHOOL

 

 

** Incontro

 

 

 

 

- attenzione, il treno delle ore 8:30 è in arrivo al binario 5….-

 

L’ altoparlante della stazione, ragliò quel suo annuncio in modo improvviso.

Attraverso due dita di finestrino lasciato aperto, la voce dell’annunciatore arrivò anche all’orecchio di chi sul treno c’era già da più o meno mezza mattinata.

 

- uff…-

 

- e dai, Ed, rilassati un attimo…non sei felice del fatto che stiamo    andando fuori con la scuola ?...-

 

- …da morire…-

 

Ed sbuffò ancora. No, sinceramente non gli era andata giù l’idea di quell’ uscita con la scuola. E allora che ci faceva su quel treno, seduto e fermo? Se lo chiedeva anche lui.

Veramente era stata la madre a mandarcelo.

“Sei già al primo liceo, e non hai ancora mosso un piede fuori da casa !”  gli aveva detto.

“E poi devi fare compagnia a Winry ”. E perché proprio lui?

Di certo non sarebbe rimasta sola quell’oca. Aveva le sue amichette urlanti a fargli compagnia.

Urlanti perchè, in quel momento, stavano schiamazzando come galline, affollando il vagone davanti al loro.

 

- ma che avranno da urlare quelle là…è da stamattina che non la finiscono…-

 

- ma come non lo sai ?... a, beh, certo come puoi saperlo tu…-

 

Antipatica. A quello pensò Ed in quell’istante. Era sempre stata così dannatamente antipatica e irritante. Si pentì di aver dato retta alla madre.

 

- che dovrei sapere ? –

 

Disse, fingendo che gliene importasse qualcosa.

 

- sicuramente saprai che questa gita riguarda tutta la scuola, vero? –

 

- allora…? –

 

- allora sai che parteciperanno tutte le altre classi, comprese quelle del terzo e del quarto…-

 

Si fermò e sorrise stupidamente.

 

- beh…? –

 

Ed si stava scocciando di quelle pausette.

 

- beh, ho saputo che parteciperà anche uno del quarto,….Roy Mustang , non so se lo conosci…comunque si da il fatto che sia un figo da paura e io devo assolutamente conoscerlo…-

 

“ Ecco…”  pensò  Ed . Di nuovo con le sue manie.

“ Ma chi se la prenderà mai a questa qua…”

 

- come vuoi tu…-

 

Disse Ed, ovviamente, per niente interessato al fatto.

Ora capiva come mai le ragazze stessero affollando il vagone. Di sicuro ci si trovava quel “ Roy”.

 

“ Mah…” pensava Ed .

 

E riprese a sfogliare il libro che aveva in mano, di cui era riuscito a leggere solo le prime pagine, dato l’enorme caos che regnava sul treno.

Arrivò alla pagina lasciata in sospeso, e riprese a leggere da metà del secondo rigo.

Le porte del treno si erano chiuse da un po’ e questo aveva iniziato a muoversi, allontanandosi sempre più dalla stazione.

 

Ed non seppe dire quanto tempo passò esattamente, solo che il treno adesso sembrava più calmo.

Aveva iniziato a correre, e spesso si avvertiva la velocità che prendeva accelerando.

Ed guardò il libro. Ne aveva letto metà.

Prese il segno della pagina, poi lo chiuse.

Guardò di fianco a lui. Winry dormiva con la testa appoggiata allo schienale, mentre con il corpo occupava tutto il sedile.

La faccia era contorta in una strana smorfia.

 

“ Perfino quando dorme è strana”  pensò Ed .

 

Poi si tirò su dal suo posto e scavalcò con cautela le gambe allungate della ragazza che dormiva, non osando pensare a cosa sarebbe potuto accadere se per disgrazia l’avesse fatta svegliare.

Quando si arrabbiava, arrivava perfino a superarlo.

E questo la rendeva ancora più odiosa.

 

Ed lanciò un ultimo sguardo al suo posto vuoto e alla “strega” che dormiva, poi camminò per lo stretto corridoio del vagone.

Il suo intento era raggiungere la cabina del bagno.

Quando ci fu davanti, girò la maniglia laccata di blu, che spiccava sull’azzurra porta opaca. La trovò leggermente fredda.

 

Lo spazio era piccolo, al massimo per una persona o due. Le pareti, che un tempo erano state bianche, adesso erano ricoperte di scritte varie, piccoli graffiti e numeri di cellulare, inventati sul momento.

Gli sembrò che il casino sul treno fosse ricominciato.

Aprì il rubinetto, lasciando scorrere l’acqua; poi mise le mani a coppa e ne prese un po’, portandosela sul viso.

Solo dopo si accorse che non c’era la carta con cui asciugarsi.

Si ricordò di avere dei fazzoletti nello zaino.

 

Allungò la mano verso la maniglia, ma si fermò quando la vide abbassarsi, e di conseguenza fece un passo indietro, riuscendo così a schivare la porta che venne aperta velocemente.

Rimase stupito non tanto per la cosa improvvisa quanto per la persona che si ritrovò davanti.

Un ragazzo alto, dai capelli mori, slanciato e un fisico niente male.

 

Questo gli dava le spalle, e stava chiudendo la porta a chiave.

Ed si chiese se avesse notato che in bagno non era da solo.

Poi si girò e Ed lo osservò meglio.

Vide la frangia ricadergli a piccoli ciuffi su due occhi neri come la pece.

Notò che portava una camicia bianca, i primi bottoni aperti, le maniche tirate su, all’altezza dei gomiti, e dei pantaloni neri a vita bassa.

Un figo insomma. Un gran figo.

 

Ed lo guardò, non sapendo cosa dire. Sapeva solo che voleva uscire da lì dentro il prima possibile.

 

- scusa, se mi fai passare…-

 

Ciancicò Ed, che si sporse in avanti, come se stesse per uscire.

Questo gli portò una mano sul petto, come a volerlo fermare.

Appena sentì il leggero tocco dell’altro sul suo petto, Ed ebbe un sussulto ben visibile.

 

- aspetta due minuti, ti prego…-

 

Ed interpretò male la frase.

Solo dopo che sentì il casino che proveniva da fuori, riuscì a capire che non era rivolta a lui.

O per lo meno, che il significato era un altro.

 

Dopo dei minuti interminabili, il casino fuori dal bagno cessò.

Il ragazzo, con cautela, fece girare la chiave e ancora più lentamente aprì la porta.

Dopodichè si affacciò, come a constatare che non ci fosse nessuno.

 

- bene…ah, scusami…ecco tieni, poi me lo ridarai…ora devo proprio scappare, sai prima che tornino…beh, ciao…-

 

E uscì di fretta, lasciandolo solo.

Ed si rese conto di avere il viso ancora bagnato.

Guardò quello che gli aveva lasciato il ragazzo. Poi davanti a se,

e strinse nella mano il fazzoletto di stoffa bianca.


(continua…)















******************


ed eccomi qua^^

è una piccola ficcy a capitoli, e spero almeno che la prima parte vi sia piaciuta^^
mi sono voluta immaginare i nostri eroi nei panni di scuola, precisamente ad una piccola gita XP
come potete vedere non ho trattato Winry molto bene (muhahahaha)  ehm U.U
spero che continuerete a seguirmi e mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate  ( i commentini sono sempre graditi^^)


ringrazio tutte le persone che precedentemente hanno commentato, aggiunto tra i preferiti,i seguiti , ma anche chi ha solo letto le mie ficcy^^
un bacione a tutti e al prossimo cappy^^
 
  
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