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Autore: Vanex23    02/04/2017    0 recensioni
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Una ragazza dai capelli biondi stava seduta fuori da un locale alle 22:00 di sabato sera, intenta a finire delicatamente la sua ultima sigaretta, cercando di non pensare a ciò che si stava perdendo all'intero del posto. I suoi occhi color cioccolato si erano quasi incantati a fissare il nulla, all'estremità della strada, da cui passavano auto su auto e aveva ormai perso il conto di quante ne aveva viste in quelle serata.
Si stava annoiando e stava aspettando e ciò la portava alla seccatura più totale perché odiava aspettare, soprattutto chi era in ritardo.
Si stava interrogando se le scelte che aveva fatto fin quella sera potevano essere giuste oppure no, ma d'un tratto si scordò pure perché stava pensando, quando incrociò il suo sguardo con uno sguardo azzurro, che la scrutavano come sempre e, uno sguardo così non te lo puoi dimenticare. Non te lo puoi dimenticare soprattutto se ci sei cresciuta insieme, se ci hai sperato almeno una volta nel vederlo addosso a te. Non te lo puoi dimenticare se ci hai passato tutte le notti più brutte della tua vita con quello sguardo che ti rassicurava [...]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Trentatreesimo Capitolo.



"Com'era Londra? E' stato bello andarci? David ti ha fatto conoscere nuovi ragazzi? Quindi hai deciso di entrare in quella facolta?" Domandò contemporaneamente Steffy, seduta accanto all'amica, mentre fumavano una sigaretta sul retro della scuola. Le vacanze di Pasqua erano appena finite e nessuno aveva tutta questa voglia di rimanere attenti alle lezioni, quindi qualcuno aveva avuto la brillante idea di saltare qualche ora, giusto per riprendersi un po' più del solito, aspettando la pausa e perché no, anche anticipandola.
"Londra è bellissima e sinceramente parlando, per quanto David la critichi per le temperature e il meteo, a me piace moltissimo. Penso di potermici adattare. E' stato bellissimo stare lì quei sei giorni, non mi sono divertita così tanto e soprattutto non mi sono mai sentita così libera di poter fare quello che volevo senza dover pensare a qualcuno. Penso che quei sei giorni mi siano serviti tantissimi per potermi liberare la testa dai pensieri negativi che mi opprimevano. E no, non ho conosciuto nessun ragazzo, figurati se David mi faceva conoscere ragazzi. Credo sia più protettivo e geloso di mio fratello Eric." Disse ridendo la bionda.
"Ha una cotta per te?" Chiese ridendo Steffy, mentre aspirava un altro po' della sua sigaretta.
"Nah, semplicemente ormai mi vede davvero come una sorella. Era quello con cui andavo anche meno d'accordo se escludiamo Andrew, degli amici di mio fratello. Ho sempre e solo parlato con Trevor e un po' di più rispetto gli altri con Jordan, perché è il cugino di Allison. Ma devo essere onesta, David non è poi così male. E' divertente e poi ho apprezzato molto il gesto di voler continuare la carriera nella facoltà di Psicologia nonostante dovesse andarci comunque con mio fratello. Lo sta facendo per lui e lo apprezzo molto." Rispose risolutiva la ragazza.
"Quindi non ti stava simpatico nemmeno Jackson?" Chiese triste Steffy.
"No, per me è sempre stato un cascamorto, sono molto sincera. Ma comunque sempre meglio di Andrew." Disse Keira.
"Però adesso hai cambiato idea?" Chiese ancora una volta Steffy.
"No." Rispose ridendo Keira.
"Sei una stronza." Commentò imbronciata Steffy.
Le due ragazze continuarono a parlare del più e del meno, fin quando non suonò la campana della pausa e il cortile fu invaso da tutti gli studenti che chi più, chi meno, passeggavano, mangiavano, chiacchieravano, fumavano e si rilassavano dopo la ripresa delle lezioni.
"Quest'anno mi bocciano." Brontolò Calum, avvicinandosi alle ragazze.
"Ogni anno hai sempre detto questa frase ed ogni anno non sei mai stato bocciato. Perché dovrebbe essere proprio questo l'anno?" Chiese Steffy.
"Perché sono sfigato." Decretò Calum serio.
"Vedo che hai una bella considerazione di te stesso." Rispose Micheal alle sue spalle.
"Piuttosto, Keira, hai una sigaretta da offrirmi?" Chiese Calum, prendendo l'accendino da una delle sue due tasche dei jeans.
"Ecco, tieni." Disse la ragazza, porgendo il pacchetto della sigarette, mentre il ragazzo ne estrasse una.
"Grazie, non sai quanto ti voglio bene biondona mia." Disse Calum, dando un bacio in testa alla ragazza e accese la sigaretta.
"Ciao Calum." Salutò una ragazza, mentre passava, entrando direttamente nella scuola.
"Chi era quella?" Chiese Micheal, girandosi troppo tardi.
"Era Crystal. Ma lei non viene in questo istituto." Commentò perplesso il ragazzo.
Proprio in quel momento arrivarono anche Ashton, Allison, Luke e Matt che si unirono al gruppo, mentre Calum rimanese ancora pensierono per quello che era appena successo.
"Che succede?" Chiese Luke, andando accanto all'amico.
Tra Keira e Luke non ci fu un solo sguardo di intesa, nemmeno un minimo cercarsi con lo sguardo. La ragazza accese un'altra sigaretta, era la seconda della giornata, mentre Luke fece solamente un tiro dalla sigaretta di Calum.
"E' appena passata Crystal ed è entrata nella scuola, ma lei non frequenta questa scuola." Spiegò Calum ancora perplessa.
"Forse vorrà cambiare istituto." Disse Ashton.
"Speriamo proprio di no invece." Commentò Calum, fumando.
"Ma cos'hai fatto al pearcing? Non ce lo hai più?" Chiese curioso Micheal, indicando le labbra di Luke.
"Eh no. Ero ad una festa per Pasquetta con Eliza, eravamo forse troppo ubriachi, infatti non ricordo niente, ma quando mi sono svegliato il giorno dopo non avevo più il labbret. Sparito, nel nulla. Non capisco come sia possibile ma per il momento non ho più intenzione di rifarne un altro." Spiegò Luke, facendo spallucce.
"Non può sparire all'improvviso a meno che qualcuno non te lo abbia strappato a forza dalle tue labbra o qualcuno non ti abbia baciato con forza sempre premendo sulle tue labbra, Luke." Disse Allison, pungente.
"Nessuno me lo ha strappato a forza dalle labbra." Disse semplicemente Luke, tagliando la discussione.
"Keira, devo parlarti." Disse Allison, all'orecchio della ragazza.
"Luke ed Eliza stanno insieme, vero?" Chiese Keira, per niente sorpresa.
"Sì. E alla festa di Pasquetta erano insieme in atteggiamenti molto intimi." Aggiunse la ragazza.
"C'era da aspettarselo. Da un coglione come lui." Sputò sprezzante la bionda, buttando anche la seconda sigaretta e mangiando una masticante.
D'un tratto però, tutti gli studenti che c'erano nel cortile della scuola, si girarono verso il cancello d'entrata. Da lì avanzarono più o meno dieci secondi prima che anche il gruppetto dei ragazzi si rendesse conto di quello che stava per accadere. Sei ragazzi, stavano entrando all'interno della scuola, e avevano puntato addosso lo sguardo di tutti, specialmente delle ragazze.
Non tardò ad arrivare nemmeno lo sguardo di Steffy, Keira ed Allison su di loro, appena furono nella loro visuale. Uno dei ragazzi, il più alto, camminava un po' più distaccato dagli altri cinque, aveva un maglioncino bianco e un ciuffetto un po' più lungo davanti l'occhio destro. A seguire c'erano gli altri, tra cui uno in particolare che catturò subito l'attenzione di Keira. Capelli castani, un po' alzati col gel, occhi verdini, sguardo dritto e impassabile, camminata sicura, maglioncino grigio e che faceva intravedere l'impostazione del suo fisico, sicuramente ben curato e lo si vedeva anche da come camminava e da come sfoggiava le sue spalle dritte e fiere con dei vestiti attillati e pantaloni neri anch'essi attillati che davano forma al suo fondoschiena. Scarpe da tennis, rigorosamente adidad, bianche. La ragazza rimase un po' a guardarlo, fin quando non notò un'altra ragazza, andare incontro ad uno dei sei nel mucchio, bionda cenere, fisico perfetto ed occhi azzurri, sorridente.
"William, di qua!" Urlò subito la ragazza e i sei ragazzi, riconoscendo la voce si girarono subito di scatto, individuando da dove veniva.
"William, di qua!" Lo riprese proprio lo stesso ragazzo che stava guardando Keira e la ragazza fece un mezzo sorriso sentendo come lui lo stesse aprostofando.
"Smettila." Rise anche William. Così avevano appreso il primo nome del primo ragazzo del gruppo.
"Sto scherzando, lo sai. Va pure da Noora, ci pensiamo noi ad andare nell'ufficio del preside." Rispose il ragazzo nuovamente, mentre insieme agli altri del gruppo, lasciavano l'amico dirigersi verso la sua fidanzata.
Il gruppo passò proprio davanti le ragazze, sedute sulla scalinata e i ragazzi che erano invece rimasti in piedi mentre osservano tutti la scena davanti ai loro occhi.
"Ciao Matt!" Salutarono i ragazzi.
"Ciao ragazzi!" Il biondò ricambiò prontamente il saluto.
Solo in quel momento il ragazzo si accorse del fatto che Keira lo stava ancora fissando e, girandosi verso di lei, abbozzò un meso sorriso ed un occhiolino. La ragazza fece anche lei un mezzo sorriso e Steffy, accorgendosi della scena, diede una lieve gomitata all'amica. Le tre ragazze poco dopo scoppiarono a ridere.
"Mi sembra di conoscere quel ragazzo." Disse Keira pensierosa.
"E' il ragazzo degli spogliatoi, quello che ha sbattuto addosso a te e che tu hai definito stronzo." Rispose Allison per dare soccorso all'amica.
"Come fai a ricordartelo?" Chiese Steffy, sporgendo la testa verso la ragazza.
"Memoria fotografica." Rispose fiera la mora.
"Ragazze, stasera c'è una festa vicino la caserma, per noi che facciamo parte anche del dipartimento. Vi ho viste molto interessate ai ragazzi comunque, quindi se volete, potete venire e farci un salto. Anche loro verranno alla festa, anche perché come me, anche loro ne fanno parte, non tutti, alcuni, però verranno tutti. L'ingresso è libero quindi può entrare chi vuole, l'ingresso è vietato solo a Joey e ai suoi e non sto scherzando." Disse Matt alle ragazze.
"Sì, io voglio venirci. Sono mancata sei giorni e sono stata a Londra, di qua mi sono mancate solo le mie amiche e le feste, quindi dobbiamo riprendere questo ritmo nuovamente." Comunicò Keira.
"Quel William, è fidanzato, vero?" Chiese Steffy a Matt.
"Sì, felicemente fidanzato da qualche annetto con quella Noora, mi dispiace Steffy." Rispose Matt.
"Peccato, era pure carino." Fece spallucce Steffy.
"Vuoi tradire Jackson?" Chiese Allison.
"No, non stiamo insieme, io posso farmi chi voglio e lui può farsi chi vuole. E' molto semplice." Rispose sorridendo la ragazza.
"Va bene, allora alla festa, stasera, ti farai chi vuoi tu." Comunicò Keira all'amica, scoppiando a ridere.


***



"Quanta gente!" Urlò Steffy per farsi sentire dalle ragazze.
"Quanti bei ragazzi, soprattutto." Commentò anche Keira.
Le due ragazze si scambiarono uno sguardo di intesa, mentre ammiravano i ragazzi presenti alla festa, con corpi magnifici e spettacolari. Erano come se fossero in un bellissimo sogno. E non volevano più svegliarsi. Da un lato c'erano quelli che restavano a bere in gruppo e che non si accorgevano neppure di chi gli passava attorno e dall'altro lato quelli che invece si attorniavano anche di quattro ragazze semplicemente per un ragazzo solo.
"Ciao ragazze!" Disse Matt, facendole accomodare nella parte più interna del locale e dando loro un cocktail a testa.
"Questa festa mi sta già piacendo." Disse Keira, ridendo.
"E non hai ancora visto niente." Commentò Matt.
"Io sono con Ashton, andiamo a ballare un po', ci rivediamo dopo." Annunciò Allison, mentre il ragazzo salutò le amiche e prese da bere anche lui qualcosa.
"E gli altri?" Chiese Keira.
"Staranno arrivando, penso." Rispose Ashton, facendo spallucce.
"Io mi faccio un giretto, ho già addocchiato un bel tipetto, anche se quello che interessava a me è già fidanzato ma va bene, me ne farò una ragione." Disse Steffy, guardando davanti a sé con sguardo sicuro e seducente allo stesso tempo. Keira seguì la sua direzione e notò che un ragazzo davanti a loro stava ballando con un'altra ragazza in modo disinteressanto, guardando però proprio verso la sua amica, ovvero Steffy. Dopo nemmeno mezzo secondo, il ragazzo abbandonò subito la ragazza con cui stava ballando e si avvicinò a Steffy, chiedendole qualcosa nell'orecchio.
Improvvisamente, Keira fu urtata molto forte da qualcuno che ne arrivò addosso sbattendo la sua schiena con quella della ragazza che a sua volta si ritrovò tra le braccia di Matt.
"Tutto bene?" Chiese il biondino.
"Sì grazie." Rispose Keira, riprendendo l'equilibrio.
Il ragazzo che aveva colpito Keira, si girò immediatamente per vedere chi avesse colpito e con grande sorpresa, sia lei che lui, notarono immediatamente chi era stato a fare cosa.
"Scusami, non volevo farti cadere, ma quei pezzi di merda dei miei amici mi hanno spinto, perciò." Disse il ragazzo, indicando la combriccola di amici che rideva.
"Tranquillo, mi ha salvata Matt." Rispose la ragazza.
"Hey ciao amico, ti sto cercando da tutta la serata, finalmente ti ho trovato." Commentò il ragazzo, salutando il biondo.
"Eccomi qui." Rispose lui.
"Voi due vi conoscete?" Chiese il ragazzo, indicando Keira e Matt.
"Sì, siamo compagni di classe e poi è una mia carissima amica." Rispose subito Matt, dicendo seriamente ciò che aveva detto. Il rapporto tra i due ragazzi, dopo la morte di Scott si era rafforzato ancora di più e soprattutto dopo aver saputo la verità, Keira aveva capito che Matt infondo infondo era non un bravo ragazzo, ma di più.
"Ed Evelin?" Chiese il ragazzo, non vedendo la mora che solitamente stava con Matt.
"E' in giro per la festa, ci siamo visti poco fa, ma non stiamo più insieme." Rispose Matt, un po' meno vivace del solito su questo argomento.
"Ah beh, me la saluti allora, è da tanto che non passo alla caserma e penso di non passarci ancora per un bel po'." Disse il ragazzo, serio anche lui.
In tutto ciò Keira stava ascoltando la discussione non capendo di cosa stessero parlando i due, ma continuava ad ascoltare semplicemente perché voleva sapere cosa avesse da dire il ragazzo di cui ancora non sapeva il nome.
"Ma non vi ho ancora presentati.." Commentò Matt, guardando Keira che era rimasta lì ad ascoltare la loro conversazione. Ma fu subito interrotto dal ragazzo, che tese la mano alla bionda, senza nessuna esitazione.
"Io sono lo stronzo." Si presentò il ragazzo.
"Uno stronzo carino." Precisò Keira, sorridendo.
"Voi due vi conoscete?" Chiese Matt sorpreso.
"No, in verità no, non so come si chiama, ma ci siamo scontrati prima delle vacanze di Pasqua nella vostra scuola, dopo gli allenamenti." Spiegò il ragazzo.
"Io l'ho chiamato stronzo perché mi ha guardata per tutto il tempo dopo avermi urtata ma non mi ha chiesto scusa." Spiegò Keira.
"Mi sono scusato adesso però." Riprese il ragazzo.
"Per questa volta sei perdonato allora." Disse Keira.
"E poi ti guardavo perché e a me piacciono le bionde e mi è difficile resistere se me ne trovo una davanti." Specificò il ragazzo. Matt scoppiò a ridere per la situazione che si era creata.
"Anche a me piacciono le bionde, specialmente una. Cioè me." Comunicò la ragazza ridendo.
"Sciapò." Concluse anche lui, ridendo e inchinandosi davanti la bionda.
"Seriamente però, adesso puoi dirlo come ti chiami." Disse Keira, curiosa.
"Sapevo stessi morendo dalla curiosità di saperlo!" Esclamò sorridendo il ragazzo.
"Sì." Diede conferma la bionda.
"Piacere, Christoffer, ma per gli amici Chris." Disse il ragazzo, porgendo la mano.
"Keira." Rispose la ragazza, ricambiando la stretta di mano del ragazzo. Le due mani erano una estremamente calda, ovvero quella del ragazzo e una estremamente fredda, ovvero quella della ragazza, ma a quel contatto, la mano di Keira riuscì a prendere calore subito e come la sua mano, anche il suo corpo in modo generale.
"Christoffer? Con due f?" Chiese la ragazza, appena la stretta di mano fu conclusa. Fu uno scambio veloce, però per la bionda fu come se quella stretta durasse per più minuti.
"Sì. In realtà io ho origini norvegesi, poi per lavoro inizialmente i miei si trasferirono a Londra e in seguito qui. Ecco perché ho questo nome. Ma puoi tranquillamente chiamarmi Chris anche tu." Sorrise il ragazzo, dolcemente.
"Siamo già in confidenza?" Chiese la ragazza, scherzando.
"Sì, solitamente riesco ad essere in confidenza con chiunque dopo un solo sguardo, ma con te è più difficile." Disse il ragazzo, bevendo un altro po' della sua birra.
"Sì, penso che su questo possiamo essere d'accordo. Dovrai lavorarci." Rispose la ragazza.
Chris stava per rispondere, ma improvvisamente fu chiamato dai suoi amici e dovette abbandonare la ragazza, lasciandola là a continuare la sua discussione con Matt.
Per tutto il tempo della serata, dopo quella chiacchierata, il ragazzo non fece altro che pensare al nome della ragazza, ripetendosi mille altre volte dove aveva già sentito questo nome, e non pensando a nient'altro. Fu strana quella serata.
Per la prima volta Keira non aveva pensato a niente e  a nessuno e con quella stretta di mano con Chris, aveva sentito qualcosa di diverso dal solito e un calore che non aveva mai provato prima.
Per la prima volta Chris non aveva pensato più a chi doveva farsi in una serata o con quante doveva andare in una serata e non faceva altro che pensare al fatto che quel nome lui già lo aveva sentito.
Entrambi però non sapevano che quella stretta di mano, sarebbe stato l'inizio di un qualcosa di nuovo per entrambi.






Angolo Autrice:
LO so, non aggiorno da tantissimo ma scusatemi, con l'università ormai è diventato quasi impossibile poter aggiornare sempre, anche perché mi sono trasferita e non ho internet.
Ad ogni modo spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero che la sorpresa sia stata gradita, anche se comunque non finiranno di certo qui.
Buona lettura e noi ci vediamo al prossimo aggiornamento.
xoxo, Vanex23




 

SPOILER:

[...]
"Cos'è successo?" Chiese la ragazza.
"Niente che ti interessi." Rispose subito il ragazzo.
[...]
  
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