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Autore: ireat    06/06/2009    12 recensioni
Cosa succederebbe se il Death Note, o meglio, il Codex Mortis fosse caduto nell'antica Roma? Una parodia di ireat e AeLLe. DOPO LUNGHE PERIPEZIE E INTERMINABILI SILENZI ECCOCI TORNATE ALLA CARICA CON IL CAPITOLO XII!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito, Mello, Misa Amane, Near, Ryuuk
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo XIII

Codex Mortis

XIII

Quomodo adhibere

Unus codex habendus est deo mortis. Hic codex non potest cessum esse humano, nec consentitur humanus scribat super hunc.

Dei mortis possunt codices inter se permutare et scribere super aliquorum deorum mortis codices sine re. 

Capitolo XIII

Amor, is = Amore

 

In camera di Lucius…

-Toh, 50 mi ha invitato a prendere un the al quartiere generale. Dici che sia una trappola per farmi ammettere di essere Chira? –borbottò Lucius.

-Con L in giro, c’è sempre qualcosa sotto.

-Giusto, mio buon Ryuk. Bene, allora penso andrò.

-Ma…ma…non sarà rischioso?

-Nient’affatto. Perché io sono molto più furbo di lui!

-Come fai a dirlo.

-Guarda: faccio i sudoku a penna! (ovviamente Lucius si riferiva alla penna di piccione, non alla penna bic, vero capo?)(Oh, AL, sentivo la tua mancanza)

-Beh, se è così…

 

Al quartiere generale…

-Oh, Lucius, vieni, il the è pronto.

-Ciao, L, che fai di bello.

-I sudoku.

-Uh, posso aiutarti, se vuoi, passami la penna.

-Mi dispiace, non uso la penna io.

Lucius si voltò verso Ryuk ammiccando.

-Li scolpisco direttamente sulla pietra –concluse L con un largo sorriso cariato (ecco cosa succede a mangiare tanti dolci).

Lucius spinse verso l’alto gli angoli della bocca in un magro tentativo di sorriso.

-Già che sei qui…potresti dare un’occhiata a questi miei disegni di quando ero bambino? –e gli tese dei fogli.

Lucius li prese e li guardò curioso. Ma subito disse: -L, ci deve essere un errore. Questi non sono disegni.

L sorrise e pensò: “Molto perspicace.” -Ops, mi sono sbagliato. Che errore madornale. Volevo darti i miei disegni, invece ti ho dato la lettera spedita da Chira. Come ho potuto sbagliarmi, perché è logico che io mi sia solo sbagliato, non volevo analizzare la tua reazione –disse, e prese appunti sul lato destro del sudoku.

-Ma certo, L.

-Già che ci sei, però, perché non leggi la lettera e non mi dici cosa ne pensi.

-Nessun problema –disse Lucius, stringendo i denti. Dai, un piccolo sforzo e poi lo ammazzi, si ripeté fra se per non sclerare. –quindi diede un’occhiata ai fogli che aveva in mano. Li lesse attentamente e dopo una lunga pausa, che gli servì solo per studiare un modo per fare la figura da figo rispose: -Tzk, mi pare chiaro! Questo Chira è un fake!

-Un…che?

-Emh…un falso. Una copia. Questo è un plagio!

-Perché dici?

-E’ chiaro che Chira non ucciderebbe MAI delle belle ragazze. MAI! Piuttosto si suiciderebbe, piuttosto berrebbe olio di fegato di merluzzo, ma uccidere una bella ragazza va contro ogni principio.

Sumcirus sentì il proprio cuore ballare il kankan dalla felicità. Ora L smetterà di sospettare di lui.

-Interessante affermazione. Solo Chira potrebbe esserne tanto certo.

-Infatti la mia è solo un’ipotesi.

-E comunque anche Matsuda l’aveva detto. Quindi anche Matsuda potrebbe essere Chira –disse Aizaua.

-Un momento, mi stai accusando di essere Chira? –esclamò sconvolto e tradito il giovane questore.

-No, sta’ tranquillo, Matsuda, tu non sei Chira –disse L.

-Oh, grazie al cielo almeno tu mi dai fiducia, L.

-Sei troppo stupido per esserlo –concluse. –Ma torniamo a te, mio buon Lucius. Vai avanti con la tua tesi.

-Sì. Come dicevo, non può essere lo stesso Chira che ha (in)giustamente ucciso i questori. Quello che potremo chiamare…umh…Chira alfa si accanisce sui magistrati, invece Chira beta se la prende con le belle donne. Indi ne deduco che, mentre il primo è un ragazzo attraente, il secondo è una ragazza, non molto bella, con un brutto naso che si vendica sulle altre donne uccidendole con il co…il co…emh…coccodè!

-Coccodè?

-Reminescenze della mia precedente reincarnazione. Chiedo venia –disse Lucius, salvandosi ancora una volta (in un modo o nell’altro).

-Altre conclusioni?

-Ah, sì. Il Chira beta è nettamente…su…su…superiore all’Alfa per i…i…intelligenza e po…potere –disse con estremo sforzo. Ryuk lo guardò allibito.

-Lucius, cosa ti spinge a stracciare in tal modo il tuo orgoglio? –chiede il dio, ma ovviamente il ragazzo non rispose. In compenso pensò: Capirai che me ne farò dell’orgoglio quando sarò console, no dittatore, anzi…imperatore! E sorrise eccitato al pensiero di quanto sarebbe stato figo con la corona in testa e una toga di lusso.

L lo guardò sorpreso. E’ impossibile che l’abbia detto. No! Chira non avrebbe mai ammesso di essere inferiore a qualcuno. Umh…forse mi sto sbagliando? Ma che, io non mi sbaglio mai! Sta fingendo, il fellone! Maledetto, è un attore migliore del previsto. E riesce, in casi estremi a mettere da parte l’orgoglio, cosa che IO non riesco a fare.

-Umh…le tue deduzioni sono interessanti. Beh, è molto probabile allora che Chia alfa tenti di avvicinarsi a Chira beta. In tal caso dovremo far in modo che Chira beta, che a quanto pare è una donna, non voglia avere a che fare con il Chira alfa, che è un uomo. Pensavo di mandare a Chira beta un finto messaggio di Chira alfa. Che ne dite?

-Sì, geniale! –esclamarono tutti, perché avevano paura di contraddire L.

-Vorrei che Chira alfa lo interpretassi tu, Lucius.

-Perché io?

-Perché è chiaro che in realtà sei tu, Chira alfa.

-Ma non è vero! E’ una tua fissazione. Papà, digli anche tu che non sono io! –esclamò Lucius, piangendo attaccandosi alle sottane…

Capo, non credo che Sumcirus portasse le sottane.

E’ una metafora, AL! Una METAFORA.

Ma Sumcirus non porta le sottane!

Va bene! Va bene! Hai vinto tu!

…attaccandosi alla toga del padre.

-Ecco, sei contento L? L’hai fatto piangere.

Tutti guardarono L con sguardo accusatorio, facendolo passare per un mostro senza cuore.

-Io non volevo farlo piangere…-balbettò. E per salvare la situazione scoppiò a piangere anche lui. –Uatariiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!

Il vecchio venne a consolare il giovane detective e per qualche minuto il quartiere generale si trasformò in un simil-asilo. Fu in quel preciso momento che cominciò a nascere in Aizaua la convinzione di mollare il quartiere generale, come aveva fatto Uchita.

Consolati i due bambini, ripresero il discorso:

-Va bene, farò io la parte di Chira. Almeno sfrutterò il corso di tragedia greca che ho seguito l’anno scorso –disse. Prese un foglio e cominciò a scrivere.

 

Cinque ore dopo…

-Finito!

-Ma quanto ci hai messo? –esclamò L contrariato.

-Non disturbare la mente di un’artista. Ecco la mia opera:

 

Carissimo Chira,

sono Chira.

(Ah, Ah!)

No, non sono la tua coscienza, sono l’altro Chira. Il Chira vero, insomma. Cioè quello che ha cominciato ad ammazzare gente per primo. Quello che ammazza i questori. Tutto chiaro? Hai capito, insomma, anche perché hai l’aria di essere molto intelligente.

Ho capito, nella mia suprema intelligenza, che tu sei una donna e che emh…poiché sei molto bella vuoi uccidere tutte le altre belle donne.

Vorrei entrare in contatto con te, perché io amo le belle donne.

In realtà sono un maniaco, sono già stato arrestato più volte e sono grande, grosso, muscoloso e pieno di barba.

Dai, troviamoci per un notte di passione!

Che dici?

Fammi sapere.

Per farmi sapere che ti va bene costringi L ad uscire allo scoperto e uccidilo.

Per farmi sapere che non ti va bene…costringi L ad uscire e poi uccidilo lo stesso e mandami un messaggio con l’okay.

Baci,

Chira.

 

L lesse tutto attentamente.

-E’ molto bello. Ma in ognuno dei due casi io morirò.

-Ah, ah! Ma era uno scherzo! –Accidenti, se n’è accorto!

-Ti dispiacerebbe leggerla ad alta voce, di modo che possa apprezzare anche le tue qualità oratorie?

Lucius prese il foglio e si schiarì la voce: -Carissmo Chira, sono Chira…

-L’ha detto! Avete sentito tutti! L’ha detto! Ha detto “SONO CHIRA!” L’ha detto.

-Già, L, però l’hai detto anche tu, un secondo fa. Hai detto “IO SONO CHIRA” –disse Matsuda.

-Matsuda, anche tu l’hai detto. Accidenti, non dobbiamo dire “IO SONO CHIRA!” Oh no, l’ho detto anch’io! –imprecò Sumcirus.

-Fermi, nessuno dica “IO SONO CHIRA”. Oh, no, ci sono caduto anch’io! –esclamò Aizaua.

Mogius restò attonito a fissare i compagni disperarsi inutilmente per un assurdo gioco di parole.

 

Il messaggio venne pubblicato sul giornale di Roma il giorno seguente.

In un’aula studio…

-Lo sapevo che avrebbero risposto al mio messaggio.

-Avrebbero?

-Certo, Rem, non penserai mica che Chira pubblicherebbe una cosa simile su un quotidiano! Probabilmente lo pubblicherebbe su Musculus o su Bambi, stimando il suo livello intellettivo. No, penso che sotto ci sia la questura. Eppure è proprio lo stile di Chira…non è che…ma certo! Il messaggio è stato scritto da Chira in persona, che è riuscito ad infiltrarsi nella polizia. Che genio che sono!

-Però se sei troppo intelligente non c’è più gusto. Insomma, se indovini subito tutto che gusto c’è? Chi leggerebbe mai la parodia se tu adesso dicessi “ho il nome di L” lo scrivessi sul Codex Mortis e lo uccidessi?

-Ma io lo so il nome di L! E so anche il volto, l’ho visto quella volta che ha mandato un disegno di sé a Musculus. –prese il Codex Mortis, vi scrisse il nome e attese quaranta secondi.

-No, Mira!

-Ho vinto. Mulier Potestas!

 

Fine in questa infame parodia.

 

* Si affaccia sullo schermo buio *

-Mira! Guarda che hai combinato. Hai concluso la parodia.

-Cosa?

-Non leggi, quattro righe sopra “Fine”. E’ finita!

-Beh, tanto meglio. Siamo tutti più felici.

-No! Ora che è finita la parodia, noi dove reciteremo? Dove prenderemo i soldi per andare avanti? Mi toccherà farmi la plastica e recitare su Bleach.

-Non ci avevo pensato.

-Beh, trova una soluzione o ti uccido.

-Va bene, va bene. Calmo, Rem.

-Sono una donna! Una donna!

-Oh, scusa, non sembra.

-Res, rei, quinta declinazione. Cerca sul dizionario. E’ femminile.

-Hai ragione. Va bene, calma Rem. Umh…che ne dici se torniamo indietro nel tempo e non lo ammazzo e fingo di non aver capito che Chira si chiama Lucius Iagami, che alla fine moriremo tutti e che il terzo segreto di Fatima è che gli altri due segreti sono una fluffa?

-Umh…penso possa andare.

-Bene…replay!

 

-Chira ha risposto al mio messaggio. Però non credo sia grosso e pieno di barba. Penso piuttosto sia un’acciuga imberbe. Però sono d’accordo, dev’essere un bandito. Meglio se mi porto via lo spray al peperoncino.

-Ma, Mira, lo spray al peperoncino non è ancora stato inventato. Non c’è neppure il peperoncino!

-E’ un problema –ammise la genia. –Penso che un paletto di frassino e dell’aglio possano supplire alla mancanza del precedente ingrediente. E sia! Cercherò di incontrare Chira.

Prese carta e penna e cominciò a scrivere.

 

Un giornale slittò sotto la porta della questura. Quindi fu chiaro alle orecchie dei questori il rumore di un messaggero che fugge a gambe levate per paura di venire ucciso da L. Fanno un rumore tutto loro, credete a me.

Presero il mensile Focus (ßè già in latino!) e lo sfogliarono.

-Ecco il messaggio di Chira beta!

“10010 10000 1101 10100 1001 1 1011 1101 11 1001 – 1 1010 – 11 1101 1010 10001 10001 101 1101 – 100 1101 1011 1 1100 1001”.

I questori si guardarono fra loro.

-Secondo voi sta dando di matto o sta cercando di comunicare in codice con Chira alfa?

-Forse è un linguaggio che capisce solo chi possiede il potere di Chira.

-No, è impossibile! –esclamò Lucius. Tutti lo guardarono.

-Perché? –chiese L, allungando il collo verso di lui.

-Perché…Matsuda l’ha capito! E tu stesso hai detto che lui non può essere Chira.

-Ma io… -protestò Matsuda. Lucius lo colpì da dietro con un colpo micidiale e lo tramortì. Il povero questore cadde fra le sue braccia. –Oh, è in tran spiritica! Sta per dare la soluzione!

-Tipo il detective Goro su Conan! –esclamò eccitato L.

-Eccolo sta per parlare… -disse Lucius. Quindi modulò la voce col tono di Matsuda e disse:

-La soluzione è…

 

Lo saprete nel prossimo capitolo!

...

Scherzo. Non sono così crudele da interrompermi in un punto simile.

 

-è…ma se la volete sapere dovete portarmi un cosciotto di mostro di Loch Ness! –disse Lucius con la voce di Matsuda.

-Ma…è impossibile!

-E allora non vi dirò la soluzione.

-No! Va bene! Mogius, corri e non essere mogio, vai fino in Britannia.

-Ho un’idea migliore! Facciamocela mandare da Uchita, visto che è là! –propose Aitzaua.

-Giusto. Bene, Mogius, corri fino in Britannia e porta questa lettera ad Uchita, di modo che lui ci mandi il cosciotto di mostro di Loch Ness. (ßnota bene, il problema non è affatto risolto!)

Mogius non disse niente e partì.

-Bene, ed ora aspettiamo.

 

Passò una settimana.

-Ma perché non è venuto? E perché non si fa sentire?

-E te lo chiedi? Mira, il tuo codice era indecifrabile!

-Macche indecifrabile, era molto semplice in realtà.

-Ma insomma, che era scritto in quel messaggio?

-Non l’hai capito? Allora ti sfido. Ti do un capitolo per indovinarlo! (la sfida è estesa a tutti i lettori). Nel frattempo scriverò un messaggio più chiaro.

 

Focus arrivò puntuale.

L e Lucius si precipitarono su di esso. Lo sfogliarono con foga e trovarono il messaggio di Chira ne “La posta del cuore”.

“Troviamoci domani al Colosseo. Prova a non presentarti e giuro che ti faccio passare la voglia di vivere. Firmato Chira secondo”

-Chira beta ha risposto! Ci è cascata in pieno! Che stolta! Bene, Lucius. Risveglia Matsuda. Tu, lui ed alcuni tuoi amici andrete domani al Colosseo.

Lucius tossì. Non aveva coraggio i ammettere che non aveva amici.

-Certo. Li chiamerò tutti e dodici. Contateci!

In quel momento rientrò Mogius sudato e porse un pacco ad L. Dentro il pacco c’era una busta. Nella busta c’era scritto: “Mi spiace, L, ma non mi è stato possibile darti un cosciotto di mostro di Loch Ness perché il WWF mi ha impedito di ucciderlo. Però ti ho spedito cervella di unicorno, sperando di farti cosa gradita. Saluta tutti alla centrale. Qui piove spesso e Domitilla è incinta. Vostro Uchita”.

Fremendo dalla rabbia L sibilò: -Se le poteva tenere le sue cervella di unicorno. Maledetto. Ora non ci servono più! Mogius, falle mangiare lo stesso a Matsuda, chissà che non diventi più scaltro.

Come se non lo fosse già abbastanza.

Matsuda mangiò le cervella e si risvegliò, pronto a tornare in azione.

-Perfetto. Domani entrerete in azione e, mi raccomando, occhi aperti!

 

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Ecco terminato il tredicesimo capitolo. Inizialmente me lo aspettavo più lungo, ma vorrà dire che il quattordicesimo arriverà prima di quanto sarebbe arrivato altrimenti. Capito qualcosa? Non importa, non tutto quello che dico (e scrivo) va ascoltato (e letto).

Mi scuso per la parentesi blasfema sui segreti di Fatima. Non vorrei aver offeso nessuno con le mio essere eretica.

Sinceramente ero tentata i finirla qui, con la vittoria di Mira e andarmene in vacanza senza la preoccupazione di Codex Mortis, ma poi ho pensato che in tal modo non sarebbe entrato in gioco Mello e questo è un male. Quindi (per vostro sfortuna) ho deciso di proseguire.

E' ufficialmente aperta la per decifrare il codice di Mira. Non basta dare la soluzione: bisogna anche capire qual'è la legge che regge la traduzione. Dai che ce la fate!

Recensioni:

Juu_Nana: certo che ho rispettato la promessa! Appena sono tornata a casa mi sono messa a scrivere! Tranquilla, sono troppo femminista per fare Mira succube di Lucius. La mia mano va in cancrena a scrivere una simile cosa. E se anche così non fosse, ora che so che abiti nella mia stessa città le tue minacce cominciano a farmi paura...

Nina Scottex: per la legge della parodia, ciò che è intelligente nell'originale è stupido nella parodia. Come potevo oppormi al principio dello scambio equivalente?

beat: ve beh, magari è bella dentro o_O

mich key: già, uccidere Uchita era un peccato. Era tanto caruccio!

Naomi92: è vero, in Codex Mortis Lucius fa quasi tenerezza! (ma dico che anche Kennino di Bleach e Gluttony di FMA sono teneri, quindi vedi un po' te)

Benny Chan: i criceti nel cervello? Non ti starai mica riferendo a Ghiotto spero? * urlo di terrore * O_O

_ISA_: Codex Mortis si fa anche shojo con una magnifica love story. Wow, ecco cosa significa essere flessibili!

Norwegian Wood: thank you! Fa sempre piacere vedere nuovi affiliati al mondo del latino versione parodia!

Reiki: esiste Topolino in latino? (<--rima involontaria). Com'è che non lo sapevo? Eh, AL, non mi hai informata! Sapevo di Asterix, ma di topolino proprio no! Non si finisce mai di imparare!

Mi accingo a concludere così posso pubblicare (per gioia vostra).

Ma prima...

L'angolo di AeLLe

Abbiamo da poco studiato l'ablativo assoluto.

Il professore ha spiegato che si dice "assoluto" perché significa "sciolto" "slegato", infatti non dipende grammaticalmente dal resto della frase.

Solo che io, dopo due ore di latino, me lo sono immaginata sciolto per la frase, ossia una lettera qui una lettera lì.

Conclusione: non studiate latino (se siete ancora in tempo)

La frase di AeLLe

per la serie "citiamo il nostro prof(eta) John Carrier:

C’è chi va in paradiso o all’inferno, e chi va in purgatorio a purgarsi

(parlava degli esami di riparazione a settembre: paradiso = promosso; inferno = bocciato; purgatorio = debito)

Tanto per stare in tema...

 

 

Saluti a tutte/i!

E BUONE VACANZE A TUTTE! EVVAI, LA SCUOLA è (QUASI) FINITA!

ireat & AeLLe & Ablativo assoluto & Consecutio Temporum

   
 
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