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Autore: thunder94    02/04/2017    1 recensioni
Questa non sarà una storia incentrata sui maghi più famosi di Fiore o su qualcuno che è vicino loro. Quello che si vedrà sarà un viaggio di un giovane ragazzo, semplice, che lotterà per raggiungere e allo stesso tempo cambiare un destino già scritto. Sarà l’inizio della leggenda di colui che verrà chiamato Occhi di Volpe
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PROLOGO

Questa non sarà una storia incentrata sui maghi più famosi di Fiore o su qualcuno che è vicino loro. Quello che si vedrà sarà un viaggio di un giovane ragazzo, semplice, che lotterà per raggiungere e allo stesso tempo cambiare un destino già scritto. Sarà l’inizio della leggenda di colui che verrà chiamato Occhi di Volpe.
In una città molto semplice e poco affollata, dove la magia era privilegio di pochi, viveva un ragazzo di nome Hiro, un giovanotto di 18 anni spensierato e tranquillo, alto nella media, magro, capelli castani e occhi dello stesso colore. Non aveva troppi problemi, la famiglia gli voleva bene e anche se non era molto socievole, era comunque circondato da amici sinceri. Trascorreva la vita tranquillamente tra casa, scuola e amici e non chiedeva niente di più tuttavia, come un fulmine a ciel sereno, la sua vita mutò radicalmente a causa o grazie all’incontro più strano che potesse mai fare.
Il tutto ebbe inizio durante l’estate, la sua famiglia come ogni anno organizzò un’escursione in montagna, sarebbero partiti la mattina presto per poi tornare a casa per l’ora di cena. I preparativi si svolsero senza nessun intoppo così come il viaggio di andata. I suoi genitori conosceva un ottimo posto dove poter passare la giornata e si accamparono lì. Hiro era sempre stato un tip curioso e un po’ avventuriero e non perdeva occasione di girovagare nelle vicinanze nella speranza di trovare qualcosa di interessante e fu proprio durante uno dei suoi giri che avvenne il tutto: si trovava nella foresta camminando e guardandosi intorno per scovare qualcosa finché non udì uno strano rumore che pian piano di faceva sempre più forte. Non appena divenne più chiaro capì che era un animale che correva e sentendo che era diretto nella sua direzione fece dietro front per tornare di suoi genitori ma appena si girò un grosso animale sbucò dai cespugli fermandosi davanti a lui. Era una volpe molto grande, con uno sguardo davvero truce che fece raggelare il sangue al moro il quale rimase immobile anche lui a fissarlo. Il tempo il quel momento era come e si fosse fermato, Hiro era letteralmente paralizzato e sperava tanto che quella bestia andasse via ma quella rimaneva lì ferma e fissava sempre più intensamente, poi lentamente si avvicinò al ragazzo creandoli ancor più terrore e brividi. Era a pochi metri finché non li saltò addosso con le sue grandi zampe atterrando il ragazzo che provò a proteggersi la testa ma cadendo non riuscì ad ammortizzare il colpo e svenne, con l’ultima immagine di quella volpe sopra di lui.
Poco lontano da quel luogo, una squadra armata era in cerca di qualcosa finché alla radio non vennero richiamati alla base. Giunsero nella loro base, nelle profondità di una montagna e fecero rapporto al loro superiore.
<<Signore, squadra Alpha al rapporto>> parlò il leader della squadra.
<<Esito della missione soldato?>>
<<Fallita Comandante, abbiamo perso le traccie della bestia nella foresta>>
<<Altri dettagli che devo sapere?>> chiese il Comandante visibilmente alterato per il fallimento.
<<Perlustrando abbiamo rinvenuto il cadavere dell’ospite>>
<<Dannazione!! Ora che ha cambiato ospite sarà più difficile rintracciarlo...avete trovato qualche traccia utile?>>
<<Comandante Strike prima del richiamo abbiamo visto avvicinarsi un’ambulanza che soccorreva un ragazzo trovato svenuto nella foresta e sporco di sangue, ritengo che sia stato lui ad uccidere l’ospite e probabilmente la bestia abbia preso lui come ospite>>
<<Quello che tenevo...usando un ospite umano potrà manifestare tutto il tuo potere e sarà catastrofico. Uomini trovate chi era questo ragazzo e rintracciatelo, chiedete ai sensitivi di tenere sotto controllo il perimetro!!! Non c’è tempo da perdere, dobbiamo prevenire il risveglio della volpe a tutti i costi!!!>>
Al risveglio si ritrovò in una stanza bianca e profumata, si guardò intorno ancora intontito e capì di essere in un ospedale. I suoi genitori erano ai piedi del letto addormentati, sicuramente avevano dormito nella stanza quella notte. Hiro chiamò i due che svegliandosi andarono ad abbracciarlo contenti che si fosse svegliato. In quel momento entrò un medico a sincerarsi delle condizioni del paziente.
<<Ragazzo come stai?>>
<<Sto molto bene, mi sento davvero in forma>>
<<Strano, sei rimasto svenuto per un paio di giorni dopo aver preso un brutto colpo alla testa>>
<<Due giorni? Ma...non mi ricordo...ricordo solo che eravamo in montagna ed io passeggiavo nella foresta...e poi...>> si ricordò di quella volpe ma decise di non dire nulla.
<<Tranquillo ragazzo, può capitare dopo una botta del genere, ti terremo qui ancora un po’ per effettuare degli accertamenti>>
<<Dottore è necessario?>> chiese la madre preoccupata.
<<Sono dei semplici controlli signora anche se mi sbalordisce il suo recupero>>
Il dottore salutò la famiglia e si congedò mentre i genitori di Hiro decisero di lasciarlo riposare ancora un po’. Il ragazzo allora ne approfittò per dormire ancora e si coricò sereno ma questa serenità svanì subito dopo. Non appena si mise a dormire iniziò uno stranissimo sogno, mai fatto prima: era lì in una gigantesca grotta, il pavimento ero pieno d’acqua ed il silenzio e l’oscurità regnavano sovrani. Si guardava intorno confuso ed anche spaventato finché il silenzio non venne rotto da una voce davvero demoniaca.
<<Uccidere...distruggere...>> così la voce ininterrottamente riecheggiava in quel luogo.
Hiro continuava a guardarsi intorno alla ricerca della fonte ma non vedeva proprio nulla finché in mezzo a quella oscurità due enormi occhi rossi non fecero capolino e lo guardarono intensamente mentre lentamente una figura altrettanto grossa si delineava. Il ragazzo iniziò a indietreggiare e facendolo inciampò cadendo a terra.
Si risvegliò di soprassalto, sudato e spaventato. Era ancora in ospedale e guardando l’orario si accorse di aver dormito un’ora ma sembravano di più e continuava a penare a quella immagine così spaventosa tremano un po’ e cercando di calmarsi convincendosi che era semplicemente un sogno.
Successivamente i medici fecero le analisi di controllo e non trovando nulla di anomalo deciso di dimetterlo e portarlo a casa. La giornata passò tranquilla, si sentiva bene ed in forma e aveva già dimentica quel strano sogno e per fortuna non si ripresentò quella stessa notte. Il giorno dopo decise di tornare a scuola, in fondo era inutile rimanere casa visto che si sentiva bene. Quella mattina vi era lezione di matematica, materia tanto odiata dalla maggior parte degli studenti, ma anche noiosa. Hiro seguiva anche e non molto concentrato ma prendeva appunti in modo tranquillo finché la sua vista cominciò ad annebbiarsi, iniziò a sentirsi stanco e affaticato, respirava a fatica, provò ad alzarsi ma fu inutile: cadde a terra svenuto ma prima di perdere completamente i sensi sentì nuovamente quella stesa voce diabolica del sogno che ripeteva le stesse cose, uccidere e distruggere. Urgentemente venne portato in ospedale e ricoverato, ma inutile furono i tentativi dei medici, Hiro rimaneva addormentato. I genitori lo raggiunsero subito dopo chiedendo spiegazione ai medici che impotenti dissero che al momento era stabile, i parametri vitali erano buoni ma non si capiva di quel suo coma. Questo non fece che preoccupare ancora di più i due che poterono solo guardare da fuori il loro unico figlio su quel letto addormentato. Tuttavia dentro la testa di Hiro le cose erano del tutto diverse: era di nuovo in quella grotta ed era la figura spaventato era ben definita. La guardava spaventato e indifeso, logico visto che aveva davanti quella che sembrava una volpe alta come un palazzo di sei piani con due occhi spaventosi e nove code che le spuntava da dietro.
<<Tu cosa vuoi da me!!!>> urlò Hiro preso dallo spavento <<Se è un sogno allora voglio che finisca maledizione...>>
<<Questo non è un sogno ragazzino...>>
<<E cosa allora!!! E tu cosa diamine sei!!!>>
<<Il tuo peggior incubo………..>>
Nel frattempo era scattato l’allarme nella base dentro la montagna.
<<Signore abbiamo rilevato un picco di energia corrispondente a quello della volpe>>
<<Si sta risvegliando...nella scala delle code di quanto è il rilevamento?>>
<<Per ora sotto la prima coda ma sta crescendo abbastanza velocemente>>
<<Uomini preparatevi!!! Dobbiamo prepararci allo scontro se necessario!!>>
La maggior parte dei medici venne allertata improvvisamente, un loro paziente aveva avuto delle convulsioni e risvegliandosi era divenuto aggressivo anche con i suoi stessi genitori, come se non li riconoscesse più. Molti infermieri avevano tentato di somministrargli dei sedativi ma stranamente era divenuto più forte lanciando le sedie contro i poveri mal capitati e anche il letto era riuscito a lanciare. A nulla servirono i tentativi dei medici, Hiro era diventato incontrollabile e attaccava e distruggeva tutto quello che gli capitava sotto mano. Uscì dalla stanza e fece a pezzi ogni cosa nell’ospedale fino a trovare la via d’uscita. Appena fuori molte volanti della polizia lo accerchiarono, a quanto pare erano stati chiamati dai medici, e stava lì con le pistole puntate chiedendo al ragazzo di fermarsi. Hiro li guardava uno ad uno con i suoi occhi non più nocciola ma rossi cremisi, con l’iride allungata, sembrava impassibile ma il suo corpo era intento a cambiare: lentamente una specie di sostanza rossa cremisi cominciò ad avvolgere il suo corpo e prendere anche una forma, al quanto abbozzata, di una volpe e dietro di lui si creò anche una coda. I poliziotti si paventarono a morte e cominciarono a sparare ma Hiro a quanto pare era diventato abbbastanza veloce da non farsi colpire e abbastanza forte da distruggere un volante con un pugno mentre gettò le altre con gli edifici e si mise a ruggire come una bestia feroce. Andava in giro per la città a distruggere ogni cosa e sembra non bastargli mai, era senza controllo ma in quel momento alcuni veicoli militari si gettarono contro di lui. Hiro li evitò facilmente ma i soldati scesero e uno di loro userò una rete speciale elettrica nel tentativo di contenerlo. Il ragazzo si mise a urlare per il dolore ma a quanto pare non faceva effetto, al contrario divenne più furioso e spezzò la rete mentre ora dietro di lui comparve una seconda coda. I soldati decisero di passare ad armi più potenti sempre di contenimento ma ogni tentativo fallì e lo resero sempre più rabbioso e distruttivo, a causa anche della comparsa di una terza coda. La sua forza e velocità crescevano sempre di più così come anche il suo potere distruttivo e questo spinse i soldati a intervenire con alcuni carri armati speciali. Spararono verso l’obiettivo che sembrava imprendibile a causa della sua velocità, ma continuarono senza sosta finché un colpo ben assestato lo prese in pieno scaraventandolo contro un palazzo e le macerie lo coprirono. I soldati fermarono l’attacco e procedettero nel recupero però nemmeno l’ultimo attacco fu sufficiente a fermarlo: un colonna di energia rossa e nera spazzò via le macerie e inghiottì il ragazzo che ruggiva sempre più forte. Dopo qualche secondo la colonna scomparve e al posto di Hiro ora vi era un mostro apparentemente fatto di energia cremisi, sempre più simile ad una volpe con le sue quattro code e meno ad un uomo.
<<Chiediamo rinforzi! La bestia ha raggiunto lo stadio del manto completo!!>>
All’instante comparvero altri carri armati e veicoli militari a dare man forte ai loro compagni, tutti armati fino ai denti ma la bestia non sembrava per niente preoccupata. Le bastò alzare un braccio e colpire violentemente il terreno per creare una grossa onda d’urto che spazzò la maggior parte dei soldati. Ad un tratto la bestia cominciò a tremare e dal suo corpo piccole sfere rose e blu comparve fluttuando nell’aria, poi aprì la bocca e queste cominciarono ad accumularsi e forma una sfera violacea che venne inghiottita dall’essere, questi si gonfiò e si preparò a sparare qualcosa mentre i soldati rimasti, avendo intuito le sue intenzioni, cercarono un riparo. La bestia intanto sparò questo proiettile che creò un’enorme esplosione in un punto non poco lontano. La situazione cominciava a degenerare mentre l’essere continuava ancora con la sua metamorfosi, in quanto all’improvviso comparvero delle ossa su di lui, ossa di volpe, mentre le code divennero sei. La sua furia distruttiva si fece ancor più forte e ora aveva la forza necessaria anche per distruggere gli edifici ma venne fermato da dei nuovi rinforzi che utilizzavano delle grosse armature, a quanto pare studiate proprio per tali situazioni.
<<Soldati!!! Dobbiamo fermarlo prima che completi la trasformazione!!!>>
<<SI COMANDANTE!!>>
Si gettarono contro la bestia attaccandolo con tutto ciò che avevano, ma sembrava che ancora fosse troppo poco perché quella belva era davvero forte, la sua rabbia aumentava senza fermarsi e anche se erano in vantaggio numerico erano tremendamente in difficoltà. Per provarlo a fermarlo un volta per tutte allora il Comandante ordinò ai suoi uomini di riuscire ad abbattere un edificio e farglielo crollare addosso. Riuscirò a portare la bestia sotto un edificio e un’altra squadra usò tutta l’artiglieria possibile per far cadere l’edificio e seppellire vivo l’essere. Ci fu un po’ di calma dopo l’azione e alcuni erano convinti di avercela fatta ma dalle macerie spuntarono una ad una delle code enormi senza peli, se ne contarono per otto e infine la bestia che aveva quasi raggiunta forma completa si liberò sputando fiamme.
<<Siamo spacciati…...>>
Nel subconscio di Hiro nel frattempo la volpe aveva quasi finito di prosciugare la sua forza vitale, mancava poco e poi sarebbe stato finalmente libero.
<<Ragazzino ammiro la tua forza e la tua voglia di vivere ma ormai è finita. Lasciati andare e potrò distruggere ogni cosa>>
<<Io...rimarrò...in...vita...>> rispose il moro ad un passo dal suo ultimo respiro.
<<Non puoi fare niente per fermarmi, sei solo un umano>>
<<Hai...ragione...ma...ascoltami...ho una proposta per te>>
<<Ohhh e cosa vorresti propormi?>>
<<Dammi il tuo potere...>> la volpe scoppiò a ridere.
<<Ahahahahah...sei davvero spiritoso ahahahahha...e perché dovrei farlo?>>
<<Dici di distruggere tutto...ma sei sicuro che puoi farlo davvero?>> la bestia iniziò ad incuriosirsi e lo lasciò parlare <<E se incontri qualcosa o qualcuno che non riesci a distruggere?>>
<<Dove vuoi arrivare...>>
<<Condividi con me...il tuo potere...e diventeremo imbattibili>>
<<Non ho motivo di accettare e poi rei bloccato dentro di te>>
<<Un buon motivo c’è...scommetto che sei curioso...di sapere dove puoi spingerti e inoltre...aggiungo questo alla proposta: se dovessi perdere o morire contro qualcuno...allora non farò più resistenza e sarai libero. Ci stai?>> e allungò il braccio con il pugno teso.
La volpe lo guardò, era determinato si vedeva e la sua proposta in fondo non gli dispiaceva. Però era dubbioso: davvero quel ragazzino poteva accrescere il suo potere così tanto da divenire imbattibile? Era ovviamente una proposta da rifiutare eppure qualcosa dentro lui diceva di accettare, quello sguardo così sicuro anche se così alla morte lo destabilizzava. Istintivamente sollevò la zampa, la chiuse e lentamente la appoggiò al pugno del ragazzo che sorrise di rimando. Aveva deciso di dargli una possibilità, la curiosità aveva vinto ed ora voleva proprio vedere dove sarebbe arrivato. Hiro dopo il tocco della volpe si sentì subito meglio e quel luogo così silenzioso e avvolto dalle tenebre si trasformò illuminandosi.
Fuori i soldati erano allo stremo, senza più tattiche, solo con la proprio volontà che piano stava scemando. Il comandante li incitava più che poteva ma anche lui sapeva che quella bestia era troppo forte anche per loro, eppure la speranza non era scomparsa e un bagliore di luce la riaccese con prepotenza. La bestia si fermò di colpo e una forte luce lo avvolse completamente e subito dopo, in battito di ciglia, scomparve e questa volta comparve quello che sembrava una persona ma aveva capelli rossi cremisi, peli dello stesso colore che coprivano parte del petto e delle braccia e nove code che svettavano dietro di lui. Aveva fatto la sua comparsa un nemico ancora più forte o un amico?

  
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