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Autore: Robigna88    03/04/2017    0 recensioni
Allison si è presa cura di Hope nelle settimane in cui Hayley è finalmente riuscita a recuperare tutti gli ingredienti necessari a creare la cura per svegliare gli Originali.
Una volta svegli è arrivato per Hope il momento di conoscere la sua famiglia ma la piccola è tesa e "spaventata". Sarà zia Allison ad aiutarla a superare il momento e, aiutando la piccola, lei stessa troverà un aiuto che non sapeva di volere.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Hayley, Hope Mikaelson, Klaus, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Kol non aveva ancora capito cosa ci fosse che non andava in quella cacciatrice che i suoi fratelli chiamavano famiglia. Doveva ammettere che di fare parte di quella famiglia in fondo però se lo era meritato; non si era mai tirata indietro quando era stato necessario combattere, neppure se per aiutarli rischiava la vita. Si era presa cura di Hope e aveva aiutato Hayley. Aveva anche provato ad aiutare loro quando cinque anni prima erano stati costretti a rifugiarsi in quel sonno magico per sopravvivere.

Non avevano mai legato per davvero loro due ma d’altronde non ci avevano mai davvero provato, più lui di lei ad essere del tutto onesti.

Quella sera, quando l’aveva vista girata di spalle proprio di fronte al frigo si era fermato ad osservarla; la postura di una persona diceva molto e in quel momento lei gli era apparsa insicura. Era in quel preciso istante che aveva capito che c’era qualcosa che non andava. Stava parlando al telefono ma la telefonata era durata troppo poco perché potesse capire di cosa stesse parlando e con chi.

Non volevo origliare aveva mentito quando lei lo aveva visto. Volevo da bere ma tu te ne stavi lì in piedi di fronte al frigorifero e visto che stavi parlando al telefono non ho voluto disturbarti.

La donna si era scusata, poi aveva assunto un’espressione seria ed era corsa in bagno. Kol l’aveva ascoltata vomitare per almeno venti minuti, poi l’aveva raggiunta con una birra in mano e si era poggiato allo stipite della porta. “Stai bene dolcezza?”

Lei fece un grosso respiro e con difficoltà si alzò da terra e si sciacquò la bocca con un sorso di collutorio. “Sto bene” annuì. “Grazie della premura.”

“Ti serve un po’ di sangue?” le domandò ancora lui bevendo dalla bottiglia che aveva in mano.

Allison scosse il capo. “No. Mi serve solo che tu non lo dica ad Elijah. Si preoccuperebbe inutilmente.”

Kol si strinse nelle spalle. “Come vuoi” le disse sparendo lungo il corridoio. La cacciatrice si prese un attimo e respirò a fondo, poi raggiunse la cucina dove trovò Hope ad aspettare seduta sull’isola.

“Come siamo carine” le disse sorridendole. “Stai per uscire?”

La bambina ricambiò. “Io e papà andiamo a fare una passeggiata. Anche gli altri verranno con noi. Anche tu” le disse. “Perché non sei ancora pronta?”

La donna le sistemò una ciocca di capelli sfuggita all’elastico. “Io non verrò con voi. Non mi sento molto bene e rovinerei la passeggiata a tutti.”

“Stai male?” Hope allungò una mano e gliela poggiò sul viso.

“Solo un po’ di mal di stomaco, credo di aver mangiato troppe caramelle” Allison fece una smorfia. “Allora, che mi dici? Stai bene?”

La sua interlocutrice rifletté per un attimo. “Sì, sono tutti molto simpatici e voglio loro già un sacco di bene.”

“Sono molto felice” Allison le baciò la fronte. “Posso tornare a casa tranquilla allora.”

Hope sembrò incupirsi, la abbracciò sporgendosi in avanti. “Non voglio che tu te ne vada.”

La cacciatrice le disegnò dei cerchi sulla schiena con la mano. “Rimarrò per questa sera e se vorrai domani passeremo tutto il giorno insieme così verso sera ti sarai stancata di me e ti mancherò di meno” cercò di tranquillizzarla. Fu allora che incrociò lo sguardo di Klaus che le osservava da fuori la stanza. Ben presto anche il resto della famiglia lo raggiunse; tutti emozionati e pronti a passare del tempo insieme. “Vai a divertirti ora” le disse aiutandola a scendere e rimettersi in piedi.

Hope corse ad abbracciare suo padre, poi su sua indicazione lasciò casa con Hayley e il resto della famiglia, tranne lui che raggiunse Allison e le sorrise.

“Grazie Allison” le disse. “Non avevo ancora avuto l’occasione di dirtelo.”

“Per cosa mi stai ringraziando esattamente?”

“Hayley dice che tu sei stata parte integrante della vita di Hope in questi cinque anni. Dice che l’hai protetta e amata e che le hai dato tutto quello che una bambina può desiderare.”

“Ho fatto quello che ogni zia fantastica avrebbe fatto” Allison si strinse nelle spalle. “L’ho viziata fino a quando non sono diventata la sua preferita.”

Klaus rise. “Beh, ci sei riuscita direi” le prese le mani. “Mia figlia è felice e sana. È sveglia ed è bellissima e lo è solo grazie alle due donne straordinarie che l’hanno cresciuta. Ho già ringraziato Hayley, ora ringrazio te.”

La donna sorrise. “Non c’è di che. Godetevi la passeggiata, ve la meritate.”

L’Ibrido la abbracciò, poi uscì di casa.

 

 

 

 

 

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Elijah fu incredibilmente sorpreso dall’interesse che Hope dimostrò per i libri non appena misero messo piede in quello spazio al chiuso in cui era stata allestita una grandissima fiera.

C’erano giochi, c’erano carretti pieni di gelato e popcorn e caramelle eppure sua nipote era andata dritta nello stand dei libri, trascinandosi dietro suo padre, aveva preso un piccolo cestino e si era messa a cercare. L’Originale elegante sorrise guardandola mentre prendeva una versione illustrata di Alice nel Paese delle Meraviglie e la sistemava con cura vicino a Il mago di Oz. Per quanto Hayley fosse una buona madre era del tutto certo che la sana abitudine della lettura l’aveva presa da zia Allison.

“Ti piace leggere a quanto pare” le disse dando una rapida occhiata ad Hayley che con le sue sorelle mangiava un gelato seduta poco distante. Di Kol invece si erano perse le tracce quando aveva incrociato una giovane mora dagli occhi verdi che gli aveva sorriso. “Dai a me il cestino, si sta facendo pesante.”

Hope gli sorrise porgendoglielo e con le mani libere afferrò una copia di Mody Dick. “Moltissimo. Leggere è molto importante; dei bei visi si possono trovare ovunque ma una bella mente è molto rara.”

Klaus scambiò un’occhiata con Elijah poi ridacchiò. “Da chi l’hai imparato?”

“Dalla zia Allison. Quando siamo insieme leggiamo molto. Ci mettiamo sul divano e leggiamo fino a sentirci stanche.”

Elijah sorrise. “La zia Allison ti ha insegnato molte cose vero?”

Hope annuì. “Sì, anche la mamma. Mi hanno insegnato entrambe tante cose importanti” sospirò e Klaus si piegò sulle ginocchia per guardarla.

“Non ti stai divertendo?” le chiese.

“Sì, moltissimo. Ma mi dispiace che zia Allison non sia qui. Ha detto di avere mal di stomaco ma io pensavo che sarebbe catino se le portassimo un gelato. Il suo gusto preferito è…”

“Menta e cioccolato” finì Elijah per lei e le sorrise quando lo guardò. “Conosco molto bene la zia Allison.”

“Lo so” la piccola scelse un altro libro.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

Allison era seduta su una poltrona a lato del camino quando gli altri rientrarono dalla passeggiata. Hope corse da lei non appena misero piede in casa. Le porse la coppa di gelato che le avevano comprato e le sorrise. “Ti senti meglio?”

La donna sorrise. “Ho una coppa gigante di gelato menta e cioccolato in mano. Certo che mi sento meglio” le disse. “Ti sei divertita?” le domandò mentre gli altri prendevano posto sui divani.

“Moltissimo. Ho comprato tantissimi libri, così potremo leggere domani.”

“Ah ottima idea!” esclamò Allison dandole il cinque. “Possiamo iniziare anche stasera se vuoi.”

“Dopo che ti sarai preparata per la notte” intervenne Hayley.

Hope la guardò quasi implorante. “Non posso farlo tra un po’?”

“No, sono già le dieci quasi. Dovresti essere a letto da un pezzo.”

La bambina si strinse nelle spalle e lasciò la stanza. Allison invece si mise più dritta sulla poltrona e si schiarì la voce. Le faceva male praticamente tutto, quel senso di nausea la stava uccidendo.

“Stai bene?” le domandò Hayley guardandola. “Sei pallida.”

Kol corrugò la fronte. “Sembra che tu stia per vomitare di nuovo.”

Elijah lo guardò per un istante prima di guardare Allison. “Di nuovo?”

“Oops, non avrei dovuto dirtelo” rispose Kol.

La cacciatrice scosse il capo. “Sai Kol, mi sono appena ricordata perché non mi sei mai piaciuto. Sei un idiota.”

Rebekah annuì. “Sai che novità.”

“Allison” le chiese Freya. “Che succede?”

L’altra si mise in piedi, poggiò il gelato sul tavolino e sorrise ripiegando la coperta con cui si era avvolta. “Sto bene, sono solo stanca e probabilmente ho l’influenza. Niente che una buona dormita non possa sistemare” spiegò. “Vado a dire ad Hope che la lettura è rimandata a domani. Buonanotte.”

Sparì fuori dal soggiorno ma lo sguardo di Elijah rimase fermo sulla porta dalla quale era uscita per alcuni istanti ancora.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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