2 Maggio 1983. Ospedale di Lawrance
Sei nato da qualche ora. Vita nuova.
Ti vedo per la prima volta. Piccolo. Indifeso. Gracile. In quella tutina blu.
La mamma ti sta cantato Hey Judge, tenendoti tra le braccia. Ti allatta.
E' seduta vicino alla finestra. E' serena. Papà le scatta una foto.
"Dai avvicinati" mi fa. Sorriso di mamma. E’ stupenda.
Sono agitato. Se non gli piaccio? Non lo sopporterei.
Mi avvicino. Timoroso. Lentamente.
Ti dò un piccolo bacio sulla guancia rosata.
Ti accorgi di me. Finalmente. Il tempo si ferma.
I nostri sguardi si posano per la prima volta.
Occhi negli occhi.
Come sei bello.
Profumi di dolci e anche di mamma. Lei è radiosa, mentre ci guarda.
Mi sorridi. Il tuo primo sorrisino! E lo rivolgi a me!.
Un calore mi riscalda dentro fino all’anima.
Sei un angelo. Lo devi essere per forza.
Il mio cuore batte per te. Lo farà per sempre. E’ una promessa.
"Sammy" ti chiamo. È dolce, questo nomignolo. Sei il mio fratellino.
Ti accarezzo piano la testolina. Tu sorridi.
Io mi sciolgo ancora di più, piccolino.
Luce. Ancora. Forza. Goia. Amore. Pace. Famiglia.
Tutto questo sei te. Solo te.
Note autrice
Appena ho visto la foto che ha pubblicato Gen della piccola Odette, ho dovuto condividere con voi la nascita di una nuova vita. La foto e' di una dolcezza infinita. Mi si è sciolto il cuore. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti